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Hawkeye, la recensione dei primi due episodi su Disney+

La nuova miniserie Disney+ ci porta a Manhattan tra alberi di Natale, arcieri e strampalati delinquenti: protagonisti, non uno ma due Hawkeye

RECENSIONE di Christian Colli   —   24/11/2021

Clint Barton, alias Occhio di Falco, nei film e in parte anche nei fumetti è sempre stato l'Avenger più sfigato, perlomeno finché la sua controparte cinematografica, interpreta da Jeremy Renner, non l'ha fatto diventare uno degli eroi preferiti dai fan. Indirettamente lo è diventata anche Kate Bishop, la sua pupilla/apprendista, ma la sua storia editoriale è molto più complicata, tanto da essere stata scelta pure da Crystal Dynamics come primo personaggio aggiuntivo al roster di Marvel's Avengers. Essendo privi di poteri, questi eroi Marvel rappresentano la parte più umana di un team che affronta minacce impensabili, e instaurano un'empatia particolare con lo spettatore tipo.

E infatti è proprio su questo livello che si pone Hawkeye di Matt Fraction e David Aja, una pluripremiata serie a fumetti che si è guadagnata valanghe di riconoscimenti internazionali, non ultimo un Eisner Award per lo straordinario numero 11, tutto incentrato sul cane Lucky. Era quindi logico che i Marvel Studios decidessero di trasporre questo concept vincente in TV con una miniserie che esordisce oggi su Disney+. I primi due episodi sono già disponibili, su di un totale di sei previsti che saranno distribuiti a cadenza settimanale fino a Natale.

Nella nostra recensione di Hawkeye vi diremo cosa ne pensiamo e vi racconteremo un po' dei fumetti che l'hanno ispirata.

Arriva Kate Bishop, bro

Hawkeye, Hailee Steinfeld e Jeremy Renner in una scena
Hawkeye, Hailee Steinfeld e Jeremy Renner in una scena

A essere del tutto sinceri, non è che lo sceneggiatore Jonathan Igla abbia messo il carico da cento in questi due episodi pilota, che forse sono stati distribuiti insieme proprio perché il primo della miniserie ci è apparso un po' moscio in termini di narrativa. Per adesso, la serie Disney+ si limita a imbastire l'intreccio, introducendo il personaggio di Kate Bishop nel Marvel Cinematic Universe con un traumatico prologo ambientato nel 2012 e, più precisamente, durante la battaglia di New York: è in quel momento che Kate vede per la prima volta Occhio di Falco, l'eroe che determinerà un vero e proprio percorso di vita, portandola a studiare il tiro con l'arco e le arti marziali.

Nel presente, Kate è interpretata dalla brava Hailee Steinfeld, che abbiamo già visto nell'ottimo Bumblebee qualche anno fa e che, ironicamente, ha prestato la voce a Spider-Gwen in Spider-Man: Un nuovo universo. È anche la voce inglese di VI nella serie evento Arcane di Netflix.

Steinfeld è una Kate Bishop convincente, sebbene sia meno matura e navigata di quella che compare nella serie a fumetti di Fraction e Aja. Qui poco più che adolescente, Kate si barcamena tra le sue bravate e la vita famigliare: sua madre Eleanor (Vera Farmiga) sta per sposarsi con un enigmatico personaggio che ovviamente Kate non sopporta, e forse anche a ragione. La sua strada incrocia finalmente quella di Clint Barton quando Kate si imbatte nel suo costume da Ronin, scatenando una vera e propria caccia all'uomo o, in questo caso, all'oggetto di scena.

Per quanto riguarda Clint, lo ritroviamo a passare il Natale a New York, in compagnia dei suoi figli, finché non si ritrova costretto a inseguire il suo vecchio costume per fare i conti col suo passato. Per chi se lo fosse scordato, Clint si era allontanato dagli Avengers in seguito al Blip che gli aveva cancellato l'intera famiglia, assumendo l'identità del sanguinario vigilante Ronin.

È quasi Die Hard

Hawkeye, i mafiosi in tuta in una scena
Hawkeye, i mafiosi in tuta in una scena

La piattaforma Disney+ sta consentendo a Kevin Feige e soci di sperimentare formule diverse in formato televisivo, laddove sul grande schermo sarebbe più rischioso. Nei primi due episodi Kate e Clint agiscono ancora separatamente, perlopiù, ma la chimica tra i due è convincente: lui è disilluso, annoiato e ancora in lutto per la morte della Vedova Nera, mentre lei è grintosa, piena di energie e carica come una molla. La forza di Hawkeye sta soprattutto nei battibecchi tra i due protagonisti, con un Jeremy Renner in grande spolvero che vende bene l'idea dell'eroe babysitter che continua a finire nei guai suo malgrado.

C'è da dire che il fan del lato più avventuroso del Marvel Cinematic Universe potrebbe trovare Hawkeye lontano dalle sue corde: la nuova serie Disney+ è soprattutto una commedia, e il contesto natalizio, sia a livello visivo che musicale, lo conferma continuamente.

Hawkeye, Vera Farmiga e Tony Dalton in una scena
Hawkeye, Vera Farmiga e Tony Dalton in una scena

Hawkeye, in questo senso, rappresenta la parte più ironica e satirica dell'immaginario cinematografico/televisivo Marvel. Lo fa con alcune scene prese di peso dal fumetto di Fraction, come quelle in cui compaiono i cosiddetti "mafiosi in tuta" che infilano "bro" in ogni frase, e con alcune sequenze del tutto inedite, come l'esilarante LARP cui Clint è costretto a partecipare per recuperare il costume di Ronin. I primi due episodi, tuttavia, si appoggiano soprattutto a queste gag, delimitando le poche - ma ben girate - scene d'azione mentre Igla sviluppa la storyline principale con molta, forse troppa calma.

Con un mistero già da risolvere - chi ha ucciso Duquesne? - e alcune sottotrame imbastite in precedenza ancora in sospeso, i prossimi quattro episodi dovranno rispondere a tante domande, cominciando con la più ovvia: chi è la donna che compare brevemente alla fine del secondo episodio?

Musical, villain e fumetti

Hawkeye, Alaqua Cox in una scena
Hawkeye, Alaqua Cox in una scena

Ve lo diciamo noi: si chiama Alaqua Cox e interpreta Maya Lopez, alias Echo. Se questo soprannome vi ricorda qualcosa, è normale. È il titolo di una delle miniserie Disney+ recentemente annunciate, cosa che suggerisce un ruolo positivo o comunque neutrale per questo nuovo personaggio. Nei fumetti, Echo è la figlia adottiva di Kingpin, e per questo motivo è più legata a Daredevil che a Occhio di Falco.

Nonostante il genitore villain, Echo ha un rapporto amichevole ma complicato con gli Avengers, avendo anche assunto il soprannome di Ronin qualche tempo prima che lo facesse Occhio di Falco (che nei fumetti diventa Ronin solo dopo essere stato riportato in vita e aver scoperto che proprio Kate Bishop l'aveva sostituito nella squadra). La serie TV, insomma, gioca coi ruoli, le fazioni e i tempi, plasmando la storia di questi personaggi nel rispetto delle loro origini fumettistiche.

Hawkeye, Hailee Steinfeld è Kate Bishop
Hawkeye, Hailee Steinfeld è Kate Bishop

Il fatto che Echo sia figlia di Kingpin, però, è molto interessante, soprattutto perché gira insistentemente la voce che il famoso villain sia destinato a comparire nei prossimi episodi, interpretato ancora una volta da Vincent D'Onofrio. L'attore ha vestito i panni di Wilson Fisk nelle tre stagioni di Daredevil su Netflix, un ruolo che i fan hanno molto apprezzato. Da qualche tempo si vocifera che quella parte del Marvel Cinematic Universe potrebbe convergere su Disney+ proprio attraverso Daredevil, tant'è che molti sperano in un cameo di Charlie Cox come Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home (sarebbe l'avvocato di Peter Parker nel processo per l'omicidio di Mysterio). Se tutto questo sia vero oppure no lo scopriremo nelle prossime settimane, ma Echo sarebbe il ponte perfetto per portare Kingpin su Disney+ in una specie di soft reboot a partire da Hawkeye.

Questi primi due episodi, però, hanno inquadrato ben pochi villain, se escludiamo i ridicoli mafiosi in tuta russi che sembrerebbero rispondere a Echo ma che potrebbero anche essere collegati a Yelena Belova: la Vedova Nera interpretata da Florence Pugh nel recente Black Widow dovrebbe comparire nel corso della miniserie, come anticipato dalla scena dopo i titoli di coda del summenzionato film in cui Valentina Allegra de Fontaine accusava Clint Barton di aver causato la morte di Natasha Romanoff. La trama, insomma, si infittisce parecchio.

Hawkeye, una scena del trailer
Hawkeye, una scena del trailer

I primi due episodi di Hawkeye, insomma, non ci danno molto da lavorare in termini di congetture e ipotesi. Per adesso mettiamo da parte Jack Duquesne, il potenziale patrigno di Kate che nella serie TV è interpretato da Tony Dalton e nei fumetti è meglio noto come il villain chiamato Spadaccino. Vale la pena concentrarsi, invece, sulle tante chicche che contribuiscono a costruire quel mosaico che è il Marvel Cinematic Universe: la torre degli Avengers svenduta da Tony Stark, i graffiti "Thanos aveva ragione" che ci ricordano il movimento dei Flag-Smashers visto in Captain America and the Winter Soldier, il musical che ridicolizza gli Avengers nonostante sia scritto da Scott Wittman e Marc Shaiman, due pluripremiati cantautori di Broadway che hanno lavorato a Il ritorno di Mary Poppins, tra le altre cose.

Conclusioni

Multiplayer.it

7.0

I primi due episodi di Hawkeye ingranano molto lentamente e potrebbero non piacere a chi apprezza poco il lato più comedy e umoristico del Marvel Cinematic Universe. Pur ispirandosi a una delle collane più belle che Marvel Comics abbia pubblicato negli ultimi anni, la miniserie Disney+ per il momento suggerisce soltanto le potenzialità della coppia Steinfeld/Renner e nei prossimi episodi dovrà incoccare frecce migliori per mantenere la nostra attenzione. Per adesso, insomma, è divertente, ma poco sostanziosa.

PRO

  • L'alchimia tra i due protagonisti
  • I toni da commedia d'azione che ricordano Die Hard

CONTRO

  • I primi due episodi faticano a carburare
  • Il tono leggero non piacerà a chi ama cinecomics più seri