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Traffico satellitare

Gli italiani di Playstos Entertainment ci propongono un top-down racer con tracciati che... sembrano veri

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/10/2013

Il genere dei giochi di guida con visuale dall'alto vanta sicuramente un gran numero di estimatori, che si tratti di nostalgici o semplicemente di persone che amano un determinato tipo di sfida. È un filone che ormai ha detto tutto, eppure probabilmente nessuno aveva mai pensato di renderlo più interessante lavorando agli scenari in un certo modo, ovvero utilizzando riprese satellitari per creare ambientazioni fedeli alla realtà, dotate di un design plausibile in quanto effettivamente "vero", di curve e rettifili che potrebbero essere quelli di una qualsiasi competizione automobilistica a sfondo urbano. È questa la scommessa di Playstos Entertainment, un team tutto italiano che con Real World Racing ha voluto portare su PC questo tipo di esperienza in un pacchetto dal prezzo accessibile (11,99 euro su Gamersgate, 12,99 su Greenmangaming, nella speranza di riuscire ad approdare anche su Steam), caratterizzato da una notevole quantità di tracciati (oltre cinquanta) e vetture (oltre ottanta), queste ultime ispirate a modelli realmente esistenti.

L'idea alla base di Real World Racing è affascinante, ma la sua applicazione pratica ci ha deluso

Questione di feeling

Utilizzando la tastiera o il controller per Xbox 360, perfettamente supportato, Real World Racing consente di cimentarsi con una partita veloce in modalità arcade, accedere al multiplayer online (con partite per un massimo di sedici giocatori, ma al momento è arduo trovare sfidanti) oppure dedicarsi al fulcro del gioco, la carriera. Costituita da sei "leghe" man mano più complesse, che partono da una serie di test per la patente e arrivano fino ai tornei per professionisti, questa modalità mette a disposizione una serie di vetture preimpostate che purtroppo non sono il massimo per velocità e accelerazione, ma che ben presto possono essere sostituite da modelli più prestanti da acquistare nell'apposito negozio, utilizzando i crediti guadagnati a ogni vittoria.

Traffico satellitare

Com'è facile immaginare, il bilanciamento è fondamentale in un gioco di guida e lo è a maggior ragione se si tratta di un top-down racer, dunque gli sviluppatori hanno cercato di limitare le differenze fra un'auto e l'altra per evitare di rendere le gare troppo facili. Il punto è che però tale atteggiamento non ha prodotto grandi vantaggi, rendendo di fatto i veicoli eccessivamente simili fra di loro e riducendo le differenze a sfumature che possono essere apprezzate solo in determinate situazioni. Ci è sembrato molto particolare anche il comportamento su strada, con le vetture che acquistano grande accelerazione laterale quando lanciate in curva, a discapito di una manovra di derapata che il più delle volte si rivela controproducente (pur facendoci guadagnare qualche soldino, visto che i trick vengono premiati) e perdendo completamente spunto nel momento in cui si verifica un qualsiasi impatto, come se il pilota non sapesse scalare le marce. La cosa ha purtroppo un enorme peso sul gameplay, perché in pratica basta un minimo errore per far fallire una prestazione fino a quel momento perfetta. Anche qui c'entrano le scelte relative al bilanciamento: gli avversari sono troppo veloci, i checkpoint troppo distanti, i tempi sul giro troppo risicati. La sfida, insomma, anziché aumentare gradualmente sembra subito sparata a palla e poi mantenuta costante per tutta la carriera.

Il problema del satellite

Il sistema di controllo di Real World Racing è molto semplice e immediato, e il gioco consente di selezionare una visuale fissa oppure rotante rispetto alla nostra auto (ma le opzioni grafiche si fermano qui: il titolo gira a 720p senza ulteriori regolazioni), che si distingue dalle altre in gara grazie a una sorta di "effetto neon" discretamente verosimile. Il problema, nella maggiore parte dei casi, è rappresentato proprio da quella che è la peculiarità di questa produzione, ovvero le mappe satellitari.

Traffico satellitare

È stato fatto un certo tipo di lavoro sulle foto, con l'aggiunta di elementi poligonali ed effetti di illuminazione che conferiscono allo scenario una certa personalità, ma ci sono davvero troppi problemi pratici in una soluzione di questo tipo laddove non venga modificata in favore della visibilità e della praticità. Cerchiamo di spiegarci meglio: spesso e volentieri le strade in cui gareggiamo sono circondate da alberi i cui rami occupano una parte del tracciato, riducendone la visibilità e mettendo l'utente in difficoltà perché non può sapere quali elementi producano un impatto e quali no. In altri casi le vie sono invece strette di loro, e rimbalzare da un ostacolo all'altro purtroppo non ci avvantaggia come in Gran Turismo, bensì produce il rallentamento a cui abbiamo accennato prima e una quasi certa sconfitta, visto che è praticamente impossibile recuperare il terreno perduto. In generale, poi, l'aspetto "sdoppiato" dei contorni dei tetti degli edifici non crea un bell'effetto, anzi contribuisce a una sensazione di scarsa definizione. Se aggiungiamo anche una realizzazione tutt'altro che eccellente delle vetture, che non riescono a "confondersi" con l'ambiente circostante e anzi spiccano come corpi estranei, il quadro non è dei migliori. Insomma, l'idea delle mappe satellitari era interessante ma utilizzata in questo modo ci è sembrata controproducente.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i3 350M
  • Scheda video: ATI Mobility Radeon 5650
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore: dual core
  • Scheda video: AMD Radeon X1300, NVIDIA GeForce serie 6000, Intel HD Graphics
  • Memoria: 1 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows XP

Conclusioni

Digital Delivery: Green Man Gaming
Prezzo: 11,99€
Multiplayer.it
6.0
Lettori (7)
7.1
Il tuo voto

L'idea alla base di Real World Racing è affascinante e certamente ricca di potenziale, ma la sua applicazione pratica ci ha lasciato con un po' di amaro in bocca. Le mappe satellitari risultano infatti "sfocate" e parecchio confusionarie, rendendo difficile la guida soprattutto quando le strade si stringono. L'aggiunta di elementi poligonali e di un buon sistema di illuminazione non riesce purtroppo a sopperire a tali mancanze, che vanno peraltro a incrociarsi con una concezione troppo hardcore del gameplay, in cui basta un errore per vanificare un'intera gara e le differenze prestazionali o sono troppo nette (vedi gli avversari) o ridotte a semplici sfumature (vedi le auto che possiamo acquistare). Se vi piacciono i top-down racer, ad ogni modo, si tratta di un titolo diverso dal solito e meritevole di una prova (c'è anche la demo).

PRO

  • Tanti tracciati, tante vetture, carriera corposa
  • Stuzzicante se vi piacciono le sfide impegnative
  • Interessante l'idea delle mappe satellitari...

CONTRO

  • ... ma la resa non ci ha convinto
  • Gameplay molto spigoloso
  • Difficoltà mal bilanciata