Ci sono sensazioni che solo i giocatori PC possono descrivere, come quella di ricevere la scatola di un nuovo componente hardware e iniziarne immediatamente il montaggio nel tower o, meglio ancora, quella di ricevere tutte le componenti di un nuovo PC intero, valutate meticolosamente per ore consultando decine di negozi online, per poi spacchettarle e dedicarsi a un lento e sensuale assemblaggio, in attesa di collegare il nuovo hardware a un monitor e premere il tasto di accensione per verificarne il funzionamento, momento climatico che da solo vale la spesa e gli sforzi sostenuti. Il rapporto tra alcuni giocatori PC e la costruzione del loro sistema, che in realtà non è mai definitiva, ha un che di erotico e profondo: in qualche modo è creazione e riproduzione, tanto che se qualcuno è riuscito a ottenere successo simulandolo, ossia evidenziandone natura essenzialmente ludica e primordiale, deve esserci un motivo che vada oltre la sua mera esteriorità, come vedremo in nella recensione di PC Building Simulator 2.
C'è anche una storia
Per parlare di PC Building Simulator 2 si può partire senza indugio da un numero, ossia dai più di 1.200 componenti hardware differenti inclusi nel gioco, tutti da montare e smontare nella Free Mode e nella modalità carriera. La prima è una modalità sandbox in cui si è liberi di fare un po' quel che si vuole, ossia montare e smontare PC a piacere, visto che si dispone di un budget praticamente illimitato, mentre la seconda, la più strutturata, chiede di gestire un negozio di assistenza PC, quindi di risolvere i problemi che i clienti hanno con i loro sistemi. Il tutto utilizzando banchi da lavoro e tutti gli strumenti tipici del mestiere. Non fatevi ingannare, perché stiamo parlando di un'esperienza rilassante e molto distesa in entrambe le modalità, senza niente a metterci davvero fretta o a obbligarci a fare i salti mortali. Sì, perché l'essenza del titolo di Spiral House non è la sfida, ma il dettaglio. I 1.200 componenti hardware sono infatti ricostruiti al millimetro e richiedono, per essere smontati e montati, gli stessi passaggi necessari nella realtà.
Quindi ci sono le stesse viti, gli stessi blocchi, le stesse ventole e così via. Certo, nella modalità carriera bisogna riuscire a far quadrare i conti per acquistare nuovi strumenti e migliorare il negozio, ma la verità è che la parte gestionale in sé non ha niente di troppo impegnativo e sembra essere pensata più come una cornice dell'attività centrale del gioco, che come qualcosa che debba attirare l'attenzione su di sé.
Comunque sia una specie di storia c'è: lo zio Tim (quello che ci forniva le parti nel primo capitolo) ha dato fuoco al suo negozio per frodare l'assicurazione e a noi tocca di rimboccarci le maniche avviando una nuova attività. Vada in prigione, il marrano, ma senza disturbare, visto che abbiamo tanti componenti da montare e tante novità da sperimentare. Rispetto al primo capitolo, per inciso, ci sono delle nuove operazioni che si possono compiere, come moddare i case, applicare la pasta termica e modificare il raffreddamento delle schede video passando dalle classiche ventole a un sistema a liquido, più costoso, ma decisamente più efficace.
Proprio quest'ultimo aspetto è il più curato, tanto che gli viene dedicato un banco da lavoro apposito e un nuovo strumento: un tablet per monitorare le temperature, consultabile in ogni momento. Il tutto è realizzato in modo impeccabile, ma allo stesso tempo amichevole, nel senso che non richiede di conoscere la materia per giocare. L'interfaccia è infatti dotata di una serie di strumenti che assistono durante le operazioni, rendendo la vita facile ai neofiti, e che impediscono di commettere errori marchiani. Da questo punto di vista PC Building Simulator 2 sembra essere stato pensato come un gioco per tutti, pur essendo rigorosissimo nella simulazione dei passaggi richiesti sui PC in riparazione o in montaggio, il che è decisamente un bene.
Gestire il negozio
Anche a livello di gestione del negozio ci sono delle novità. A parte il miglioramento della struttura, bisogna fare in modo di lavorare le richieste nell'ordine più efficiente, in modo da avere dei giudizi alti e attirare sempre più clienti. Allo stesso tempo ci si può dedicare a un'attività secondaria, abbastanza redditizia: l'acquisto, la riparazione e la vendita di PC usati. Quest'ultima si sblocca raggiunto un certo livello, quindi non è disponibile da subito (ci vuole poco, comunque), ma è un modo per incassare bene, pagando al contempo poche tasse. Comunque sia, a prescindere da come si decide di impostare l'attività, il fulcro del gameplay rimane sempre lo stesso: mettere l'hardware sul bancone e capire cos'abbia che non va, per intervenire nel modo corretto. All'inizio del gioco si viene assistiti dal tutorial, quindi diciamo che si va abbastanza spediti, ma volendo si può procedere anche in modo più autonomo. Il massimo lo si raggiunge quando, disponendo di abbastanza fondi, si possono acquistare i componenti liberamente, per vendere dei PC nuovi pre-assemblati. Quello è il momento in cui si capisce se è vero amore o solo un rapporto occasionale.
Surriscaldamento
Come dicevamo, i componenti disponibili sono molti, tutti riprodotti in modo estremamente realistico e provenienti dai migliori produttori hardware, che ovviamente hanno dato il loro supporto a PC Building Simulator 2, visto il successo del primo episodio e la pubblicità indiretta che ne è derivata. Diciamo che, se volete montare una GeForce RTX di ultima generazione, ma non volete spendere migliaia di euro per farlo nella realtà, questo è un ottimo modo per osservarla e valutarne le dimensioni, la forma e la complessità. Feticismo per le GPU a parte, il titolo di Spiral House offre davvero moltissimi componenti di ogni tipo, che si traducono in ore e ore di gioco per gli appassionati. In questo senso ci troviamo di fronte alla migliore simulazione possibile, che prende ciò che c'era di buono nel primo episodio e aggiunge novità con intelligenza, senza però ambire mai a snaturarne la formula.
Dal punto di vista tecnico PC Building Simulator è ottimo, nel senso che fa esattamente ciò che deve fare: l'ambientazione è riprodotta con un discreto livello di dettaglio, mentre le componenti hardware, come già sottolineato, sono la copia perfetta di quelle reali. Visto che la maggior parte del tempo di gioco la si passa sui banconi immersi in queste ultime, è difficile recriminare su questa scelta.
Conclusioni
PC Building Simulator 2 fa tutto ciò che deve fare, migliorando il primo capitolo da ogni punto di vista. Naturalmente è un simulatore, quindi non aspettatevi fuoco e fiamme, ma solo una solida esperienza in compagnia di schede madri, processori e schede video, che poi è quello per cui si acquista un titolo del genere. Probabilmente è uno dei migliori della sua categoria, tanta è la cura messa dallo sviluppatore nel renderlo il più realistico possibile.
PRO
- Tanti componenti hardware
- Ottima la parte simulativa
- Tecnicamente ottimo
CONTRO
- Parte gestionale molto debole, come al solito