Dopo un incipit incoraggiante e un capitolo centrale piuttosto deludente, con La Redenzione si chiude il DLC episodico di Assassin's Creed III, La Tirannia di Re Washington. Per chi si fosse perso le recensioni dei precedenti capitoli, L'Infamia e Il Tradimento, la trama riparte poco dopo l'inizio degli eventi narrati nel gioco originale, e propone un corso storico alternativo, con George Washington corrotto dal potere di una Mela dell'Eden e autoincoronatosi re degli Stati Uniti. Tutto questo al prezzo di molto sangue dei nativi, così che Ratonhnhaké:ton si trova costretto a imbracciare le armi e a sfruttare la magia delle tribù per ottenere vendetta. Le nostre speranze per questo finale erano piuttosto accese, data l'interessante idea di fondo e la buona realizzazione del primo capitolo. Purtroppo, per quanto il concept rimanga divertente, La Redenzione non riesce a svilupparne a fondo le potenzialità, divertendo solo a tratti, e risolvendosi in un finale certamente non all'altezza delle aspettative.
Orso, cammina con me
La Redenzione comincia a pochi istanti dalla chiusura del precedente episodio, con il protagonista finalmente imbarcatosi sulla nave diretta a New York, base del nuovo governo totalitario di Re Washington. L'occasione è ottima sia per riproporre una battaglia navale, ossia una delle offerte di gameplay più divertenti del gioco originale, sia per concedere un piccolo accenno al protagonista del futuro Assassin's Creed IV: Black Flag.
Terminate queste divagazioni, si torna sui binari della trama, con Ratonhnhaké:ton costretto nuovamente a bere il tè magico della tribù per assicurarsi un nuovo potere tramite il quale combattere le forze del re tiranno, proprio dove quest'ultimo è più forte e protetto. Laddove i due precedenti episodi avevano fatto un lavoro interessante nel fornire al giocatore strumenti completamente inediti per saga, ossia l'invisibilità e il volo dell'aquila, con questo terzo episodio l'espediente è decisamente meno originale e divertente da usare. Completata la consueta sequenza preliminare, come sempre molto ispirata a livello di design, il potere dell'Orso si risolve infatti nella possibilità di sviluppare una potente ondata di danno ad area, danneggiando e scagliando a terra i nemici e distruggendo alcune strutture. Oltre ad essere piuttosto banale a livello di concettualizzazione, il potere si rivela anche eccessivamente efficace una volta sul campo, e a tratti addirittura forzato, soprattutto quando ci si rende conto che le strutture danneggiabili sono state vistosamente disposte ad hoc per rendere più spettacolari i combattimenti, purtroppo senza buoni risultati.
Anche gli incarichi, che porteranno verso il confronto finale in poco più di due ore, non presentano particolari guizzi di originalità, ricalcando più volte alcuni cliché tipici già del gioco originale. A questo bisogna aggiungere il fatto che la disponibilità dei tre poteri in contemporanea, come era facile prevedere, rende i confronti con le giubbe blu al servizio di Washington quasi una formalità, con il giocatore praticamente invulnerabile anche nei confronti delle guarnigioni più numerose. Anche qui, si tratta di un peccato, dato che nel level design si nota l'intenzione degli sviluppatori di spingere il giocatore ad utilizzare in questo terzo episodio tutti e tre i poteri in combinazione, laddove i due predecessori si concentravano invece nell'incoraggiare allo sfruttamento dell'ultima specialità guadagnata. Purtroppo, il livello di difficoltà già blando di base, unito all'estrema efficacia dell'attacco dell'Orso, rende questi tentativi appena percettibili.
Obiettivi Xbox 360
La Redenzione offre tre obiettivi, due dei quali legati alla percentuale di sincronia e conseguente completamento, più un terzo che richiede l'uccisione simultanea di un certo numero di nemici utilizzando il potere dell'Orso.
La Grande Mela
Una nota positiva in questo capitolo finale senza dubbio c'è, ed è rappresentata proprio dalla città di New York. Laddove i due precedenti episodi si limitavano a ripresentare la Frontiera e Boston senza particolari novità, in La Redenzione la Grande Mela si presenta decisamente trasformata, sia nelle atmosfere, sia architettonicamente. Il dominio di Washington ha infatti ridotto la popolazione in povertà e disperazione, e questo risulta molto ben stilizzato nell'attraversare le vie della città, soprattutto per coloro che ne ricordano ancora l'immagine viva e dinamica proposta nel gioco originale. Il contrasto è molto netto e crea un contesto tutto sommato credibile, ottimo per motivare il protagonista nell'approccio al confronto finale con il tiranno. Inoltre, in questo terzo capitolo compare la prima, e l'unica, struttura aggiunta appositamente dagli sviluppatori e non riciclata da Assassin's Creed, ossia l'imponente piramide fatta costruire da Re Washington nel cuore della distesa urbana. Visibile da ogni punto della città, essa farà da sfondo alla seconda metà della trama, rivelandosi un luogo perfetto dove mettere in pratica l'utilizzo combinato dei tre poteri di Ratonhnhaké:ton. Proprio in queste fasi poco prima della conclusione, La Redenzione gioca le sue migliori carte, a tratti con successo, mostrando come la possibilità di dare degna chiusura al DLC episodico effettivamente ci fosse, e come le idee alle spalle fossero buone, come già intuito in occasione dei due precedenti capitoli.
Purtroppo, idee e concettualizzazione non sono sufficienti a creare un'esperienza solida e divertente, dato che gli obiettivi da completare e i combattimenti finiscono per scadere nella ripetitività e nella noia. Si gioca, sostanzialmente, solo per arrivare al sospirato scontro finale, e scoprire come gli sviluppatori hanno deciso di chiudere lo spin off a livello narrativo. Prima di giungere alla rivelazione tuttavia, vi sarà da completare un ultimo, deludente scontro contro l'acerrimo nemico. Sebbene la contestualizzazione tenti di dare alla tenzone conclusiva un sapore epico, la banalità delle meccaniche su cui essa si basa e la semplicità con cui si porta a termine rovinano definitivamente l'effetto, pesando ancora una volta sulla qualità complessiva dell'esperienza. A fronte di una trama che si chiude in circa due ore, La Redenzione non riesce purtroppo ad offrire incarichi secondari degni di particolare interesse, a differenza del primo capitolo. Attraversare la New York trasformata dalla dittatura è una bella esperienza, ma da fare non si trova purtroppo molto, costringendo il giocatore a tornare ben presto sui binari della trama. Volendo dare un giudizio limitato a questo terzo capitolo del pacchetto, si può affermare che esso presenta diversi miglioramenti rispetto a Il Tradimento, ma allo stesso tempo non riesce a raggiungere i buoni risultati fatti registrare dal capostipite, L'Infamia.
Nonostante una concettualizzazione ben curata infatti, la banalità del nuovo potere offerto e la sua straordinaria efficacia contro i nemici finiscono per compromettere il gameplay, a fronte tra l'altro di missioni sin troppo aderenti a quelle del gioco originale. Una conclusione insomma non soddisfacente, considerato anche il finale in netto anticlimax. L'acquisto, per chi ha già completato i primi due capitoli, è quasi obbligato, a patto di voler vedere il finale della storia, ma porterà inevitabilmente a un generale senso di delusione. Coloro invece i quali non avessero ancora acquistato nessuno dei tre capitoli del pacchetto, devono considerare attentamente la situazione. Nel complesso, con le sue circa 7 ore di durata, l'esperienza offerta da La Tirannia di Re Washington presenta diversi aspetti interessanti, tra cui la possibilità di affrontare situazioni note in modi molto diversi dal solito e, nonostante un finale deludente, il tutto risulta legato da una trama tutto sommato non disprezzabile. Purtroppo, il prezzo complessivo di 25 euro è al momento davvero troppo alto se si considera la qualità dell'offerta ludica, altalenante in molti aspetti. Un futuro ribasso di prezzo potrebbe rendere il pacchetto sicuramente più appetibile, ma per il momento il consiglio d'acquisto si limita ai fan più irriducibili.
Conclusioni
PRO
- Buona concettualizzazione della New York oppressa
- L'utilizzo combinato dei tre poteri a tratti diverte
CONTRO
- Prezzo elevato
- Livello di sfida molto basso
- Il potere dell'Orso è deludente
- Missioni poco originali e scontro finale non eccellente