Confermando una recente tradizione, nel presentare i nuovi modelli della serie F, POCO ha dato la precedenza alle versioni Pro e Ultra, tenendosi invece la versione liscia più economica per i mesi a venire. In questa recensione di POCO F8 Pro ci occupiamo dunque di quello che si potrebbe definire il medio gamma della famiglia, uno smartphone che come da mission aziendale punta molto sulle performance ma senza trascurare le altre componenti. Di fatto un rebranding del Redmi K90 uscito solo sul mercato cinese, POCO F8 Pro è disponibile al prezzo di 649.90 Euro nella versione 12/256 GB e 699.90 Euro per la più capiente 12/512 GB, dunque con un ritocco del listino verso l'alto rispetto al modello dello scorso anno. Al netto di promozioni lancio, scontistiche varie e inevitabili cali dello street price, l'aumento di prezzo può considerarsi comunque giustificato se si mettono in conto delle migliorie che vanno a colmare alcune delle più evidenti lacune messe in mostra dal predecessore.
Caratteristiche tecniche del POCO F8 Pro
Indipendentemente dalla linea di prodotto, POCO è quasi sempre sinonimo di hardware di livello superiore alla sua fascia di prezzo: POCO F8 Pro non fa eccezione, mettendo a referto alla voce SoC nientemeno che uno Snapdragon 8 Elite, ovvero il chipset top di gamma della scorsa stagione, che tra l'altro era anche alla base di POCO F7 Ultra, vale a dire il precedente flagship della casa.
Il processore è accompagnato dalla solita GPU Adreno 830 che, come vedremo, offre ampie garanzie lato gaming, e le note liete proseguono osservando le memorie: 12 GB di RAM di tipo LPDDR5X e 256/512 GB di spazio di archiviazione di tipo UFS 4.1 sono entrambe caratteristiche decisamente di una fascia più alta.
Lato connettività, POCO F8 Pro può contare su 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, GPS, NFC e supporto per due nanoSIM fisiche da inserire nell'apposito alloggiamento: finalmente si può usare anche un profilo eSIM, anche se è necessario comunque rispettare il limite massimo di due utenze attive contemporaneamente.
Non c'è il jack audio da 3.5 mm per le cuffie cablate, ma in compenso POCO F8 Pro può vantare due speaker 1115F simmetrici capaci di restituire un suono avvolgente e bilanciato: da segnalare come lo smartphone si fregi di una collaborazione con Bose che si concretizza in due profili sonori sviluppati dagli ingegneri dell'azienda statunitense.
Degna di un dispositivo di fascia alta anche la resistenza agli elementi, con la certificazione IP68 che garantisce protezione contro le infiltrazioni di acqua e polvere e tolleranza per l'immersione fino a un massimo di 1.5 metri per 30 minuti.
Per quanto riguarda invece la dotazione di accessori, nella confezione di POCO F8 Pro c'è spazio per l'immancabile cavo USB-C e per una cover grigia in poliuretano.
Scheda tecnica POCO F8 Pro
- Dimensioni: 157.5 x 75.3 x 8 mm
- Peso: 199 grammi
- Display:
- AMOLED da 6.59"
- Risoluzione 1156 x 2510
- Refresh rate a 120 Hz
- Touch sampling rate a 480 Hz
- Luminosità di picco 3500 nit
- Aspect Ratio 19.5:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Elite
- GPU: Adreno 830
- RAM: 12 GB di tipo LPDDR5X
- Storage: 256/512 GB di tipo UFS 4.1
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1.9
- Grandangolare Ultra-Wide 8 MP, f/2.2, 120°
- Tele 2.5x 50 MP, f/2.2
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 20 MP, f/1.9
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6/7
- Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE/LHDC 5.0/ASHA
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
- Colori:
- Titanium Silver
- Black
- Blue
- Batteria: 6200 mAh
- Prezzo:
- 12 GB RAM + 256 GB Storage | 649.90€
- 12 GB RAM + 512 GB Storage | 699.90€
Design
Disponibile nelle tre colorazioni Titanium Silver, Black e Blue, POCO F8 Pro misura 157.5 x 75.3 x 8 mm per 199 grammi di peso, quindi rispetto al precedente modello risulta più compatto e leggero, sebbene di pochissimo. Non sono però queste le uniche differenze in termini di design, a conferma di una sorta di tradizione di POCO nello sparigliare un po' le carte a ogni nuova uscita.
La cover posteriore è realizzata in vetro con finitura opaca, piacevole al tatto e che non trattiene troppo le impronte: l'azienda non specifica quale sia il tipo di materiale utilizzato, ma ci tiene a specificare come per la prima volta abbia adottato un blocco unico da 2mm di vetro fresato. Il modulo fotocamere è costituito da quattro oblò circolari disposti a quadrato, inseriti in un rettangolo sempre di vetro ma con trattamento lucido e leggermente rialzato rispetto alla scocca.
La cornice è in alluminio con angoli arrotondati, e la disposizione degli elementi ricalca quella della serie precedente: tasto di accensione e bilanciere del volume sulla destra e porta USB-C, speaker principale e carrellino per le due nanoSIM in basso, con l'unica differenza costituita dai forellini per il secondo altoparlante nella parte alta.
Lo schermo è da 6.59 pollici, quindi leggermente più piccolo di quello di POCO F7 Pro, ma per il resto la situazione è fondamentalmente la stessa: i bordi sono sottili e simmetrici, il punch hole è sempre al centro del lato superiore e il rivestimento è di Gorilla Glass 7i con una pellicola protettiva preapplicata.
Display
I display degli smartphone POCO sono tradizionalmente sempre molto buoni, e POCO F8 Pro non fa eccezione, offrendo un AMOLED da 6.59 pollici con risoluzione 1156 x 2510 Hyper RGB, densità di pixel a 419 ppi, profondità di colore a 12 bit e PWM dimming a 2560 Hz.
La luminosità massima si spinge fino a 3500 nit di picco e 2000 nit in HBM, entrambi valori molto buoni che consentono una leggibilità ottima anche sotto luce diretta, mentre la possibilità di scendere fino a un minimo di 1 nit rende lo schermo gradevole anche in contesti molto scuri.
La frequenza di aggiornamento arriva fino a 120 Hz e dalle opzioni si può scegliere se farla gestire in automatico dal software, bloccarla al valore massimo o limitarla a 60 Hz per risparmiare batteria. Non è supportata la tecnologia LTPO, quindi non sono possibili variazioni granulari del refresh rate né minimi inferiori ai 60 Hz: per questo motivo, la funzionalità always on display è presente ma di default si disattiva dopo 10 secondi.
Lo schermo di POCO F8 Pro fornisce ampie rassicurazioni anche a chi è solito utilizzare lo smartphone per contenuti in streaming tramite piattaforme quali Netflix, Prime Video o Disney+, con il supporto alle tecnologie Dolby Vision e HDR10+ che garantiscono la massima qualità possibile.
Fotocamere
Rispetto alla precedente generazione, POCO F8 Pro fa un bel salto in avanti aggiungendo un sensore alla dotazione di fotocamere posteriori: alla principale da 50 MP e all'ultra grandangolare da 8 MP ereditate dal modello dello scorso anno si aggrega quindi una fotocamera zoom 2.5x da 50 MP, mentre la frontale si conferma una wide da 20 MP.
La principale da 50 MP si basa sullo stesso sensore Light Fusion 800 già apprezzato su POCO F7 Pro, e che ribadisce qui le sue buone qualità: le foto sono dettagliate, con un'ampia gamma dinamica e un corretto bilanciamento del colore, e anche di notte non ci sono problemi, con l'apposita modalità che entra in gioco automaticamente producendo scatti definiti, privi di rumore e senza artefatti visibili.
Anche l'ultra grandangolare da 8 MP è la stessa dello scorso anno, ma in questo caso il giudizio non può essere altrettanto positivo: la risoluzione è ovviamente quella che è, non c'è grande corrispondenza cromatica con gli altri sensori e senza un'illuminazione ottimale si fa davvero fatica a tirar fuori delle immagini decenti.
Si torna invece su note liete con la nuova fotocamera zoom 2.5x da 50 MP, un'aggiunta davvero notevole al modulo posteriore che non tutti i medio gamma possono vantare: gli scatti che produce sono peraltro molto validi (anche in modalità Ritratto) e oltre il valore ottico ci si può spingere in digitale fino a 5x perdendo poco o nulla in termini di qualità.
Viene ripescata dalla dotazione dello scorso anno anche la fotocamera frontale da 20 MP, che non denota miglioramenti di sorta svolgendo il suo compito in termini di selfie senza infamia e senza lode.
Per quanto riguarda le riprese video, POCO F8 Pro può registrare a un massimo di 8K a 30 FPS con la principale e la tele, mentre a una più sensata risoluzione di 4K si può andare anche a 60 FPS: la qualità dei filmati è buona e la stabilizzazione elettronica di default fa il suo dovere, ma per poter attivare la modalità ShootSteady bisogna accontentarsi di 1080p a 30 FPS. La frontale arriva invece a un massimo di 1080p a 60 FPS, mentre il fanalino di coda è l'ultrawide che è limitata a 1080p a 30 FPS.
Batteria
La batteria di POCO F8 Pro è costituita da un modulo da 6210 mAh, segnando dunque un leggero incremento rispetto ai 6000 mAh del predecessore. Al di là dei numeri sulla scheda tecnica, nella quotidianità la sostanza non cambia granché, con un'autonomia molto più che sufficiente a coprire una giornata di sfruttamento intenso (lasciando anche un margine residuo piuttosto consistente) e che può serenamente andare oltre nel caso di un utilizzo più moderato. Insomma, una condizione in linea con quella di molti altri smartphone Android sulla piazza.
Per quanto riguarda la velocità di ricarica, con un alimentatore adeguato POCO F8 Pro può raggiungere i 100W tramite tecnologia HyperCharge, che tradotto in termini pratici significa poco più di mezz'ora per passare da 0 a 100%: un risultato di tutto rispetto, anche se difficilmente replicabile senza un caricabatterie perfettamente aderente allo standard sopraindicato. Con decisamente poco stupore va annotata anche su POCO F8 Pro l'assenza della ricarica wireless, mentre fa il suo ritorno la comoda ricarica inversa cablata a un massimo di 22.5 W.
Videogiochi e prestazioni
La notevole scheda tecnica di POCO F8 Pro ha evidenti ripercussioni anche sul fronte del gaming, con lo smartphone che è in grado di gestire senza particolare fatica titoli pesanti come Zenless Zone Zero, Call of Duty: Warzone Mobile, Honkai: Star Rail o Diablo Immortal con impostazioni grafiche di livello alto. Oltre alla sua forza bruta, POCO F8 Pro mette a disposizione degli appassionati i consueti strumenti di casa Xiaomi dedicati ai videogiochi, ovvero la modalità Game Turbo per gestire una varietà di parametri relativi a prestazioni e preferenze e l'app Game Center che offre una selezione - invero non entusiasmante - di titoli casual.
Per il resto, il display garantisce un'ottima risposta al tocco di 480 Hz (2560 Hz invece il valore istantaneo), il motore per le vibrazioni restituisce un feedback convincente e soprattutto l'impianto audio stereo sviluppato in collaborazione con Bose fa la sua bella figura, dando sfoggio di un suono potente e chiaro. Valido anche il contributo del sistema di raffreddamento, anche se come vedremo più avanti in situazioni di forte stress le temperature tendono ad alzarsi in maniera considerevole.
Come prevedibile considerando la dotazione hardware del prodotto, le prestazioni nei benchmark di POCO F8 Pro sono di tutto rispetto: pur non essendo esattamente nuovo di zecca, lo Snapdragon 8 Elite è d'altra parte un chipset che ancora oggi sviluppa una potenza ben superiore a quelle che sarebbero le reali necessità di uno smartphone. Andando ad analizzare i numeri, POCO F8 Pro si assesta dunque sugli stessi livelli dei flagship della scorsa stagione, e restringendo il campo alla rivalità interna del brand riesce anche a superare i risultati di POCO F7 Ultra che montava lo stesso processore.
Per quanto riguarda le performance sotto sforzo, la situazione di POCO F8 Pro è un po' meno rosea, per quanto globalmente comunque positiva. Ripetuti stress test hanno prodotto risultati solo discreti in termini di stabilità, con prestazioni in calo progressivo ma costante già dopo i primi cicli. Non esattamente ideale anche la situazione delle temperature, che nelle fasi più concitate si fanno piuttosto elevate facendosi sentire anche sulla scocca del dispositivo. Come sempre, è opportuno ricordare come si tratti di situazioni estreme difficilmente replicabili con l'utilizzo quotidiano, ma è indubbio che ci siano smartphone che in questo frangente riescono a fare meglio.
Esperienza d’uso
Dal punto di vista dell'esperienza d'uso, POCO F8 Pro non offre innovazioni sostanziali, riproponendo di fatto pregi e difetti comuni a fondamentalmente tutti i dispositivi del brand e in larga parte gli smartphone dell'universo Xiaomi.
Un nodo cruciale per molti utenti in tal senso è il sensore di prossimità virtuale che fa storcere il naso a tanti ma che nella nostra esperienza con POCO F8 Pro non ha dato nessun problema. Del tutto regolare anche il comportamento dello smartphone sotto il profilo telefonico, con ricezione sempre affidabile e un audio pulito sia in capsula auricolare sia in vivavoce.
Niente di nuovo sotto il sole anche in termini di sensori biometrici, con la conferma di un lettore per le impronte digitali di tipo ultrasonico incastonato sotto lo schermo che garantisce ottima velocità e precisione: ad affiancarlo troviamo il consueto riconoscimento 2D del volto, affidabile ma non certo a prova di bomba.
Lato software la musica non cambia più di tanto, con POCO F8 Pro che arriva dotato di Android 16 declinato tramite l'interfaccia proprietaria di Xiaomi HyperOS 3.0, con la mano di POCO che si vede solo in qualche sfumatura e in un launcher personalizzato. Se si ha un minimo di familiarità con l'ecosistema Xiaomi tutto si trova al proprio posto, comprese le funzionalità di intelligenza artificiale di Gemini e HyperAI. Fra le diverse conferme positive bisogna anche annotarne due negative piuttosto fastidiose, ovvero la presenza di bloatware e notifiche invasive che sono divenute un triste marchio di fabbrica del brand e che tornano immutate anche su POCO F8 Pro.
Situazione invariata rispetto al recente passato anche sul fronte delle garanzie di supporto, che prevedono tre major update e quattro anni di patch di sicurezza: nulla di clamoroso, ma comunque un compromesso più che accettabile per uno smartphone di fascia media.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
POCO F8 Pro aggiunge alla solita "formula magica" del produttore cinese, una fotocamera in più e un impianto stereo realizzato in collaborazione con Bose, che si sommano agli inevitabili upgrade tecnici rispetto al predecessore: il risultato è uno smartphone medio gamma convincente a tutto tondo, privo di macroscopici difetti e che soprattutto con la giusta offerta può essere un acquisto sostanzialmente consigliabile a chiunque, a meno che non si provi un'idiosincrasia totale per i prodotti di casa Xiaomi.
PRO
- Scheda tecnica davvero notevole
- La fotocamera zoom è una bella aggiunta
- Design sobrio e materiali di qualità
CONTRO
- Bloatware e notifiche invasive
- L'ultra grandangolare da 8 MP è piuttosto scarsa
- Sotto stress le temperature tendono a salire