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Microsoft: comunicazione sbagliata?

A pochi mesi dal debutto della nuova generazione di console, Microsoft continua a vacillare con la comunicazione per il rilancio del brand Xbox

SPECIALE di Peter Vogric   —   06/08/2020

Tramite il recente showcase Xbox, Microsoft ha voluto mostrarci come procede il lavoro sui videogiochi in arrivo nel prossimo futuro sulle sue piattaforme. Ad evento concluso non sono mancate diverse critiche, legate sia ai videogiochi mostrati sia alla comunicazione Microsoft non proprio trasparente. Dovendo uscire da una situazione di netto svantaggio rispetto alla principale console concorrente di Sony, forse ci si aspettava qualcosa di più dal colosso di Redmond, almeno per quanto riguarda le promesse fatte nel recente passato sul rilancio del brand Xbox e con Series X.

La strategia Microsoft

Negli scorsi mesi si sono susseguite diverse dichiarazioni riguardante l'ambiziosa rivincita di Xbox nel mercato videoludico. Dopo una generazione decisamente sottotono, Microsoft con Phil Spencer a capo della divisione gaming ha voluto stravolgere le carte in tavola, proponendo un piano di battaglia di tutto rispetto. La rivoluzione è partita con il lancio di Xbox Game Pass, per cercare di proporre un modello alternativo di fruizione dei videogiochi. Un semplice abbonamento mensile "alla Netflix" con centinaia di giochi, tra i quali molti veramente ottimi, da giocare in qualsiasi momento sulla propria console Xbox o su un qualsiasi PC.

Successivamente hanno puntato sulla potenza di calcolo di Xbox, proponendo sul mercato le console più potenti a livello hardware e colmando il divario di potenza ottenuto precedentemente da Sony. Infine, Microsoft ha voluto dire addio ai salti generazionali tra le console ai quali eravamo abituati in passato, promettendo di portare nuovi videogiochi compatibili sia con le vecchie che con le nuove console. In questo modo il consumatore può acquistare un videogioco per una qualsiasi piattaforma e giocarlo ovunque, grazie anche allo Smart Delivery e alla retrocompatibilità.

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La strategia Microsoft sembrava piuttosto chiara: avere il miglior hardware in commercio, dare continuità all'ecosistema Xbox attraverso le generazioni e proporre i giochi first party tramite un eccellente servizio come il Game Pass. Mancava solamente una cosa: i giochi. Microsoft ha iniziato l'acquisizione di diversi studi di sviluppo già nel mezzo dell'attuale generazione di console, cercando di colmare il divario con le numerose esclusive Sony. I giochi di qualità però non nascono dalla mattina alla sera, ci vuole del tempo, infatti Microsoft ha messo subito le mani in avanti, dicendo che vedremo i risultati delle loro acquisizioni appena con l'arrivo di Xbox Series X. Il recente showcase doveva quindi essere il momento perfetto, l'apice di anni di lavoro dove finalmente potevano mostrare quanto siano valsi gli sforzi e gli investimenti di Microsoft in questi nuovi team di sviluppo. Qualcosa però non è andato come previsto, ma cerchiamo di capire cosa non ci convince di questa situazione.

Troppe promesse?

Sin dall'arrivo di Phil Spencer in Microsoft, l'azienda ha ripetutamente dichiarato di voler essere chiara e trasparente nei confronti dei consumatori. Le poche idee molto confuse al lancio di Xbox One hanno portato i clienti a perdere la fiducia in un brand importante come Xbox. Phil Spencer ha determinato una strategia di tutto rispetto, proprio come evidenziato nel precedente paragrafo, sottolineando più volte i suoi punti di forza nelle varie dichiarazioni alla stampa specializzata. Dopo il recente showcase però, molte precedenti affermazioni sono state messe in dubbio, lasciando il consumatore incerto sul proprio futuro con il brand Xbox.

Proprio come nello showcase, vogliamo iniziare a discutere dell'argomento introducendo uno dei titoli più attesi: Halo Infinite. Microsoft aveva dichiarato più volte come questo videogioco avrebbe dimostrato da subito la vera potenza di Xbox Series X, segnando un netto distacco tecnico con il passato. Il gioco è in sviluppo da diversi anni, con degli investimenti da capogiro. Dopo il video gameplay dell'evento però molti sono rimasti un po' con l'amaro in bocca. Certo, la fluidità del gameplay in 4K e 60 fotogrammi al secondo è ottima, ma complessivamente non si può dire di aver notato un divario tecnico veramente importante. Inoltre, come evidenziato nella nostra anteprima, gli sviluppatori hanno volontariamente scelto uno stile che ricordi le origini di questo brand. Questo però non giustifica le dichiarazioni fatte da Microsoft, perché hanno promesso veramente tanto da questo videogioco ed il primo impatto non è stato poi così eccellente, anzi.

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Un'altra dichiarazione fatta da Microsoft è legata alla continuità della famiglia Xbox. Phil Spencer aveva promesso che per i prossimi due anni tutti i videogiochi first-party di Series X, saranno disponibili anche su Xbox One S e Xbox One X, oltre che su PC. Un'ottima notizia per gli attuali possessori di Xbox, che continueranno a ricevere tanti nuovi titoli da giocare anche dopo l'arrivo della next-gen. Nello showcase però abbiamo scoperto una triste verità: solamente Halo Infinite e pochi altri titoli arriveranno anche sulle console della famiglia Xbox One. Probabilmente, proprio grazie al risultato poco convincente ottenuto da Halo Infinte, nonostante gli investimenti giganteschi, si sono resi conto che non è possibile sviluppare un titolo per diverse generazioni di console. Infatti, sia Fable che Forza Motorsport (entrambe esclusive first-party) arriveranno solamente su Xbox Series X e PC. Un recente acquirente di Xbox One X (console ancora di tutto rispetto), nonostante le promesse fatte da Microsoft, potrebbe non avere poi così tanti titoli da giocare nel prossimo futuro, se non giochi di terze parti disponibili anche altrove.

A pochi giorni di distanza dallo showcase, un portavoce di Microsoft ha dichiarato che il lancio di Xbox Series X sarà il migliore mai effettuato nella storia delle console con numerose esclusive di spessore. A pochi mesi dall'arrivo sul mercato abbiamo però come unica certezza Halo Infinite, che oltretutto sarà reso disponibile anche sulle precedenti console e quindi non incoraggerà poi così tanto il passaggio alla next-gen.

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Dopo le numerose critiche ricevute per lo scorso evento, a causa di poco gameplay e tanta computer grafica nei trailer mostrati, Microsoft in questo showcase non ha affatto migliorato il modo di presentare i propri titoli. Tralasciando il gameplay di Halo Infinite, tutti gli altri videogiochi sono stati presentati con trailer in-engine e praticamente senza alcuna sequenza di gameplay. Per i titoli sicuramente più attesi come Forza Motorsport, Fable, Avowed (il nuovo GDR di Obsidian), Hellblade 2 non si è visto praticamente niente. Questo potrebbe essere un segno di come tali videogiochi siano ancora in fase embrionale dello sviluppo e quindi arriveranno probabilmente appena dopo due o più anni dall'uscita della console (come già confermato per alcuni di essi). Microsoft però aveva più volte promesso l'arrivo di un'esclusiva di spessore ogni tre mesi dal lancio di Xbox Series X, ma a questo punto dubitiamo fortemente anche di questa affermazione.

Cosa volevamo da Microsoft

Abbiamo già esposto tante critiche, adesso però vogliamo cercare di giustificarle, proponendo quello che per noi sarebbe stato un modo migliore di approcciarsi alla prossima generazione di console e al rilancio del brand Xbox. Come menzionato in precedenza, il recente showcase doveva essere (anche stando a quanto dichiarato da Microsoft) l'apice del lavoro svolto negli ultimi anni con l'acquisizione degli studi di sviluppo. Microsoft doveva cercare di farci innamorare del loro brand, di conquistarci emotivamente con diversi giochi di spessore pronti per essere giocati su Xbox. Non serviva presentare una lineup di lancio con cinque esclusive del calibro di Halo Infinte, ma semplicemente darci un assaggio concreto dei titoli come Forza Motorsport, Fable, Avowed, Hellblade 2, State Of Decay 3 e non dei semplici trailer senza gameplay. Non serviva nemmeno darci delle date, ma quantomeno promettere i giochi appena menzionati entro due anni dal lancio della console. Un po' come aveva fatto Sony in quella conferenza dell'E3 2015, dove aveva portato Final Fantasy VII Remake, The Last Guardian e Shenmue III, giocando perfettamente con le emozioni dei videogiocatori e conquistando la loro fiducia nel brand Playstation. Speravamo in qualcosa del genere, in un ritorno ai vecchi tempi quando Xbox 360 aveva tanto da dire rispetto a Playstation 3, ma ci siamo ritrovati una conferenza piuttosto lineare con tanti tempi morti dedicati a giochi come Desinty 2 o Tetris.

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Vado a prenotare Xbox Series X?

Abbiamo quindi assistito a tante dichiarazioni fatte proprio di recente, che si sono dimostrate quantomeno poco chiare. La trasparenza promessa di Phil Spencer non è stata poi così cristallina, nonostante manchino pochi mesi al lancio di Xbox Series X. Attualmente però, sebbene ci siano dei buoni progetti per il futuro, le ragioni per spingere all'acquisto potrebbero mancare per diversi utenti. Certo, il Game Pass rimane un ottimo servizio e la console indubbiamente ha un hardware di tutto rispetto. Viste le recenti dichiarazioni e la necessità di dover recuperare un po' di terreno nei confronti della concorrenza, ci aspettavamo qualcosa di più, almeno per quanto riguarda le numerose promesse fatte, in modo da poter vivere nuovamente una generazione alla pari, con una bella lotta a suon di esclusive tra Sony e Microsoft.