Il catalogo Razer è letteralmente esploso negli ultimi anni, diversificando un'offerta che adesso risponde alle esigenze dei singoli generi e in molti casi a quelle dettate da specifici giochi, a cui vengono dedicate linee appositamente ideate e costruite. La crescente popolarità della scena competitiva e la natura sociale del gioco su PC, oramai perennemente connesso, rende possibili - e anzi molto richiesti - prodotti specializzati, favorendo allo stesso tempo la diffusione di nuove mode. Basti pensare al poderoso ritorno delle tastiere meccaniche.
Nel 2010 l'annuncio del Naga, mouse a 17 tasti pensato e pubblicizzato con in testa il mercato dei giochi di massa online, era stato accolto con scetticismo ma, a due anni di distanza, non si può che decretare il successo dell'esperimento. Risultati suggellati da una revisione senza fili, Naga Epic, e da una appositamente pensata per i giocatori dei multiplayer online battle arena, Naga Hex. Non restava quindi che tornare alle origini e ripartire dalle fondamenta, aggiornando il modello base che abbiamo testato nella sua incarnazione 2012.
Tutto l'occorrente...
Ciò che alla resa dei conti più si apprezza del Razer Naga è la sua natura polivalente, nonostante si proponga come una periferica specializzata. Certo i dodici tasti posti sul lato sinistro sono l'aspetto che salta all'occhio e tutto sommato possono essere considerati il cavallo di battaglia, ma le altre specifiche non sono per questo state curate con superficialità. La forma è rimasta pressoché invariata rispetto al passato, a nostro parere più sinuosa e riuscita se confrontata con il modello studiato per Star Wars: The Old Repubblic oppure con il Logitech G600.
Tra l'altro la superficie laterale destra è intercambiabile, con tre differenti spalle che possono essere tolte e rimontate a seconda di come si desidera tenere le ultime due dita e del grip che si va cercando. L'ergonomia viene agevolata da dimensioni non esagerate - quantomeno per un mouse da gioco - di 11.5x7.8x4.2 centimetri, e il peso di 134 grammi garantisce la giusta precisione mentre lo si muove soprattutto perché coadiuvato da cinque grandi piedini in teflon. Il disegno di questo aggiornamento ha visto la gradita modifica dei tasti avanti e indietro che, dall'angolo sinistro, si spostano appena sotto la rotellina così da uniformarsi a quelli che oramai sono degli standard consolidati. Il sensore laser da 5600 DPI sfrutta la stessa tecnologia usata da Razer altrove e non si presta a lamentele. Stesso giudizio positivo per la reattività e la corsa di tutti i pulsanti. In particolare quelli laterali, che essendo attivati da brevi movimenti del pollice devono rispondere con assoluta velocità per non rischiare di stancare, hanno uno scatto sicuro nonostante la copertura in gomma accompagni il movimento per tutta la corsa. Il cavo, ricoperto con un tessuto di nylon, è sufficientemente solido e il connettore placcato oro una finezza che, non certo fondamentale, viene data in pasto all'ego giocatore appassionato. La scocca del Naga 2012 è interamente in plastica di ottima qualità, satinata sul lato superiore e lucida, vittima di impronte ma esteticamente gradevole, ai lati.
… per la battaglia
Appurato che il Razer Naga incorpora tutte le caratteristiche che è lecito aspettarsi all'interno di una periferica venduta a 79.90 euro, ciò che conta per davvero è l'utilizzo quotidiano e l'effettiva utilità dei diciassette tasti totali stipati sull'intera superficie. Fondamentale in tal senso, il software Synapse 2.0 permette non solo di gestire indipendentemente tutti i pulsanti, registrandoli all'interno di appositi profili, ma di configurare ogni dettaglio e quindi salvarlo sul servizio di cloud storage gestito da Razer stessa.
Da qualsiasi PC connesso a internet si richiama così il setup per un gioco specifico, si ha in un istante calibrata la sensibilità, magari disattivate le luci del logo e della rotellina oppure regolata l'accelerazione e impostate le macro. Si possono installare, infine, gli add on che per alcuni (pochi) giochi, come World of Warcraft, sono stati sviluppati per meglio integrare l'uso del Naga all'interfaccia di gioco. Non a tutti capita di prendere un aereo per partecipare a un LAN party in giro per il mondo, ma considerando il tempo che si dedica a certi giochi e le differenti impostazioni che ciascuno di essi richiede, una soluzione simile aiuta anche semplicemente nel caso si cambi computer o si voglia trasferire il tutto da un portatile a un fisso e viceversa. Noi lo abbiamo testato con una serie di titoli e, in modo simile a quanto già detto in occasione della recensione del Logitech G600, l'impatto iniziale può essere ostico ma dopo un po' ci si abitua e le cose diventano sensibilmente più fluide. Un titolo come The Old Republic, dotato della classica action bar, si presta naturalmente a questa periferica e, una volta memorizzata la posizione dei tasti e fatta pratica, le cose procedono con sicurezza. Ma ci siamo trovati bene anche a gestire le trappole di Orcs Must Die! 2, lasciando alla mano sinistra il solo compito di muovere e far saltare l'alter ego, e lavorando sui settaggi abbiamo comandato gli eroi di League of Legends e le unità della beta di End of Nations senza quasi far affidamento sulla tastiera.
Praticamente ogni gioco con parecchi comandi chiamati in causa può essere gestito, da chi lo preferisse, con una soluzione simile. Resta vero che ad alti livelli o con esperienze che impongono rapidità nell'esecuzione di tantissimi comandi, come StarCraft II, la tastiera rimane una componente irrinunciabile dell'esperienza di gioco. Ma è un limite immediatamente chiaro a chiunque decida di acquistare il Razer Naga. Inoltre, nonostante chi scriva abbia una mano piuttosto piccola, l'ultima fila di pulsanti laterali non è comoda da raggiungere, rendendone sensibilmente più complesso l'uso rispetto alle altre.
Il Razer Naga non è necessariamente pensato per le competizioni e i sostenitori di mouse più essenziali storceranno il naso, facendo notare come il punto forte di questo prodotto sia una sovrabbondanza di tasti che già viene soddisfatta dalla tastiera. E' vero, ma resta innegabile la versatilità di un prodotto pensato e realizzato come si deve sotto ogni aspetto, oltre che supportato da un software eccellente. Non è possibile sindacare le necessità di ciascuno, ma il consiglio che ci sentiamo di dare a chi dovesse piacere l'idea che ne ha ispirato la realizzazione, è di procedere all'acquisto senza eccessive remore.
Conclusioni
PRO
- Ottima realizzazione
- Novità interessanti rispetto al modello precedente
- Software Synapse 2.0
CONTRO
- Alcuni pulsanti faticosi da raggiungere
- Mouse pensato unicamente per destrorsi