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ENDER MAGNOLIA: Bloom in the Mist, la recensione di un metroidvania che non va ignorato

Scopriamo in questa recensione di ENDER MAGNOLIA: Bloom in the Mist, un nuovo metroidvania da poco arrivato alla versione 1.0 su PC, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   01/02/2025
Il protagonista di Ender Magnolia visto in volto con sguardo stupito
Ender Magnolia: Bloom in the Mist
Ender Magnolia: Bloom in the Mist
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Era il 2021 quando arrivava sul mercato Ender Lilies: Quietus of the Knight, una metroidvania fantasy che ha incantato gli appassionati del genere. A gennaio, Adglobe e Live Wire hanno pubblicato il suo seguito: Ender Magnolia: Bloom in the Mist. Oltre a riprendere lo stile del titolo, questo videogioco ricalca la formula originale, aggiustandola quanto basta per realizzare un nuovo ottimo prodotto con minimi difetti.

A te, fra 2000 anni: da Ender Lilies a Ender Magnolia

Prima di tutto, mettiamo in chiaro che parlare di seguito è in realtà un po' una forzatura. Ender Magnolia è ambientato nello stesso universo narrativo del precedente capitolo, ma bene o male questo è quanto è necessario sapere per comprenderne trama e personaggi. L'idea, infatti, è che siamo nel futuro e in un altro luogo, con pochi legami con il mondo fiabesco che abbiamo già conosciuto. Ci sono citazioni e riferimenti, ma nulla di fondamentale.

Ender Magnolia dà un colpo di spugna e propone un mondo steampunk, dominato da macchinari e Homunculi, esseri meccanici sostenuti da energia magica. L'ambientazione ruota attorno a una colossale città divisa su più livelli con ovviamente i settori inferiori che vivono nel degrado e nell'inquinamento, il quale ha contaminato anche le poche aree naturali che esploreremo.

La storia inizia facendoci capire che gli Homunculi sono impazziti a causa di una corruzione magica e il nostro personaggio, Liliac, è in grado di purificarli e unirli alla propria squadra. Il ragazzino ha perso la memoria, come ogni buon protagonista di un videogioco, ma ricorda una figura femminile che lo aiutava e desidera cercarla salendo nei distretti più elevati della città.

Liliac, seduto a un punto di sosta con i primi due Homuncoli da combattimento
Liliac, seduto a un punto di sosta con i primi due Homuncoli da combattimento

Il problema principale di Ender Magnolia però è il fatto che, superata la fase che vi abbiamo appena descritto, la trama inizia a farsi un po' confusa e, peggio ancora, poco intrigante. Si avvale di note scritte da raccogliere, pochi dialoghi sparsi qui e là e un po' di narrativa ambientale come hanno insegnato i soulslike moderni, ma non lo fa con la stessa raffinatezza dei migliori titoli di FromSoftware.

Alcuni personaggi secondari sono piacevoli e, anche quando le scene narrative arrivano e se ne vanno senza averci smosso nulla dentro, il mondo rimane bellissimo da vedere e da solo crea un'atmosfera incredibile. Le musiche danno una grande mano in questo, evocando la tristezza dei luoghi che visitiamo, tutti sull'orlo del collasso. È però un peccato che il team di sviluppo non abbia saputo sfruttare alcuni idee in modo più originale e soprattutto dare maggior spazio a certe figure che si rivelano fondamentali per l'intreccio ma che all'atto pratico vengono esposte in tre dialoghi didascalici alla seconda e ultima volta in cui le incontriamo.

Esplorazione e combattimento sono il focus di Ender Magnolia

Passiamo però alle note positive, ovvero tutto il resto. Ender Magnolia: Bloom in the Mist è un metroidvania d'azione corposo (20 ore circa per il 100%) ma soprattutto denso e intenso. Superata una prima fase a ritmo leggermente più basso, iniziamo a sbloccare le classiche abilità di movimento del genere, tra rampini, nuoto, corse e scatti caricati in più direzioni utili anche per distruggere vari tipi di barriere.

Liliac si risveglia senza memoria in un luogo distrutto
Liliac si risveglia senza memoria in un luogo distrutto

Il risultato finale è un gioco che diventa rapidamente dinamico anche nella fase esplorativa, con tanti passaggi e stanze nascoste da trovare. Il level design - nel momento in cui abbiamo varie capacità a disposizione - diventa veramente vario e soddisfacente, con grosse aree dense di scorciatoie da sbloccare che spingono a vari giri in tondo. Il risultato è un avanzamento meno lineare e quindi più divertente. Ogni area ha le proprie unicità tra teletrasporti, zone acquatiche, sezioni a base di trappole, piattaforme mobili e via dicendo. Sommando l'ottimo design grafico, ogni zona riesce a essere ben diversa dalle altre. C'è inoltre sempre più di una zona verso la quale proseguire, così da dare anche un po' di senso di libertà al giocatore.

In termini di combattimento, invece, Ender Magnolia riprende l'idea del primo capitolo. Il nostro personaggio è in realtà debole e può solo schivare i colpi, ma si avvale di alleati che evochiamo usando quattro tasti. Gli Homuncoli che incontriamo nel gioco diverranno parte della nostra squadra e potremo usarne le capacità uniche in combattimento. Abbiamo una classica spadaccina, un pistolero volante, una ragazzina con un pugno di ferro gigante e non solo.

Uno dei primi Homuncoli permette di sparare a ripetizione
Uno dei primi Homuncoli permette di sparare a ripetizione

Ci sono varie differenze minori rispetto al primo capitolo nel modo in cui sono gestiti e potenziati, ma tra le più importanti vi è il fatto che ora ci sono molte meno creature che possiamo aggiungere al nostro team. In Ender Lilies ogni miniboss era un nuovo attacco, mentre a questo giro si è optato per dare a ogni Homuncolo tre forme. A conti fatti si hanno comunque molte mosse, ma in un struttura più rigida (ad esempio non è possibile usare in contemporanea più forme di uno stesso Homuncolo).

Supponiamo che in parte sia una scelta voluta a rendere più equilibrato e vario il tutto, visto che non ci si può riempire la squadra di mosse troppo simili e si viene spinti a sfruttare tutte le possibilità offerte dal gioco. Peccato che comunque il team ha reso eccessivamente potenti un paio di Homunculi e, nelle fasi finali, si rischia di avere la vita un po' troppo semplice anche giocando a livello difficile. Per fortuna è presente un completo sistema di personalizzazione della difficoltà, che permette di rendere più facile o complessa l'avventura per venire incontro alle vostre necessità (se siete esperti, consigliamo di alzare la difficoltà come abbiamo fatto noi).

I boss sono sempre divisi in più fasi con mosse e alle volte anche aspetto diverso
I boss sono sempre divisi in più fasi con mosse e alle volte anche aspetto diverso

Indipendentemente da quanto sarete bravi ad abusare delle capacità degli Homunculi, il sistema di combattimento di Ender Magnolia è assolutamente dinamico e divertente. Le animazioni sono fluide, si continua a scattare, parare (ampliate rispetto al primo gioco), usare attacchi ravvicinati, da lontano, mosse automatiche collegate alle schivate e non solo, destreggiandosi tra pericoli ambientali e piattaforme che ci danno un vantaggio posizionale. I boss stessi sono vari, con più fasi, e anche i nemici comuni sono divertenti da affrontare, con un TTK (tempo necessario per l'eliminazione) a nostro parere perfetto: abbastanza da dover fare sempre attenzione alle loro mosse, non così lungo da bloccarci troppo nello stesso spazio.

Aggiungiamo che disponiamo di un ottimo sistema di equipaggiamenti, con una menzione d'onore ai "cimeli" che ritornano dal primo gioco: permettono di personalizzare il nostro personaggio potenziandolo in vario modo, creando in pratica build a seconda di come ci piace giocare. È molto soddisfacente trovarne di nuovi e capire come sfruttare al meglio certe combinazioni, sia per i combattimenti che per l'esplorazione.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (22)
9.0
Il tuo voto

Ender Magnolia: Bloom in the Mist è semplicemente un ottimo gioco. Divertente, vario, dinamico, denso di cose da trovare. Il sistema di combattimento riprende lo stile del primo capitolo ma grazie a una struttura un pelo più rigida ci spinge a sfruttare al meglio tutte le mosse a nostra disposizione. L'ambientazione è bellissima, con tante aree disegnate in modo perfetto e una colonna sonora che sembra afferrarti il cuore e stringerlo con forza. Peccato solo che la trama lasci un po' a desiderare, con personaggi sotto sfruttati e un intreccio non molto interessante.

PRO

  • Ottima atmosfera e mondo di gioco a livello visivo e musicale
  • Sistema di combattimento dinamico e divertente
  • Livelli ben orchestrati, vari e che ci tengono in costante movimento
  • Sistema di personalizzazione della difficoltà

CONTRO

  • Trama poco interessante e mal narrata