"Se ci concentrassimo su un solo dispositivo finiremmo di sicuro per fallire". Quando lo incontrammo durante l'ultimo Tokyo Game Show, Arthur Zhang fu molto chiaro. Il CEO di Ayaneo è convinto che l'unico modo per l'azienda cinese di competere in un mercato sempre più agguerrito come quello dei PC handheld sia quello di puntare a tante nicchie molto precise, e anziché concentrarsi su un dispositivo in grado di accontentare più persone possibili, si preferisce sommergere il mercato di tante alternative che possano interessare chi ha delle specifiche necessità: Ayaneo 2S è indirizzato a chi cerca un hardware più potente, Ayaneo Air 1S a chi vuole un'alternativa molto più piccola e leggera, Ayaneo Pocket S è un dispositivo Android anziché Windows, Ayaneo Slide è per quelli che odiano usare il touchscreen e vogliono scrivere con una tastiera analogica, mentre nelle ultime settimane è stata annunciata un'intera linea di hardware Ayaneo dal design ispirato a console d'epoca, come il Nintendo DS o il Game Boy.
Date queste premesse era solo questione di tempo prima che nel brulicante catalogo di Ayaneo spuntasse anche un dispositivo come Ayaneo Kun, un PC handheld con un enorme schermo da 8.4 pollici, prestazioni migliori di qualsiasi altro concorrente, un'autonomia sopra la media e una serie di funzionalità e controlli - come i trackpad e i tasti posteriori - che più di qualsiasi altro hardware sembrano posizionarlo come uno Steam Deck sotto steroidi e molto più costoso. Infatti il prezzo di partenza, più alto rispetto a qualunque altro prodotto della linea Ayaneo, contribuisce a renderlo un dispositivo ancora più esclusivo. Nel lavorare alla recensione, una domanda è sorta quindi spontanea: a chi è davvero indirizzato Ayaneo Kun?
Caratteristiche tecniche
Per una compagnia che finora si è sempre vantata di quanto i suoi dispositivi fossero più leggeri e compatti della concorrenza (dove, a seconda dei casi, la concorrenza era talvolta Steam Deck, talvolta Nintendo Switch), questo nuovo hardware rappresenta un deciso cambio di rotta. Ayaneo Kun ha delle dimensioni considerevoli, superando in grandezza e peso sia ROG Ally che Steam Deck. Un "padellone" con uno schermo sensibilmente più ampio e un sistema di raffreddamento più efficace rispetto ad Ayaneo 2S, ma a cui non si affiancano necessariamente delle prestazioni migliori quando si tratta di giocare a videogiochi di ultima generazione.
Ayaneo Kun è dotato infatti dello stesso processore AMD Ryzen 7840U già visto in Ayaneo 2S (ed equivalente al Ryzen Z1 di ROG Ally), ma sebbene in questo caso si possano spingere i consumi fino a un valore TDP di 54W, il guadagno in termini di frame rate è irrilevante proprio per via dei limiti del chip grafico ormai spinto al massimo. Dove Ayaneo Kun trae dei chiari benefici dalle dimensioni più grandi è però nell'autonomia, con una batteria da 75Wh (19500mAh) che a parità di consumi gli permette finalmente di essere un dispositivo utilizzabile per diverse ore, a differenza di quasi tutti i PC handheld visti fino a questo momento.
Come da tradizione di Ayaneo, anche Kun arriva in molteplici configurazioni e fasce di prezzo, passando dai 16 GB di RAM e 512 GB di memoria SSD del modello più economico fino ai 64 GB di RAM e 4 TB di memoria di quello più costoso. Tutti condividono però il chip Ryzen 7840U e le seguenti caratteristiche tecniche.
Scheda tecnica Ayaneo Kun
- System on Chip: AMD Ryzen 7 7840U con 8 core e 16 Thread @5.1 GHz, - 52 Watt
- GPU: RDNA integrata AMD Radeon 780 M
- Display:
- 8,4 pollici IPS touch
- Risoluzione Full HD (2560 x 1600)
- Luminosità 500 nit max
- Copertura colore 90% DCI-P3
- Memoria: 16 GB, 32 GB o 64 GB LPDDR5-6400
- Storage: 512 GB, 1 TB, 2 TB o 4 TB, SSD NVMe + Slot Micro SD
- Connettività: WiFi 6 + Bluetooth v5.2
- Porte:
- 2x USB4 Type-C + 1x USB-A 3.2 Gen2
- 1x mini jack da 3.5 mm
- Batteria: 75 Wh
- Dimensioni: 31,2 x 13,3 x 2,2 cm
- Peso: 900g
- Prezzo: da 900€ a 1500€ a seconda del modello
Design
Con un peso di ben 900 grammi e dimensioni che superano quelle di Steam Deck (312.4 x 132.5 x 21.9 mm), Ayaneo Kun è un colosso, ma non ci si rende davvero conto di quanto è ingombrante finché non lo si impugna per qualche minuto. Sostenerlo con le braccia è così stancante da costringere a prendere una pausa ogni cinque minuti, e per questo l'unico modo per giocare comodamente è appoggiando i gomiti da qualche parte: magari su una scrivania, sullo schienale di una poltrona o ai fianchi, mentre si è stesi sul divano o a letto. In alternativa lo si può sempre collegare a un monitor esterno e giocare collegando un controller o un mouse e una tastiera. Nella parte posteriore, Ayaneo ha aggiunto un piccolo cavalletto che serve a sorreggere la console su un tavolo o una scrivania, in maniera simile a quanto fatto da Nintendo con Switch. Purtroppo, anziché avere un cavalletto ampio e regolabile come quello di Switch OLED, Ayaneo Kun ne ha uno piccolo e molto più instabile, che ricorda quello tanto criticato sul vecchio modello di Switch. È probabile che l'azienda cinese non potesse fare altrimenti (gran parte della superficie è occupata dalla griglia per la dissipazione dell'aria), ma su un dispositivo così costoso e pesante come Ayaneo Kun ci si aspetterebbe una soluzione migliore, meno precaria e che magari avrebbe permesso di regolare liberamente l'angolazione.
Lo stand posteriore non è l'unico dettaglio imperfetto in un hardware che vorrebbe offrire un'esperienza extra-lusso a chi può permettersi di acquistarlo. Un altro esempio sono i due touchpad, che riprendono in maniera abbastanza esplicita quelli presenti su Steam Deck. Sulla carta si tratta di un'aggiunta più che benvenuta: i touchpad possono essere liberamente configurati, si possono usare per spostare il cursore del mouse, e in base al lato in cui si preme si può cliccare con il tasto sinistro o destro; si possono anche usare per scorrere rapidamente nei menù, specialmente ora che la console pesa così tanto e usare il touchscreen con una sola mano è molto scomodo. Volendo si potrebbero usare anche per giocare a strategici e gestionali, ma la loro utilità principale è soprattutto nella navigazione di menù e pagine internet. Peccato che l'implementazione dei touchpad lasci a desiderare per diversi motivi, alcuni più rilevanti di altri. In primis la scarsa precisione, visto che anche modificando la sensibilità dei touchpad non è facilissimo puntare e cliccare senza errori su icone e tasti di Windows (specialmente se si imposta la risoluzione dello schermo a 1600p).
C'è poi la qualità della vibrazione sotto le dita, molto più grezza e approssimativa rispetto al feedback aptico di Steam Deck. Il problema più evidente, tuttavia, lo noterà chi ha le mani grandi: mentre Steam Deck ha i due touchpad in posizione centrale (per fare in modo che siano facilmente accessibili quando si gioca), Ayaneo ha preferito spostarli nella parte bassa del dispositivo, in modo tale da mantenere più naturale la posizione di analogici e pulsanti. Questo vuol dire che croce direzionale, analogici e tasti non sono allineati e schiacciati tutti nella parte alta come con Steam Deck, ma allo stesso tempo è molto più facile sfiorare i touchpad coi palmi delle mani mentre si impugna la console. In diverse occasioni è capitato di muovere la telecamera per errore, far partire involontariamente dei colpi o passare da un menù all'altro. Per fortuna c'è un pulsante proprio accanto ai tasti frontali, che permette di richiamare subito le opzioni per personalizzare i touchpad, ed eventualmente disattivarli se dovessero dare troppo fastidio.
Sul lato sinistro dello schermo è stata anche aggiunta una fotocamera. Teoricamente si potrebbe utilizzare per videochiamate e per quei rari giochi che supportano l'uso di una webcam, ma il motivo per cui esiste è soprattutto per permettere di accedere a Windows o ad alcune applicazioni tramite riconoscimento facciale. Il lettore di impronte digitali introdotto nei precedenti Ayaneo è ancora presente, ma non ha mai funzionato benissimo e viste le dimensioni e il peso di Ayaneo Kun stavolta è ancora più scomodo da raggiungere. Peccato che la pessima qualità della fotocamera, unita al non troppo affidabile Windows Hello, renda questo sistema quasi più scomodo e lento: in percentuale sono molte di più le volte in cui il riconoscimento facciale non ha funzionato, costringendo a inserire manualmente il PIN o la password.
Pulsanti
Un altro elemento che Ayaneo Kun riprende da Steam Deck sono i quattro pulsanti posteriori configurabili: sia chiaro, meglio averli che non averli, ma anche in questo caso si ha l'impressione che le cose siano state fatte a metà. Letteralmente. Se la parte centrale dei tasti può essere premuta senza nessuna difficoltà, ai lati più esterni i pulsanti risultano molto più duri e scomodi da premere. Anche qui si tratta di una questione di abitudine: non è un grosso problema, ma da un dispositivo premium è giusto aspettarsi una cura impeccabile nelle meccaniche di una console o di un PC portatile.
Dopotutto proprio Ayaneo è sempre stata un passo avanti quando si tratta di stick e pulsanti. Coi vecchi modelli abbiamo sempre parlato bene della qualità degli stick analogici - comodi, precisi e che usano la tecnologia Hall per evitare problemi di drifting - così come grilletti e pulsanti frontali sono spesso all'altezza di quelli visti su controller ufficiali. Ayaneo Kun su questo fronte non fa differenza, e anche l'aver sostituito la classica croce direzionale con un pad circolare a 8 direzioni si è rivelata alla fine una buona scelta. I più tradizionalisti continueranno a preferire il caro vecchio D-pad con cui sono cresciuti dai tempi del Game Boy e del Super Nintendo, ma superati i pregiudizi iniziali, la soluzione di Ayaneo Kun si è dimostrata comoda e precisa sia coi picchiaduro che con i platform e i metroidvania 2D.
Prestazioni
Dal momento che Ayaneo Kun condivide lo stesso processore grafico dei più recenti PC handheld usciti quest'anno, era lecito aspettarsi prestazioni equiparabili a quelle di dispositivi come Ayaneo 2S e ASUS ROG Ally, specialmente a parità di TDP, risoluzione dello schermo e dettaglio grafico. A differenza di molte alternative, Ayaneo Kun ha uno schermo in grado di supportare una risoluzione di 1600p, ma raramente capiterà di sfruttarlo davvero: a 1600p le prestazioni calano in maniera evidente e specialmente per giochi 3D usciti negli ultimi anni resta preferibile giocare a 1200p o 1080p.
A dettagli bassi, TDP a soli 15W e una risoluzione di 1200p, un gioco non troppo esigente come Like a Dragon Gaiden oscilla tra 50 e 62 FPS, lasciando ampi margini sia a chi vuole guadagnare ulteriore fluidità, sia a chi preferisce aumentare la qualità grafica e non ha problemi a giocare a 30 FPS. Produzioni tecnicamente più esose come Cyberpunk 2077 e Alan Wake 2 richiedono di sperimentare un po' di più con i dettagli grafici e scendere a compromessi con la risoluzione (specialmente se invece si ambisce a un'esperienza più fluida), ma con uno schermo così grande vorrete evitare di spingervi fino a 800p.
Dimensioni più importanti significano però anche un sistema di raffreddamento sulla carta più efficace. Così, nel provare Ayaneo Kun, eravamo curiosi di scoprire quanto ancora si potesse spremere un AMD Ryzen 7840U all'interno di un dispositivo portatile capace di aumentare i consumi fino a un valore TDP di 54W (per la cronaca, ROG Ally e Ayaneo 2S arrivano a 30W). La risposta? Molto poco. Una volta superati i 35W, il guadagno in termini di frame per secondo è talmente marginale che non vale la pena sacrificare l'autonomia della batteria o mettere l'hardware inutilmente sotto sforzo (con un forte aumento della rumorosità). L'unica situazione in cui aumentare il valore TDP a 54W porta davvero a prestazioni migliori è con quei giochi che fanno un uso parecchio intensivo della CPU (come Cities: Skyline e Total War Warhammer 3), oppure qualora si decida di usare Ayaneo Kun per l'editing di video o l'uso di programmi di grafica, ma su un PC di questo tipo pensato in primis per giocare, consumi del genere saranno giustificati davvero solo con l'arrivo della prossima generazione di chip grafici.
Autonomia
Il grosso vantaggio di Ayaneo Kun, come detto, resta però la batteria da 75Wh, un considerevole salto avanti rispetto ai 40Wh di ROG Ally e altri dispositivi concorrenti. Per giochi di ultima generazione come Alan Wake 2 e Starfield si arriva senza troppi problemi alle tre ore di autonomia tenendo una risoluzione a 1080p e TDP a 25W, che possono diventare cinque con titoli meglio ottimizzati e addirittura sette con quei giochi indie 2D e retrogame giocabili senza problemi impostando i consumi a 5W. È però qui che ci si trova davanti al grande paradosso di Ayaneo Kun: se da un lato è senza dubbio il PC handheld con la migliore autonomia - capace di sopravvivere più a lungo tra una ricarica e l'altra - dall'altro le dimensioni eccessive e il peso considerevole lo rendono tra i dispositivi più scomodi da portare fuori casa.
Sistema operativo e AyaSpace 2
Sebbene Ayaneo abbia intenzione di realizzare in futuro un suo sistema operativo chiamato AyaOS, Ayaneo Kun è ancora una volta basato su Windows 11. Con tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta. Se da un lato siamo davanti a una maggiore versatilità e compatibilità con tutti i giochi e i programmi per PC, dall'altro il software non è certamente ottimizzato per usabilità e interfaccia. Navigare in portabilità tra le cartelle di Windows, tra le finestre del browser o nei menù dei vari programmi resta ancora scomodo, nonostante lo schermo più ampio - unito alla combinazione di touchscreen e dei due touchpad - porti a un'esperienza utente leggermente migliore rispetto a quella di Ayaneo 2S o ROG Ally.
Una novità introdotta con Ayaneo Kun è tuttavia il nuovo AyaSpace 2, l'app proprietaria che permette di accedere alle funzioni più importanti del sistema operativo attraverso un'interfaccia semplificata. Si può navigare la lista dei giochi installati, controllare in tempo reale i consumi e le prestazioni, cambiare la mappatura dei tasti, salvare screenshot o - cosa più importante - modificare al volo i parametri legati ai consumi e alle prestazioni dell'hardware: in pochi istanti si può cambiare l'intensità del sistema di raffreddamento, la risoluzione dello schermo, il limite di FPS o il valore TDP, scegliendo liberamente o affidandosi ad alcuni preset. Questa nuova versione di AyaSpace ha un'interfaccia decisamente più accattivante, ma soprattutto riorganizza alcune impostazioni in maniera più sensata. Al momento di recensire Ayaneo Kun, tuttavia, AyaSpace 2 non è ancora interamente localizzato in italiano, con alcuni testi lasciati in inglese o certi termini tradotti male in italiano.
Una confezione extra-lusso
Merita un accenno il packaging "esagerato" di Ayaneo Kun. Per arrivare all'hardware bisogna passare per una pesante scatola in legno, un coperchio scorrevole, un quadretto illustrato e una brochure pieghevole ispirata ai byōbu, i paraventi ornamentali di origine cinese. Si tratta di una confezione opulenta, lussuosa, decisamente atipica per un pezzo di tecnologia, con cui Ayaneo vuole chiaramente sottolineare quanto il suo prodotto sia "premium" e di nicchia. Ecco, ripensando ai difetti descritti poco sopra, avremmo preferito se quell'attenzione ai dettagli fosse stata riposta un po' meno sulla confezione e un di più sul design dell'hardware.
Conclusioni
Multiplayer.it
6.5
Nella mitologia cinese, il "kun" è una creatura leggendaria, un pesce gigante che può trasformarsi in un uccello velocissimo. Eppure, per quanto ci provi, l'uccello di Ayaneo non riesce mai a volare altissimo, per via di alcune limitazioni nell'hardware, scelte di design non troppo fortunate e difetti costruttivi che cozzano con altri elementi invece molto curati. Le dimensioni enormi di Ayaneo Kun lo rendono poi davvero poco pratico in moltissimi contesti, e in generale è davvero tanto scomodo per chi non ha delle mani abbastanza grandi. Va inoltre sempre considerato il supporto molto limitato da parte del produttore cinese, la cui attenzione è già concentrata sui suoi prossimi hardware. Al netto dei difetti (che si fanno certamente più pesanti considerato il prezzo dell'hardware), Ayaneo Kun resta tuttavia un opulento pezzo di tecnologia, in grado di assicurare un'esperienza di fascia alta agli appassionati più esigenti. Forse non si trasformerà nell'uccello della leggenda, ma questo grosso e pesante pesce proveniente dalla Cina potrebbe comunque essere il PC handheld ideale per una nicchia ben precisa. Che poi è esattamente l'obiettivo a cui punta Ayaneo.
PRO
- Tutte le funzionalità che servono e anche qualcuna in più
- Autonomia della batteria sopra la media
- Hardware di alto livello
CONTRO
- Le dimensioni e il peso lo rendono poco pratico
- Alcune discutibili scelte di design
- Il supporto da parte di Ayaneo lascia a desiderare