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MSI VENTUS 2x BLACK GeForce RTX 4060 8GB, la recensione della nuova entry level della serie 40 di NVIDIA

Abbiamo messo sotto torchio la GeForce RTX 4060, la nuova scheda video entry level della famiglia Ada Lovelace di NVIDIA. Ecco tutti i risultati nella nostra recensione.

MSI VENTUS 2x BLACK GeForce RTX 4060 8GB, la recensione della nuova entry level della serie 40 di NVIDIA
RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   29/06/2023

Appena un mese fa, su queste pagine eravamo in procinto di pubblicare quella che sarebbe diventata una delle nostre recensioni hardware più criticate e contestate. La protagonista, a quel tempo, era la GeForce RTX 4060 Ti, una scheda video che abbiamo troppo generosamente promosso tenendo conto del pacchetto complessivo offerto da NVIDIA: una GPU capace di eccezionali performance in DLSS 2 e 3, capace di spingere forte sul fronte del rendering in ray tracing, eccellente dal punto di vista dei consumi e con un prezzo di lancio, per la prima volta nella serie 4000, in linea con la generazione precedente.

Unico neo, ma evidentemente non per questo meno importante, la scheda non offriva un importante boost prestazionale in rendering puro, quel salto in avanti nei frame per secondo che ci si aspetta sia nel passaggio tra una generazione e la successiva rimanendo sulla stessa fascia di prezzo, sia in confronto con l'offerta della fascia subito superiore. Se quindi la 4060 Ti può sembrare una scheda poco incisiva a seconda del punto di vista in cui la si guarda, oggi al centro delle nostre attenzioni è la versione liscia di quel modello che NVIDIA si è sentita addirittura in dovere di anticipare nelle tempistiche di distribuzione sul mercato, probabilmente nel tentativo di ributtare sott'acqua la testa che AMD aveva timidamente sollevato con il lancio della Radeon RX 7600. Meno tempo e possibilità di respiro si lascia alla concorrenza e meglio è, questo è probabilmente il mantra della società di Jensen Huang che, tra le innovazioni tecnologiche della serie 4000 e la cronica incertezza di Advanced Micro Devices sul fronte video, sembra essersi guadagnata un tale predominio sul fronte delle GPU da far percepire l'idea di un quasi monopolio.

La MSI VENTUS 2x BLACK GeForce RTX 4060 con la sua confezione
La MSI VENTUS 2x BLACK GeForce RTX 4060 con la sua confezione

Mettendo comunque da parte valutazioni e analisi di mercato, che decisamente non ci competono, oggi è per l'appunto il momento di passare sotto i riflettori la GeForce RTX 4060, la nuova scheda video di fascia più economica dell'architettura ADA Lovelace che arriverà ufficialmente sul mercato il 29 giugno al prezzo consigliato di 335€ per quello che riguarda i modelli che rispettano le reference di NVIDIA e un cartellino a discrezione del produttore per tutto quello che concerne le versioni più spinte sul fronte delle frequenze o del design. Per quello che ci riguarda, abbiamo testato il modello MSI VENTUS 2x BLACK, una scheda biventola di dimensioni estremamente compatte che offre esattamente i valori e le specifiche di una fantomatica Founders Edition prodotta da NVIDIA che però, vi ricordiamo, non esiste per quello che concerne la 4060 liscia.

Queste sono le prestazioni comunicate ufficialmente da NVIDIA
Queste sono le prestazioni comunicate ufficialmente da NVIDIA

Prima di entrare nei dettagli dei test, è cruciale segnalare come questa scheda, esattamente in linea con la RX 7600 di AMD, viene posizionata dal marketing di NVIDIA come la scheda ideale per chi viaggia ancora con build basate su GeForce 1650, 1060 o eventualmente 2060: giocatori di titoli competitivi o, al limite, player con budget molto ridotti che sono interessati al 1080p con frame rate molto elevati o al 1440p con qualche compromesso e ovviamente vogliono accedere a tutte le tecnologie della società di Jensen Huang, ray tracing e DLSS 3 in testa.

Caratteristiche tecniche

Una vista frontale e dettagliata della scheda video
Una vista frontale e dettagliata della scheda video

La GeForce RTX 4060 è basata sulla versione completa e sbloccata del core AD107, lo stesso che tra l'altro troviamo utilizzato anche nella versione laptop di questa scheda video, realizzato con processo produttivo a 4 nanometri. Si tratta di una GPU dotata di 3.072 CUDA core in grado di erogare 15 TeraFLOPS complessivi nel rastering in FP32. Essendo parte della famiglia Ada Lovelace troviamo poi tutta la serie di innovazioni e implementazioni che abbiamo già visto sul resto della line-up di schede NVIDIA.

Ovvero i Tensor Core di quarta generazione, 96 per la precisione, capaci di tirare fuori 242 Tensor TeraFLOPS con supporto pieno all'intelligenza artificiale e al DLSS 3 e 24 RT Core di terza generazione che buttano fuori 35 RT TeraFLOPS di calcoli. Non manca poi il supporto pieno all'encoding e decoding AV1 che è gestito a livello hardware dalla scheda grazie all'ottava generazione dell'NV Encoder. Se sul fronte dei calcoli in rasterizzazione pura, il distacco dalla 3060 potrebbe non sembrare enorme visto che sulla carta abbiamo il 15% di TeraFLOPS in più, quando entrano in gioco i core dedicati al ray tracing e ai calcoli neurali, il distacco è impressionante, come si può vedere dalla grafica sottostante. Tra l'altro tutto questo a fronte di una diminuzione radicale della conta dei core nel passaggio dalla 3060 alla 4060 (esattamente come è successo nel passaggio generazionale dalla serie 2000 alla 3000): ennesima evidenza del lavoro di ottimizzazione e potenziamento operato da NVIDIA sulle componenti cardine della sua tecnologia.

Generazioni diverse a confronto
Generazioni diverse a confronto

Un discorso similare a quello appena fatto e a quello portato avanti in occasione della recensione della 4060 Ti riguarda la gestione della RAM video e del bus.
Il carico di memoria passa infatti dai 12 GB della 3060 agli 8 GB sempre GDDR6 a 17 Gbps con il bus di sistema che si riduce da 192 bit a 128 bit. Ci troviamo quindi di fronte a una riduzione evidente di componentistica montata sulla scheda video, se possibile in una versione ancora più incisiva rispetto a quanto avvenuto con la versione Ti della GPU dove a diminuire era "solo" l'ampiezza del bus senza che venisse toccato il quantitativo di VRAM. Ma anche per la 4060, l'operazione compiuta da NVIDIA riguarda un ampliamento della cache di secondo livello che non solo compensa il minore equipaggiamento di memoria, ma restituisce valori impressionanti di larghezza di banda simulata a disposizione del sistema.

All'interno dell'AD-107 troviamo infatti 24 MB di cache L2, 8 volte la quantità di cache installata nel die della 3060 e questo upgrade, da solo, riduce notevolmente il traffico che attraversa il bus di memoria, fornendo la presunta combinazione ideale di prestazioni e risparmio energetico che per NVIDIA sono necessari per ottenere i migliori risultati nel gaming in 1080p. L'idea di base che ha portato a questo tipo di ottimizzazione è abbastanza semplice. Partendo dal presupposto che i core siano l'elemento cardine delle operazioni di calcolo, è chiaro che questi devono avere accesso ai dati nel modo più rapido ed efficiente possibile. E qui entra in gioco la cache di primo livello della GPU: ogni unità SM include una cache L1 a bassissima latenza che è posizionata subito accanto alle unità di elaborazione. La dimensione di questa cache di primo livello è necessariamente molto ridotta perché deve essere montata subito di fianco ai core ed è quindi sufficiente solo per una manciata di informazioni, quelle con cui la GPU deve entrare in contatto il più rapidamente possibile.

La scheda video vista parzialmente dall'alto
La scheda video vista parzialmente dall'alto

Se i dati necessari per l'elaborazione non sono disponibili qui dentro, la scheda video punta alla cache L2 che si trova saldata sul die della GPU ed è connessa tramite linee dati ad altissima velocità ai vari GPC che comprendono gli SM. Solo nel momento in cui le informazioni non sono disponibili neanche nella cache di secondo livello, allora la GPU deve puntare agli 8 GB di VRAM montati sulla scheda. Ed è in questo frangente che l'operazione di calcolo comporta un incremento del traffico e una conseguente riduzione delle prestazioni e dell'efficienza energetica. L'architettura Ada Lovelace implementa una cache di secondo livello molto più grande e con una maggiore ampiezza di banda se confrontata con la cache L2 di Ampere, la generazione 3000.

Il risultato finale è avere dei core che insistono con molta meno frequenza sulla VRAM rispetto a quanto avveniva in passato, con un aumento importante delle performance complessive, tra l'altro con l'effetto simultaneo di aumentare di molto anche l'efficienza energetica. Parlando di numeri puri, se gli 8 GB di GDDR 6 con bus a 128 bit viaggiano a 272 GB/s, contro i 12 GB di GGDR 6 con bus a 192 bit della 3060 che spostano 350 GB/s di dati, nell'uso reale la 4060 si comporta come se avesse una velocità di trasferimento della memoria di 453 GB/s e tutto ciò ha importanti ripercussioni sulla capacità di calcolo in game.

Il comportamento dei dati in presenza di una cache L2 di dimensioni ridotte
Il comportamento dei dati in presenza di una cache L2 di dimensioni ridotte
Il comportamento dei dati quando la cache L2 è decisamente più ampia
Il comportamento dei dati quando la cache L2 è decisamente più ampia

Per quanto riguarda le frequenze di lavoro, la GeForce 4060 di MSI, che dovrebbe essere in linea con tutte le schede reference degli altri produttori, viaggia a 1830 MHz di frequenza base con un boost che può spingersi fino a 2460 MHz. Dai nostri test quest'ultimo valore risulta assolutamente confermato visto che in tutti i nostri benchmark abbiamo toccato medie di 2440 MHz, ma dalle nostre rilevazioni è emersa anche la capacità della GPU di spingersi fino a un massimo di 2745 MHz per dei micro-burst in caso di necessità. Confermate anche le frequenze della RAM con 2125 MHz costantemente rispettati dai singoli die di memoria per un totale di 8500 MHz.

Parleremo più avanti dei consumi di questa scheda, nel paragrafo dedicato, ma già in questo frangente possiamo confermare su tutta la linea i proclami portati avanti da NVIDIA in queste settimane evidenziando ancora una volta la bontà dell'architettura Ada Lovelace per tutto quello che concerne l'efficienza energetica che, a tratti, è davvero sorprendente. Il produttore hardware parla di 7 watt in idle, 11 watt durante il decoding video e 110 watt di media nel gaming. I nostri valori di test sono assolutamente in linea con quelli comunicati ufficialmente. Tuttavia questa ottimizzazione non si ripercuote con effetti ugualmente eccellenti sulle temperature visto che la 4060, pur non toccando mai valori preoccupanti, lavora con un quantitativo di gradi ben superiore alle nostre aspettative.

Scheda tecnica MSI VENTUS 2x BLACK GeForce RTX 4060 8GB

  • Architettura: Ada Lovelace a 5 nanometri
  • Interfaccia: PCIe 4.0 x16
  • Frequenza GPU: base 1830 MHz, boost 2460 MHz
  • Calcolo Shader: 15 TFLOP
  • Streaming Multiprocessor: 24
  • CUDA core: 3072
  • ROP: 48
  • RT core: 24 (terza generazione - 35 TeraFLOPS)
  • Tensor core: 96 (quarta generazione - 242 TeraFLOPS)
  • Memoria: 8 GB GDDR6X a 17 Gbps con bus a 128-bit e 272 GB/s (453 GB/s effettivi)
  • Porte:
    • 3x SisplayPort 1.4a
    • 1x HDMI 2.1
  • Total board power: 115 Watt
  • Alimentatore consigliato: 550 Watt
  • Alimentazione ausiliaria: 1x 8-pin
  • Dimensioni: 190 x 110 x 40 mm (dual slot)
  • Prezzo consigliato: 335€

Design

La MSI VENTUS 2x BLACK offre una HDMI e 3 DisplayPort
La MSI VENTUS 2x BLACK offre una HDMI e 3 DisplayPort

La scheda MSI VENTUS 2x BLACK arrivata in redazione presenta un design estremamente compatto, dual slot, con una lunghezza complessiva di circa 19 cm per 11 cm di lunghezza e 4 cm di altezza. Il design è estremamente semplice con una grande copertura in plastica che occupa l'intera parte superiore della scheda e dove sono incassate le 2 ventole da 9 cm di diametro che si preoccupano di tenere la GPU refrigerata e sono semplicemente "abbellite" con il logo MSI. Sul retro troviamo un grande backplate in plastica pulito e lineare, completamente nero, arricchito anche questo dal logo del produttore e dalla scritta GeForce RTX, che presenta alcuni fori per alloggiare le viti del dissipatore e per restituire un feeling estetico leggermente più aggressivo.

Nessun LED RGB o altri vezzi estetici, addirittura è manchevole l'indicazione del modello 4060, ad eccezione della piccola etichetta adesiva con i seriali ed i codici della scheda. Diciamo che minimale è la parola d'ordine e questo farà sicuramente piacere a chi cerca build poco incisive dal punto di vista estetico.

La grandissima attenzione alla compattezza di questo modello, che è sensibilmente più piccolo anche della 4060 Ti Founders Edition che avevamo a disposizione in redazione per un rapido confronto, non si ripercuote sulla disponibilità di porte che rimane adeguato con una HDMI e 3 DisplayPort. Per quanto riguarda invece il connettore energetico, si tratta di un semplice attacco PCI Express da 8 PIN. Nella confezione, tra l'altro, non sono presenti accessori o altri cavi visto che, in concreto, non c'è bisogno di altro per installare e utilizzare in un attimo questa scheda video.

Test sintetici

Speed Way è il benchmark più recente implementato in 3DMark
Speed Way è il benchmark più recente implementato in 3DMark

Partiamo come di consueto dalla nostra piattaforma di testing che si appoggia su un AMD Ryzen 7700X con 32 GB di memoria DDR5 a 6000 MHz. La lunga serie di benchmark sintetici che abbiamo effettuato mettono subito in evidenza il marginale salto prestazionale della 4060 sulla 3060 con delle evidenze importanti per quello che concerne il test Speed Way, il più recente introdotto da 3DMark e capace di spingere veramente al limite il sistema.

3DMark Speed Way
3DMark Speed Way

La situazione migliore di poco in presenza di Time Spy e Fire Strike e, considerato che per le nostre batterie di test utilizziamo soltanto le versioni Extra e Ultra dei due benchmark, ovvero le più esose che viaggiano a risoluzioni 4K, è inevitabile che il boost prestazionale non sia sconvolgente.

3DMark Time Spy Extreme
3DMark Time Spy Extreme
3DMark Fire Strike Ultra
3DMark Fire Strike Ultra

La situazione comincia invece a diventare molto più interessante nel momento in cui entra in gioco il ray tracing: nel test puro di 3DMark vediamo che la 4060 viaggia intorno al 25% di performance in più rispetto alla 3060, tra l'altro con il test più pesante a 20 sample, mentre con Port Royal siamo quasi al 20% di performance aggiuntive con la GPU di generazione più nuova.
Nei test che utilizzano le varie tecniche di super sampling, il confronto limitato alla serie 40 evidenzia valori assolutamente in linea con lo scaling della componentistica montata nei vari die Ada Lovelace.

Proporzioni e distanze rispettate anche dalla Blue Room del VRMark.

VRMark Blue Room
VRMark Blue Room

Test in gioco

Cyberpunk 2077 è il titolo perfetto per verificare le performance in ray tracing e tutte le tecnologie di super sampling
Cyberpunk 2077 è il titolo perfetto per verificare le performance in ray tracing e tutte le tecnologie di super sampling

Passando alla nostra batteria di test con i titoli più interessanti sul mercato, quelli che permettono di ottenere valori e dati stabili e direttamente confrontabili, il peso di un processore di fascia alta, il nostro 7700X e non di fascia altissima o comunque di top di gamma, può avere alcune ripercussioni sui valori raccolti, soprattutto nel momento in cui la risoluzione di riferimento è il 1080p o addirittura una conta di pixel inferiore a causa dell'adozione delle varie tecnologie di super sampling.

Rimaniamo però convinti che andare a recensire una GPU entry level come la 4060 con un 7800X3D o un i9-13900K abbia veramente poco senso in termini di situazione d'uso reale nelle build dei giocatori che, molto difficilmente, si troveranno ad abbinare una scheda video di questa fascia con il più potente processore disponibile sul mercato. Siamo quindi stati bene attenti a riportare in linea anche i valori delle GPU utilizzate come confronto nei vari benchmark, così da tenere conto delle capacità di calcolo della CPU.

Apriamo le danze con i videogiochi che supportano DLSS 3 e che più di tutti permettono di avere un riferimento immediatamente percepibile ed evidente delle potenzialità della GeForce RTX 4060 nel momento in cui entrano in gioco i Tensor Core. Quando possibile, nella nostra batteria di test abbiamo inserito anche i valori relativi all'FSR di AMD e all'XeSS di Intel che ci consentiranno di avere dei riferimenti in futuro con le schede video che non possono accedere al DLSS. Infine, se non direttamente specificato, la modalità utilizzata per il super sampling è sempre quella Performance mentre per i valori con risoluzione nativa, abbiamo anche effettuato dei benchmark tenendo disattivato il ray tracing così da evidenziare le performance della scheda in pura rasterizzazione.

Returnal e Watch Dogs: Legion ci permettono di fare i conti con effettistica, particellari e ray tracing spinti all'interno di ambientazioni vaste e ricche di poligoni guardando più da vicino la forza della 4060 riducendo di molto l'effetto delle tecnologie di upscaling, nel caso del titolo Ubisoft per un naturale invecchiamento, mentre per quello che concerne il gioco di Housemarque per un'evidente dipendenza dalle performance della CPU.

A chiudere la nostra batteria ci sono una manciata di titoli d'annata che ci permettono di evidenziare le performance della scheda nella rasterizzazione pura, eliminando dal mucchio qualsiasi tecnologia di upscaling. In coda c'è infine Dirt 5 che dimostra, se ce ne fosse ancora il bisogno, come e quanto la 4060 è capace di gestire il ray tracing con ripercussioni sui frame per secondo assolutamente accettabili e perfettamente in linea, con le dovute proporzioni, con le performance della 4060 Ti e della 4070.

Consumi e temperature

Le 2 ventole montate sulla MSI VENTUS 2x BLACK sono da 9 cm
Le 2 ventole montate sulla MSI VENTUS 2x BLACK sono da 9 cm

Come già raccontato in apertura di articolo, se c'è un aspetto in cui il valore della 4060 è incontestabile, soprattutto rapportato alle generazioni precedenti, è quello relativo ai consumi.
La MSI VENTUS 2x BLACK al centro della nostra recensione può essere considerata alla stregua di una reference board, una sorta di Founders Edition che rispetta alla perfezione le specifiche indicate da NVIDIA per la sua GPU di fascia più economica. Al lancio sono previste numerose altre soluzioni che andranno a spingere forte sul fronte delle frequenze e su soluzioni di raffreddamento più audaci.

Ma ciò che ci interessa in questo frangente è evidenziare tutti quei numeri che è possibile evincere dai nostri test.
Innanzitutto la scheda video non ha mai superato il confine dei 77 gradi per tutto il corso dei nostri test. Il nostro setup di prova, in questa occasione, è un case NZXT H7 Flow con raffreddamento a liquido, triplo setup di ventole frontali, una ventola posteriore e una superiore, tutte da 12 cm di diametro. La scheda era quindi installata in una build sicuramente generosa in termini di ventilazione, magari non in linea con una build molto economica, ma neanche particolarmente spinta sul fronte della refrigerazione. Non andare oltre i 77 gradi sia in game, che durante l'encoding video, è quindi un risultato accettabile, che guadagna valore se rapportato alla temperatura media di 65 gradi che abbiamo ottenuto dopo circa 8 ore di testing costanti. A dovere di cronaca, la temperatura più bassa toccata dalla scheda video, dopo l'avvio di Windows 11, è stata di 35 gradi.

La GeForce RTX 4060 di MSI confrontata con la 4060 Ti Founders Edition di NVIDIA
La GeForce RTX 4060 di MSI confrontata con la 4060 Ti Founders Edition di NVIDIA

Ci saremmo sicuramente aspettati qualche grado in meno, soprattutto confrontando richieste energetiche e frequenze di lavoro della 4060 Ti che, sul fronte delle temperature, sicuramente si comporta molto meglio. Bisogna però sempre tenere in considerazione le dimensioni davvero ridotte di questa scheda video e due ventole che pur risultando rumorose sotto stress pesante, non diventano mai fastidiose.

Per quanto riguarda invece i consumi, possiamo confermare i valori di 7 watt di assorbimento in idle mentre, per quanto riguarda il decoding video, le nostre rilevazioni hanno mostrato un'oscillazione tra gli 11 watt comunicati ufficialmente da NVIDIA e i 12 watt da noi rilevati. Eccellente, infine, il consumo durante il gaming. La scheda video ha un TGP dichiarato di 115 Watt (pensate che la 3060 viaggia sui 170 Watt e la 2060 sui 160 Watt; persino la 1060 raggiunge i 120 Watt di TGP) che è stato toccato e superato solo in condizioni estremamente sporadiche e praticamente mai in gaming: ovvero durante alcuni stress test con i benchmark sintetici e in fase di encoding di un flusso video in 4K con Handbrake. Al di fuori di questo uso estremamente specifico, la scheda si è sempre mossa in valori che variano tra i 52 Watt e i 112 Watt con una media reale, dopo un round di test di circa 8 ore, di 97 Watt.

NVIDIA ha effettuato una serie di ipotesi di risparmio sulla bolletta energetica effettuando un upgrade alla 4060
NVIDIA ha effettuato una serie di ipotesi di risparmio sulla bolletta energetica effettuando un upgrade alla 4060

Chiaramente la questione consumi non può essere una variabile capace di influenzare in modo determinante la propensione all'acquisto di una GPU con questo cartellino del prezzo (parliamo comunque di più di 300€), ma è chiaro che sul medio e lungo periodo qualcosa lo si può risparmiare sulla bolletta elettrica nel momento in cui si effettua un upgrade da una delle tre generazioni NVIDIA più recenti e, a livello teorico, una scheda che prevede il passaggio continuativo di meno corrente, può durare più a lungo perché è soggetta a meno stress.

Conclusioni

Prezzo 335 €

Multiplayer.it

8.0

Ci sentiamo molto tranquilli nel ripartire proprio da quanto detto in occasione della 4060 Ti nel fare un sunto di questa recensione della GeForce RTX 4060: una GPU che scardina i consueti presupposti della fascia di mercato più bassa (e si potrebbe discutere a lungo sul concetto odierno di entry level) proponendo una soluzione che costa quanto il modello equivalente della generazione precedente, ma è meglio sotto ogni singolo punto di vista. Certo, è vero che oggi sul mercato abbiamo anche un'alternativa recente di AMD, quella RX 7600 che tra l'altro permette di risparmiare altri 40-50€ a seconda delle offerte sul mercato, ma la proposta di NVIDIA presenta valori di benchmark che nelle condizioni a lei peggiori, ovvero nel rastering puro, sono inferiori al 5% della concorrente, ma che la fanno svettare di un 15-20% nel momento in cui subentra il ray tracing e diventano semplicemente non confrontabili (nel vero senso della parola) quando entra in gioco il DLSS 3. E non è neanche da trascurare l'ipotesi di sfruttare la 4060, magari in occasione di un upgrade del monitor, anche in risoluzione 1440p quando i videogiochi sono ben ottimizzati, se l'esigenza non è soltanto quella di viaggiare ad altissimi frame rate.

PRO

  • Dimensione compatta e prezzo molto abbordabile
  • Consumi davvero eccellenti
  • Quando subentra il DLSS 3 diventa utilizzabile anche per il 1440p

CONTRO

  • Per i cultori dei puri numeri in rasterizzazione, il salto prestazionale dalla precedente generazione può essere discutibile
  • Ci aspettavamo temperature di esercizio inferiori di qualche grado
  • Se si punta al risparmio puro, la serie 30 e persino la RX 7600 sono valide alternative