La recensione di Next Stop Nowhere mette in evidenza ancora una volta il talento di Night School Studio con il genere delle avventure a base narrativa. Parliamo infatti degli autori di due ottimi titoli come Oxenfree e Afterparty, questa volta alle prese con le atmosfere sci-fi di una storia ambientata nello spazio, caratterizzata da uno stile grafico molto più essenziale del solito.
Non cambiano tuttavia le meccaniche a cui il team di sviluppo californiano ci ha abituati, con un gameplay ridotto al minimo, che funge da mero accessorio per consentirci di procedere nella trama e conoscere i buffi personaggi che la popolano, mentre a bordo della nostra astronave voliamo di stazione in stazione per completare una missione complessa quanto imprevista.
Storia
Come detto, è la storia la grande protagonista di Next Stop Nowhere, o meglio la sceneggiatura: i dialoghi fra i personaggi sono brillanti, le situazioni messe in campo fresche e divertenti, e un sistema di scelte ci permette di influenzare in qualche modo l'andamento degli eventi. Il protagonista dell'avventura, un corpulento corriere spaziale di nome Beckett, si imbatte per caso nell'affascinante ex cacciatrice di taglie Serra e decide di aiutarla quando quest'ultima si ritrova braccata dai ranger galattici.
Il figlio della donna si è infatti messo nei guai, finendo nella lista dei ricercati, e nessuno sa dove sia finito. Desiderosi di aiutare la nostra nuova amica, pur catapultati in questa situazione all'improvviso, proveremo a seguire le tracce del ragazzo e ad entrare in contatto con i suoi vecchi amici, rischiando però di diventare noi stessi dei criminali. Il tutto nell'ambito di una campagna che ci accompagnerà per qualcosa come quattro ore: una durata leggermente inferiore rispetto ai precedenti titoli del team, ma comunque sufficiente.
Gameplay
Sostanzialmente funzionale alla trama, il gameplay del nuovo titolo di Night School Studio non propone particolari sfide o meccaniche complesse, limitandosi anzi ad accompagnarci nell'avventura e a fornirci qualche passatempo per ammazzare la noia. Rientrano nella lista le mansioni da svolgere all'interno dell'astronave di Beckett, gestita da una simpatica intelligenza artificiale, una serie di puzzle ambientali molto semplici e il controllo diretto della navicella in determinate sequenze, quando ad esempio ci si ritrova a essere inseguiti o bisogna evitare i pericolosi ostacoli di un campo di asteroidi.
È possibile giocare utilizzando i comandi touch oppure un controller Bluetooth, ma sorprendentemente anche in questo caso è la seconda opzione quella migliore. Toccando lo schermo si gestisce infatti il personaggio in maniera indiretta, indicandogli i posti in cui spostarsi, mentre con il joypad lo si può muovere direttamente tramite lo stick analogico e agire sui pulsanti principali nel momento in cui compaiono una possibile interazione o una scelta narrativa da compiere.
Realizzazione tecnica
Lo stile grafico di Next Stop Nowhere appare molto più essenziale e cartoonesco rispetto ai già citati Oxenfree e Afterparty, con un approccio quasi low poly ai personaggi e alle ambientazioni, sebbene determinate soluzioni visive (vedi la connotazione dei dialoghi) si rifacciano ai precedenti progetti del team. Ad ogni modo, lo stile risulta fin da subito gradevolissimo e quasi strizza l'occhio a The Legend of Zelda: The Wind Waker, il che ovviamente rappresenta un plus per i fan della serie Nintendo.
Il comparto audio, ad ogni modo, non è da meno: la colonna sonora è essenziale e si limita a farsi sentire in alcune occasioni, ma i dialoghi in inglese (sottotitolati in italiano) ci sono piaciuti davvero tanto, sono interpretati davvero bene e contribuiscono a creare un legame con i protagonisti della storia. Peraltro vengono recitati in maniera sbarazzina e rapida, senza appesantire sessioni di gioco che potrebbero magari svolgersi in mobilità.
Conclusioni
Next Stop Nowhere è un altro centro per Night School Studio, il terzo di fila dopo Oxenfree e Afterparty. La nuova ambientazione sci-fi scelta dal team per quest'avventura narrativa funziona alla grande e vanta dei gran bei personaggi, caratterizzati molto bene sia dal punto di vista grafico (nonostante lo stile essenziale, quasi low poly, adottato per l'occasione) che, soprattutto, per quanto concerne i dialoghi, che abbiamo davvero apprezzato. Non aspettatevi ovviamente da questo titolo un gameplay evoluto o un grado di sfida consistente, bensì lasciatevi trasportare dalla qualità della sceneggiatura e dalla simpatia dei protagonisti verso un buffo, avvincente viaggio spaziale.
PRO
- Comparto narrativo brillante
- Ottimi dialoghi, molto ben interpretati
- Stile grafico essenziale e gradevole
CONTRO
- Comandi touch migliorabili, meglio il controller
- Gameplay piuttosto limitato, come da tradizione
- Qualche glitch e qualche crash da risolvere