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La recensione di EA Sports UFC 3

EA ci riporta sul ring e mette a segno una bella vittoria

RECENSIONE di Simone Pettine   —   05/02/2018

Riflettori pronti, pubblico in delirio. L'ottagono è circondato dai sostenitori e dai cameramen. Nel giro di pochi secondi il nostro campo visivo si riduce: ci concentriamo su un uppercut, su un gancio. Cerchiamo in tutti i modi di buttare giù Tony Ferguson, mentre facciamo scattare qua e là quel colosso irlandese di Conor McGregor come se fosse un grillo, per evitare i colpi. Al momento della sudatissima vittoria, fama, successo e soprattutto nuovi contratti sono nostri. Chi ha detto che per menare le mani c'è soltanto Dragon Ball FighterZ a disposizione, in questi giorni? EA Vancouver ha terminato lo sviluppo di UFC 3, terzo capitolo di un franchise relativamente recente ma che ad ogni nuova edizione migliora in qualcosa. La sua ultima incarnazione su console recupera tutti i pregi della precedente, insistendo su alcune novità degne di nota. Il risultato è probabilmente il miglior MMA fighting game attualmente in commercio.

Ti picchio anche sui social

Tra poco vi racconteremo delle tantissime modalità di gioco offerte da UFC 3, ma prima bisogna insistere sulla novità principale di questa terza edizione, su cui tra l'altro ha scommesso molto la stessa EA, mostrandola a più riprese nel corso degli ultimi mesi. È la Modalità Carriera, quella nuova: rivista, potenziata e arricchita di nuove funzionalità che la avvicinano, in alcuni momenti, a un piccolo gestionale delle risorse dei nostri professionisti. Il titolo mostra chiaramente di rivolgersi a un pubblico specializzato, che celebra una specifica tipologia di sport, quella delle arti marziali miste. E che quindi si aspetta di trovare in UFC 3 una riproduzione fedele in ogni minimo dettaglio, dentro e fuori dal ring. EA ha accontentato tutti. Si comincia con lo scegliere tra i classici livelli di difficoltà, mentre "leggenda" sarà disponibile dopo aver completato la Carriera almeno una volta, e aver conquistato il titolo di campione. Si passa poi a selezionare la classe di peso per il proprio atleta, e subito dopo lo stile di lotta: striker, brawler, bilanciato, grappler o specialista in sottomissioni.

La recensione di EA Sports UFC 3

La fedeltà nei dettagli della tipologia sportiva in questione si accompagna ad un editor davvero profondo, dove potremo creare da zero il nostro lottatore personalizzandolo in ogni minimo aspetto. Tatuaggi compresi, suddivisi per ogni parte del corpo. Si può modificare a piacimento anche la personalità, la musica d'entrata sul ring, la postura, le provocazioni e la guardia. Ma soprattutto, accanto al nome, il titolo ci chiede di inserire il nostro nickname sui social media. Questo dettaglio ci introduce alla nuova meccanica di base: la promozione degli incontri. La modalità carriera ci vede sostanzialmente affrontare una sfida dopo l'altra, partendo dalle leghe minori della World Fighting Alliance (WFA) per arrivare naturalmente alla UFC. Ma tra i combattimenti passano settimane virtuali, che andranno spese per allenarci, potenziarci e, appunto, eccitare il pubblico in vista della prossima sfida. Per farlo dovremo postare sui social network (o meglio, "fingere" di postare sui social network) delle provocazioni ai nostri avversari. "Sono prontissimo, sarà uno scontro a senso unico!". L'avversario ci risponderà di rimando, sempre sui social: "Sparisci, torna in palestra ad allenarti". Il clamore pre-incontro arricchisce le perfomance con parametri inediti, che possono andare a nostro vantaggio oppure favorire gli avversari (se avremo trascurato i social network, qualche sberla in più la prenderemo sicuramente). Ovviamente è importante anche allenarsi in palestra, per potenziarci fisicamente ed essere pronti alla lotta. Ma dedicarsi soltanto al nostro corpo non è la scelta migliore. UFC 3 punta invece ad una sapiente gestione tra l'una e l'altra cosa, ed è qui che affiorano le meccaniche gestionali. Dopo ogni incontro guadagniamo infatti denaro, fan e punti settimana. I punti settimana vanno spesi per gestire l'allenamento in palestra e i post sui social newtork: non possiamo fare entrambe le cose assieme, e nessuna di esse è gratuita. Con perfomance sempre migliori avremo possibilità in più di aggiudicarci lo scontro, e in questo modo firmeremo contratti sempre più importanti. Il denaro ci servirà per sbloccare nuove palestre, da affittare per gli allenamenti, e così via in una spirale che (si spera) ci porterà alla gloria.

La recensione di EA Sports UFC 3

Trofei PlayStation 4

I trofei di UFC 3 abbracciano tutte le possibilità offerte dal titolo EA. L'ambito platino ci imporrà di giocare anche online, mentre cerchiamo di realizzare alcune azioni che non verrebbero conteggiate durante gli scontri liberi. Molti trofei si sbloccheranno però automaticamente, giocando un incontro dopo l'altro. I trofei che richiederanno più tempo riguardano l'ottenere il contratto più importante in assoluto in difficoltà Leggenda, e raggiungere il livello 150 nell'UFC Ultimate Team. Armatevi di pazienza: un vero campione non si tira mai indietro.

Ai confini della realtà

UFC 3 non fa sconti di nessun tipo ai giocatori: non è un picchiaduro in cui basta premere tasti a caso per vincere. Anzi, non è un picchiaduro, punto. È un simulatore sportivo, che richiede una perfetta padronanza di tutte le complesse meccaniche di gioco presenti. Prima di riuscire a padroneggiare la situazione serviranno giorni di allenamento, e la presenza dei tutorial sempre a portata di mano la dicono lunga sula curva di apprendimento. I comandi sono stati aggiornati, e ci vorrà qualche momento per i vecchi fan di UFC 2 per sentirsi a casa. Il sistema di parata, per esempio, ora gestisce con R2 la guardia alta, e con la pressione simultanea di R2 e L2 quella bassa. Il sistema delle prese e delle sottomissioni è stato reso più intuitivo, ma non troppo: queste ultime restano la meccanica ancora più scomoda da gestire, soprattutto durante gli scontri online dove la reattività diventa ancora più importante. Molto spesso si passa dal tatticismo alla confusione generale; tutto il resto funziona però alla grande, favorendo un grado di immersività altissimo, che trova la sua coronazione nell'incontro con il comparto grafico. Perché è inutile girarci intorno, UFC 3 è uno spettacolo da vedere. Siamo arrivati al fotorealismo puro, di punto in bianco durante la presentazione di gioco siamo passati dal gameplay a un filmato televisivo vero e proprio, e non ci siamo neppure accorti della transizione. La fluidità in campo è altrettanto eccellente, e si vede subito l'effetto della nuova tecnologia Real Player Motion, in grado di rendere tutto più realistico e credibile con 5000 nuove animazioni.

La recensione di EA Sports UFC 3

Abbiamo riscontrato giusto qualche incertezza solo durante gli scontri online. Non è nulla di troppo fastidioso, comunque, tra l'altro non abbiamo avuto modo di testare a fondo la componente in rete perché i server sono ancora deserti, quindi la situazione potrebbe migliorare rapidamente nei prossimi giorni. Una nota di merito anche per le modalità di gioco proposte. Variare una formula sostanzialmente identica non è mai un compito facile, e mentiremmo se vi dicessimo che di punto in bianco UFC 3, per cambiare un po', vi porta a pescare. Tuttavia ci sono davvero tante cose da fare, e la Carriera è soltanto una delle opzioni a disposizione. C'è la Modalità Incontro, per sfidare al volo l'intelligenza artificiale o un amico in locale. Ci sono i Tornei e i Campionati a Graduatoria. C'è persino una nuova modalità Knockout, in cui saremo noi a dettare le condizioni di vittoria, stabilendo che tipo di colpo bisognerà eseguire o altre limitazioni. Sulla UFC Ultimate Team, poi, si potrebbe scrivere un libro a parte, al pari di quella di FIFA (il cui funzionamento, peraltro, è assai simile). Per chi non riesce a padroneggiare ancora adeguatamente le meccaniche più complesse, EA ha pensato anche ad "Alzati e colpisci" e "Duello di sottomissioni", per giocare partite incentrate solo su quegli aspetti. La personalizzazione è il fiore all'occhiello di UFC 3, se non l'avete ancora capito: il giocatore deve sentirsi libero di provare un po' tutto, quando vuole, secondo i suoi ritmi. Fino a sentirsi pronto per andare a prendere a pugni qualcuno sull'ottagono. Qualcuno molto importante.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.5
Lettori (21)
8.0
Il tuo voto

UFC 3 rappresenta l'apice della serie, propone un simulatore sportivo delle MMA completo, appagante, visivamente esaltante. Sì, ci vuole un po' per apprendere le meccaniche, soprattutto per chi non ha mai provato i capitoli precedenti. E sì, all'inizio si finirà al tappeto ogni tre per due, con un certo senso di frustrazione. Ma allenandosi, diventando più forti, ripassando i tutorial, cominceremo a prendere anche noi a sberle gli avversari, a metterli al tappetto, a impedire loro di rialzarsi sfruttando appieno le prese. A quel punto UFC 3 ci aprirà un mondo di possibilità, online e offline. In ogni momento risuonano le parole del filmato di apertura con Conor McGregor. Ogni lottatore deve avere una meta. La tua è quella di diventare il migliore. Fuori, e dentro la UFC.

PRO

  • Visivamente impressionante
  • Tantissimi atleti famosi
  • La nuova Modalità Carriera funziona bene

CONTRO

  • Prese e scontri a terra un po' confusionari
  • Qualche incertezza online
  • Indicatori a schermo non sempre chiarissimi