OnePlus continua ad operare sul mercato in maniera abbastanza indecifrabile: abbandonate da tempo le velleità da flagship killer degli esordi, la società di Pete Lau - soprattutto a seguito della fusione con OPPO - sembra voler quasi giocare a sparare nel mucchio in attesa di beccare un colpo fortunato che la possa riportare ai fasti di un tempo. Quello che ne consegue è una vera e propria altalena di risultati fra smartphone più o meno centrati ma che danno sempre l'impressione di non far parte di una strategia commerciale davvero solida, omogenea e convinta.
In questa recensione di OnePlus 10T parliamo di un dispositivo che nasce proprio in questo clima di grande confusione: la serie T è infatti sempre stata adottata fin dai tempi di OnePlus 3 per aggiornare il modello di punta nel corso dell'anno, ma proprio la scorsa stagione con OnePlus 9 l'azienda aveva abbandonato questa pratica. Una decisione evidentemente non granitica dato che siamo qui a valutare un dispositivo che è una revisione di quel OnePlus 10 Pro uscito a maggio e che sarà disponibile dal 25 agosto al prezzo di 719 Euro nel taglio da 8/128 GB e 819 Euro in quello 16/256 GB. Cerchiamo dunque di capire quali sono le differenze tra i due smartphone e se, al di là della discutibile coerenza dell'azienda cinese, si tratta di un dispositivo interessante.
Caratteristiche hardware
Autentica conditio sine qua non per la revisione di uno smartphone è l'adozione di un nuovo e più performante SoC rispetto al modello di partenza, e OnePlus 10T applica tale regola montando il nuovissimo Snapdragon 8+ Gen 1, processore installato in tutti i top di gamma Android più recenti e che abbinato all'immancabile GPU Adreno 730 promette prestazioni ed efficienza aumentate rispettivamente del 10% e del 30% in confronto alla versione liscia. Le memorie 8/128 GB e 16/256 GB sono rispettivamente di tipo LPDDR5 e UFS 3.1, con il taglio più piccolo che a qualcuno potrebbe apparire un po' limitato dato che lo spazio di archiviazione non è espandibile tramite microSD.
Da segnalare poi come OnePlus 10T sia il primo smartphone del marchio privo dell'iconico Alert Slider, il tasto laterale per passare ai tre profili audio (suoneria, vibrazione e silenzioso) che è stato rimosso a detta dell'azienda per lasciare spazio ad altre componenti, su tutte un nuovo sistema di 15 antenne che dovrebbe garantire una ricezione ottimale indipendentemente dall'orientamento del dispositivo. Parlando di novità, OnePlus 10T si fregia anche di un sistema di raffreddamento più evoluto rispetto a quello (non eccezionale) di 10 Pro, con la camera di vapore più grande mai inserita in un dispositivo della line-up e uno strato di grafite tridimensionale che promette una resa superiore del 50% rispetto al materiale tradizionale.
Niente di eclatante invece da segnalare per ciò che concerne la connettività che comprende 5G oltre a Wi-Fi 6, GPS, Bluetooth 5.3 e NFC, mentre la dotazione di accessori inclusi nella confezione è composta da un cavo USB-C e da un potente alimentatore da 160 W: manca invece stranamente la cover protettiva in silicone che oramai è divenuta uno standard nel corredo degli smartphone Android.
Scheda tecnica OnePlus 10T
- Dimensioni: 163 x 75.37 x 8.75 mm
- Peso: 203.5 grammi
- Display:
- Fluid AMOLED da 6,7"
- Risoluzione FHD+ 2412 x 1080
- Refresh rate a 120 Hz
- Touch sampling rate a 1000 Hz
- Luminosità di picco 950 nit
- Aspect Ratio 20.1:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1
- RAM: 8/16 GB
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1,8
- Grandangolare Ultra-Wide 8 MP, f/2,2
- Macro 2 MP, f/2,4
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 16 MP, f/2,4
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/ax
- Bluetooth: 5.3 con aptX, aptX HD, LDAC, AAC
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale, Luce Ambientale
- Colori:
- Moonstone Black
- Jade Green
- Batteria: 4800 mAh
- Memoria e prezzo:
- 8 GB RAM + 128 GB | 719€
- 16 GB RAM + 256 GB | 819€
Design
A un primo sguardo OnePlus 10T sembrerebbe indistinguibile dal suo predecessore, ma in realtà ci sono alcune discontinuità che emergono dopo un'analisi più attenta: i due dispositivi rimangono comunque molto simili e non c'è da stupirsi considerando come l'originalità nel design tra gli smartphone Android sia merce rara e come 10 Pro fosse comunque un dispositivo dal look indubbiamente piacevole.
La scocca è sempre in vetro Gorilla Glass 5, con una finitura lucida nella versione Jade Green che abbiamo avuto in prova (laddove la Moonstone Black ha una texture che imita il basalto) tanto elegante quanto scivolosa e sensibile alle ditate: quasi obbligatorio l'utilizzo di una custodia che però, lo ricordiamo, non è inclusa nella confezione e quindi va acquistata a parte. Identica a 10 Pro la forma squadrata e la posizione del modulo fotocamere, che si differenzia solo per il fatto di essere "inglobato" nel vetro della cover e per la mancanza del logo Hasselblad dato il termine della collaborazione col costruttore svedese. Lo schermo è protetto da Gorilla Glass 5 (un piccolo passo indietro rispetto al Victus del modello precedente) ed è interrotto solo da un punch hole che stavolta si posiziona al centro anziché nell'angolo sinistro della parte alta del display.
Sulla cornice in alluminio trovano spazio sulla destra il solo tasto di accensione, sulla sinistra il bilanciere per il controllo del volume, in alto il microfono e lo speaker secondario e in basso il carrellino per l'alloggiamento di un massimo di due nanoSIM, l'altoparlante principale e la porta USB-C. Peso e dimensioni cambiano di qualche virgola rispetto a 10 Pro, ma senza alterare in alcun modo le sensazioni che il dispositivo dà tenendolo in mano: 203.5 grammi per 163 x 75.37 x 8.75 mm sono misure assolutamente nella media per gli attuali standard. Ciò che invece continua ad essere un'antipatica eccezione per OnePlus è l'assenza della certificazione IP68 per la protezione contro acqua e polvere, una mancanza più unica che rara in questa fascia di prezzo.
Display
OnePlus 10T monta un display Fluid AMOLED da 6.7 pollici con risoluzione FullHD+ 2412 x 1080: per quanto sia un gradino sotto rispetto al setup di 10 Pro, parliamo comunque di un ottimo pannello con più di qualche asso nella manica. Se è vero che la luminosità di picco a 950 nit è alta ma non sbalorditiva, la sensibilità al tocco pari a 1000 Hz è quasi da record, per una risposta agli input che fa gola soprattutto in ambito gaming. La fluidità è poi assolutamente all'altezza della situazione, con un refresh rate massimo che si assesta sui 120 Hz ma che può scalare automaticamente (in realtà con qualche intoppo di natura software nel nostro test) fino a 60 Hz in base al contenuto visualizzato.
Si tratta quindi di uno schermo che si fa apprezzare in praticamente ogni utilizzo, che sia la navigazione, la visualizzazione delle foto, l'esecuzione dei videogiochi o la fruizione di contenuti in streaming tramite piattaforme quali Netflix, Prime Video o Disney+, complice anche il supporto al formato HDR10+ e la profondità nativa di 10 bit. Ampie ed apprezzabili le possibilità di personalizzazione dei profili colore nell'apposito menu delle impostazioni così come ciò che riguarda l'always on display, adattabile in tutto e per tutto alle proprie esigenze.
Fotocamere
Difficile che c'entri qualcosa la chiusura della collaborazione con Hasselblad, ma è d'obbligo segnalare come il comparto fotografico di OnePlus 10T sia decisamente diverso dal setup offerto dal modello precedente e senza dubbio inferiore dal punto di vista squisitamente tecnico. Di fatto, le fotocamere che troviamo qui sono più o meno le stesse viste in OnePlus Nord 2T (ovvero il membro della famiglia più economico), il che non può ovviamente essere un punto a favore di uno smartphone venduto a questo prezzo.
Il modulo posteriore conta dunque su una principale da 50 MP, un'ultra grandangolare da 8 MP e una macro da 2 MP. Su questi ultimi due sensori c'è davvero poco da dire: una macro così modesta al giorno d'oggi serve giusto ad aggiungere una riga alla scheda tecnica, mentre l'ultra grandangolare fa letteralmente il minimo sindacale producendo scatti apprezzabili in condizioni di luce ottimali, ovvero lo stesso risultato di sensori montati in smartphone che costano meno della metà di OnePlus 10T. Va decisamente meglio con la principale Wide, che pur senza entusiasmare si dimostra affidabile in più o meno tutte le condizioni: l'obiettivo Sony IMX766 realizza scatti caratterizzati da un buon livello di dettaglio e una convincente rappresentazione dei colori, e con poca luce non c'è nemmeno bisogno di affidarsi alla modalità Notte (comunque presente) per poter ottenere immagini con un'esposizione corretta e con poco rumore visivo.
La fotocamera frontale vede dimezzata la sua risoluzione, passando dai 32 MP di 10 Pro ai 16 MP del modello qui presente, comunque sufficienti per le esigenze medie in termini di selfie grazie anche a un'applicazione dell'effetto bokeh abbastanza precisa. Per quanto riguarda le riprese video, con la principale si può registrare fino a 4K a 60 FPS (l'ultra grandangolare si ferma invece a 1080p e 30 FPS) con ottimi risultati in termini di stabilizzazione e qualità generale, mentre per attivare le modalità avanzate che chiamano in causa IA e compagnia cantante, bisogna accontentarsi dei 1080p.
Batteria
La batteria di OnePlus 10T è costituita da due celle che raggiungono una capienza totale di 4800 mAh, qualcosina in meno dei 5000 mAh del modello precedente ma più che sufficienti per coprire una giornata piena anche con uno sfruttamento piuttosto intenso del telefono. Come ben sa chi segue la scena Android, comunque, l'attenzione dei produttori si è spostata da tempo più sulla velocità di ricarica che sulla vera e propria durata, e in questo senso OnePlus 10T fa un deciso passo in avanti rispetto al 10 Pro.
Sfruttando l'alimentatore da 160 W e il nuovo sistema di ricarica rapida SUPERVOOC Endurance Edition è infatti possibile portare il cellulare dallo 0 al 100% in appena 19 minuti, un tempo talmente ridotto da rendere superflua qualunque ulteriore valutazione legata all'autonomia. Ognuna delle due celle viene poi rifornita da una pompa di ricarica da 75 W per tenere a bada le temperature durante il processo e aggiungere un ulteriore fattore di sicurezza. L'investimento di OnePlus in questo ambito coinvolge anche l'aspettativa di vita della batteria, che grazie a particolari tecnologie dovrebbe garantire almeno l'80% della capacità originaria dopo 1600 cicli di ricarica. Il prezzo da pagare per tutto questo ben di dio è la perdita della ricarica wireless che invece era pienamente supportata da OnePlus 10 Pro.
Prestazioni
L'adozione di un SoC più evoluto porta naturalmente OnePlus 10T a registrare prestazioni superiori rispetto a 10 Pro nei benchmark che abbiamo eseguito e che trovate riportati nella tabella qui sotto, ad eccezione del 3D Mark Wild Life standard per il quale il dispositivo risulta addirittura troppo performante. Lo scarto non irrisorio tra i due modelli è particolarmente significativo considerando i pochi mesi che hanno separato le relative uscite sul mercato: non siamo nella posizione per poter affermare se sia tutto merito di Snapdragon 8+ Gen 1 o se ci fosse effettivamente qualcosa che non andava con OnePlus 10 Pro, ma i risultati ottenuti da OnePlus 10T sono in ogni caso più che buoni, anche se come spesso capita in questi casi, difficili da apprezzare in maniera davvero palpabile nell'utilizzo quotidiano.
Videogiochi
L'accoppiata vincente Snapdragon 8+ Gen 1 e Adreno 730 è una garanzia di gaming ai massimi livelli, al quale contribuisce anche l'HyperBoost Gaming Engine che va ad influire principalmente su frame rate, rendering e risposta al tocco: questo significa che i titoli più pesanti come Asphalt 9, Call of Duty Mobile, Diablo Immortal o Genshin Impact girano su OnePlus 10T lisci come l'olio anche con i parametri impostati al massimo, beneficiando in particolar modo dei 120 Hz di refresh rate e 1000 Hz di touch sampling del display. Molto buono anche l'audio, con i due speaker che restituiscono un suono pulito e profondo anche alzando parecchio il volume.
Presente come al solito la modalità Giochi che funge da hub per lanciare i titoli installati sul telefono e consente di regolare vari parametri per migliorare le performance e ridurre (o azzerare) le notifiche: molto comodo e dotato di un design pulito ed elegante anche il menu a tendina richiamabile in qualsiasi momento pizzicando l'angolo superiore sinistro del touchscreen, grazie al quale fare modifiche al volo, scattare screenshot ed eseguire riprese e altro ancora. Insomma, c'è poco da invidiare a un gaming phone fatto e finito, compresa un'azione molto efficace del sistema di raffreddamento che nel nostro test non ha mai fatto scaldare il telefono oltre i livelli di guardia.
Esperienza d’uso
Le differenze praticamente inesistenti a livello di forme tra OnePlus 10T e 10 Pro fanno sì che l'ergonomia dei due dispositivi sia assolutamente analoga e senza dubbio molto valida: pur non essendo tra gli smartphone più snelli in circolazione, il nuovo nato della compagnia cinese si tiene comodamente anche con una mano sola e gode di un convincente bilanciamento dei pesi. La componente telefonica è del tutto soddisfacente per merito di un audio chiaro sia in capsula auricolare sia in vivavoce e soprattutto del già citato nuovo sistema di antenne che garantisce una ricezione sempre ottimale. Anche i sensori biometrici svolgono il loro compito in maniera impeccabile: il lettore per le impronte digitali integrato sotto lo schermo è estremamente rapido e preciso, e anche il riconoscimento facciale ci è parso affidabile nonostante non sfrutti le tecnologie più avanzate in tale ambito.
Sul fronte del software, OnePlus 10T arriva con a bordo l'interfaccia utente OxygenOS 12.1 basata su Android 12: per poter vedere su questi lidi OxygenOS 13 bisognerà attendere ancora un po' dato che il rilascio è previsto prima su OnePlus 10 Pro e a seguire sui vari dispositivi di casa compatibili con l'aggiornamento. Per questo motivo non c'è molto di nuovo da dire sulla UI attuale, stabile e completa come da tradizione ma che deve ancora assorbire del tutto la fusione con OPPO e con la sua ColorOS, considerando come sono abbastanza evidenti alcuni scambi tra le due interfacce che non si sono ancora armonizzati alla perfezione.
Riguardo al supporto, OnePlus garantisce 3 major update e 4 anni di aggiornamenti di sicurezza, un impegno abbastanza a lungo termine che non è così comune in ambito Android e che per questo va sicuramente apprezzato.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.9
Con OnePlus 10T, l'azienda di Pete Lau mette sul mercato un dispositivo che, come spesso è successo negli ultimi tempi con i suoi smartphone, è piuttosto difficile da valutare. Preso singolarmente non si può negare come sia un prodotto molto valido, con una scheda tecnica che può vantare persino delle eccellenze assolute (su tutte SoC e velocità di ricarica) e un'esperienza d'uso generale sicuramente appagante. Il suo posizionamento in una fascia di prezzo medio/alta lo mette però a confronto con competitor spesso più completi, oltre che con quello stesso OnePlus 10 Pro che ormai si trova a uno street price più basso nonostante preziosismi che OnePlus 10T non ha. Insomma, volendo tornare al discorso fatto in apertura di recensione, dubitiamo che questo possa essere il modello destinato a risollevare le sorti della compagnia.
PRO
- SoC all'ultimo grido e prestazioni ottime
- Ricarica ultra rapida da 0 a 100 in meno di 20 minuti
- Display fluido e reattivo
CONTRO
- Comparto fotocamere non all'altezza
- Mancano certificazione IP e ricarica wireless
- Il tocco personale di OnePlus si vede sempre meno