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Ni no Kuni: Cross Worlds, la recensione dello spettacolare MMORPG di Level-5

A quasi un anno dal debutto giapponese, il nuovo MMORPG sviluppato da Level-5 arriva anche in occidente su iOS e Android: la recensione di Ni no Kuni: Cross Worlds.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   31/05/2022
Ni no Kuni: Cross Worlds
Ni no Kuni: Cross Worlds
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Il debutto occidentale di Ni no Kuni: Cross Worlds ci mette nuovamente a contatto con una generazione di mobile game caratterizzati da un valore produttivo inedito per questo mercato, in quanto spesso pensati per approdare in contemporanea anche su PC e console, come accaduto di recente con Genshin Impact.

La serie è diventata molto popolare anche da noi a partire dall'episodio sviluppato in esclusiva per PS3, La Minaccia della Strega Cinerea, ma i collegamenti con il mondo degli smartphone e delle esperienze in portabilità sono sempre stati presenti: basti pensare che l'esordio è avvenuto su Nintendo DS e che il primo capitolo mobile risale al 2010.

Dunque ciò a cui stiamo assistendo più che una rivoluzione è una sorta di ritorno alle origini, sebbene nella forma di un MMORPG con alcuni aspetti anche piuttosto oscuri, vedi il substrato a base di blockchain e criptovalute di cui molti parlano con ben poco entusiasmo.

A ogni modo, l'attesa è finita: ecco la recensione di Ni no Kuni: Cross Worlds.

Storia

Ni no Kuni: Cross Worlds, il nostro personaggio si collega a Soul Divers
Ni no Kuni: Cross Worlds, il nostro personaggio si collega a Soul Divers

Il magico mondo di Ni no Kuni è stato raccontato più volte da Level-5, anche in formati diversi da quello videoludico. Capita quasi sempre che i protagonisti della storia si ritrovino improvvisamente proiettati in questo luogo misterioso, alle prese con minacce da affrontare e persone in difficoltà a cui fornire il proprio aiuto, e Cross Worlds da questo punto di vista non fa eccezione.

Cambia però l'incipit, con un espediente narrativo magari non originalissimo, ma efficace: una multinazionale ha scoperto come collegare il nostro universo a quello di Ni no Kuni, dando vita a una sorta di gioco in realtà virtuale che la gente scalpita per poter utilizzare. Quando però siamo noi a collegarci a Soul Divers, succede qualcosa d'inaspettato.

Lo stile di Ni no Kuni: Cross Worlds
Lo stile di Ni no Kuni: Cross Worlds

Sembra infatti che il nostro alter ego sia una sorta d'ibrido, una creatura che appartiene in realtà a due mondi contemporaneamente e che proprio per questo dispone della capacità di cambiare le cose. Trovatosi ad assistere al feroce scontro fra un misterioso assalitore e la regina Sia del Regno Senza Nome, il protagonista riceve in dono un grande potere prima di essere teletrasportato via da Cluu.

Quest'ultimo rappresenta un po' la mascotte dell'avventura: un buffo maiale volante e parlante che non mancherà di vivacizzare ogni situazione e ogni dialogo (a proposito: il gioco è completamente doppiato in inglese o giapponese, con sottotitoli in italiano), accompagnandoci nella missione di ricostruire il Regno Senza Nome dopo aver chiesto aiuto ai territori circostanti, a cominciare da Eostaria.

Struttura

Ni no Kuni: Cross Worlds, il nostro Spadaccino e il suo inventario
Ni no Kuni: Cross Worlds, il nostro Spadaccino e il suo inventario

All'inizio dell'avventura ci verrà chiesto di selezionare una fra le cinque classi disponibili, ovverosia Strega, Distruttore, Ingegnere, Fuorilegge e Spadaccino. A seconda della nostra scelta, potremo disporre di abilità differenti: incantesimi dalla distanza, una grossa resistenza fisica, la possibilità di evocare meccanismi e armi, di tirare con l'arco o di combattere con la spada. Avremo inoltre modo di modificare l'aspetto di ogni combattente grazie a un editor e a un'abbondanza di oggetti cosmetici da sbloccare.

Dopo la fase introduttiva e l'approdo a Eostaria, potremo prendere parte a una quantità enorme di attività differenti, muovendoci all'interno degli scenari insieme a tutti gli altri giocatori presenti sul nostro server, come succede appunto negli MMO. Come detto, il nostro obiettivo sarà quello di ricostruire il regno che è appena stato distrutto, e per farlo dovremo esplorare un totale di tredici differenti location, a cui però avremo la possibilità di accedere solo salendo di livello.

Ni no Kuni: Cross Worlds, il protagonista esplora uno dei primi scenari
Ni no Kuni: Cross Worlds, il protagonista esplora uno dei primi scenari

Questo tipo di approccio mostra inevitabilmente il fianco a un certo grado di ripetitività, visto che spesso e volentieri gli incarichi necessari per migliorare la reputazione e quindi procedere verso nuove fasi della storia si rivelano delle semplici fetch quest, o addirittura sono presenti missioni che potremo completare in automatico tramite l'esborso di qualche moneta.

Bisogna inoltre accettare l'invadenza di un'interfaccia che sembra sempre intenzionata a distrarci con qualcosa di nuovo, che si tratti di un achievement sbloccato o di un oggetto diventato disponibile, di gettoni per le evocazioni o di premi legati all'accesso, di eventi speciali a tempo o altro ancora: un'impostazione decisamente "orientale" che però potrebbe apparirvi fin troppo caotica e frammentaria.

Gameplay

Ni no Kuni: Cross Worlds, uno dei personaggi che ci fornirà degli incarichi
Ni no Kuni: Cross Worlds, uno dei personaggi che ci fornirà degli incarichi

Le meccaniche di Ni no Kuni: Cross Worlds si rifanno alla tradizione degli MMORPG, dunque con combattimenti in tempo reale in cui però dovremo fare i conti con un sistema di controllo touch piuttosto caotico e male organizzato, privo al momento di opzioni che consentano d'impostare i comandi in maniera differente.

Abbiamo infatti uno stick analogico virtuale nella parte sinistra dello schermo che però troppo spesso viene confuso con il movimento della visuale, deputato invece alla parte destra o, meglio, al piccolo spazio che rimane fra i (minuscoli) pulsanti riservati all'attacco e alle mosse speciali, al salto e alla schivata, e le icone che riempiono letteralmente il display, creando sulle prime una confusione incredibile.

Ni no Kuni: Cross Worlds, un sequenza di combattimento evidenzia l'affollamento dell'interfaccia
Ni no Kuni: Cross Worlds, un sequenza di combattimento evidenzia l'affollamento dell'interfaccia

Da questo punto di vista il confronto con il già citato Genshin Impact (recensione) è impietoso: il titolo di miHoYo, complice un percorso di aggiornamenti già piuttosto corposo, riesce a gestire molto meglio le proprie funzioni e offre dei controlli disposti in maniera più razionale, oltre a supportare l'uso dei controller su iOS: una caratteristica che a Cross Worlds purtroppo ancora manca.

Dopodiché ci sono gli automatismi, che risultano davvero soverchianti e che non è semplicissimo disattivare del tutto. Accettare una quest, ad esempio, attiva di default il movimento automatico del personaggio verso il prossimo punto d'interesse e bisogna di volta in volta toccare l'icona con l'obiettivo della missione per tornare ai comandi manuali.

Ni no Kuni: Cross Worlds, un enorme gatto fa da cavalcatura per muoversi più rapidamente
Ni no Kuni: Cross Worlds, un enorme gatto fa da cavalcatura per muoversi più rapidamente

Per i combattimenti la questione è ancora più complicata, e infatti abbiamo impiegato alcune ore per capire finalmente come agire nella schermata delle opzioni per evitare che il nostro personaggio entrasse in contrasto con qualsiasi nemico gli capitasse a tiro, eseguendo in automatico anche le mosse speciali e le tecniche di guarigione: assurdo che gli sviluppatori abbiano impostato un impianto che di default funziona senza alcun intervento da parte del giocatore, anziché il contrario.

Detto questo, anche una volta eliminati tutti gli antipatici automatismi di Ni no Kuni: Cross Worlds ci siamo trovati di fronte un sistema di combattimento con qualche extra interessante, vedi i Famigli e le loro capacità, ma in generale meno raffinato, preciso e soddisfacente rispetto a Genshin Impact, molto inconsistente e scivoloso nella resa degli impatti (cosa che però capita spesso con gli MMO), nonché viziato da grossi problemi con la gestione della telecamera laddove si scelga la visuale più ravvicinata.

Grafica e sonoro

Ni no Kuni: Cross Worlds e il suo character design in stile Studio Ghibli
Ni no Kuni: Cross Worlds e il suo character design in stile Studio Ghibli

È indubbiamente il comparto artistico a rappresentare il punto di forza del gioco, che riprende in maniera efficace lo splendido character design di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli per consegnarci personaggi meravigliosi e sequenze dall'alto grado di spettacolarità, molto ben dirette e capaci di mantenere sempre viva l'attenzione, anche se magari stiamo assistendo a una semplice evocazione.

La grafica di Cross Worlds non sfigurerebbe su console, complice un uso sapiente del cel shading ma anche un ricco set di animazioni, in particolare per i protagonisti, e ambientazioni spesso in grado di regalare scorci meravigliosi.

Ni no Kuni: Cross Worlds. alcune delle tante opzioni grafiche
Ni no Kuni: Cross Worlds. alcune delle tante opzioni grafiche

Il tutto può essere impostato di modo da scalare risoluzione ed effetti a seconda del dispositivo utilizzato, con un bel po' di opzioni: dalle texture alle ombre, dai dettagli agli effetti, dall'antialiasing all'occlusione ambientale, passando infine per il frame rate. Su iPhone 12 Pro è possibile giocare con tutto al massimo ma limitandosi ai 30 fotogrammi al secondo, visto che a 60 fps il telefono si surriscalda in fretta.

Per quanto riguarda invece il sonoro, le splendide musiche firmate da Joe Hisaishi riescono a valorizzare molto bene qualsiasi sequenza e il doppiaggio appare molto ben realizzato, sia in inglese che (soprattutto) in giapponese. La presenza dei sottotitoli in italiano è inoltre un extra da non sottovalutare, visto che altre produzioni similari non vantano una localizzazione nella nostra lingua.

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.8
Lettori (16)
4.6
Il tuo voto

Ni no Kuni: Cross Worlds è un'esperienza dalle due anime: una brillante e coloratissima, che trae forza dallo straordinario comparto tecnico e artistico del gioco, dai suoi buffi personaggi, dalla trama coinvolgente e dalle ambientazioni lussureggianti che ci si trova a esplorare nel corso della lunghissima campagna in stile MMO; un'altra oscura e misteriosa, come la scelta di attivare di default tutta una serie di assurdi automatismi che non è semplicissimo spegnere, l'inevitabile ripetitività delle quest per salire di livello, un'interfaccia caotica e un sistema di controllo ben poco ottimizzato, che fa il paio con meccaniche di combattimento spesso inconsistenti. Il valore produttivo del progetto è indubbio e vorrete giocarlo anche solo per le sue atmosfere in stile Studio Ghibli, ma l'esperienza ha dei limiti ben precisi e bisognerà capire se Level-5 si impegnerà effettivamente per risolverli.

PRO

  • Comparto tecnico e artistico straordinario
  • Struttura strapiena di contenuti
  • Tanti scenari, tanti personaggi

CONTRO

  • Automatismi eccessivi e invadenti
  • Sistema di controllo da migliorare
  • Inevitabilmente ripetitivo