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Gas a martello con MotoGP 17

Milestone ci riporta nel campionato motoristico più famoso del mondo

RECENSIONE di Mattia Comba   —   15/06/2017

MotoGP 17 si presenta con un compito molto arduo da portare a termine: da una parte è il capitolo del ritorno alle origini dopo la sbornia gialla dell'anno scorso che ha visto protagonista indiscusso Valentino Rossi, mentre dall'altra è un titolo che fa da ponte a un passaggio epocale per Milestone sempre più vicina a dismettere il suo attuale motore grafico proprietario per passare al più versatile e performante Unreal Engine 4. Due aspetti estremamente delicati e spinosi, che potrebbero scoraggiare i giocatori ancor prima di prendere il pad in mano. Eppure i ragazzi della software house milanese trasudano passione per le due ruote e il loro ultimo lavoro ne è una lampante dimostrazione. Pur senza toccare le vette della serie, vi anticipiamo che MotoGP 17 non ci ha lasciato affatto delusi.

Manager di se stessi

La vera novità di MotoGP 17 è l'arrivo della carriera manageriale che ci permette di guidare un team del motomondiale ricoprendo al contempo il ruolo di pilota ufficiale e di patron della scuderia, gestendone quindi ogni aspetto riguardante l'attività anche fuori dalla pista. Ma andiamo con ordine. Una volta fondata la scuderia, procederemo all'iscrizione al campionato di Moto3 affrontando la pre-stagione in ferventi sessioni di mercato per mettere assieme il gruppo migliore possibile con i - pochi - crediti a disposizione. Scelti moto e sponsor, è la volta dei due piloti: come detto il giocatore ricoprirà anche il ruolo di pilota all'interno del suo team, ma resta da scegliere il compagno di squadra tra una manciata di prospetti di belle speranze sui quali investire per le stagioni future. Ecco quindi emergere il primo aspetto più manageriale della modalità che ci vedrà tenere costantemente sott'occhio la performance del nostro compagno di box che, essendo sempre controllato dall'intelligenza artificiale, migliorerà progressivamente grazie agli allenamenti e allo sviluppo della moto. Si tratta invero di una produzione di stampo ruolistico: al termine di ciascuna gara ad ogni pilota vengono migliorati attributi come frenata, controllo accelerazione, abilità in curva e posizione del corpo, che rendono più agevole e naturale il controllo dei mezzi col passare delle stagioni e migliorano le performance dei nostri piloti.

Gas a martello con MotoGP 17

In tal senso, la liberà è molto ampia grazie alle possibilità di investire i crediti guadagnati ad ogni gara grazie a sponsor e piazzamenti in diversi aspetti dal team come ad esempio il reparto Ricerca e Sviluppo per migliorare direttamente la moto sviluppando nuove soluzioni per motore, telaio, sospensioni e freni, fino ad arrivare agli ingegneri di pista, motoristi, telemetristi che aiutano a mettere a punto la moto nel weekend di gara. Ci sono poi una grande varietà di figure che si occupano di marketing, community management, PR, ma anche cuochi e preparatori atletici che aiutano i piloti a migliorare le prestazioni dentro e fuori dalla pista con un sistema di investimenti e ricavi settimanali che dovrà essere gestito al meglio per evirate di rimanere al verde. La stagione è composta dalle 18 gare ufficiali in programma quest'anno, ed è un peccato che manchino completamente i test invernali e le varie sessioni programmate in stagione che sarebbero state un'aggiunta molto gradita in termini di realismo per permetterci di avere qualche settimana in più nella quale lavorare sui miglioramenti della moto. Tra una gara e l'altra dovremo dividerci in un a serie di attività extra, come una sessione fotografica per lo sponsor dalla quale guadagnare crediti extra, corsi di aggiornamento dello staff, sessioni di autografi per consolidare il nostro prezioso legame con i fan, oppure allenamenti in palestra che ci premiano con dei bonus in punti esperienza.

Trofei PlayStation 4

MotoGp 17 mette a disposizione 36 trofei, di cui 16 di bronzo, 15 argento e 4 d'oro oltre all'immancabile platino. Senza troppe sorprese, per ottenerli tutti sarà necessario primeggiare in tutte le modalità scalando le classifiche fino alla conquista al mondiale MotoGP, sia in carriera pilota che in manageriale, oltre a portare a temine un buon numero di gare online.

Alti e bassi

Insomma, MotoGp 17 ci ha stupito con una modalità davvero articolata e sfaccettata che soddisferà sicuramente le mire gestionali dei più appassionati, andando ad offrire un'esperienza e una struttura di gioco sicuramente più appagante della semplice carriera pilota. L'obiettivo non è solo quello di scalare le classifiche a suon di mondiali vinti per arrivare a dominare la classe regina, la Moto GP, ma anche quello di mantenere sempre attivi e vincenti i nostri team che militano nei campionati minori ingaggiando piloti, meccanici e staff per ottenere i migliori risultati. Nonostante la modalità manageriale aggiunga una bella quantità di profondità rispetto alla solita carriera pilota, in MotoGP 17 si sente pesantemente lo stacco rispetto al capitolo dell'anno scorso in termini di contenuti e varietà delle modalità di gioco. L'ultimo titolo di Milestone manca quindi di quella mole soverchiante di contenuti e varietà cui ci aveva abituato Valentino Rossi: The Game che alternava alle due ruote sessioni di allenamento di rally e flat track, con la stagione che culminava con il rally di Monza e l'Endurach a squadre. Oltre alla modalità carriera, che vede l'aggiunta della Red Bull MotoGP Rookies Cup che l'anno scorso era un DLC a parte, è possibile organizzare interi campionati o singoli Gran Premi di diverse categorie, che spaziano dalle classi MotoGP, fino alle vecchie 125cc e 250cc a due tempi, passando per le 500cc a 2 e 4 tempi e naturalmente le categorie Moto2 e Moto3 del campionato in corso.

Gas a martello con MotoGP 17

Peccato che manchi una modalità di eventi storici come quella dell'anno scorso che, nonostante fosse interamente incentrata sul campionissimo di Tavullia, rappresentò un ottimo diversivo tra una gara e l'altra. Come al solito, grazie agli accordi tra la software house italiana e la Dorna tutto è completamente licenziato e fedele alla realtà, dai piloti alle livree delle moto, con tanto di sponsor a bordo pista e nomenclatura ufficiale dei gran premi per la gioia di qualunque appassionato di motociclismo. Per i singoli Gran Premi possono essere determinate varie opzioni quali il numero di giri, la tipologia di sessione (gara secca oppure con prove libere e qualifiche), il meteo (sereno, nuvoloso, pioggia), i danni, le bandiere disciplinari, il consumo gomme e via discorrendo, a tutto vantaggio della personalizzazione dell'esperienza. Allo stesso modo, è possibile intervenire sulla moto modificando la fisica per avere diversi gradi di difficoltà nel controllo del mezzo. Le opzioni sono analoghe a quelle dell'anno scorso, con la fisica Pro che disattiva l'aiuto in frenata, i freni congiunti, lo sterzo assistito e il cambio automatico, cambiando drasticamente l'esperienza di guida. Cavalcare una potente MotoGP richiede grande precisione nell'interpretazione delle curve e nella gestione del gas visto che scodano violentemente, si impennano e imbizzarriscono se non si parzializza con oculatezza l'acceleratore e i freni.

MotoGP eSport Championship

MotoGp 17 segna anche il debutto del campionato ufficiale eSport organizzato dalla Dorna con il supporto di Milestone. I giocatori saranno chiamati da qui alla fine della stagione di motomondiale a sfidarsi in cinque competizioni online con l'obiettivo di qualificarsi per la finale che si svolgerà a novembre direttamente dal circuito di Valencia in concomitanza con l'ultima gara di campionato. L'evento ovviamente sarà trasmesso in diretta dai partner televisivi di Dorna Sports. Nello specifico il MotoGP eSport Championship sarà un'esclusiva per i giocatori PlayStation 4 e sarà articolato in 7 eventi online ognuno dei quali si svolgerà su una pista specifica al comando di un determinato pilota. I 16 giocatori più veloci verranno quindi invitati al live event di Valencia, e avranno la possibilità di battagliare per portarsi a casa una fiammante BMW M240i. In attesa di vedere come si snoderà la competizione, quello di un colosso come Dorna rimane un segnale importante per l'eSport in generale che sempre più sovente attrae i grandi marchi dello sport ad investire nelle controparti virtuali delle loro competizioni.

Sotto il casco

Nuovo anno, stesso ritornello: l'aspetto che maggiormente mostra il fianco nell'intera produzione di Milestone rimane il motore grafico che ha subito una serie di migliorie e affinamenti, ma che ancora non convince appieno. Nell'annata in cui Milestone è passata all'Unreal Engine 4 con MXGP 3, MotoGP è costretto ad aspettare ancora una stagione portandosi dietro tutti i pro e i contro del caso. Un pro per la software house milanese è sicuramente quello di aver lavorato su un motore che conosce a menadito, raggiungendo quest'anno l'agognato traguardo dei 60 fotogrammi al secondo stabili in ogni condizione portando un consistente guadagno in fluidità nell'impostazione della traiettoria. Il colpo d'occhio è anch'esso più pulito e rifinito, con i modelli di moto e piloti a farla da padroni grazie a texture minuziose che ne riproducono ogni dettaglio, dai loghi sulle tute ai design dei caschi. Ne soffre sempre il contorno, dalle tribune del circuito spoglie e squadrate ai pochi elementi a bordo pista, cose che, sia chiaro, passano anche in secondo piano quando si sta sfrecciando sul rettilineo a più di 345 Km/h avvicinando la staccata della San Donato sulle colline del Mugello.

Gas a martello con MotoGP 17

Più difficile soprassedere sul pre e post gara, che vede ogni gran premio introdotto da una scenetta sempre uguale a se stessa nei desolati box del team, a cui segue il parco chiuso nel quale mancano ancora la cerimonia di premiazione e la festa del podio. Le animazioni dei piloti sulla moto sono state ulteriormente migliorate andando a rispecchiare lo stile di guida dei piloti più famosi, riconoscibili dal loro atteggiamento sul circuito. Allo stesso modo, un passo in avanti è stato fatto anche per il comportamento dei piloti in pista, adesso più precisi nelle traiettorie soprattutto durante i sorpassi, ma permane una certa arrendevolezza a lasciare la posizione senza ostacolarci con troppa convinzione. Supponiamo che la causa di tale comportamento sia l'assoluta volontà del team di sviluppo di evitare ogni tipo di contatto tra il giocatore e i piloti controllati dall'intelligenza artificiale per via di un sistema di collisioni all'acqua di rose che gestisce sportellate e impatti in modo del tutto insoddisfacente. Certe volte si finisce a terra per un nonnulla, altre volte saremo invece noi a far letteralmente volare via dalla moto i nostri avversari conquistando facilmente la posizione e facendoli sprofondare in fondo alla classifica, soprattutto nelle fasi più concitate come la partenza. Allo stesso modo le traiettorie in pista sono piuttosto libere visto che non c'è un vero e proprio sistema di gestione dell'asfalto gommato con la conseguenza che il grip è buono in qualunque punto del manto stradale perdendosi completamente una volta sorpassata la linea bianca laterale. Positiva la prova dell'audio, con Milestone che per MotoGP 17 ha deciso di ricampionare tutte le moto in pista e sfruttare un sistema di ricostruzione digitale che rende il grido dei motori molto più vivo e vibrante rispetto al passato, soprattutto quando le curve si susseguono e i cambi di marcia sono ravvicinati. La soundtrack non colpisce nel segno, mentre ritroviamo il solito Guido Meda a svolgere con grande entusiasmo il proprio compito nel pre-gara.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.7
Lettori (38)
6.9
Il tuo voto

MotoGP 17 si è trovato nella poco invidiabile posizione di fare da ponte tra lo straripante Valentino Rossi: The Game e il cambio di motore grafico al quale si accinge Milestone. Tuttavia, grazie alla nuova modalità manageriale che aggiunge un'esperienza di gioco intensa e sfaccettata e alla minuziosa riproduzione di tutto il circus della MotoGP, riesce a non deludere sia l'appassionato di due ruote, sia il pilota occasionale. Punto dolente rimane il motore grafico, tirato a lucido con 60 fotogrammi al secondo ma quanto mai carente dal punto di vista di dettagli e complessità poligonale di circuiti e ambientazioni. Un capitolo di passaggio dunque, che con i suoi alti e bassi ha comunque le carte in regola per accompagnare gli appassionati verso il futuro della serie motociclistica di Milestone.

PRO

  • Modalità manageriale molto interessante
  • 60 fotogrammi al secondo
  • Gameplay profondo e divertente
  • Comparto audio migliorato

CONTRO

  • Meno contenuti rispetto all'anno scorso
  • Gli impatti non soddisfano appieno
  • Per il vero salto qualitativo bisognerà attendere il nuovo motore grafico