I Puffi - Missione Vilfoglia, la recensione puffosa della nuova avventura di Puffetta e soci

Nel corso degli anni i Puffi e il mondo dei videogiochi si sono incontrati più e più volte: non sempre in modo memorabile, è vero, ma alzi la mano chi non ricordi almeno l'omonimo videogioco del 1999, pubblicato sulla prima PlayStation. La recensione de I Puffi - Missione Vilfoglia è solo il punto di partenza per un progetto più ambizioso. Non il nostro, ma quello di Microids, che ha stretto accordi con i detentori dei diritti degli ometti blu per almeno altri quattro videogiochi che verranno pubblicati nei prossimi anni. L'obiettivo è quello di far conoscere i Puffi all'utenza più giovane, anche grazie ad una nuova serie animata che verrà portata avanti contemporaneamente ai videogiochi.

Vi è un certo senso liberatorio nell'ammettere di aver avuto dei pregiudizi e che questi si sono poi rivelati del tutto fuori luogo. I Puffi - Missione Vilfoglia non è il solito tie-in. Il nome di Microids avrebbe dovuto metterci sull'avviso: la produzione si è rivelata convincente, al netto di alcuni difetti davvero fastidiosi.

Trama: la minaccia della Vilfoglia

La trama de I Puffi - Missione Vilfoglia è molto semplice e perfettamente in linea con i tanti episodi della serie animata che certamente avrete avuto modo di gustare da bambini (o in compagnia dei vostri figli/nipoti). L'importante, del resto, è che funzioni. In questo caso, il mago Gargamella ne ha pensata un'altra delle sue: non riuscendo né a trovare né a catturare i Puffi, ha deciso di utilizzare un'antichissima magia per evocare la Vilfoglia.

Stiamo parlando di una pianta rampicante altamente versatile e soprattutto tossica. L'incantesimo ha fatto sì che la minaccia della Vilfoglia invadesse il Villaggio dei Puffi, la foresta circostante, ma anche luoghi più lontani come il castello, la diga e zone varie che incontrerete lungo il cammino che, in circa otto ore, vi condurrà ai titoli di coda. Il messaggio ambientalista è sufficientemente evidente: bisogna salvare la natura da questo elemento nocivo creato dall'essere umano.

Il problema è che la Vilfoglia ha anche iniziato ad evocare mostriciattoli fastidiosi di vario tipo (i principali nemici da combattere) e persino delle Viltrappole che possono intrappolare i Puffi rendendo nota la loro posizione a Gargamella stesso. Un bel problema.

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Per fortuna che i Puffi non si tirano indietro davanti al pericolo: bastano poche parole del Grande Puffo a convincere i protagonisti Forzuto, Quattrocchi, Cuoco e Puffetta a partire alla carica. Ognuno di loro gestirà una parte dei livelli di gioco, finché non sarà possibile cambiarli: nei fatti lo stile di gioco non muta, perché al centro della produzione, più dei singoli Puffi, vi è il loro strumento di battaglia tutto nuovo: il Puffizzatore.

Gameplay: usa quel Puffizzatore

Puffizzatore fa rima con Inventore, che è il nome del Puffo ad averlo ideato. Come tutte le sue creazioni, non tutto funziona proprio a dovere, ma, insomma, in un contesto simile non c'è tempo per lamentarsi. L'uso del Puffizzatore si ispira in modo esplicito allo Splac 3000 di Super Mario Sunshine: i suoi getti ad essenza curativa eliminano la Vilfoglia, stordiscono i nemici, permettono di creare passaggi per avanzare nell'ambiente circostante. Inoltre i Puffi possono utilizzare il macchinario per scattare ad alta velocità e abbattere ostacoli di legno, eseguire uno schianto a terra, persino per volare lungo brevi tragitti.

Tutto il gameplay de I Puffi - Missione Vilfoglia ruota attorno al funzionamento di questa macchina tanto artigianale quanto avveniristica. I vari livelli, infatti, nascondono diversi tipi di collezionabili che possono poi essere spesi all'officina di Inventore per potenziare il Puffizzatore e migliorarne le funzionalità (o sbloccarne direttamente di nuove). L'arma si rivela versatile nei vari ambienti, i quali rispondono fondamentalmente a due generi: l'avventura e il platform. Noterete così l'alternarsi di luoghi più orizzontali, in cui si prosegue semplicemente eliminando vari nemici e la Vilfoglia presente, e di altri maggiormente verticali, in cui una certa abilità (che non ci si aspettava) nel salto tra piattaforme si rivela fondamentale nel proseguire. Dato che certi oggetti si possono raggiungere solo dopo aver sbloccato nuovi poteri, la rigiocabilità viene incentivata in modo abbastanza convincente.

Limiti e una piccola sorpresa

Se I Puffi - Missione Vilfoglia non riesce a raggiungere una valutazione maggiore di quella che state per leggere, non è perché non sia divertente. I problemi (o limiti) sono fondamentalmente due: una linearità eccessiva nella struttura e nella varietà dei livelli principali (libera la zona, combatti i nemici, libera la zona, parla con i Puffi, libera la zona e avanti così) e, soprattutto, il comparto tecnico. Su Nintendo Switch - console sulla quale abbiamo effettuato la prova - al dettaglio grafico e al framerate manca poco per attestarsi ai minimi storici: sarebbero state davvero necessarie una bella ripulita e un'ottimizzazione rivista, anche perché è strano che un titolo simile non riesca a brillare su Nintendo Switch. La risoluzione, in particolare, è davvero troppo bassa; soprattutto, non migliora affatto passando dalla modalità portatile a quella TV.

Molto probabilmente su Xbox, PlayStation o PC, le altre piattaforme sulle quali il gioco è disponibile, questo problema inciderà meno sulla qualità dell'esperienza.

Bene invece la presenza di una piccola sorpresa sulla quale ad oggi, volontariamente, non era stata spesa una sola parola. In Puffi - Missione Vilfoglia c'è anche una modalità cooperativa in locale, in cui il secondo giocatore, munito di Joy-Con, controlla un piccolo robottino e supporta il Puffo all'avventura. Può farlo lanciando dei piccoli semi in grado di disturbare i nemici, curando in autonomia le piante corrotte, e più in generale volando nell'ambiente circostante in libertà. Qui, forse, il platform preso come modello è Super Mario Odyssey.