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Youtuber arrestato in Giappone per aver condiviso video gameplay di Steins;Gate

Kadokawa, publisher di FromSoftware, ha fatto arrestare uno youtuber che ha condiviso video gameplay di una visual novel di Steins;Gate.

Youtuber arrestato in Giappone per aver condiviso video gameplay di Steins;Gate
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   23/05/2023

Dal Giappone arriva il primo caso di uno youtuber arrestato per aver condiviso dei video gameplay, nella fattispecie della visual novel Steins;Gate: My Darling's Embrace, scatenando le ire del publisher Kadokawa.

L'editore anche di FromSoftware non è andato leggero sulla questione, portando addirittura all'arresto del 52enne di Nagoya, in quello che potrebbe essere il primo caso nella storia di uno youtuber arrestato per aver condiviso dei video gameplay di un gioco.

Nel caso specifico si tratta di tre video provenienti da Steins;Gate: My Darling's Embrace, che illustrano anche il finale della storia. Sono filmati con monetizzazione e pubblicità attiva, cosa che probabilmente aggrava la posizione dello youtuber, oltre a contenere praticamente buona parte dei contenuti della storia e il finale.

Sotto alcuni aspetti, potrebbe essere il primo arresto per spoiler nella storia di YouTube, cosa che forse supera anche i più arditi sogni dei detrattori di questa pratica. L'elemento chiave, in questa faccenda, è probabilmente dato anche dall'entità del gioco in questione.

Steins;Gate: My Darling's Embrace è infatti una visual novel, dunque la sua fruizione si basa esclusivamente sulla lettura del testo e sul seguire la storia: il fatto di avere a disposizione un "gameplay" integrale o quasi, effettivamente, limita fortemente il senso di possedere una propria copia del gioco per poterla "giocare" direttamente, almeno secondo la teoria messa in piedi per l'arresto dell'utente.

I video dello youtuber, insomma, avrebbero provocato un danno economico a Kadokawa, che avrebbe portato al primo caso di arresto per video gameplay: commentando la questione, il CODA (Content Overseas Distribution Promotion Organization) giapponese ha riferito che "per principio", qualsiasi utilizzo di video gameplay richiederebbe il permesso dei possessori dei diritti sul gioco, cosa che evidentemente pone fuori regola buona parte di ciò che vediamo ogni giorno su internet.