L'universo è uno sconfinato oceano di misteri, un'oscura volta costellata da luci brillanti che osserviamo con stupore da lontano, costretti dai nostri legami terreni a immaginare dettagli che non possono essere catturati da un obiettivo o dall'analisi dei segnali radio che ci arrivano dal cosmo. Ma questo nostro limite sensoriale è il motore di mille immaginari, incubatore per migliaia di razze aliene, tecnologie avanzatissime, imperi intergalattici e misteri profondi come l'oscurità dello spazio profondo. Di questa materia è fatto No Man's Sky, promessa a lungo attesa di un universo vivo e cangiante, ibrido tra survival e simulatore spaziale capace di esaltare l'esplorazione come mai è stato fatto in precedenza. Ed è su questo fattore che Sean Murray ha spinto con ogni mezzo, gonfiando l'hype del suo pargolo fino al drammatico debutto di un titolo lanciato a folle velocità dalle dichiarazioni altisonanti del fondatore di Hello Games e destinato a schiantarsi con una realtà ben diversa, una realtà vincolata alle possibilità effettive di un team che nel suo momento di massima grandezza è arrivato a 15 dipendenti. Il caos generato dall'impatto è stato tale da oscurare i pregi del gioco suscitando timori per il suo futuro, ma mentre la rete discuteva animatamente dell'hype e delle reazioni esagerate di un certo tipo di pubblico, Hello Games si è messa al lavoro sulle fondamenta di un titolo zoppo ma dal gran potenziale. Ed ecco come siamo arrivati al cospetto di Next, quarto update e nuovo passo verso l'auspicabile redenzione di un gioco che in questi due anni è cambiato abbastanza da convincerci che sia giunto il momento di una nuova recensione.
Il duro percorso di un team in cerca di redenzione
L'entusiasmo di Sean Murray ci ha coinvolto tutti. Persino i fan più sfegatati di Star Citizen si sono sciolti immaginando un universo dinamico, vivo e profondo come l'immaginazione stessa. Poi, d'improvviso, eccoci di nuovo con i piedi per terra, testimoni inorriditi di una Caporetto mediatica di fronte alla quale molti avrebbero mollato. Eppure Murray e i suoi ragazzi non l'hanno fatto e, pur continuando a inciampare su qualche dichiarazione di troppo, sono andati avanti, passo dopo passo, spinti dalla buona risposta del pubblico fino all'update Next che promette di inaugurare un periodo di eventi globali e di contenuti realizzati seguendo i desideri della community. Non è un caso che questo aggiornamento permetta finalmente ai giocatori di interagire, anche violentemente, introducendo al contempo dinamiche di personalizzazione estetica che fanno senza dubbio presa su buona parte di utenti. Ma prima di parlarne è bene ripercorrere la strada che ci ha portato fino a qui. Con l'aggiornamento Fondazione i ragazzi di Hello Games hanno messo una rapida pezza alla mancanza di una sfida, puntando sulle dinamiche di sopravvivenza con una modalità dedicata. Ma la novità più importante in quanto a meccaniche è stata l'introduzione delle basi, con tanto di modalità creativa per pianificarle senza buttare risorse, accompagnate da coltivazioni e dispositivi per raccogliere automaticamente risorse, per lasciare messaggi per gli altri giocatori e per creare punti di salvataggio. Inoltre con l'evoluzione degli algoritmi di generazione procedurale dei pianeti, d'improvviso più diversificati e colorati, la varietà delle visuali ne ha guadagnato, mentre sul lato crafting sono comparse nuove risorse e nuove tecnologie, ma la sostanza è rimasta la stessa, tutta incentrata sulla raccolta di materiali per comprare nuove navi e ricaricare sistemi della nave e della tuta.
Il fulcro dell'esperienza è rimasto un mesmerizzante viaggio in solitaria tra sinfonie visive e musicali, lontano dalla complessità simulativa di altri titoli del genere e lontano dall'online. Questo almeno fino all'update Path Finder che ha introdotto i veicoli planetari, la possibilità di disputare gare a tempo su circuiti realizzati dai giocatori e la condivisione online delle basi, primo assaggio di un qualcosa di strutturato sul versante multigiocatore. Ma quello che abbiamo apprezzato di più, fedeli come Murray all'idea del viaggio intimista attraverso l'universo sono state la suddivisione delle navi in classi, la differenziazione tra le armi e i prodromi di una vera economia funzionale all'update più importante di tutti: Ascesa dell'Atlante. Con l'aggiornamento pubblicato in occasione del primo anniversario di No Man's Sky ci siamo finalmente trovati circondati da un vero universo strutturato in base a economie, equilibri tra razze e missioni procedurali utili per ottenere risorse e aumentare la nostra fama nei confronti delle fazioni. Tutto condito da nuovi materiali, da trenta ore di contenuti legati alla storia, dalla manipolazione del terreno, dai miglioramenti al volo atmosferico e da un assaggio di multigiocatore con la condivisione dell'esplorazione.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Ryzen 5 2600
- Scheda video NVIDIA Radeon RX Vega 64
- Memoria 16 GB
- Sistema operativo Windows 10 64-bit
Requisiti minimi
- Processore Intel Core i3
- Scheda video NVIDIA GTX 480 o AMD Radeon 7870
- Memoria 8 GB
- Sistema operativo Windows 7/8.1/10 64-bit
No Man's Sky: quattro update per un'evoluzione radicale
No Man's Sky è cresciuto parecchio grazie agli update che lo hanno trasformato in un survival di alta qualità, un ibrido tra avventura e simulatore spaziale che ci porta attraverso i mille colori di un universo fatto di caverne suggestive, orizzonti mozzafiato, tempeste radioattive, misteriose strutture, anomalie cosmiche, antiche reliquie, veri e propri pianeti da esplorare, distruttibilità del terreno, infinite razze animali generate proceduralmente, avamposti commerciali sia planetari che spaziali, profondità marine in cui ora è possibile costruire, antiche reliquie e una gestione dei dialoghi e degli scambi commerciali suggestiva, fatta di parole aliene da imparare e descrizioni coinvolgenti. Da questo punto di vista No Man's Sky può oggi essere considerato un prodotto riuscito, senza dubbio superiore a qualsiasi altro dal punto di vista dell'esplorazione planetaria, benché restino limiti evidenti come nel caso delle meccaniche di combattimento e di volo che, pur migliorate all'interno dell'atmosfera, sono a dir poco basilari. Ma questa impostazione non ci è mai sembrata stonata nell'ottica di un titolo pensato per essere un viaggio prima che una sfida, almeno per quanto riguarda la modalità principale che a differenza di quella survival ci sprona più che altro a esplorare. Quello di cui abbiamo sentito e di cui sentiamo ancora la mancanza è una componente narrativa più forte, parzialmente delusi dall'update Ascesa dell'Atlante che ha aggiunto 30 ore di contenuti migliorando la fruibilità della dimensione narrativa, ma si è accontentato di una formula comunque impalpabile e diluita, affine allo spirito intimista del gioco ma insufficiente a distrarci dalla ripetitività e dai limiti dell'universo di no Man's Sky. Ed è qui che entra in gioco Next, con le promesse di eventi per la community e con le prime vere interazioni tra giocatori che vanno a sostituire quel primo deludente assaggio limitato a una scampagnata con gli amici trasformati in lucine impalpabili. Ma ci sono anche alcune novità per chi guarda alla dimensione survival con l'esperienza che si complica dal punto di vista delle risorse e del crafting sull'onda di un sistema di materiali più complesso, che ci fa penare parecchio per il metallo cromatico, e della diminuzione delle risorse ottenute dagli asteroidi. Ma le componenti fondamentali per andare avanti sono sempre a portata di mano e non ci vuole molto a prendere dimestichezza con le novità che includono la possibilità di costruire subito il manipolatore di terreno, ora necessario per attingere ad alcuni materiali. Gli aiuti non finiscono qui, con l'aggiunta di mercantili da acquistare e spedire in missione per incrementare le entrate e costruire un vero impero. Si approfondisce quindi la dinamica gestionale introdotta con i mezzi di raccolta autonomi ed è qui che troviamo la vera evoluzione di No Man's Sky, anche se l'aggiunta di una dimensione multigiocatore, purtroppo limitata e destinata ad arrivare in ritardo per la versione GoG, è senza dubbio rilevante nell'era della connettività.
L'aggiornamento Next: un passo verso nuovi orizzonti
L'aggiornamento Next permette di caricare il proprio salvataggio per giocare e chiacchierare con amici e sconosciuti in istanze da quattro giocatori. Queste sono raggiungibili attraverso il matchmaking, decisamente rapido ed efficace nel trovare connazionali, anche se noi abbiamo preferito invadere l'universo di un collega senza fare troppi complimenti. Guidati da un'icona che ci ha mostrato la sua posizione ci siamo fiondati su di lui per scambiare due gesti e qualche oggetto, ma le cose sono presto scivolate verso l'inevitabile scontro che, pur divertente, ha evidenziato i limiti di un sistema di combattimento pensato più che altro per esplorare pianeti in solitaria. Le cose funzionano meglio nello spazio, anche grazie agli aggiustamenti al volo planetario, ma la mancanza di un PvP strutturato rende la collaborazione ben più allettante. Mancano, sia chiaro, dinamiche strutturali come la condivisione delle missioni, ma con gli amici a fare da gregari è possibile puntare a bersagli più importanti per dividere il bottino sul ponte della nostra fregata da cui possiamo comandare addirittura una flotta e che possiamo personalizzare ulteriormente grazie alle centinaia di componenti aggiunte al sistema di crafting delle basi. Basi che ora possono essere più di una, possono essere edificate su qualsiasi pianeta, possono essere immense e risultano più varie grazie all'aggiunta di centinaia di nuove componenti. Con novità del genere siamo sicuri che resteremo presto sorpresi dall'operato ingegneristico della community, valorizzato dall'estetica di un titolo che colpisce l'attenzione con un miscuglio efficace tra hi-tech, colori vivaci, forme tondeggianti, effetti luce stilizzati e astronavi che sembrano costruite con mattoncini colorati. Ma quello che su carta sembra l'incubo di chi ha mangiato troppo pesante ci regala suggestioni uniche garantendo al titolo Hello Games una personalità ben distinta.
Ed è una personalità in evoluzione, cresciuta tecnicamente ad ogni update e potenziata anche con quest'ultimo aggiornamento che migliora la resa dell'acqua, i modelli dei personaggi, le texture planetarie, il design delle stazioni spaziali, il comportamento degli animali, i dettagli dei velivoli, la generazione del terreno e le nuvole, ora senza dubbio più vivaci e dinamiche, oltre ovviamente ad aggiungere la visuale in terza persona e la personalizzazione dell'avatar. Tutto condito da svariate rifiniture all'interfaccia, ora più raffinata e comprensibile. Purtroppo restano diversi glitch e alcuni particolari fuori posto, ma il comparto tecnico si difende decisamente bene, almeno fino a quando non si parla di prestazioni. Il piacere dell'ingresso nell'atmosfera planetaria viene puntualmente compromesso dai singhiozzi eterni causati dai caricamenti che sono comprensibili, vista la necessità di rappresentare un intero pianeta, anche se sono più evidenti con le GPU AMD e questo lascia spazio a possibilità di ottimizzazione. Possibilità che si estendono al framerate considerando che una semplice stazione sferoidale fa crollare le prestazioni della nostra tutt'altro che modesta configurazione da 90 a 26 frame per secondo. Non tutto, insomma, funziona ancora a dovere e le novità di Next hanno bisogno di qualche rifinitura per avere un senso compiuto. Ma l'impegno di Hello Games in questi due anni ci ha portato lontano, tanto da convincerci a credere che la redenzione di Murray possa essere distante solo qualche aggiornamento.
Conclusioni
Dopo due anni anche il multiplayer ha finalmente trovato casa nell'universo No Man's Sky, ma si tratta più che altro di un contorno dedicato a chi proprio non riesce a giocare in solitaria. Il grosso del lavoro è quello dedicato all'intelligenza artificiale e alle numerose aggiunte che vanno a rinforzare la struttura del titolo Hello Games, un survival spaziale che continua a crescere a grandi passi pur restando fedele a una visione che preferisce la suggestione alla simulazione. Ed è una scelta che condividiamo considerando che di universi online ed economie complesse si occupa già la concorrenza. Ma questo non vuol dire che il lavoro sia terminato. Non ci dispiacerebbe infatti vedere qualcosa in più in quanto a storia, ottimizzazione, missioni e dinamiche di combattimento ed è per questo che l'aggiornamento Next è particolarmente importante. Il massiccio update rappresenta infatti il punto di partenza di un'era di aggiornamenti settimanali e di eventi dedicati alla community. Sono promesse, lo sappiamo, e siamo ben consci di come siano finite le cose l'ultima volta che ci siamo fidati di Sean Murray, ma l'impegno di Hello Games è davanti agli occhi di tutti ed è reso ancora più appetibile dal prezzo dimezzato, almeno fino a questa sera.
PRO
- Un altro grande passo verso il futuro
- Cambiamenti importanti per ogni comparto, dalla grafica al crafting
- La promessa di trasparenza e contenuti su base regolare è importante quanto le novità dell'update...
CONTRO
- ...anche se è difficile dimenticare il lancio
- La bontà del comparto tecnico è velata da glitch e pesanti rallentamenti
- La mancanza di una struttura dedicata castra le potenzialità del multiplayer