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BenQ MOBIUZ EX2710Q: la recensione del monitor che punta su reattività, colori e impianto sonoro

La recensione del BenQ MOBIUZ EX2710Q: un monitor 1440p da 27 pollici e 165 Hz di refresh che punta molto sull'impianto sonoro.

RECENSIONE di Mattia Armani   —   15/06/2022

Per ottenere un posto di rilievo nel campo dei monitor da gioco, BenQ ha puntato sul rapporto tra prezzo e offerta complessiva ed è una combinazione che rappresenta ancora oggi buona parte della proposta della compagnia per il target gaming.

Non a caso la convenienza è un fattore centrale anche nella nostra recensione del BenQ MOBIUZ EX2710Q, uno schermo 1440p da 165 Hz di refresh che cerca il compromesso ideale tra peculiarità del brand, qualità dell'immagine e costo.

Caratteristiche hardware

Il monitor da gioco BenQ MOBIUZ EX2710Q punta su tempi di risposta bassi e un impianto sonoro valido
Il monitor da gioco BenQ MOBIUZ EX2710Q punta su tempi di risposta bassi e un impianto sonoro valido

Il BenQ MOBIUZ EX2710Q è un monitor incentrato sul compromesso, ma non trascura la resa dei colori. Il pannello IPS da 8-bit+FRC da 27 pollici promette infatti una copertura della gamma DCI-P3 del 95% che, in combinazione con una risoluzione 2560 x 1440, promette un'immagine in gioco di buona qualità, con pieno supporto per PC e console con FreeSync, compatibilità G-Sync e VRR. Purtroppo le uniche console che possono sfruttare a pieno il 1440p sono Xbox Series X e S, ma con PS5 è possibile utilizzare l'upscaling in 2160p e nel caso di Switch è il limite al 1080p della console a creare il problema.

Per quanto riguarda il refresh, va detto che 165 Hz non possono essere più considerati molti in un panorama in cui ormai il 1440p è associato ai 240 Hz, ma sono più che sufficienti per le necessità di gran parte dei giocatori e per le capacità di gran parte delle schede video in circolazione. Tanto più se combinati con tempi di risposta che, in base alle dichiarazioni, sono eccellenti, con 2 millisecondi GtG e 1 millisecondo MPRT. Bassi quindi, com'è bassa la luminanza, ma in questo caso non è un aspetto positivo. La luminosità si ferma infatti a 250 nit e in combinazione con un pannello IPS dal contrasto dichiarato 1000:1 lascia già presumere un deficit nei neri. Ed è un problema, anche parlando di un tipo di monitor che nasce accettando compromessi di questo tipo ma che nella grande distribuzione costa ben 420€, dopo un ribasso già notevole.

Il BenQ MOBIUZ EX2710Q ha una buona connettività, ma non avremmo disdegnato una porta USB-C
Il BenQ MOBIUZ EX2710Q ha una buona connettività, ma non avremmo disdegnato una porta USB-C

Il prezzo sul sito ufficiale va detto, è ancor più scontato, con 379 euro che sono decisamente più appetibili. Ma al momento il monitor non risulta disponibile e dobbiamo quindi fare i conti con una cifra che rimane alta, almeno guardando alle specifiche del solo pannello. In circolazione, infatti, ci sono schermi 1440p da 27 pollici che magari si fermano a 144 Hz, ma costano meno e offrono un contrasto maggiore, oppure costano qualcosa in più, ma risultano decisamente superiori per luminanza e refresh.

Ma c'è una spiegazione per questa sopravvalutazione e riguarda gli extra che sono rilevanti per un prodotto che non rinuncia ad alcune delle bandiere dei monitor di fascia media BenQ tra cui il sensore per l'autoregolazione della luminosità (Brightness Intelligence Plus Sensor) e la tecnologia HDRi che garantisce un HDR migliore rispetto alla certifica HDR400.

A spiccare tra le feature aggiuntive è soprattutto il sistema audio integrato treVolo che offre un sonoro 2.1 grazie a un subwoofer da 5 W sul retro e due tweeter da 2 W incassati nella cornice inferiore. Il risultato è una resa sonora e dei volumi ben superiori a quanto offre la stragrande maggioranza dei monitor dotati di impianto sonoro, a prescindere dalla fascia di prezzo. Molti preferiscono un paio di cuffie di alta qualità o un impianto surround, anche se una caratteristica di questo tipo può fare molto comodo a chi ha poco spazio o non ha semplicemente voglia di inforcare le cuffie con il caldo estivo. La consideriamo quindi una caratteristica peculiare, da tenere in conto come uno degli elementi importanti per dare un senso a una spesa che risulta altrimenti elevata in relazione alle caratteristiche del solo pannello.

Il woofer da 5 W del BenQ MOBIUZ EX2710Q
Il woofer da 5 W del BenQ MOBIUZ EX2710Q

Non c'è nulla da sottolineare, invece, per quanto riguarda la connettività, né in negativo e neppure in positivo. La dotazione del monitor BenQ è infatti quella tipica con due porte HDMI 2.0 e un ingresso DisplayPort 1.4, tutte in grado di sfruttare le caratteristiche dello schermo. Troviamo poi due porte USB-A affiancate da una porta USB-B in upstream che permette di utilizzarle, ed un jack per cuffie da 3.5 mm. Tutto standard, insomma, come nel caso del sostegno ergonomico che permette di inclinare il pannello fino a +15 gradi, di ruotarlo di 30 gradi complessivi sull'asse orizzontale e di sollevarlo o abbassarlo lungo un binario di 10 centimetri.

Ottimo il supporto con filtri per chi soffre di daltonismo, riduzione del flickering e filtro luce blu, non certo efficace come quello di un OLED, ma con certificazione TÜV Rheinland e con un sacco di impostazioni per gamma e luminosità che consentono di mitigare l'impatto sulla qualità dell'immagine del filtro pensato per ridurre l'affaticamento degli occhi. Ed è sempre nel menù che troviamo anche Light Tuner, Black Equalizer e svariati profili preimpostati che includono la modalità di lettura ePaper, il profilo M-Book per la compatibilità con il MacBook e un preset pensato per sfruttare al meglio la tecnologia HDRi.

Scheda tecnica BenQ MOBIUZ EX2710Q 27"

  • Diagonale: 27 pollici, piatto
  • Pannello: IPS con retroilluminazione LED
  • Risoluzione: QHD 16:9 (2560 x 1440)
  • Refresh rate: fino a 165 Hz
  • Tempo di risposta: 2 ms GtG, 1 ms MPRT
  • Gamma colori: 10-bit (8-bit+FRC), copertura DCI-P3 95%
  • Contrasto: nativo 1000:1
  • Tecnologie gaming: AMD FreeSync Premium Pro e G-Sync, VRR, FRL, SmartImage
  • Luminanza: 250 nit tipica, 400 nit picco
  • HDR: HDRi, VESA DisplayHDR 400, HDR10
  • Connettività:
    • 2x HDMI 2.0
    • 1x DisplayPort 1.4 (QHD a 165 Hz)
    • 1x USB-B (upstream)
    • 2x USB-A 3.0
    • Jack audio cuffia
  • Audio: integrato 2.1 canali (2 da 2W + woofer da 5W, jack cuffie 3.5 mm)
  • Ergonomia:
    • Inclinazione -5˚ +15˚
    • Rotazione -15˚ +15˚
    • Regolazione altezza 100 mm
  • Supporto VESA: 100 x 100 mm
  • Dimensioni: 614 x 252.5 x 425.8-525.8 mm (con sostegno)
  • Peso: 5.2 kg (con sostegno)
  • Prezzo: 379€

Design

La spessa cornice inferiore del BenQ MOBIUZ EX2710Q alloggia i due altoparlanti da 2 W
La spessa cornice inferiore del BenQ MOBIUZ EX2710Q alloggia i due altoparlanti da 2 W

Montaggio senza viti e pannello leggero fanno dell'installazione di questo display una passeggiata che in pochi secondi ci mette di fronte a un monitor decisamente familiare. I punti fermi, infatti, ci sono tutti a partire dalla spessa barra inferiore che ospita, dietro a un tassello trapezoidale, un sensore per la rilevazione della luce ambientale. Inoltre è tutta traforata, altro classico per i monitor BenQ equipaggiati con impianto audio treVolo, e funge quindi da soundbar grazie ai due altoparlanti che incorpora. Ed è da qui che passiamo a un altro classico della serie: il trapezio traforato nero che spicca sul retro grigio del monitor e che ospita il woofer da 5 W.

Parlando di elementi familiari non fa eccezione anche la disposizione della connettività, piazzata sotto all'aggancio del sostegno, così come sono familiari le porte un po' troppo vicine allo chassis. Ma la serie MOBIUZ aggiunge qualcosa alla classica formula BenQ, affidandosi a un coraggioso tocco retrò. Il treppiede dalle linee vintage mescola infatti grigio metallico chiaro e rosso brillante, richiamando la fantascienza televisiva d'epoca, quella fatta di astronavi in plastica e di super eroi live action nipponici in stile Megaloman. Si fa notare, dunque, ed è una cosa che potrebbe non piacere a tutti visto il contrasto netto con lo stile sobrio del pannello.

Il BenQ MOBIUZ EX2710Q con il suo treppiede in stile fantascienza vintage
Il BenQ MOBIUZ EX2710Q con il suo treppiede in stile fantascienza vintage

Sta ormai diventando uno standard universale, invece, lo stick per il menù, in questo caso accompagnato da due pulsanti discreti uno dei quali permette di spegnere il monitor istantaneamente. Peccato per la struttura delle impostazioni, non proprio intuitiva, ma le opzioni sono parecchie e includono impostazioni avanzate per la gamma e un menù rapido per impostare e tarare rapidamente gli svariati profili tra i quali troviamo anche modalità non comunissime come quella di compatibilità con il MacBook e quella ePaper che facilita la lettura.

Prestazioni

Il BenQ MOBIUZ EX2710Q non brilla certo per contrasto, ma è provvisto di tecnologie che aiutano a migliorare l'impatto dell'immagine
Il BenQ MOBIUZ EX2710Q non brilla certo per contrasto, ma è provvisto di tecnologie che aiutano a migliorare l'impatto dell'immagine

Non appena acceso il monitor, la fedeltà del colore salta subito all'occhio. Lo schermo copre infatti l'intera gamma sRGB e si avvicina senza dubbio al 95% dichiarato della copertura DCI-P3. Insieme ai buoni tempi di risposta il display garantisce un'immagine convincente e solida, anche facendo girare giochi concitati. Non male, dunque, per un pannello IPS che ha il suo più grosso limite in una retroilluminazione LED da appena 250 nit. La luminanza limitata comporta infatti sacrifici evidenti in termini di contrasto, inferiore a quello dichiarato, come risulta evidente da neri troppo luminosi. Si fanno inoltre notare bagliori, backlight bleeding e i limiti della certificazione HDR 400.

Va detto che l'HDR ha una resa leggermente superiore a quella che lascerebbero supporre le specifiche, grazie alla tecnologia HDRi di BenQ, ma essendo limitato a una luminanza massima di poco più di 400 nit non può fare miracoli. I benefici, non a caso, sono limitati a un'immagine più incisiva e vibrante che non guadagna molto in dettaglio. Ma si tratta comunque di un'opzione da non trascurare visti i limiti del monitor. Permette infatti di incrementare la vivacità dei colori. Esagerando, va detto, questi si fanno decisamente troppo saturi e in ogni caso si perde qualche dettaglio, ma un'impostazione intermedia può regalare un impatto decisamente superiore a diversi giochi.

Lo stick del BenQ MOBIUZ EX2710Q permette anche di accedere a un menù rapido per modificare più rapidamente profilo e impostazioni dell'immagine
Lo stick del BenQ MOBIUZ EX2710Q permette anche di accedere a un menù rapido per modificare più rapidamente profilo e impostazioni dell'immagine

Tutto questo, lo abbiamo detto, con una pulizia ottima anche in movimento, grazie a tempi di risposta decisamente bassi. Non si notano infatti scie vistose, nemmeno nei test dedicati, senza bisogno di toccare le impostazioni di overdrive, per un'immagine che con un po' di taratura può arrivare a una resa buona, seppur inferiore a quella di monitor di fascia simile sempre di BenQ. Spicca invece l'impianto audio che riesce a sposare un volume piuttosto elevato, almeno parlando di monitor, con bassi decisamente pieni e alti discretamente puliti, garantendo così un plus da non sottovalutare, a patto di averne bisogno.

Conclusioni

Prezzo 379 €

Multiplayer.it

7.5

Il monitor BenQ MOBIUZ EX2710Q mette in campo colori niente male, una buona qualità costruttiva e un sacco di funzionalità interessanti, ma non porta nulla di nuovo, soffre una luminosità bassa e, nella grande distribuzione, costa quanto modelli che offrono un'immagine di maggiore impatto. Tuttavia è possibile trovarlo scontato sul sito ufficiale e se dovesse tornare disponibile a 379€ potrebbe risultare appetibile, a patto di essere tra quelli che possono beneficiare dell'ottimo impianto sonoro integrato.

PRO

  • Un monitor solido e ricco di funzionalità
  • Tempi di risposta ottimi e buona fedeltà del colore
  • Impianto audio integrato di alta qualità

CONTRO

  • Luminanza e contrasto limitati
  • Profondità dei neri ai minimi storici
  • Il prezzo è giustificato solo potendo sfruttare l'impianto audio