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Xbox starà discutendo il possibile abbandono delle console, secondo Peter Moore

Secondo Peter Moore, ex di Microsoft e Sega, è probabile che Xbox stia discutendo l'abbandono delle console, ma è una cosa normale.

Xbox starà discutendo il possibile abbandono delle console, secondo Peter Moore
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/03/2024

In un'interessante intervista pubblicata da IGN, Peter Moore ha detto la sua sulla situazione attuale di Microsoft Gaming, sostenendo che probabilmente Xbox starà discutendo il possibile abbandono della produzione di console e il passaggio delle esclusive storiche su altre piattaforme, anche se ovviamente non è scontato alcuno sviluppo della questione.

Moore era a capo di Sega of America praticamente nell'epoca in cui la compagnia decise di dismettere il Dreamcast e di fatto chiudere la produzione di hardware da gioco e successivamente è stato ai vertici di Xbox all'epoca del lancio di Xbox 360, dunque è una persona il cui giudizio sulla questione ha un certo peso, conoscendo bene la situazione e anche la compagnia di cui si parla.

Come riferito da Moore, il fatto che i profitti siano così bassi anche rispetto alle perdite in ambito hardware è una cosa non del tutto anormale: è vero che il mercato ha smesso di crescere, sostanzialmente, ma l'importanza dell'hardware, secondo l'ex-Microsoft, sta soprattutto nel suo fare da facilitatore alla diffusione del software e dei servizi.

Le valutazioni che Microsoft sta facendo al momento potrebbero riguardare il fatto che proprio questo ruolo di facilitatore non stia più funzionando più di tanto, con la maggior parte dell'utenza che gioca su smartphone o che comunque non si sta spostando verso le console, le quali hanno dimostrato di aver raggiunto una sorta di limite fisiologico.

Questioni antiche, sempre più pressanti

Peter Moore e il famigerato tatuaggio di Halo 2
Peter Moore e il famigerato tatuaggio di Halo 2

Moore ha spiegato che i primi dubbi sulla tenuta del mercato console c'erano già 20 anni fa e anche nel 2007 in Microsoft si discuteva della possibilità che quella in arrivo fosse l'ultima generazione: facendo un parallelo con altri dispositivi, come i lettori musicali, è chiaro come l'evoluzione porti a una diversa fruizione: "i giocatori non giocano meno, ma giocano diversamente", ha spiegato l'executive, "non stiamo più nel soggiorno".

Da questo punto di vista, il barometro della situazione è probabilmente più Sony di Microsoft, perché secondo Moore la prima è molto più una compagnia dedicata all'hardware piuttosto che la seconda, da sempre più concentrata sul software, la quale probabilmente avrebbe tutte le intenzioni di spostare tutto su cloud o altre forme di distribuzione.

Secondo Moore, gli interrogativi sull'eventuale abbandono delle console sono in corso sicuramente a Redmond presso Microsoft, ma lo sono anche a Tokyo presso Sony e in una certa forma anche a Kyoto presso Nintendo, e in fondo sono interrogativi che l'industria si pone da circa 20 anni, con l'evoluzione della tecnologia.

Ripensando anche alla sua esperienza in Sega all'epoca di Dreamcast, Moore pensa che probabilmente le definizioni di first party e third party siano destinate a sparire in futuro, con la distribuzione principalmente di servizi da parte di diversi produttori, che prenderanno il posto dell'hardware.

Secondo Moore, gli interrogativi in Microsoft partiranno probabilmente da Nadella stesso, che ha dato il via libera all'acquisizione di Activision Blizzard da 70 miliardi di dollari, il quale ora starà probabilmente chiedendo a Phil Spencer dove pensa di vedere Xbox tra 10 anni e quale sia la strategia a lungo termine dopo un investimento del genere.

Curiosamente, Moore ha anche svelato che l'idea di portare esclusive come Halo su PlayStation era già stata pensata diversi anni fa in Microsoft, con tanto di "war games" appositamente studiati: in sostanza, si trattava di una sorta di gioco di ruolo in cui la compagnia immaginava i possibili accordi e reazioni tra i principali attori dell'industria, dunque è assai probabile che anche questo argomento sia al momento dibattuto presso Microsoft.