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Lushfoil Photography Sim, la recensione del simulatore di fotografia che ci ha fatto girare il mondo

Nepal, Giappone, Australia, Italia, sono solo alcune delle località che si toccano in Lushfoil Photography Sim, videogioco sulla fotografia sviluppato da una sola persona, Matt Newell.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   14/04/2025
L'Islanda del Sud è uno dei luoghi simbolo di Lushfoil Photography Sim
Lushfoil Photography Sim
Lushfoil Photography Sim
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Poco tempo fa, abbiamo avuto l'occasione di intervistare Matt Newell, lo sviluppatore di Lushfoil Photography Sim, a proposito della sua esperienza nella creazione del videogioco. Tra le sue risposte, una ci ha colpito in particolare, a proposito del contesto nell'esperienza da fotografo. Svuotata dal valore esperienziale, per Newell, la fotografia è "solo premere un pulsante". La foto si carica quindi di altri significati, che raccoglie altrove, non nel gesto in sé. Gli arrivano dalle suggestioni, dalla sensibilità, dal ricordo.

Il suo Lushfoil Photography Sim elimina sicuramente dall'equazione il ricordo - non c'è alcuna esperienza legata alle immagini che andremo a catturare durante le ore che trascorreremo nel videogioco - e mette invece in primo piano la sensibilità. D'altronde, buona parte dei "perché" si gioca a un titolo come Lushfoil è legata all'appagamento di occhi e cuore e poco a quello del cervello. Questo anche se, bisogna ammettere, le soluzioni pensate da Newell per rendere Lushfoil anche un'esperienza ludica sono molto originali.

Il lago di Braies è un'ambientazione suggestiva, in cui rilassare lo sguardo ammirando orizzonti verdi e infiniti
Il lago di Braies è un'ambientazione suggestiva, in cui rilassare lo sguardo ammirando orizzonti verdi e infiniti

Lushfoil è un esperimento riuscito e interessante. Sicuramente merito della sua estetica così precisa, della ricostruzione attenta dei luoghi e del bilanciamento perfetto tra un approccio leggero e le possibilità di approfondire il mondo della fotografia. Pur con qualche ombra, resta un modo originale e curioso di mettere insieme un videogioco rilassante, rendendo protagonista una meccanica che, di solito, è percepita come un gradito extra.

Vivere attraverso l'obiettivo

L'idea alla base di Lushfoil è molto semplice. Ciò che si fa è camminare per queste ambientazioni perfettamente riprodotte, godersi i dettagli, bearsi del sole che filtra tra gli alberi, dei riflessi di luce sugli specchi d'acqua e sentirsi grati per uno splendido tramonto che tinge di arancione il versante della montagna. Ci si può lasciar trasportare dal proprio gusto, fotografando gli scorci che ci sembrano più belli. Chiaramente, Newell ha scelto dei posti molto suggestivi, capaci di toccare - ognuno per un motivo diverso - il cuore di chi li approccia: il lago di Braies in Italia, il Fushimi Inari Taisha e le pendici del monte Hoju in Giappone, le Alpi francesi, le spiagge australiane e diversi altri. Ognuno di questi luoghi è realizzato con estrema cura, e vi farà innamorare di un suo particolare: il sole che cade a picco nel lago delle Dolomiti, il modo in cui i torii si alternano a Kyoto, le casette che punteggiano Le Prarion.

Lushfoil Photography Sim vi consegna subito una reflex, che potete utilizzare sia senza stare a pasticciare troppo nelle opzioni che ne regolano apertura, lunghezza focale, bilanciamento del bianco, sia decidendo di agire manualmente su ogni valore. Ci si può accucciare per inquadrature più ardite, oppure girare la macchina per uno scatto verticale. Tutte le fotografie vengono salvate in un album che, oltre al valore di raccoglitore per i nostri scatti preferiti, funziona anche da teletrasporto: infatti è possibile tornare istantaneamente sul luogo in cui una foto è stata scattata. Una magia che ci permette di viaggiare attraverso le immagini, magari per perfezionare la foto, oppure semplicemente per osservare nuovamente uno scorcio che ci ha colpiti.

La fotografia come i videogiochi: è solo premere un pulsante? Dietro l'obiettivo di Lushfoil Photography Sim La fotografia come i videogiochi: è solo premere un pulsante? Dietro l’obiettivo di Lushfoil Photography Sim

Ciò che rende speciale Lushfoil, però, oltre al suo indiscutibile valore estetico, è il modo in cui Matt Newell è riuscito a rendere ludico il tutto. Ogni ambientazione presenta un sistema di progressione. In ogni livello troverete una grande bacheca a cui sono affissi tre, quattro, cinque scatti che rappresentano alcuni degli spot più suggestivi della mappa, e che il giocatore deve replicare. In questo modo il videogioco ci sfida a una sorta di caccia al tesoro, che ci vede impegnati non a trovare un oggetto, quanto piuttosto un'angolazione interessante, una fotografia che riesca a catturare dettagli che altrimenti sarebbe difficile individuare.

Individuare gli scorci rappresentati in questi scatti e replicarli è fondamentale per sbloccare nuove condizioni di luce e nuove ambientazioni
Individuare gli scorci rappresentati in questi scatti e replicarli è fondamentale per sbloccare nuove condizioni di luce e nuove ambientazioni

Non manca comunque un'attività più canonica legata ad alcuni collezionabili: nelle vostre passeggiate potreste trovare degli oggetti caratteristici (delle statuine di kitsune in Giappone, una crema solare sulla spiaggia di Castle Rock) che possono essere raccolti. La caccia alle foto e ai manufatti agisce in due direzioni: da una parte dà accesso a nuove ambientazioni; dall'altra sblocca nuove condizioni meteo o di luce all'interno del livello. Questo significa che vedrete le montagne di Kyoto di giorno - e rimarrete incantati dall'armonia che si instaura tra la foresta e il tempio - e di notte, quando sembra di essere finiti dentro un j-horror spettrale.

Uno scatto speciale

A tal proposito è bene sottolineare un altro aspetto che rende preziosa l'esplorazione di Lushfoil. Newell ha inserito in ogni mappa delle sorprese per il videogiocatore. Per esempio, è possibile imbattersi in altre tipologie di macchine fotografiche, che cambiano sensibilmente il risultato degli scatti. Ci sono compatte che sembrano uscite fuori dagli anni '90, cineprese che daranno alle foto un aspetto da film su pellicola, perfino videocamere dei primi anni '80 in bassa risoluzione che rimandano inevitabilmente ai film di genere found footage. È divertente sperimentare con questi strumenti, sebbene la reflex che viene fornita di base resti il dispositivo più adatto e versatile di tutto il gioco.

Vecchia videocamera + Giappone = film horror assicurato
Vecchia videocamera + Giappone = film horror assicurato

Facendo attenzione si trovano anche altri oggetti: aeroplanini di carta che è possibile lanciare dai versanti più alti dell'Everest, solo per godersi le loro svirgolate in aria (e magari fotografarli, se si è abbastanza veloci), una bicicletta per muoversi in fretta sulle praterie francesi, una lanterna che illumina il buio che avvolge il bosco di Yamadera di notte, una barchetta a remi per attraversare il lago di Braies. Magari un drone, per catturare dall'alto la bellezza spigolosa delle scogliere australiane. Sempre esplorando la mappa, è facile imbattersi in particolari zone d'interesse, dove il videogioco diventa perfino didattico grazie ad alcuni tutorial. Si spiegano in maniera rapida alcuni dei principi base della fotografia, della gestione della messa a fuoco e dell'apertura focale. Pillole utili per chi è interessato a portarsi dietro questi suggerimenti anche nell'esperienza di tutti i giorni.

Passeggiare rilassandosi

Anche se a volte Lushfoil risulta un po' criptico nelle richieste d'accesso ai livelli successivi, è bene ricordarsi che l'anima di questo videogioco è - e deve restare - quella di un titolo rilassante. Lo stesso Matt Newell ci ha confermato di voler titillare la curiosità di quei videogiocatori che non sono legati esclusivamente a una sfida o a una situazione iperstimolante. È fondamentale lasciarsi cullare dai suoni di queste splendide ambientazioni - dal momento che anche il sound design è eccellente - e farsi ispirare dalla bellezza, alla ricerca dello scatto perfetto. Anche solo per una passeggiata può valere la pena di far partire Lushfoil e lasciarsi trasportare dall'esperienza.

Sulla nostra reflex potremo regolare tutta una serie di parametri utili a effettuare lo scatto perfetto
Sulla nostra reflex potremo regolare tutta una serie di parametri utili a effettuare lo scatto perfetto

Tra l'altro questo videogioco è anche un modo eccezionale per conoscere nuovi posti, o per rievocare ricordi legati a luoghi che già conoscevate. In quest'ultimo caso, la vostra esperienza può addirittura aiutarvi a individuare geograficamente gli scatti che Lushfoil vi chiede di replicare. È un passo interessante verso un certo tipo di turismo virtuale, che c'entra solo in parte con la ricerca del fotorealismo, ma che piuttosto ha a che fare con la capacità di prendere l'atmosfera che rende unici certi luoghi e riuscire a tradurla nel virtuale.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Epic Games Store, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Lushfoil Photography Sim è un videogioco rilassante, realizzato con amore e cura, capace di rievocare ricordi o di far conoscere nuovi posti incredibili. Matt Newell è riuscito a rendere l'esperienza di scattare fotografie anche ludica, grazie ad alcune trovate interessanti e a una "caccia al tesoro" che vi vedrà impegnati a trovare certi scatti e manufatti all'interno del mondo virtuale che ha realizzato. Si tratta sicuramente di un'esperienza originale e unica nel suo genere, che sa oscillare in modo suggestivo tra un simulatore di passeggiata a un interessante corso di fotografia virtuale.

PRO

  • Un'esperienza piacevole e rilassante
  • Tante idee originali che rendono la fotografia anche un gioco
  • I tutorial offrono spunti utili per migliorare anche nella fotografia reale

CONTRO

  • A volte i requisiti per accedere a nuove ambientazioni sono un po' criptici
  • Alcune mappe risultano troppo vincolate a percorsi predefiniti
  • Avremmo apprezzato la possibilità di esplorare tutti i livelli fin da subito