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ASUS ROG Flow X16: la recensione del convertibile 2 in 1 che guarda anche al gaming

La recensione dell'ASUS ROG Flow X16, un convertibile 2 in 1 capace di passare dalla modalità laptop a quella tablet grazie allo schermo touchscreen che ruota su un paio di cerniere.

RECENSIONE di Mattia Armani   —   26/12/2022
ASUS ROG Flow X16: la recensione del convertibile 2 in 1 che guarda anche al gaming

Per questa recensione dell'ASUS ROG Flow X16 abbiamo ricevuto il modello senza GPU discreta, più debole quindi dal punto di vista delle capacità grafiche rispetto alle varianti superiori, ma comunque molto interessante per esplorare una fetta di mercato poco nota. L'AMD Ryzen 9 6900HS che rappresenta il cuore di questo 2 in 1 che punta in alto sul mercato, infatti, incorpora una GPU AMD Radeon Rembrandt con architettura RDNA 2 che gode di una potenza elevata rispetto alle precedenti soluzioni integrate e promette di cavarsela anche con titoli ad alto profilo grafico, seppure con qualche compromesso. E possiamo già dare per scontato un rovescio della medaglia da tenere in grande considerazione: avere una APU si traduce in un'autonomia ben lontana da quella tipica delle macchine con GPU discreta.

Caratteristiche tecniche

L'ASUS ROG Flow X16 in versione laptop
L'ASUS ROG Flow X16 in versione laptop

Il 2 in 1 ASUS ROG Flow X16 che ci è arrivato in redazione è equipaggiato con un AMD Ryzen 9 6900HS da 8 core e 16 thread, 16 GB di memoria DDR 5 e un SSD da 1 TB con collegamento PCIe 4. Non c'è, quindi, una GPU dedicata, ma il computer si affida alla AMD Radeon 680M integrata nella APU che ha inevitabili limiti, anche se non siamo di fronte a una GPU integrata qualsiasi. Il modello di punta delle Radeon 600M della famiglia Rembrandt, basata su architettura RDNA 2 e quindi dotata anche di capacità ray tracing, è pensata per garantire un'esperienza in gioco di buon livello in Full HD, anche se in verità parliamo di 1920 x 1200 pixel visto che il pannello touchscreen ha un rapporto 16:10.

La risoluzione del pannello che presenta anche un refresh rate di 165 Hz, va detto, arriva fino a 2560 x 1600 pixel, un valore molto difficile da sfruttare con una GPU integrata, ma è comunque una caratteristica da non sottovalutare. D'altronde parliamo di un dispositivo pensato anche per la sfera professionale, dove il processore a 8 core e 16 thread garantisce una potenza notevole per un laptop in grado di diventare un tablet. Inoltre, per chi ha a disposizione un budget superiore, è sempre possibile spendere qualcosa in più per avere il modello con GPU discreta oppure, pensando a un utilizzo intensivo da scrivania, è anche possibile investire sul modulo esterno ASUS ROG XG Mobile che permette di sfruttare a fondo una scheda video della famiglia GeForcer RTX 3000 utilizzando l'apposito connettore presente sulla linea Flow.

La connettività manca di Thunderbolt e Ethernet ma include due porte USB-C con funzionalità ricarica e DisplayPort
La connettività manca di Thunderbolt e Ethernet ma include due porte USB-C con funzionalità ricarica e DisplayPort

In questo caso, comunque, ci dobbiamo accontentare della GPU integrata a fronte di un prezzo di ben 2000€. Certo, nel pacchetto ci sono lo schermo touchscreen e il formato convertibile 2 in 1, entrambi elementi che vanno a gravare sui costi, ma le varianti con NVIDIA GeForce RTX 3060 sono reperibili a un paio di centinaia di euro in più. Detto questo, la AMD Radeon 680M è una soluzione piuttosto potente che fa leva su 12 core e sulle ottimizzazioni dell'architettura RDNA 2. Non a caso rappresenta un punto di svolta per le GPU integrate che fino a qualche anno fa non avrebbero avuto neanche la chance di far partire un gioco di ultima generazione. Questo senza contare l'evoluzione e la diffusione delle soluzioni di upscaling con l'FSR che, utilizzabile con svariate GPU a prescindere dal marchio, garantisce una marcia in più a tutte le schede di fascia bassa al netto di una perdita di qualità in molti casi trascurabile, almeno su schermi di piccole e medie dimensioni come quelli dei portatili.

E proprio parlando di display, qui ci troviamo di fronte a un hardware di qualità elevata, almeno su carta, che gode della nuova certificazione ASUS ROG Nebula e combina la tecnologia touch con 3 millisecondi di tempo di risposta, adaptive sync e caratteristiche elevate anche in termini di qualità dell'immagine. Il contrasto infatti, è superiore a quello tipico degli IPS con un rapporto 1200:1 che fa il paio con una luminanza di ben 500 nit. Inoltre la copertura del colore DCI-P3 arriva al 100% e non manca il bollino Dolby Vision HDR per uno schermo ben carrozzato anche in ottica professionale, laddove hanno un peso anche la certificazione Pantone e il supporto per la ASUS Stylus Pen, da acquistare a parte.

Sul bordo sinistro dell'ASUS ROG Flow X16 troviamo anche un lettore MicroSD
Sul bordo sinistro dell'ASUS ROG Flow X16 troviamo anche un lettore MicroSD

La dotazione del laptop ASUS include una batteria da 90 Wattora con Fast Charge, niente male vista la tipologia di dispositivo, e un impianto sonoro da ben quattro altoparlanti con Smart Amplifier e Dolby Atmos. Si fanno inoltre notare i tre microfoni con rimozione del rumore abbinati alla webcam integrata che pur limitata alla risoluzione 720p è di tipo IR e supporta quindi l'autenticazione biometrica di Windows Hello.

Per il resto la connettività si difende decisamente sia dal punto di vista del wireless, con WiFi 6E 802.11ax 2x2 e Bluetooth 5.2, sia dal punto di vista fisico con due porte USB-C 3.2 Gen 2 con funzionalità DisplayPort e ricarica, due porte USB-A 3.2, un lettore di MicroSD e l'ingresso per il modulo ASUS ROG XG Mobile già citato in precedenza Scheda tecnica ASUS ROG Flow X16

  • Tipologia: 2 in 1 con modalità laptop, tenda e tablet
  • CPU: AMD Ryzen 9 6900HS con 8 core e 16 thread @4900 MHz
  • GPU: AMD Radeon 680M con 512 MB di RAM e 12 core @2400 MHz
  • Schermo:
    • IPS da 16" con formato 16:10
    • Touchscreen con supporto Stylus Pen
    • Risoluzione 2560 x 1600
    • Refresh 165 Hz con Adaptive-Sync
    • Luminanza 500 nit
    • Gamma DCI-P3 100% con certificazione Pantone
    • Tempo di risposta 3 ms
    • Contrasto 1200:1
  • RAM: 2x8 GB DDR5 @4800 MHz
  • Storage: SSD Samsung PCIe Gen 4 da 1 TB
  • Connettività wireless: Wi-Fi 6E Dual Band, Bluetooth 5.2
  • Porte:
    • 2x USB-C 3.2 Gen 2 (con DisplayPort 1.4 e Power Delivery)
    • 2x USB-A 3.2 Gen 1
    • 1x HDMI
    • 1x 3.5mm Combo Audio Jack
    • 1x ROG XG Mobile Interface
    • 1x card reader (microSD) (UHS-II)
  • Batteria: 99 Wh
  • Webcam: IR 720p da 8 MP con supporto Windows Hello
  • Audio:
    • Quattro altoparlanti
    • Smart Amp
    • Dolby Atmos
    • Array 3 microfoni con cancellazione del rumore
  • Dimensioni: 35.5 x 24.3 x 1.94 cm
  • Peso: 2 Kg
  • Prezzo: 2000€

Design

L'ASUS ROG Flow X16 in versione laptop può passare da laptop a tablet, ma può anche essere utilizzato a 180 gradi o come schermo verticale
L'ASUS ROG Flow X16 in versione laptop può passare da laptop a tablet, ma può anche essere utilizzato a 180 gradi o come schermo verticale

Avvolto in uno chassis ondulato in alluminio e magnesio, il 2 in 1 ASUS non presenta grosse particolarità se escludiamo, all'interno, il logo e le due lunghe grate laterali per gli altoparlanti. Ma il design sobrio e improntato alla robustezza non ci sorprende visto che si tratta di un dispositivo pensato per piegarsi fino a diventare un tablet, anche se piuttosto spesso e dal peso di ben 2 Kg. Imparagonabile quindi con un tablet classico anche se si tratta comunque di una modalità di utilizzo molto comoda, complice l'alta qualità del rivestimento dello schermo che si traduce in una certa piacevolezza al tatto, sia in mobilità sia per lavorare.

Per quanto riguarda lo spessore, è bene tenere conto di come i quasi 2 centimetri di spessore non siano poi molti considerata la sua natura ibrida di laptop dotato di CPU potente e con l'opzione per una GPU discreta. Inoltre nel pacchetto sono da considerare le due cerniere che permettono allo schermo di ruotare e rendono il dispositivo molto stabile in modalità tenda.

È chiaramente presente una tastiera, priva di tastierino numerico ma non di frecce direzionali e comprensiva di retroilluminazione RGB. Tra l'altro i tasti hanno una corsa di 1.7 millimetri, che non è male visto il formato 2 in 1, e sono piuttosto stabili e robusti. Molto buono l'ampio touchpad, anche se si tratta quasi di un extra per un dispositivo con schermo touchscreen pensato per creativi e giocatori. Ma consente comunque di giocare a uno strategico senza bisogno di portarsi dietro un mouse e di navigare tra le applicazioni senza bisogno di lasciare ditate sul pannello lucido.

Prestazioni

Per i nostri test abbiamo impostato il laptop in modalità Prestazioni, lasciando la GPU nella modalità Standard. Il software ASUS Armoury Crate permette infatti di selezionare altre modalità pensate per gestire al meglio la distribuzione dei carichi tra la GPU integrata e quella discreta, ma è chiaro che non ci interessano con un modello che si affida interamente alla GPU integrata dell'AMD Ryzen 9 6900HS. Ciononostante, lo abbiamo detto, non è una soluzione da sottovalutare, almeno guardando al 1920 x 1200.

La risoluzione dello schermo arriva infatti a 2560 x 1600 pixel, ma non ci arriva la AMD Radeon 680M. Inoltre anche parlando di titoli leggeri è preferibile puntare sul refresh elevato dello schermo da 16 pollici che garantisce una buona definizione anche abbassando il numero di pixel. Ma prima di passare ai giochi diamo un'occhiata ai benchmark sintetici dove l'AMD Ryzen 9 6900HS garantisce una potenza bruta notevole, per quanto inferiore alla concorrenza, a fronte di un'ottima efficienza che come vedremo più avanti, è molto importante per la rumorosità. All'atto pratico la CPU dell'ASUS ROG Flow X16 viene superata del 20% da un Intel Core i7-12700H nei punteggi complessivi dei benchmark sintetici soprattutto a causa del maggior numero di core integrati nella CPU della concorrenza, ma risulta inferiore solo del 13% nei test legati alla fisica. Decisamente non male per un dispositivo 2 in 1 che può contare su una CPU di alto livello e su un SSD non da record ma capace di raggiungere i 6700.20 MB/s in lettura sequenziale ed i 4931.73 MB/s in scrittura sequenziale.

I limiti, com'è ovvio che sia, riguardano la AMD Radeon 680M che pur essendo superiore a qualsivoglia altra GPU integrata in circolazione, deve fare i conti con sole 12 compute unit RDNA 2. Da qui una potenza bruta inferiore del 30% rispetto a una NVIDIA GeForce RTX 3050 Ti, come quella montata sull'ASUS ROG Flow Z13, che tra l'altro garantisce prestazioni più che doppie in ray tracing. È proprio questo uno dei punti deboli dell'integrata AMD, come risulta evidente anche dall'impossibilità di portare a termine il test Port Royal in 4K, oltre alla memoria limitata che impedisce alla GPU di far girare i test VRMark dedicati alla realtà virtuale. Ma, lo abbiamo già detto qualche riga più in alto, la potenza è sufficiente per ottenere qualche soddisfazione nel gaming in Full HD, a patto di accettare qualche compromesso. Passando ai test sui giochi, in risoluzione 1920 x 1200 alla massima qualità grafica, ray tracing escluso, la AMD Radeon 680M fatica con i titoli ad alto profilo grafico, restando spesso intorno ai 15-20 FPS con l'unica eccezione di Assassin's Creed: Valhalla che, con l'aiuto dell'FidelityFX Super Resolution riesce a tenere i 30 FPS stabili. In genere, infatti, per avvicinare i 30 FPS con i titoli che utilizziamo come riferimento è necessario scendere a impostazioni grafiche medie. Stupisce in tal senso il pesantissimo Cyberpunk 2077 che, con FSR in modalità Qualità, si ferma a due passi dai 30 FPS pur essendo uno dei pochi titoli con un comparto tecnico di nuova generazione. Va decisamente peggio con un paio di altri giochi: Control, privo di FSR, rasenta l'ingiocabilità anche con impostazioni medie, scendendo spesso al di sotto dei 20 FPS nei combattimenti, e l'unico modo per renderlo giocabile è azzerare gran parte dei parametri grafici. Va ancora peggio con Metro Exodus Enhanced Edition e non è un caso. Parliamo di un titolo costruito intorno al ray tracing che non può essere disattivato e che rappresenta un macigno quasi indigeribile per la AMD Radeon 680M. Continuiamo a sottolineare però che questo tipo di risultati non vanno affatto trascurati e lasciano ben sperare per i laptop in arrivo nei prossimi mesi che dovrebbero mostrare benefici sostanziosi proprio per quello che concerne le GPU integrate. Inoltre, lo abbiamo già detto, è possibile puntare sulle più costose versioni con GPU discreta che, a partire dalla NVIDIA GeForce RTX 3060, permettono anche di sfruttare la risoluzione nativa del pannello e godere del ray tracing.

Temperature, rumorosità e consumi

Più silenzioso dei modelli con GPU discreta, l'ASUS ROG Flow X16 gode di una maggiore autonomia e si adatta meglio all'uso in mobilità
Più silenzioso dei modelli con GPU discreta, l'ASUS ROG Flow X16 gode di una maggiore autonomia e si adatta meglio all'uso in mobilità

Fino ad ora abbiamo visto gli svantaggi dell'avere una GPU integrata, potente ma ancora distante dai modelli con scheda video discreta. Ma i vantaggi ci sono e riguardano in primis la rumorosità, con un silenzio quasi assoluto nelle operazioni desktop, 38 decibel con carichi leggeri, 40 decibel con giochi pesanti e poco di più sotto stress. Siamo quindi sensibilmente al di sotto dei laptop da gaming a cui siamo abituati e che abbiamo recensito in abbondanza in questi anni su Multiplayer.it, anche se la rumorosità contenuta ha comunque una conseguenza in termini di temperature.

Nelle operazioni desktop la GPU integrata si aggira intorno ai 61 gradi per arrivare a 81 gradi in God of War e 86 gradi in Metro Exodus Enhanced Edition, titolo che vede la GPU toccare anche picchi di 90 gradi. Un discorso simile vale anche per la CPU che raggiunge i 92 gradi nel titolo di 4A Games e sfiora i 94 gradi sotto pieno carico. Se non altro è da apprezzare la capacità del convertibile di tenersi sempre al di sotto dei 95 gradi e quindi di evitare fenomeni di thermal throttling.

La tastiera dell'ASUS ROG Flow X16 si fa piuttosto calda nella parte alta
La tastiera dell'ASUS ROG Flow X16 si fa piuttosto calda nella parte alta

Oltre a garantire chiari vantaggi in termini di rumorosità, la GPU integrata fa bene anche alla batteria da 90 Wh che raggiunge effettivamente le 8 ore di autonomia nella visione di film superando le 6 ore nell'utilizzo misto, tra applicazioni da ufficio, video e navigazione. Discreta anche l'autonomia in gioco, con un paio d'ore di durata che sono assolutamente sbalorditive considerando che le prestazioni non diminuiscono di molto a differenza di quanto succede con le GPU discrete per laptop.

Vuoi saperne di più sui prodotti ASUS ROG? Dai un'occhiata alla nostra pagina dedicata con news, recensioni e video!

Conclusioni

Prezzo 2000 €

Multiplayer.it

7.5

L'ASUS ROG Flow X16 nella variante con GPU integrata è un 2 in 1 decisamente interessante che riesce a garantire prestazioni accettabili in 1920 x 1200 a fronte di una rumorosità contenuta e una buona durata della batteria. Il tutto condito da uno schermo di alta qualità e dall'interfaccia ASUS ROG XG Mobile che permette di usare una GPU esterna aumentando nettamente la potenza grafica del sistema ed estendendone la longevità. Ma per quanto sia più potente di altre soluzioni integrate, la AMD Radeon 680M non può garantire prestazioni all'altezza delle varianti del sistema con GPU discreta che tra l'altro non costano molto di più di questo modello. Bisogna quindi valutare molto bene le proprie esigenze prima di procedere con l'acquisto di un convertibile di questo tipo che, se non altro, lascia sempre aperta la porta del modulo esterno nel caso in cui si voglia effettuare un upgrade in corsa.

PRO

  • Robusto, ben costruito e silenzioso
  • Resa dell'immagine ottima, anche in movimento
  • Touchscreen ampio, preciso e affiancato da una buona tastiera e un robusto touchpad
  • L'interfaccia ASUS ROG XG Mobile incrementa la longevità potenziale

CONTRO

  • La GPU integrata non è ancora paragonabile a una GPU discreta
  • Le temperature raggiungono valori anche molto elevati
  • Niente porta Thunderbolt e nemmeno Ethernet a fronte di un prezzo elevato
  • Estetica non proprio memorabile