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NeverAwake, la recensione del twin-stick shooter che sembra nato da un incubo di Tim Burton

Incubi terribili, azione frenetica e tanta personalizzazione nella recensione di NeverAwake, un twin-stick shooter degno della vostra attenzione.

NeverAwake, la recensione del twin-stick shooter che sembra nato da un incubo di Tim Burton
RECENSIONE di Simone Pettine   —   30/01/2023

Qualsiasi etichetta, si sa, lascia il tempo che trova. Le classificazioni esistono per mera comodità degli utilizzatori, e così per i generi videoludici. Vero è che ne esistono alcuni davvero più riconoscibili di altri, e sui quali si può intervenire, come contaminazione, fino ad un certo punto. I twin-stick shooter rientrano probabilmente in quest'ultima categoria: due levette analogiche per controllare il protagonista, fuoco rapido contro ogni oggetto che si muove a schermo, azioni rapide, mille nemici a schermo.

Come variare il solito piatto, allora? Come offrire qualcosa che sia immediatamente riconoscibile in un mercato saturo ormai di pubblicazioni di ogni tipo, con un numero imprecisato di videogiochi che ogni mese - per cause di forza maggiore - finiscono inevitabilmente nell'oblio, senza neppure pochi secondi di gloria? Direzione artistica e atmosfera dovrebbero essere le risposte più immediate al dilemma. Lo sono certamente per NeverAwake, sviluppato da Neotro e pubblicato su tutte le piattaforme esistenti da Phoenixx: ad averci colpito, prima ancora del gameplay che comunque si difende egregiamente, sono stati il contesto e l'ambientazione perturbante.

Scopriamolo nella recensione di NeverAwake, che abbiamo completato su Nintendo Switch.

La trama: tra incubi e paure quotidiane

Ecco Rem, l'inquietante protagonista di NeverAwake
Ecco Rem, l'inquietante protagonista di NeverAwake

NeverAwake propone un'avventura onirica, ambientata in un inquietante mondo dei sogni; ma sarebbe più corretto forse definirlo "mondo degli incubi". La trama è estremamente criptica, dettaglio che contribuisce a mantenere desta l'attenzione fino ai titoli di coda, benché manchino sorprese degne di questo nome. Il protagonista è Rem, una strana entità destinata ad affrontare orde di nemici in un mondo che non è certo il nostro. Ma la vicenda di Rem è legata a quella di Yuki, ragazzina che non sembra essere in grado di svegliarsi. Prigioniera per qualche motivo dei propri incubi, dovrà attendere che l'alter ego onirico spazzi via tutti i mostri generati dalle sue paure.

In effetti, ed è questo un altro aspetto molto originale della produzione, in NeverAwake non ci si ritrova ad affrontare i classici nemici del genere - demone, alieni, mostri vari ed eventuali. Ogni creatura in ogni mondo proposto dagli sviluppatori di Neotro rappresenta la simbolizzazione (assai palese) delle paure di una semplice ragazzina. Può sembrare assurdo, ma Rem si ritrova ad affrontare così melanzane gigantesche, cani deformi, persino qualche dentista: insomma, tutti quegli aspetti spiacevoli della vita di ogni essere umano (a chi piacciono i dentisti? e a chi le melanzane suvvia?), perfettamente accettabili da svegli, ma angoscianti e opprimenti quando rielaborati dall'irrazionalità della dimensione onirica.

Tematica è anche la suddivisione dei livelli (circa ottanta in totale) all'interno di quattro macro-aree che presentano poi al loro interno minime variazioni. La varietà non è in effetti l'aspetto più riuscito della produzione, anche per il riciclo continuo di nemici di livello in livello; ma considerando le dimensioni del prodotto in sé non si tratta di limiti significativi. La progressione è inframmezzata con piccoli specchietti testuali: questi ultimi riferiscono alcuni particolari, considerazioni o eventi legati alla dormiente. Diventa così sempre più chiaro che cosa sia effettivamente successo; ma il finale (in realtà diviso in due differenti possibilità) resta vincolato alle scelte del giocatore.

Gameplay: uno shooter dalle tante possibilità

Se quello che cercate è l'azione frenetica, NeverAwake saprà accontentarvi
Se quello che cercate è l'azione frenetica, NeverAwake saprà accontentarvi

L'anima di NeverWake, si è detto, è quella del twin-stick shooter: praticamente uno sparatutto su binari (a volte con biforcazioni) in cui il giocatore controlla i movimenti di Rem (stick sinistro) e il puntamento della sua arma da fuoco (stick destro). I tasti dorsali della console permettono di eseguire l'attacco speciale, ad ampio raggio e utile quindi sia a scopi offensivi che difensivi, poiché può anche "parare" alcuni colpi nemici (ZR); e la schivata (ZL). NeverAwake non rientra né tra i rappresentati più semplici del genere né tra quelli propriamente proibitivi: in realtà la proposta è davvero equilibrata, i livelli più accessibili cedono via via il passo a proposte più complesse. Ma il tutto può essere gestito in vari modi: o abilitando dalle impostazioni il fuoco automatico (rendendo la fruizione letteralmente una passeggiata) o sbloccando potenziamenti utili.

Questa gestione è molto interessante, perché evita di scontentare sia i veterani che i nuovi arrivati, mettendo d'accordo un po' tutti quanti; ognuno può inoltre valorizzare il proprio stile di gioco, assecondato dalle tantissime possibilità di personalizzazione presenti. Se il vostro è un approccio aggressivo, allora avrete bisogno di quei potenziamenti che, ad esempio, ricaricano l'attacco speciale in base ai colpi inferti ai nemici; se preferite giocare d'astuzia, forse è invece opportuno sbloccare il terzo scudo, permettendo a Rem di subire un colpo in più rispetto ai classici tre (prima del game over). Le possibilità sono davvero tante, e vengono sbloccate man mano che si procede nell'avventura principale, spendendo le gemme dell'anima, o pietre dell'anima, insomma il titolo è completamente in inglese quindi scegliete da voi la traduzione che preferite.

Uno dei tanti boss da incubo di NeverAwake
Uno dei tanti boss da incubo di NeverAwake

A queste gemme si lega in effetti l'intero gameplay. Normalmente uno shooter di questo tipo richiede di arrivare dal punto A al punto B eliminando il maggior numero possibile di nemici a schermo per aumentare il proprio punteggio: la direzione può poi essere orizzontale o verticale, o anche diagonale. NeverAwake invece non funziona così: per completare un determinato livello occorre guadagnare le gemme rilasciate dai nemici (o presenti nel mondo di gioco) fino a riempire l'apposito indicatore. Se intanto il livello è "terminato", si passa al "secondo giro", cioè dal loop 1 al loop 2, e via dicendo. Di solito, è ovvio, bastano un paio di loop per raccogliere tutto il materiale necessario; e si procede poi oltre. Non mancano interessanti scontri con i boss, solitamente ogni tre livelli standard, i quali funzionano allo stesso modo: bisogna riempire di colpi il gigantesco (e pericoloso nemico) fino a fargli rilasciare abbastanza gemme.

Complici le dimensioni estremamente contenute dei singoli livelli, NeverAwake si presta splendidamente alle sessioni "mordi e fuggi"; e - ma questo è un parere più personale - forse Nintendo Switch, per via della portabilità, è la console più adatta ad un'esperienza di questo tipo. D'altra parte, le prestazioni (tempi di caricamento inclusi) non sono eccezionali. Siamo sicuri che anche un titolo contenuto come questo altrove si veda e fruisca meglio. Su Nintendo Switch fa comunque il suo lavoro, senza infamia e senza lode; parliamo sempre e solo del comparto tecnico, lo ribadiamo.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
7.2
Il tuo voto

NeverAwake è un twin-stick shooter molto particolare, sia nelle meccaniche che nell'atmosfera. La progressione, tutto sommato lineare, si basa su una proposta atipica: non è necessario eliminare per forza tutti i nemici, né arrivare dal punto A al punto B per completare il livello. Bisogna invece raccogliere quante più gemme possibili, fino a portare l'indicatore al 100%. Queste stesse gemme vengono poi utilizzate per sbloccare potenziamenti di vario tipo, utili sia per rendere più semplice la sfida sia per personalizzare il proprio stile di gioco. Parliamo di veri e propri elementi ruolistici, anche se estremamente semplificati: oggetti da equipaggiare, ponderare, potenziare. L'atmosfera burtoniana, perfetta per rendere la narrazione dell'incubo dal quale sembra impossibile svegliarsi, rende infine il prodotto di Neotro subito riconoscibile; stile e direzione artistica di NeverAwake, pur con tutti i limiti del caso, costituiscono quindi un valore irrinunciabile. Veterani e giocatori occasionali possono tranquillamente dare a tutto ciò di cui vi abbiamo parlato una possibilità. Sperando che non restino intrappolati nell'oscurità, come la protagonista.

PRO

  • Esperienza ben bilanciata
  • Tante possibilità di personalizzazione
  • Atmosfera affascinante

CONTRO

  • Comparto tecnico non memorabile, almeno su Nintendo Switch
  • Evidente riciclo di nemici e ambienti
  • Rigiocabilità limitata