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Naruto to Boruto: Shinobi Striker, la recensione

Naruto torna su console e PC con un titolo da gustare quasi completamente online

RECENSIONE di Simone Pettine   —   08/09/2018

Grazie a Bandai Namco gli amanti di serie manga e anime di successo possono dormire sogni tranquilli: prima o poi salterà fuori la pubblicazione di un videogioco a tema, dalla qualità (salvo rare eccezioni) più che discreta. Tra le frecce più potenti in dotazione all'arco del publisher ovviamente è impossibile non citare Dragon Ball e Naruto, serie che continuano a proporre a cadenza quasi annuale produzioni di tutto rispetto. Per quanto riguarda i celebri ninja, è impossibile non ricordare almeno qualche sequenza tratta dai validissimi Ultimate Ninja Storm, serie al momento arrestatasi con il quarto capitolo, che neanche a farlo apposta concludeva l'arco narrativo principale. Ma il manga di Naruto, come sapranno bene i fan, prosegue: ha solo cambiato nome e protagonisti, con Boruto: Naruto's Next Generation. Naruto to Boruto: Shinobi Striker rappresenta benissimo questo delicato momento di passaggio tra generazioni, con una natura ibrida che a dispetto di qualche difetto è riuscita comunque a convincerci.

Gameplay: i veri Ninja sono social e giocano online

Una premessa è doverosa, Naruto to Boruto: Shinobi Striker non è Naruto Ultimate Ninja Storm 5, né per le atmosfere, né per il genere e neppure per la profondità. Gli amanti della serie dovranno quindi prendere in mano una bella tazza di camomilla e sedersi con molta calma prima di leggere questa recensione, perché contenuti e modalità di gioco proposte dal titolo potrebbero spiazzarli. Naruto to Boruto: Shinobi Striker è prima di ogni altra cosa (e soprattutto) un gioco pensato per la modalità online, sia cooperativa sia (e molto di più) competitiva. Si prende parte ad incontri rapidi sfidando gli altri giocatori, ancora meglio si lascia la propria adesione per il Torneo di Ninja (stagionale) e si cerca di scalare le classifiche incontro dopo incontro, battaglia dopo battaglia, fino a diventare davvero i migliori nella rete con l'ambitissimo Rango S1 (e di ranghi ce ne sono 25 in tutto, quindi in bocca al lupo).

Naruto to Boruto: Shinobi Striker, la recensione

La direzione intrapresa dunque è quella già vista e sperimentata da Bandai Namco con Dragon Ball Xenoverse 2, a fronte dell'eliminazione completa della modalità storia, di cui vi parleremo più avanti. I Dragon Ball Xenoverse tornano comunque utilissimi come termine di paragone, perché condividono con Naruto to Boruto: Shinobi Striker non solo l'anima multiplayer online, ma anche la profonda componente personalizzabile e le dinamiche social. Mai come prima d'ora i Ninja del franchise Naruto si sono modernizzati: il giocatore spende così la prima mezzora di gioco con un editor piuttosto corposo in cui deve selezionare ogni più piccolo dettaglio per creare il suo alter ego, dal villaggi di provenienza al colore dei capelli, dal soprabito agli accessori, nonché una tra quattro classi di gioco principali (attacco ravvicinato, attacco a distanza, difensore, guaritore). Tutto questo, ovviamente, perché dovrà distinguersi nettamente dalla miriade di altri ninja online creati da altrettanti giocatori che ambiscono a raggiungere il rango più alto di tutti.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker, la recensione

Come se non bastasse, ci pensa l'HUB principale a ricordarci in ogni momento che Naruto to Boruto: Shinobi Striker è social che più social non si può: viene effettuata automaticamente (ma non è indispensabile per avviare il gioco) la connessione ad internet ad ogni nuova partita, mentre un bigliettino da visita in alto a sinistra sullo schermo ci ricorda il nome del nostro avatar, il livello raggiunto, titoli e rango; è anche possibile richiamare l'apposito menù contestuale per approfondire i dettagli, con il numero di partite vinte, missioni completate, KO subiti, e da qualche parte ci sarà pure il numero di secondi speso nel camerino per cambiare l'acconciatura dei Ninja. Tutta questa personalizzazione, comunque, a cosa sarà mai finalizzata? Ad un action game decisamente solido, questo sì.

Trofei PlayStation 4

Naruto to Boruto: Shinobi Striker possiede un Trofeo di Platino scintillante che farà sicuramente gola ai Cacciatori di Trofei. Ottenerlo non è un'impresa impossibile, quanto potenzialmente noiosa, dato che richiederà un enorme livello di grinding; il tutto poi potrà richiede più o meno tempo a seconda della bravura del singolo giocatore. Vi sono infatti 100 partite da vincere in ognuna delle modalità di gioco online presenti, 1000 partite in totale da giocare (a prescindere dal risultato), tutte le missioni dell'Arena VR da completare e tutti gli insegnanti ninja disponibili da portare al massimo livello (il ché richiedere partite su partite extra).

Un action game solido e fedele alla serie

Naruto to Boruto: Shinobi Striker deve scontare la presenza sul mercato di ben quattro illustri predecessori appartenenti alla serie Ultimate Ninja Storm: se loro non esistessero brillerebbe di luce propria, e brillerebbe anche un sacco. Purtroppo i fantasmi dei titoli del passato lo costringono a splendere, semmai, di luce riflessa o dell'entusiasmo dei fan, facendolo apparire come un action game semplificato. In realtà, sebbene non arrivi ai livelli di profondità e di eccellenza dei picchiaduro della serie, Naruto to Boruto: Shinobi Striker semplificato non lo è affatto. E a dirla tutta non è neppure un picchiaduro: è un action game articolato in varie missioni, alcune più riuscite di altre, ma tutte comunque divertenti e funzionali a permettere al giocatore l'immersione all'interno di un mondo che ama e che già conosce benissimo. Probabilmente è anche per questo che manca una qualsiasi modalità storia: gli sviluppatori hanno dato per scontato che la trama del manga sia già nota in praticamente tutti i suoi aspetti, e che il titolo venga acquistato da chi voglia impersonare i propri ninja preferiti e soprattutto darsele di santa ragione online. Particolare cura è stata riservata allo sviluppo verticale dei livelli, permettendo ad esempio di scalare qualsiasi superficie solida grazie al chakra, con un'incredibile fedeltà all'opera di partenza.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker, la recensione

Il sistema di combattimento è intuitivo quanto basta, e un paio di missioni tutorial aiuteranno a prenderci confidenza molto rapidamente: i ninja possiedono un attacco pesante e uno più leggero, una meccanica di salto potenziato con il chakra (pressione prolungata di R2), un paio di tecniche speciali attivabili con i tasti dorsali, e la super mossa finale. La differenza la fanno l'esperienza in combattimento, lo studio dei vari tipi di classi a disposizione, e il giusto equipaggiamento: quest'ultimo è articolato in consumabili, armi e accessori di vario tipo, che andranno o acquistati tramite la moneta di gioco o trovati (con un po' di fortuna) tra le ricompense delle varie missioni. La modalità storia è completamente assente: supplisce la nuova Arena VR dove è possibile "simulare" gli eventi e gli scontri più importanti del passato, un modo simpatico ma poco elaborato per proporre un mix di situazioni e personaggi in un calderone di missioni che, a dispetto di quanto potrebbe sembrare, svolge comunque il suo dovere. Completano l'HUB di gioco (che ricordiamo, è il vialetto d'accesso per l'arena online) una biblioteca dove selezionare il proprio Maestro Ninja (per sbloccare mosse peculiari e via via più potenti), una Taverna gestita da Sakura (qui potete modificare l'aspetto del vostro alter ego) e il negozio di Ten Ten, dove acquisterete nuovi consumabili e armi o semplicemente riscatterete le ricompense delle missioni. Il modo probabilmente più "corretto" per divertirsi con Naruto to Boruto: Shinobi Striker è quello di completare tutte le missioni VR disponibili ai vari livelli di difficoltà, prendendo così dimestichezza con le meccaniche di gioco, quindi sbloccare le proprie mosse preferite tramite i maestri Ninja, e poi dedicarsi all'online. Che a conti fatti resta sempre il cuore pulsante della produzione, nonché l'area di gioco giusta dove cercare le dovute soddisfazioni.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 69,90 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (24)
7.4
Il tuo voto

Naruto to Boruto: Shinobi Striker è un titolo molto diverso dai capitoli precedenti della serie: si lascia da parte il picchiaduro per passare ad un action game più accessibile ed immediato, profondo quanto basta ma raramente esaltante; adeguatamente padroneggiato, comunque, riesce a dare le dovute soddisfazioni. La modalità storia è stata completamente messa da parte, e rimpiazzata da un gruppo di missioni offline che servono a prendere confidenza con le meccaniche di gioco: il cuore pulsante della produzione resta infatti il multiplayer competitivo online, e con lui la scalata verso l'olimpo dei Ninja, incontro dopo incontro. I fan del manga e dell'anime apprezzeranno soprattutto il nuovo level design verticale, con scontri in 3D ora fedelissimi alla serie originale, e con la possibilità di sfruttare il chakra per scalare qualsiasi superficie solida.

PRO

  • Situazioni, personaggi e livelli estremamente fedeli alla serie
  • Un action game non eccellente, ma funzionale
  • Interessante l'idea dei Maestri Ninja

CONTRO

  • Servono modalità online più variegate
  • L'Arena VR non compensa adeguatamente la Modalità Storia
  • Azione fluidissima, ma scenari pochi ricchi