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YouTube, dirigenti consci del proliferare dei video complottisti, ma hanno favorito la crescita

I dirigenti di YouTube sapevano perfettamente del proliferare dei video complottisti, ma hanno favorito la crescita preferendo non bloccarli.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   03/04/2019

I dirigenti di YouTube sapevano perfettamente del proliferare sulla piattaforma dei video complottisti, ma hanno preferito girarsi dall'altra parte per non frenare la crescita.

Video del genere (avete presente la roba dei terrapiattisti?) sono considerati dei contenuti ad alto coinvolgimento, ossia quelli capaci di trattenere più a lungo i visitatori. Per frenarne la diffusione YouTube avrebbe dovuto modificare i suoi algoritmi, frenando però la sua stessa crescita. A riportare il fatto è stato Bloomberg in un lungo resoconto, realizzato contattando più di venti dipendenti del presente e del passato di YouTube, dai cui racconti è emerso un quadro a tinte foschissime, fatto di cinismo estremo e irresponsabilità.

Molti gli aneddoti raccontati. Ad esempio nel 2016 fu proposto di posizionare tutti questi video in una categoria speciale, che avrebbe consentito di tenerli online, senza però che venissero consigliati dall'algoritmo. Ovviamente l'idea fu cassata, per poi tornare a inizio 2019 dopo lo scoppio delle polemiche. Nel mentre, i legali di YouTube consigliavano ai dipendenti di evitare di riportare e di intervenire sui video controversi, in modo da non lasciare tracce. La stessa direttiva non è mai stata scritta proprio per non risultare in alcun modo. Il rischio era chiaro: in caso di azioni legali YouTube doveva poter dimostrare di non essere cosciente del problema, ma dei dipendenti dediti a combatterlo avrebbero indicato l'esatto contrario. La più attiva a insabbiare il problema pare che sia stata Susan Wojcicki, l'amministratrice delegata della piattaforma, interessata solo a superare il tetto giornaliero di un miliardo di ore di visualizzazioni dei contenuti, qualsiasi essi fossero.

Insomma, si tratta di un quadro non proprio edificante per YouTube, i cui dirigenti non fanno proprio una bellissima figura. In effetti viene da chiedersi se sia più grave pubblicare un video pieno di teorie complottiste, per quanto strampalate, oppure realizzare un algoritmo che lo diffonde in modo incontrollato solo per far guadagnare più soldi alla piattaforma che lo ospita.