Per molti id Software è un marchio legato a doppia mandata con l'evoluzione tecnologica in ambito PC; una software house che, grazie al genuino lavoro di John Carmack, vero guru del progresso visivo dei videogiochi, ha saputo dimostrare un ventennio fa che anche su PC era possibile avere un platform a scorrimento orizzontale (Commander Keen) e, pochi anni dopo, realizzò il primo esempio di shooter in prima persona con quel Wolfenstein 3D che, letteralmente, fece la storia.
Da sempre però id Software ha saputo investire anche su piccoli progetti paralleli ai suoi franchise più importanti e spesso legati a piattaforme che il mercato aveva appena iniziato a scoprire. E' su questa base che nasce DooM Resurrection, il primo videogioco realizzato dalla società texana specificatamente per iPhone, sviluppato anche grazie alla partnership con Escalation Studios. Un gioco che attinge a piene mani dal DooM 3 uscito su PC 5 anni fa ma che si inserisce nel filone, recentemente un po' troppo florido, degli shooter su binari alla House of the Dead.
Su binari sì, ma neanche troppo
La storia di Resurrection vede il nostro avatar, un marine rigorosamente senza nome in pieno stile id Software, sbarcare su Marte giusto in tempo per assistere alla venuta dei demoni sul pianeta rosso e obbligato dagli eventi a raggiungere la stazione di controllo di una serie di teletrasporti sfuggiti al controllo di un gruppo di scienziati. Nel viaggio sarà accompagnato da Sam, un piccolo robot volante comandato a distanza da uno dei pochi sopravvissuti alla tragedia, unico elemento in grado di sviscerare quel poco di trama instillata nel gioco. Tutto quello che dovremo quindi fare è assistere alla camminata accelerata del protagonista che dovrà attraversare l'intera base spaziale uccidendo centinaia di mostri e raccogliendo munizioni e armi disseminate per l'ambiente.
Scordiamoci qualsiasi elemento puzzle o la necessità di dover tornare sui nostri passi per utilizzare l'oggetto o la chiave raccolti in qualche punto sperduto, come da tradizione DooM: qui l'esperienza di gioco è completamente lineare.
Dove però Resurrection innova è proprio nell'introdurre elementi gustosi e peculiari al gameplay altrimenti statico tipico degli shooter su binari. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, la mira viene presa inclinando l'iPhone mentre i quattro angoli dello schermo sono dedicati alla componente "touch" del gioco: gli angoli destri gestiscono la ricarica dell'arma (in alto) e l'azione di sparare (in basso), mentre gli angoli sinistri possono essere toccati per cambiare arma (in alto) e per schivare le palle di fuoco degli imp o ripararsi durante l'attacco dei marine (in basso). Il tutto si padroneggia in pochissimi istanti anche grazie ai primi minuti di gioco che fungono da vero e proprio tutorial. Si potranno portare un massimo di tre armi per volta che potranno essere raccolte, insieme a munizioni e medikit, toccando lo schermo non appena ne vedremo apparire qualcuna. Proprio quest'ultima azione rappresenta probabilmente il più grande difetto del gioco visto che molto spesso lo schermo sembra essere poco preciso e si riusciranno a raccogliere gli oggetti solo dopo averli toccati diverse volte, finendo molto spesso per attivare uno dei quattro angoli "sensibili" per la precisa scelta del designer di collocare le munizioni più preziose ai limiti dell'area visibile.
In fin dei conti, è sempre id Software
Nulla da criticare invece riguardo l'aspetto tecnico di DooM Resurrection. Molto piacevole da guardare, rientra ovviamente nei canoni della serie con ambienti piuttosto sterili ed estremamente cupi, pieni di tecnologia "sporca" e materiale da imballaggio sparso un po' ovunque. I nemici sono poi direttamente mutuati come modelli, animazioni e audio, da quelli visti in DooM 3 con una resa grafica di sicuro impatto. Peccato soltanto per l'assenza praticamente totale di qualsiasi forma di traccia musicale.
Il titolo gira in modo assolutamente fluido, fatta eccezione per i primi secondi di gameplay non appena viene terminato il caricamento del gioco o del livello e non possiamo nascondere che ci ha fatto sorridere leggere, quando si avvia Resurrection per la prima volta, che viene consigliato il riavvio dell'iPhone prima di iniziare una partita, per essere sicuri di avere tutta la memoria a disposizione.
Non ci sentiamo invece di criticare l'aspetto ripetitivo del gameplay, essendo connaturato al genere degli shooter su binari anche se siamo ben consci che in fin dei conti tutto si riduce all'uccisione continua di nemici che appaiono non appena si apre una porta, si gira un angolo o che assaltano il protagonista alle spalle. Tra l'altro, la durata piuttosto breve di Resurrection (difficilmente un livello vi prenderà più di dieci minuti per essere completato e in tutto ce ne sono 8) fa sì che il gioco termini prima di diventare irrimediabilmente noioso.
La versione testata è la 1.0 (Build 4307)
Conclusioni
Per chi conosce bene l'universo di DooM, Resurrection è un acquisto praticamente obbligato su iPhone, visto che l'atmosfera è stata perfettamente trasportata sul piccolo gioiello di casa Apple. Ma l'acquisto, volendo essere più generici, lo possiamo consigliare anche a chi cerca dell'azione frenetica e un gameplay immediato a patto di essere pronto a sborsare un prezzo sicuramente eccessivo e di non farsi scoraggiare da un gameplay che può talvolta sfociare nella ripetitività.
PRO
- Immediato e coinvolgente
- Tecnicamente è un belvedere
- Atmosfera da brivido
CONTRO
- I controlli sono poco precisi quando si tratta di raccogliere oggetti
- Il gameplay può risultare ripetitivo
- Il prezzo è troppo alto