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Non basta un grande motore per fare un grande gioco

Una neonata software house sfrutta la tecnologia di Crysis per la sua prima fatica, ma i risultati non sono quelli attesi...

RECENSIONE di Luca Olivato   —   15/07/2009
Merchants of Brooklyn
Merchants of Brooklyn
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La piattaforma Steam di Valve sta diventando una vetrina sempre più importante per i piccoli sviluppatori indipendenti che riescono così a raggiungere rapidamente un'ampia platea. A volte i risultati sono più che lodevoli, come nel caso di Zeno Clash; a volte purtroppo non è così. Dietro a questo progetto si cela un team californiano, che nella propria homepage si definisce composto da "veterani dell'industria videoludica e talentuosi designer" (testuale).

Non basta un grande motore per fare un grande gioco

Una presentazione probabilmente troppo autocelebrativa visto che all'attivo vantano appena il semisconosciuto mod per Half-Life 2 Paleolithic Revolution. Drug Wars/Merchants Of Brooklyn (a seconda che si giochi in multiplayer o nella modalità per singolo giocatore) ha catturato l'attenzione degli addetti ai lavori per l'utilizzo del CryEngine 2, il motore grafico utilizzato per Crysis.
Si tratta di un FPS in cui il giocatore veste i panni di Matteo, sottospecie di homo erectus geneticamente modificato, che si muove in una New York del futuro seguendo uno scopo non ben definito, se non quello di polverizzare orde di nemici dalle poco amichevoli intenzioni. Sin dai primi minuti si possono riconoscere palesi riferimenti a Kingpin: Life of Crime, sparatutto della fine degli anni Novanta, specie nel character design e nel livello di violenza. Se non fossimo stati a conoscenza che il gioco è mosso dallo stesso motore grafico capace di far spalancare le mascelle con Crysis, ci saremmo spinti a dire che questo Merchants of Brooklyn condivideva anche la stessa tecnologia del gioco Xatrix, ossia quella di Quake II. Siamo stati invece davvero basiti nel constatare la pochezza dell'apparato tecnico. Esplosioni, ombre ed altri effetti particellari si contano sulle dita di una mano monca e ricordano quelli di titoli di lustri fa; i personaggi, realizzati in cel shading, fanno rimpiangere quelli di Oni per qualità e varietà di animazioni e di poligoni. Purtroppo ci sono anche dei gravi bug che minano l'esperienza di gioco vera e propria: hud che a volte scompaiono, personaggi invisibili, crash frequenti che portano a bruschi ritorni al desktop, frame rate instabili indipendentemente dal livello di dettaglio.

Acqua da tutte le parti

Per quanto riguarda la struttura di gioco vera e propria, MoB segue il filone dei vari Painkiller e Serious Sam: bisogna sparare a tutto ciò che si muove evitando di lasciarci le penne. La salute si rigenera automaticamente (e tanto più velocemente quanto è più basso il livello di difficoltà) e le armi vantano munizioni quasi infinite. Dispongono inoltre di due modalità di fuoco: la prima si attiva con la semplice pressione del tasto sinistro del mouse mentre per la seconda occorre premere per qualche secondo in più quello destro. I nemici sono quanto di più brutalmente elementare si possa immaginare, vera e propria carne da macello tale da rendere i mostri di Doom 2 candidati al premio Nobel. Nella maggior parte dei casi si muovono con nonchalance tra i vari livelli, realizzati con poca cura, sparando alla meno peggio; in altri invece se ne restano completamente immobili in attesa del viaggio verso una vita più serena. Volendo spezzare la classica lancia a favore dei ragazzi di Paleo si potrebbe parlar bene di varietà e bilanciamento delle armi, ma si tratta di poche gocce che si perdono nel pressapochismo in cui naviga il titolo. Comparto audio e presentazione tradiscono l'amatorialietà del progetto e di certo non invogliano all'acquisto; del primo ci limitiamo a constatare la scarsa qualità del doppiaggio e degli effetti sonori, non sempre sincronizzati. Ci è stato impossibile vedere sino al termine la presentazione, realizzata in stile fumetto, quasi non si trattasse dell'ennesimo bug ma di un disperato tentativo del gioco di salvare il decoro.
Ingiudicabile infine l'apparato multiplayer, con l'unico server disponibile, quello ufficiale, sempre e desolatamente vuoto ad ogni avvio di partita.

Conclusioni

Multiplayer.it
3.0
Lettori (10)
4.3
Il tuo voto

Meglio girare alla larga da questo Merchants of Brooklyn: il prezzo richiesto per scaricare il titolo è davvero esagerato di fronte a una pochezza contenutistica e alla pessima realizzazione tecnica. Estremamente laconica un'affermazione tratta da un forum del gioco: "non merita nemmeno di essere piratato".

PRO

  • Un must have per gli amanti del kitsch videoludico

CONTRO

  • Pessima realizzazione tecnica
  • Multiplayer inesistente

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q9450
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: Ati Radeon HD4850 Crossfire
  • Sistema operativo: Windows Vista 64 Ultimate

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP/Vista
  • Processore: Pentium 4 a 2.4 GHz o AMD equivalente
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: Radeon 2600 o GeForce 7800
  • DirectX: Versione 10c
  • Hard Disk: 1.5 GB