Dopo varie interpretazioni più o meno convincenti dell'universo creato da Games Workshop, gli sviluppatori di Herocraft hanno realizzato con Warhammer 40.000: Space Wolf un'esperienza che si avvicina molto a quella del board game originale.
Se avete letto il nostro provato della beta, saprete già di cosa stiamo parlando: uno strategico a turni caratterizzato da un comparto tecnico eccellente, con tanto di kill cam quando il nostro personaggio entra in "modalità rabbia", che mette in scena uno dei capitoli più affascinanti del franchise (quello dei Lupi Siderali) all'interno di missioni man mano più complesse, regolate da meccanismi spiccatamente hardcore. Il gioco segue binari fin troppo rigidi, vedi ad esempio l'obbligo di orientare le unità in una delle quattro direzioni alla fine di un movimento e l'impossibilità di attaccare un nemico che si trovi in una casella adiacente, se non "guardiamo" verso di lui; oppure la gestione dell'ordine dei turni, regolata da un meccanismo un po' complicato da comprendere e comunque privo della libertà che sarebbe lecito chiedere a uno strategico di questo tipo. Spigoli che non scalfiscono lo spessore e la bontà del prodotto, ma che inevitabilmente ne rendono la fruizione più lenta e pesante, complice una velocità di esecuzione che su iPhone 5s non ci è sembrata affatto straordinaria: nonostante la presenza di un tasto per l'avanzamento rapido, ogni personaggio impiega qualche istante prima di fare la propria mossa, dando vita ad attese anche snervanti nelle fasi più avanzate della campagna, quando le missioni diventano lunghe e sfaccettate.
Warhammer 40.000: Space Wolf è uno strategico hardcore, con un fascino indiscutibile ma tanti spigoli
Carta vince, carta perde
Al comando di una squadra formata da un personaggio principale e da due unità di supporto, il nostro compito durante la campagna di Warhammer 40.000: Space Marine, divisa in tre parti (a cui presto se ne aggiungerà una quarto, oltre a una modalità multiplayer), è spesso quello di eliminare i nemici presenti all'interno degli scenari, raggiungere una determinata zona indenni o scortare un alleato. Come già detto, il gioco vanta un comparto tecnico di eccellente qualità, dotato peraltro di una visuale ruotabile liberamente in quattro angolazioni (rimanendo dunque sempre in una prospettiva isometrica), con l'azione che viene accompagnata da suoni e musiche all'altezza della situazione.
Mancano però alcuni importanti elementi dell'interfaccia, ad esempio un indicatore che faccia capire immediatamente se l'arma selezionata possa o meno colpire uno dei nemici nelle vicinanze, ovvero quale sia la sua portata. Nella parte bassa dello schermo trovano posto le cinque carte collezionabili che determinano le azioni eseguibili durante ogni turno, collegate ad armi dal differente range e grado di efficacia, tutte spendibili anche per effettuare un semplice movimento qualora manchi una carta specifica. Con un po' di dimestichezza, la gestione del mazzo e il crafting delle carte si rivela uno degli aspetti piacevoli del gioco, mentre sul fronte delle dinamiche freemium bisogna necessariamente fare un discorso a parte.
Quando abbiamo provato la beta, abbiamo infatti avuto la sensazione che Warhammer 40.000: Space Marine non spingesse troppo sulla monetizzazione, e che si potesse giocare gratis senza troppi grattacapi. Ebbene, giocando con la versione finale ci è venuto qualche dubbio al riguardo, specie se si considera il bilanciamento della difficoltà. Le missioni che compongono la prima parte della campagna, ad esempio, si completano senza sentire l'esigenza di mettere mano al portafogli e con la sensazione che non ci voglia poi molto a racimolare le 5000 monete necessarie per sbloccare uno dei tanti pacchetti presenti, ovvero le unità extra e le due "classi" supplementari per il protagonista, ognuna caratterizzata da abilità uniche. Quando però si raggiunge la parte centrale dell'avventura, le cose cominciano a farsi pesanti e la sfida assume connotati più duri, il che rende quasi obbligatorio utilizzare i possibili aiuti a disposizione. Pur non considerando questo aspetto dell'esperienza limitante in senso assoluto, e tenendo presenti anche le rigidità a cui abbiamo accennato in precedenza, non possiamo purtroppo premiare il titolo di Herocraft con il voto che avrebbe meritato se gli sviluppatori avessero bilanciato meglio determinati aspetti del gameplay e del modello freemium.
Conclusioni
Warhammer 40.000: Space Wolf è uno strategico hardcore, inevitabilmente pieno di rigidità e meccanismi poco intuitivi, ma che appassionerà senz'altro i fan dell'universo creato da Games Workshop. Il gioco vanta una grafica di eccellente qualità e un buon accompagnamento sonoro, nonché una campagna discretamente ricca di missioni e un sistema di gestione del mazzo e delle abilità che non lascia nulla al caso. Allo stesso tempo, però, gli spigoli del gameplay e un bilanciamento della difficoltà forse troppo votato alla monetizzazione impediscono a questo prodotto di spiccare quel balzo qualitativo che speravamo potesse compiere.
PRO
- Tecnicamente eccellente
- Buon numero di missioni
- Profondo, sfaccettato e impegnativo...
CONTRO
- ...ma il gameplay ha qualche spigolo di troppo
- Dinamiche freemium discutibili