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Animus - Harbinger, la recensione

Il nuovo action RPG sviluppato da 10Birds si avvicina a Dark Souls, ridefinendo l'esperienza soulslike su iOS e Android: ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/10/2018

Animus - Harbinger è il nuovo action RPG soulslike di 10Birds, il team di sviluppo che già con i suoi precedenti progetti, Ire: Blood Memory e Animus - Stand Alone, aveva fatto capire in modo chiaro quali fossero le proprie ambizioni. C'è stata per lungo tempo la convinzione che sui dispositivi mobile non fosse possibile offrire un'esperienza di questo tipo - in primis a causa della sistematica imprecisione dei controlli touch - ma a quanto pare ciò non corrisponde alla verità: apportando i dovuti aggiustamenti e utilizzando un semplice sistema di targeting automatico, la serie realizzata dallo studio coreano ha dimostrato di poter dire la sua nell'ambito di questo particolare filone, coinvolgendoci in combattimenti intensi e impegnativi all'interno di missioni di breve durata, calibrate dunque su di una fruizione estemporanea e/o in mobilità.

Animus Harbinger 1

Sulla trama del gioco non c'è moltissimo da dire, ma anch'essa si ispira in modo evidente alla saga di Dark Souls: vestiamo la pesante armatura di Forlorn, un cavaliere che vive fra le pieghe del tempo e che viene richiamato dal defunto re Cadmus perché salvi il suo regno dalla minaccia di Kerr il Distruttore, l'evocatore di incubi. Il confronto si dipanerà attraverso un totale di ventidue stage, all'interno di quattro differenti scenari in cui dovremo lottare con nemici di vario tipo prima di incrociare l'ascia con il boss di turno. La formula è dunque la stessa del precedente episodio: si esplora una piccola mappa, la si ripulisce e si raccoglie il loot necessario per le sfide successive.

Animus Harbinger 3

Sebbene sia stata prestata maggiore attenzione alla realizzazione degli scenari (alcuni, quantomeno), anche in questo caso l'ambientazione si limita a fare da mero sfondo a duelli sempre più complessi, che potremo vincere solo memorizzando i pattern di movimento dei nostri avversari e approfittando dei loro momenti di debolezza per eseguire combo devastanti. Esattamente come il già citato Animus - Stand Alone, Harbinger non è un titolo freemium, e dopo aver completato il tutorial potremo scegliere se sbloccare il gioco completo al prezzo di 4,49 euro. Bisogna riconoscere che si tratta di una somma sostanzialmente più bassa rispetto agli 8,99 euro del precedente capitolo, più o meno a parità di contenuti.

Gameplay: fra soulslike e action survival

Come detto, i meccanismi che regolano il gameplay di Animus - Harbinger sono gli stessi che avevamo già apprezzato nel precedente capitolo della serie. Parliamo dunque di un sistema di combattimento solido e convincente, sebbene ancora inconsistente nella resa degli impatti; che si basa su tempistiche e distanze da rispettare, rapidi scarti laterali e combinazioni che vengono suggerite di volta in volta dall'interfaccia per poter approfittare di un bonus sui danni. Anche la disposizione delle icone è rimasta identica, del resto ha dimostrato di funzionare molto bene.

Animus Harbinger 2

Nella parte sinistra del touch screen si trova uno stick analogico virtuale riposizionabile, molto preciso e reattivo, mentre il controllo della visuale avviene toccando la parte destra del display. In basso a destra ci sono i pulsanti: uno rosso per l'attacco veloce, uno giallo per l'attacco pesante, uno blu per la schivata e poi tre più piccoli, che servono per attivare la furia laddove disponibile, bere una pozione curativa e passare da un bersaglio all'altro. Pur con tutti i limiti di un approccio che si focalizza unicamente sui combattimenti, mettendo da parte qualsiasi velleità esplorativa, il risultato finale è anche in questo caso entusiasmante per chi è alla ricerca di una produzione di questo tipo su iOS e Android. Ci sono tuttavia un paio di aspetti che ci hanno spinto a premiare Animus - Harbinger in maniera meno convinta.

Animus Harbinger 4

Il primo è appunto la riproposizione della formula vista in Stand Alone senza praticamente alcuna evoluzione, al di là di una pur apprezzabile opera di rifinitura per quanto concerne i meccanismi del gameplay. Il secondo è l'utilizzo di un'interfaccia spartana e macchinosa fra una missione e l'altra, per la gestione dell'inventario ma soprattutto dei potenziamenti: inspiegabile l'abbandono della soluzione precedente, che includeva elementi grafici molto ben leggibili. Dal punto di vista tecnico, infine, il gioco non delude in termini di design, dettagli e animazioni. Le tante regolazioni consentono di ottenere buone performance anche su dispositivi di fascia media, mentre su iPhone X abbiamo potuto spingere tutto al massimo (qualità, texture e frame rate) pur riscontrando problemi di surriscaldamento che però potrebbero dipendere dal nostro terminale. Bene anche il sonoro, di grande atmosfera ed efficace nella rappresentazione dei colpi.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.4)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo 4,49 €
Multiplayer.it
8.7
Lettori (4)
7.4
Il tuo voto

Animus - Harbinger compie nuovi, convincenti passi in avanti nella definizione del genere soulslike su iOS e Android, andando a rifinire ulteriormente le meccaniche che avevamo già apprezzato nel precedente episodio della serie e proponendoci duelli interessanti e complessi, specie per quanto concerne i boss. La formula funziona molto bene, si adatta alle esigenze di mobilità grazie alla brevità delle missioni e offre un sistema di potenziamento interessante, al netto però di un'interfaccia a tratti spartana e confusionaria. Anche in questo caso a differenti setup corrispondono differenti approcci ai combattimenti e il sistema di controllo touch si conferma preciso e reattivo, senza incertezze che possano compromettere le nostre prestazioni, nell'ambito di un'esperienza che anche dal punto di vista tecnico e artistico non delude minimamente.

PRO

  • Un vero soulslike per iOS e Android
  • Sistema di controllo eccellente
  • Ottima realizzazione tecnica...

CONTRO

  • ...ma bisogna ancora lavorare sugli scenari
  • Nessuna novità strutturale
  • Interfaccia a tratti spartana e confusionaria