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La faccia nel vento, il ferro nel braccio

L'atteso "clone" di Red Dead Redemption arriva finalmente su App Store, e a sorpresa si tratta di un titolo freemium, ovvero scaricabile gratuitamente. Troppo bello per essere vero? Scopriamolo insieme

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/12/2011

Versione testata: iPhone

È chiaro che il formato freemium "nasconde la fregatura". Nel senso, è chiaro che i publisher debbano guadagnare da ciò che producono e se questa tipologia di prodotti ha preso sempre più piede su App Store ci dev'essere un motivo, nella fattispecie ci devono essere persone (tante!) che utilizzano il sistema di acquisti in-game, anche in modo esagerato. Conoscete qualcuno che abbia sbloccato il pacchetto completo di armi, potenziamenti e ricchi cotillon spendendo 79,99 euro?

La faccia nel vento, il ferro nel braccio

Ecco, non lo conoscete ma questo losco figuro deve pur esistere, ed è il principale responsabile di ciò che Six-Guns, a conti fatti, non è. Six-Guns non è un clone di Red Dead Redemption, in primo luogo. O, meglio, sulla carta il paragone ci sta tutto e determinate meccaniche risultano fortemente ispirate al titolo Rockstar, non ci piove; ma la sua natura freemium gli tarpa le ali e lo riduce a un'esperienza molto meno significativa di ciò che poteva essere. Prendiamo innanzitutto le due mappe disponibili, Oregon e Arizona, fra le più ampie che si siano viste in un prodotto del genere per i dispositivi Apple, da esplorare in sella al proprio cavallo ma unicamente per il piacere di farlo, di godersi il panorama e il vento virtuale sulla faccia. Al massimo per trovare qualche oggetto extra che può farci sbloccare un achievement.

La faccia nel vento, il ferro nel braccio

Gli NPC sono infatti ridotti all'osso, così come le possibilità di interagire con lo scenario; mancanze dovute principalmente a motivi pratici, all'esigenza di rendere il gameplay più immediato possibile, di consentirci di giocare anche per solo due minuti, magari mentre ci troviamo in una sala d'attesa ad aspettare il nostro turno o se abbiamo un po' di tempo libero fra un impegno e l'altro. Niente di "serio", insomma: si individua una missione sulla mappa ma poi, invece di cavalcare fino a destinazione, si preme il pulsantino per "teletrasportarsi" immediatamente sul luogo. L'eliminazione di qualsiasi contorno di valore in nome della velocità non è mai stata una pratica tanto discutibile, e nel caso di Six-Guns ha spazzato via anche qualsiasi parvenza di trama: il nostro pistolero è lì, intento a salvare qualche fanciulla e ad ammazzare qualche criminale, finanche qualche zombie, ma non si sa perché.

Non senti dolore con lo sguardo nel sole

Evidenziati gli elementi di "delusione" relativi a quest'ultima produzione Gameloft, passiamo invece ad analizzare quelli che sono i suoi pregi, invero tutt'altro che limitati. Assunta a piccole dosi, l'esperienza di Six-Guns si rivela infatti non solo piacevole, ma anche piuttosto varia: le quaranta missioni disponibili ci vedono proteggere una postazione dall'attacco di un gruppo di malintenzionati (o di mostri), liberare "principesse" imprigionate all'interno di labirintiche catacombe, assaltare il covo di una banda di criminali, affrontare gare di velocità a cavallo, prove d'abilità di vario genere e altro ancora.

La faccia nel vento, il ferro nel braccio

Un bel po' di cose da fare, insomma, e si riesce a giocare per diverse ore senza sentire alcun bisogno di utilizzare il sistema di acquisto in-game: l'energia vitale del personaggio si ricarica con il passare del tempo, le pallottole ci vengono regalate ogni tot e comunque possiamo acquistarle spendendo denaro virtuale. Allo stesso modo, ci viene dato un certo margine di manovra per i potenziamenti e le personalizzazioni. Sviluppare un third person shooter per dispositivi touch non è semplice, bisogna trovare il giusto compromesso fra macchinosità e automatismo, cercando di evitare che uno dei due elementi superi una certa soglia di sopportazione. Six-Guns riesce a raggiungere tale obiettivo in modo più che discreto, ricorrendo a uno stick virtuale nella parte sinistra dello schermo per il movimento del personaggio e a un secondo (invisibile) nella parte destra per gestirne la visuale e dunque la mira. Quest'ultima è di default automatica, ovvero il reticolo aggancia il bersaglio più vicino e a quel punto possiamo aprire il fuoco, con risultati variabili a seconda della situazione, dell'arma equipaggiata e del nostro livello d'esperienza. Rimane comunque la possibilità di piazzare colpi di precisione, completamente "manuali", anche se si tratta di un'operazione consigliabile solo dalle lunghe distanza. La disposizione dei comandi e la reattività dei controlli è ottima, anche se immancabilmente finiremo per incartarci un po' nelle situazioni più complicate. Che dire del comparto tecnico? Al di là di una conta poligonale non straordinaria, rivelata dalla spigolosità dei modelli, Gameloft ha fatto un lavoro eccellente in termini di design generale, animazioni e dettaglio, seppure la qualità delle texture sia altalenante. Le musiche, inoltre, risultano ben adeguate all'azione.

La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: gratuito
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
4.8
Il tuo voto

Chi si aspettava da Six-Guns un vero e proprio clone di Red Dead Redemption rimarrà purtroppo deluso. Gameloft si è infatti ispirata al titolo Rockstar per una serie di elementi, ma nel confronto l'esperienza risulta molto meno densa e significativa; nella fattispecie, si passa da una missione all'altra godendo di una buona varietà di situazioni, però senza una trama a supporto delle stesse né una struttura dotata del necessario spessore, il tutto probabilmente per andare incontro alle esigenze di immediatezza richieste dai mobile game in generale e dal formato freemium in particolare. Le buone notizie sono due: in primo luogo, pur con i suoi limiti, il gioco è divertente e ci consente di fare un bel po' di cose senza mettere mano al portafogli; in secondo luogo, fornisce l'eventuale ossatura per un progetto futuro, magari di più ampio respiro.

PRO

  • Missioni varie e numerose
  • Comparto tecnico di pregio
  • Un vasto mondo da esplorare...

CONTRO

  • ...ma c'è tanto potenziale non sfruttato
  • Nessuna trama, contorno praticamente assente
  • Controlli talvolta macchinosi