La recensione dell'ASUS TUF Gaming VG279QM ha per protagonista un monitor IPS 1080p da 27 pollici che guarda ai giocatori competitivi con un refresh massimo di 280Hz sostenuto da tecnologie pensate per garantire il top in termini di reattività, fluidità e pulizia dell'immagine. Ma lo schermo ASUS, in linea con il piglio aggressivo della linea TUF, cerca anche il compromesso puntando sull'adaptive Sync, compatibile con la tecnologia G-Sync, e sullo standard sRGB, in modo da contenere il prezzo che è di circa 400 euro.
Estetica, connettività e compromessi
Le lunghe spaccature e i fregi che caratterizzano il retro dell'ASUS TUF Gaming VG279QM sono tra le poche peculiarità di un monitor sobrio che si affida a una base trapezoidale piccola ma compatta. Comoda quindi da piazzare sulla scrivania e sufficientemente robusta da garantire la piena stabilità a un modello che non punta sull'estetica ma sull'ergonomia offrendo un'ampia corsa verticale per un pannello che può essere ruotato di 90 gradi sull'asse orizzontale e su quello verticale, diventando così un 9:16. Si adatta quindi a qualsiasi necessità, escluse quelle di chi vuole uno schermo curvo, includendo anche un paio di altoparlanti che lo rendono pressoché completo. Ma l'audio non è certo uno dei punti di forza, sia per volume che per qualità sonora, di un pannello che si accontenta del minimo anche in quanto a connettività. Sul retro troviamo infatti due porte HDMI, una DisplayPort, un'uscita audio e una porta USB priva però della funzione di ricarica. Nulla di grave, comunque, per uno schermo che come abbiamo anticipato cerca il compromesso spostando la bilancia verso le prestazioni in gioco a partire dalle svariate impostazioni dedicate proprio al tempo di risposta, al refresh e alla visibilità degli oggetti a schermo. Tutto a portata di click in un classico menù che, accessibile grazie a tre tasti rapidi e al classico stick, include prevedibilmente filtro Blue Light, Adaptive Sync, diversi profili e persino la possibilità di attivare l'HDR, nonostante le caratteristiche dello schermo non permettano di godere appieno di questa funzionalità.
Qualità d'immagine e tecnologie di punta
Prima di passare ai pregi parliamo dell'ultimo compromesso di un monitor che pur utilizzando tecnologia IPS si accontenta di puntare al 99% della gamma sRGB. Ma la resa dei colori è buona e va in tandem con una luminosità di 400 nits, tutti ben visibili su uno schermo che pur privo di Local Dimming, cosa che compromette l'effettiva fruibilità dell'HDR 400, sfoggia anche neri discreti e garantisce un'immagine vivida. Si presenta bene, quindi, soffrendo più che altro una conta dei pixel che non è il massimo, come per tutti i pannelli 1080p che si spingono fino a 27 pollici e oltre. Ma in premio, lo abbiamo detto, ci sono i 280Hz che rispetto ai 240Hz, il massimo raggiungibile senza overclock, riducono il ghosting al minimo e aumentano la pulizia degli oggetti in movimento.
Da notare inoltre che il contorno degli oggetti diventa ancora più definito con la tecnologia ELMB Sync, creata per combinare sincronizzazione e backlight strobing, che però, oltre ad abbassare inevitabilmente la luminosità, sembra forzare l'overdrive al massimo, cosa che come vedremo comporta la comparsa di artefatti visivi. La cosa è meno evidente rispetto a quanto visto con altri monitor che adottano un approccio simile, ma nel gaming competitivo può infastidire inficiando quello che è uno dei punti distintivi di questo monitor. Non è l'unico comunque.
Tempi di risposta e vantaggi di un refresh elevato
Come anticipato parliamo di 280Hz che, attualmente il massimo sul mercato, non sono una rivoluzione rispetto ai 240Hz di base ma garantiscono senza dubbio qualcosa in più. Inoltre il numero ampio di opzioni permette di tarare il monitor per diversi utilizzi, inseguendo anche il tempo di risposta più basso con ben cinque livelli di overdrive. Con le impostazioni di fabbrica l'overdrive è impostato sul terzo livello che sembra garantire la pulizia complessiva più elevata, ma non riesce a spingere il tempo di risposta al di sotto dei 4 millisecondi. Per infrangere questa soglia è necessario arrivare al quarto livello dove iniziano a emergere fenomeni di overshoot, inevitabilmente più evidenti alzando l'overdrive al massimo per arrivare a 1ms effettivo di risposta. In ogni caso non è necessario arrivare a tanto per poter giocare senza problemi con Apex, a patto ovviamente di arrivare a framerate elevati. Dovendo attivare l'Adaptive Sync, infatti, risultano disponibili solo il secondo e il terzo livello, con il primo che, inefficace a refresh estremi, trova il ruolo di protagonista, garantendo un tempo di risposta lievemente migliore e senza il rischio di artefatti visivi.
Detto questo, noi ci siamo trovati egregiamente con le impostazioni di fabbrica, trovando benefici solo nel tarare colori e luminosità manualmente, vista la calibratura non eccelsa dei profili precaricati. Il tutto puntando direttamente ai 280Hz che, come anticipato, non corrispondono a un incremento netto sui 240Hz, a differenza dei monitor da 360Hz, ma sono un plus notevole per un monitor che risulta disponibile a circa 400 euro. Inoltre i 40Hz in più hanno comunque un peso negli sparatutto in prima persona giocati con un mouse. L'immagine può infatti muoversi a velocità vertiginose e guadagna in nitidezza aumentando il numero di frame per secondo mostrati effettivamente a schermo. Inoltre qualche vantaggio lo si ha in pressoché ogni genere di videogioco, con l'immagine che risulta più nitida anche muovendo la telecamera in uno strategico, rendendo tra l'altro più leggibili i nomi delle unità o altri testi in movimento.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.8
L'ASUS TUF Gaming VG279QM rappresenta un bel salto rispetto ai precedenti modelli basati su tecnologia TN e riesce a offrire un'immagine di buona qualità, ergonomia ai massimi livelli e refresh elevato a un prezzo tutto sommato contenuto. Certo, 400 Euro non sono pochi per un pannello 1080p, ma parliamo anche di 280Hz di frequenza massima che a questa risoluzione sono difficili da raggiungere anche con una scheda video di fascia estrema. L'unico vero problema, quindi, escludendo gli inevitabili compromessi, riguarda la densità dei pixel, limitata per un pannello da 27 pollici. Ma ASUS ci ha pensato realizzando un modello da 24,5 pollici, paradossalmente per ora leggermente più costoso del 27 pollici, ideato per chi preferisce la definizione all'ampiezza del display.
PRO
- Refresh elevato, resa dei colori ottima e immagine vivida
- Ergonomia alle stelle
- Buon rapporto tra prezzo e offerta per un monitor 1080p premium
CONTRO
- Il binomio 1080p e 27 pollici risulta in una densità dei pixel non esaltante
- L'ELMB Sync è una tecnologia acerba
- HDR appena accennato e connettività non certo opulenta