Nel panorama degli smartphone di fascia alta del 2025, la serie OPPO Find X9 si inserisce come una delle prime proposte basate sul nuovo chipset MediaTek Dimensity 9500, lo stesso che sarà utilizzato dai modelli della serie VIVO X300. Il nuovo processore, realizzato a 3 nanometri da TSMC, promette un incremento delle prestazioni di circa il 30% rispetto al Dimensity 9400, con consumi ridotti di oltre la metà.
Ma l'OPPO Find X9 Pro si differenzia dalla concorrenza soprattutto per autonomia e fotografia: vanta infatti una batteria con capacità nominale di 7.500 mAh, una delle più capienti del segmento, e un comparto fotografico sviluppato in collaborazione con Hasselblad, che introduce un teleobiettivo da 200 MP e il nuovo sistema di elaborazione LUMO Image Engine.
Ma sarà abbastanza per confermare la presenza dell'azienda cinese tra i primi cinque marchi sul mercato mondiale degli smartphone? Impossibile dirlo oggi. Quello che possiamo anticiparvi nell'introduzione della nostra recensione del Find X9 Pro però, è che questo OPPO fa delle gran belle foto, e che anche sugli altri aspetti si comporta da vero top di gamma. Peccato solo che sia un flagship anche nel prezzo.
Caratteristiche tecniche dell'OPPO Find X9 Pro
L'OPPO Find X9 Pro è uno smartphone di fascia alta che adotta un display AMOLED piatto da 6,78 pollici con risoluzione 2772 × 1272 pixel (rapporto 20:9, 450 ppi). Il pannello supporta una frequenza di aggiornamento LTPO variabile da 1 a 120 Hz, con luminosità di picco pari a 3600 nit in condizioni di forte luce ambientale. È compatibile con Dolby Vision, HDR10+ e HDR Vivid, offre copertura 100% DCI-P3 e utilizza PWM Dimming a 2160 Hz sotto i 70 nit.
Il sistema si basa sul SoC MediaTek Dimensity 9500, prodotto con processo TSMC a 3 nm, e integra una GPU Arm G1-Ultra. La memoria è di tipo LPDDR5X, mentre lo storage utilizza lo standard UFS 4.1: l'unica configurazione prevista è 16 GB RAM + 512 GB di archiviazione.
Il comparto fotografico posteriore comprende quattro unità: una camera principale wide da 50 MP Sony con apertura f/1.5 con stabilizzazione ottica; una grandangolare ultra-wide, sempre da 50 MP e prodotta da Samsung e un teleobiettivo da 200 MP Hasselblad Telephoto anche questo costruito da Samsung e anche questo con OIS. C'è poi un sensore aggiuntivo True Color Camera per aiutare le varie camere in condizioni di luce sfavorevole.
La fotocamera anteriore è una 50 MP di Samsung con apertura f/2.0 e autofocus. Il sistema supporta la registrazione di video 4K a 120 FPS in Dolby Vision HDR e formato LOG su fotocamera principale e teleobiettivo. Sul fronte della connettività, il dispositivo offre Wi-Fi 7, Bluetooth 6.0, GPS (L1+L5), 4 microfoni e sensore d'impronta ultrasonico 3D. È certificato IP68 e IP69 contro acqua e polvere. La batteria al silicio-carbonio di terza generazione, ha una capacità di 7500 mAh e supporta la ricarica cablata SUPERVOOC da 80 W, la ricarica wireless AIRVOOC da 50 W e la ricarica inversa wireless a 10 W.
OPPO Find X9 Pro è disponibile nelle colorazioni Silk White e Titanium Charcoal, al prezzo consigliato di 1.299€, ovvero 300€ in più rispetto al Find X9 base.
Scheda tecnica dell'OPPO Find X9 Pro
- Dimensioni: 161.26 x 76.46 x 8.25 mm
- Peso: 224 grammi
- Display:
- Tipo: AMOLED piatto da 6,78 pollici
- Risoluzione: 2772 x 1272 (20:9, 450PPI)
- Refresh rate: 1-120Hz LTPO
- Luminosità: 3600 nits (picco all'aperto)
- Altre Caratteristiche: Dolby Vision, HDR10+, HDR Vivid (10-bit); 100% DCI-P3; 2160Hz PWM Dimming (sotto 70 nits)
- SoC: MediaTek Dimensity 9500 (Processo TSMC 3nm)
- GPU: Arm G1-Ultra GPU
- RAM: LPDDR5X
- Storage: UFS4.1
- Configurazione RAM/Storage: 16GB RAM + 512GB Storage
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide (Ultra XDR Main Camera): 50MP, Sony LYT-828 (1/1.28''), 23mm, f/1.5 con OIS
- Grandangolare Ultra-Wide: 50MP, Samsung 5KJN5 (1/2.75''), 15mm, f/2.0 con autofocus (AF)
- Teleobiettivo (Periscopio): 200MP Hasselblad Telephoto, Samsung S5KHP5 (1/1.56''), 70mm, f/2.1 con OIS
- Sensore Aggiuntivo: True Color Camera (21mm, 9 canali multispettrali, 2M pixel spettrali, f/2.4)
- Video: Supporto 4K a 120fps in Dolby Vision e LOG (sulla fotocamera principale e teleobiettivo)
- Fotocamera frontale:
- Frontale: 50MP, Samsung 5KJN5 (1/2.75''), 21mm, f/2.0 con AF
- Connettività Wi-Fi: Wi-Fi 7
- Bluetooth: 6.0
- Sensori: 3D Ultrasonic Fingerprint Scanner; 4 Microfoni; GPS (L1+L5) e suite completa di localizzazione
- Resistenza agli elementi: Certificazione IP66 & IP68 & IP69
- Colori:
- Silk White (Bianco Seta)
- Titanium Charcoal (Carbone di Titanio)
- Batteria:
- Capacità: 7500 mAh (Silicon-Carbon di terza generazione)
- Ricarica Cablata: 80W SUPERVOOC
- Ricarica Wireless: 50W AIRVOOC Wireless Charging
- Ricarica Inversa: 10W Wireless inversa
- Prezzo:
- Prezzo: 1.299,99 €
Design
L'OPPO Find X9 Pro adotta un design abbastanza derivativo, con linee prevalentemente piatte e una scocca costruita in vetro e alluminio. Il dispositivo misura 161,26 × 76,46 × 8,25 mm e ha un peso di 224 grammi, valori che lo collocano nella media superiore dei dispositivi flagship di pari categoria, ma per spessore risulta leggermente più sottile (camere escluse) rispetto a un dispositivo molto compatto come il Pixel 9a di Google, nonostante una batteria ultra capiente (pur non raggiungendo i livelli dei vari Air o Edge).
Il fronte ospita un display AMOLED piatto con cornici simmetriche ultra-sottili da 1,15 mm, progettate per massimizzare l'area visiva. La superficie anteriore è protetta da un vetro rinforzato (al momento della scrittura della recensione non sappiamo di che tipo) e integra la fotocamera frontale da 50 MP in un foro centrato nella parte superiore del pannello.
Sul retro, il modulo fotografico mantiene un'impostazione minimalista con un profilo leggermente sporgente, in cui sono allineati i tre sensori principali e quello True Color. La disposizione è studiata per ridurre l'interferenza con la presa durante l'uso orizzontale. Il telaio laterale, in alluminio opaco, ospita i tasti fisici di accensione, volume e il tasto cattura, mentre sull'altro lato si trova la Snap Key, con cui possiamo attivare un comando rapido tra una serie di opzioni proposte da OPPO; la parte inferiore, infine, include la porta USB-C, la griglia altoparlante e uno dei quattro microfoni integrati.
Display
Il pannello dell'OPPO Find X9 Pro è un AMOLED piatto da 6,78 pollici con risoluzione 2772 × 1272 pixel (450 ppi) e rapporto d'aspetto 20:9. Si tratta di un display con tecnologia LTPO a frequenza variabile da 1 a 120 Hz, soluzione che consente di adattare dinamicamente il refresh rate in base ai contenuti, riducendo il consumo energetico nelle situazioni statiche.
La luminosità di picco dichiarata è di 3.600 nit, un valore attualmente tra i più elevati nel settore che permette di non avere problemi di leggibilità in praticamente qualsiasi situazione. Bene anche la gestione della luminosità minima (1 nit) e il PWM dimming a 2160 Hz sotto i 70 nit, che testimoniano una discreta attenzione al comfort visivo, riducendo lo sfarfallio percepibile a occhio nudo in ambienti scuri.
Il supporto simultaneo a Dolby Vision, HDR10+ e HDR Vivid permette la riproduzione fedele di contenuti ad alta gamma dinamica, con copertura 100% dello spazio colore DCI-P3 e profondità colore a 10 bit. In termini di fedeltà cromatica, queste specifiche collocano il pannello tra quelli migliori per l'uso multimediale e per la visione di contenuti professionali. Le cornici simmetriche da 1,15 mm e la superficie completamente piatta favoriscono poi un uso uniforme dello schermo, sia per attività quotidiane sia per editing o visione video, riducendo al minimo riflessi e distorsioni ottiche ai bordi.
Fotocamere
Dal punto di vista fotografico, la combinazione dei sensori - in particolare il Sony LYT-828 principale e il teleobiettivo Hasselblad da 200 MP con zoom nativo a 3x - permette una gestione avanzata delle immagini in condizioni variabili di luce e una notevole capacità di zoom digitale, con supporto al video 4K 120 FPS Dolby Vision HDR. La presenza del sensore multispettrale regala poi una riproduzione cromatica più accurata rispetto alla media.
Va poi notato che il sensore della camera principale 1/1,28″ è relativamente grande per uno smartphone e questo elemento si nota specialmente in condizioni di scarsa luce; viene invece sacrificato un po' quello dell'ultra-wide: con autofocus e 50 MP è una scelta che punta verso una maggiore versatilità, ma le dimensioni sono inferiori a quelle del principale e perde un po' di qualità negli scatti al chiuso e di notte.
L'app fotocamera ha molte opzioni e personalizzazioni: oltre a offrire diverse focali via software, che vanno dai 15 ai 140 mm con relativi crop, ha una modalità Master (pro) che permette di salvare scatti in diversi formati e con opzioni manuali. La modalità Hasselblad ad alta risoluzione invece, permette di sfruttare l'intera risoluzione dei sensori imitando gli obiettivi della compagnia svedese, permettendoci scatti nei ritratti con effetti bokeh più particolari di quelli dell'opzione foto standard. Questi comunque, rimangono buoni con tutti i sensori, compreso quello frontale. Quest'ultimo però fatica molto in condizioni di scarsa luminosità e l'IA interviene massicciamente compensando con brutti artefatti grafici.
Gli scatti sono molto buoni, dettagliati e con una resa cromatica realistica. Il teleobiettivo, in particolare, ci ha impressionato, diventando rapidamente la nostra opzione preferita, anche grazie a una messa a fuoco perfetta già a 10 cm dal soggetto.
Nulla da dire anche sulla registrazione video: qui il Dolby Vision HDR in 4K a 60 FPS è supportato da tutti i sensori, inclusa la fotocamera frontale. Con quelle posteriori si arriva a 4K e 120 FPS sempre con HDR; per video in movimento invece, la stabilizzazione è supportata in 1080p con la fotocamera frontale, ma si spinge fino all'Ultra HD a 60 FPS con tutti i sensori posteriori. Per i professionisti, poi, tramite "Camera > Altro > Video Pro" si accede alla registrazione in formato LOG, dove si può attivare anche l'anteprima LUT, mantenendo la massima gamma dinamica.
Batteria
La batteria da 7.500 mAh (Silicon-Carbon di terza generazione) rappresenta un valore molto superiore alla media del segmento, dove la maggior parte dei flagship si attesta intorno ai 5.000 mAh. Questo significa nessuna ansia da batteria, con lo smartphone che arriva a fine giornata con circa il 50% di carica anche dopo un utilizzo piuttosto intenso dello schermo e delle varie app. Arrivare a fare due giorni pieni è insomma tutt'altro che impossibile.
I tempi di ricarica sono poi estremamente ridotti, grazie alla ricarica molto rapida sia con cavo, che arriva a 80 W, sia in wireless, dove la velocità massima si attesta a 50 W con un caricatore compatibile.
Videogiochi e prestazioni
Nel caso dell'OPPO Find X9 Pro, la distinzione tra utilizzo quotidiano e impiego ludico ha poco senso: l'hardware è progettato per sostenere qualsiasi tipo di carico. I test con il flagship cinese confermano infatti che il MediaTek Dimensity 9500 rappresenta una delle soluzioni più potenti oggi disponibili nel panorama Android, capace di offrire una potenza di calcolo e una gestione termica che lo collocano su un livello generalmente molto simile a quello dei SoC concorrenti di Qualcomm e Apple.
Purtroppo, però, non siamo riusciti a metterlo alla prova con uno dei bechmark del nostro lotto, ovvero Geekbench AI: ogni tentativo di far partire il test della CPU si è bloccato all'83%, anche dopo l'installazione pulita dell'ultima versione del sistema operativo. Nel Geekbench 6 standard, invece, l'OPPO Find X9 Pro si comporta decisamente molto bene, pur cedendo il passo sul fronte GPU ai SoC Apple.
Con i videogiochi, il chip si appoggia alla GPU Arm G1-Ultra, un'evoluzione diretta della serie Immortalis, ottimizzata per il ray tracing hardware e per l'esecuzione stabile di titoli graficamente complessi come Genshin Impact, PUBG Mobile, Diablo Immortal o Call of Duty: Warzone Mobile, che possono essere eseguiti con impostazioni grafiche al massimo mantenendo frame rate elevati. Prestazioni che si riflettono anche nei risultati dei test, dove il top di gamma OPPO ottiene risultati di tutto rispetto. La dissipazione distribuisce il calore in modo uniforme sulla scocca, che tende a scaldarsi nella parte superiore ma senza raggiungere livelli fastidiosi. La presenza della camera a vapore personalizzata da OPPO, unita al sistema di gestione energetica Trinity Engine, mantiene la promessa di portare a un buon controllo del calore anche durante l'utilizzo prolungato. Anche se lo stress test con 3DMark non ha restituito risultanti particolarmente esaltanti con un importante calo dopo i primi minuti di carico intenso, il chip mantiene un comportamento abbastanza costante e prevedibile nei loop successivi.
Esperienza d'uso
L'utilizzo quotidiano dell'OPPO Find X9 Pro si sviluppa attorno a una sensazione generale di reattività e coerenza del sistema, grazie all'unione tra il nuovo chip MediaTek Dimensity 9500 e la piattaforma ColorOS 16, qui nella sua implementazione su base Android 16. L'hardware mette a disposizione una buona riserva di potenza, in grado di gestire senza esitazioni applicazioni pesanti, editing fotografico e sessioni di gioco prolungate, mentre il software interviene per rendere più fluida l'esperienza complessiva.
ColorOS 16 introduce infatti un lavoro di rifinitura profondo sulla parte visiva: animazioni più coese, transizioni continue e tempi di risposta minimi, che secondo l'azienda è merito del nuovo Luminous Rendering Engine e del sistema Seamless Animation, che gestisce in parallelo tutti gli elementi grafici. Ciò che conta comunque, è che le interazioni risultano più immediate, e anche operazioni ripetitive come passare da un'app all'altra o tornare alla schermata principale sono accompagnate da un senso di continuità visiva che prima mancava.
L'insieme di funzioni legate all'intelligenza artificiale - dall'AI Mind Space, che cattura e organizza contenuti in modo contestuale, al nuovo AI Recorder con trascrizione automatica e riconoscimento dei relatori - contribuisce a dare al sistema un'impronta più "assistita", ma senza risultare invasiva. Purtroppo però alcune funzioni sono ancora in beta in italiano e non sempre funzionano a dovere o con la giusta velocità. L'integrazione con Gemini di Google permette comunque un livello di personalizzazione e ricerca più profondo, fondato sulle abitudini e sulle informazioni locali del dispositivo.
Sul piano della produttività, la nuova piattaforma O+ Connect semplifica la comunicazione tra telefono e computer, sia Windows che macOS, offrendo funzioni di mirroring e controllo remoto che riducono il divario tra ambiente mobile e desktop.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.5
L'OPPO Find X9 Pro è un dispositivo che concentra gran parte dell'attuale stato dell'arte tecnologico: un display di livello molto alto, un comparto fotografico costruito su sensori di dimensioni importanti, un chip di nuova generazione e una batteria che stabilisce un nuovo riferimento per capacità in questa categoria. Non punta a stupire con un singolo elemento o con la sua originalità (le somiglianze con iPhone sono notevoli), ma a presentarsi come un sistema equilibrato, dove ogni componente lavora in sinergia. ColorOS 16 segna un'evoluzione tangibile nel modo in cui l'interfaccia dialoga con l'utente, spingendo su fluidità, integrazione con l'intelligenza artificiale e connessioni trasversali tra dispositivi. Rimane da verificare quanto l'ecosistema saprà valorizzare queste funzioni nel lungo periodo, ma per ora la strada sembra quella giusta: sarà quindi importante vedere su che cifre si stabilizzerà il prezzo, che per ora è davvero molto vicino a quello dei concorrenti più blasonati.
PRO
- Comparto fotografico di livello
- Super autonomia
- Sistema operativo fluido e coeso
- Buone prestazioni di gioco
CONTRO
- Non molto originale nel design
- Le prestazioni calano notevolmente sotto stress
- Funzioni IA ancora in fase di rodaggio
- Top di gamma anche nel prezzo