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Xbox: Greenberg chiede di non chiamare i propri figli "Game Pass"

Greenberg, capo della divisione marketing di Xbox, chiede di non chiamare i propri figli "Game Pass".

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   28/08/2021

Aaron Greenberg, capo della division marketing di Xbox, durante una diretta streaming dalla Gamescom, ha suggerito al pubblico di non chiamare il proprio figlio o la propria figlia "Game Pass". In tutta onestà, non credevamo che fosse necessario sottolineare che dare al proprio pargolo il nome di un servizio streaming non sia una buona idea.

Greenberg non ha però avanzato questa (ragionevole) richiesta a caso. Parlando con Pete Hines di Bethesda, è stato raccontato che una donna - durante la presentazione del QuakeCon 2011 - è entrata in travaglio: uno degli intervistatori ha scherzato affermando che la donna avrebbe dovuto chiamare il bambino Dovahkiin (protagonista di Skyrim). Hines ha spiegato che in quel caso non è accaduto, ma in realtà c'è qualcuno che ha chiamato legalmente il proprio figlio Dovahkiin: Hines ha fatto dono alla famiglia di giochi Bethesda gratis per tutta la loro vita. A quel punto Greenberg ha chiesto di non chiamare il proprio figlio Game Pass.

Xbox Game Pass non è un nome adatto a un figlio
Xbox Game Pass non è un nome adatto a un figlio

Uno degli intervistatori ha aggiunto che, per le leggi USA, è illegale chiamare "Game Pass" un bambino. Game Pass è per certo un servizio di qualità e ha molti fan, ma dimostrare la propria passione chiamando un figlio in questo modo sarebbe per certo un po' troppo.

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