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AMD Radeon RX 6800, recensione: potenza bruta e tanta memoria

La recensione della Radeon RX 6800, il modello entry-level di fascia decisamente alta della nuova serie di GPU AMD

RECENSIONE di Mattia Armani   —   18/11/2020

Con la recensione della Radeon RX 6800 celebriamo il ritorno in campo di AMD nell'ambito delle schede video di fascia alta, un segmento in cui è assente ormai da tempo escludendo la sola Radeon VII, un prodotto particolare e realizzato in numero limitato. Ma nel frattempo il Red Team ha lavorato sull'efficienza dell'architettura Navi ottenendo un incremento del 50% con questa seconda incarnazione che spinge il piede sul pedale delle prestazioni, puntando a un confronto diretto con l'offerta della concorrenza.

La Radeon RX 6800

Radeon Rx 6800 6

La Radeon RX 6800 è l'antagonista della GeForce RTX 3070 che sfida puntano a framerate vertiginosi in 1080p, framerate molto elevati in 1440p e ottime prestazioni anche in 4K. Inoltre in 1440p promette una fluidità ottimale anche con il ray tracing grazie ai nuovi Ray Accelerator, uno per ogni compute unit, che sono tra le novità più importanti dell'architettura RDNA 2. Il tutto a un prezzo di 599,99 euro che è superiore a quello della diretta concorrente, ma corrisponde al doppio della memoria e una potenza notevole secondo quanto suggerito dai benchmark sintetici.

Ma prima di passare ai test diamo un'occhiata all'esterno della scheda a partire dai 26,7 centimetri di lunghezza e dal doppio slot di spessore che la rendono facilmente installabile nella stragrande maggioranza delle configurazioni. Sulla parte frontale si fanno notare le tre ventole incassate in una robusta armatura al centro in metallo e ai lati in materiale plastico nero, molto solido e tra l'altro ruvido, cosa comoda per evitare tracce di ditate. Salendo con lo sguardo, invece, troviamo la classica scritta Radeon che si illumina di lusso e si abbina alle linee rosse che delineano il bordo superiore e inferiore della scheda, dove ci sono i radiatori che attraversano l'intero corpo della scheda video. Totalmente blindato infine il retro dove ritroviamo l'armatura in metallo qui impreziosita da un paio di fregi e dal classico morsetto della GPU in bella vista che completa un'estetica a metà tra l'elegante e l'aggressivo.

L'architettura RDNA 2

Radeon Rx 6800 2

L'estetica in una scheda da 600 euro ha un peso: ma quello che conta, lo diciamo sempre, si trova dentro, al di sotto dei radiatori, in una GPU forte di un salto netto nell'efficienza che ha permesso il passaggio dai 10,3 miliardi di transistor a 7 nanometri delle GPU RDNA di punta di prima generazione ai 26,8 miliardi di transistor delle Radeon RX 6800 e 6800 XT.

Certo, la dimensione del die, passata da 251 millimetri quadrati a 519 millimetri quadrati, è più che raddoppiata rispetto a quella del chip della Radeon RX 5700 XT, ma questo aumento di volume ha permesso un salto netto da 40 a 60 compute unit e da 2560 a 3840 stream processor per la più modesta delle nuove RX 6000 che mette in campo 16.17 TFLOP di potenza bruta contro i 9.75 della precedente top di gamma AMD. Il tutto a fronte di un incremento dei consumi di soli 25W. Parliamo quindi di 250W di total board power, con un alimentatore consigliato da 650W e un classico doppio connettore ausiliario da 8-pin, che non sono male considerando i 16 GB di memoria GDDR6 a 16 Gbps. Ed è qui che troviamo una delle novità più interessanti di una serie di schede pensata per dialogare in maniera più efficace con il sistema, riducendo le latenze e aumentando le prestazioni.

Radeon Rx 6800 1

La tecnologia Smart Access Memory permette alla CPU di comunicare con tutta la RAM, anziché con una piccola parte come succedeva prima, spiegando anche la decisione di installare un quantitativo di memoria da top di gamma su quella che è la più modesta delle tre RX 6000 presentate. Dobbiamo però specificare che per sfruttare questa tecnologia servono un processore della serie Ryzen 5000 e una scheda madre della serie 500 che garantiscono il pieno supporto sul chipset per il PCIe 4.0.

In ogni caso si parla di miglioramenti in alcuni casi sensibili che si aggiungono ad altre novità importanti come il Mesh Shader e il Variable Rate Shading, già impiegato dalla concorrenza e fondamentale per l'ottimizzazione vista la capacità di concentrare le risorse di calcolo di una GPU sulle parti più rilevanti dell'immagine. Non a caso è stato pubblicizzato anche per le console a differenza dei miglioramenti ai riflessi basati sulla tecnologia Screen Space, ben più leggeri di quelli basati sul ray tracing, e sul nuovo HDR Mapper ottimizzato per aumentare la resa sugli schermi FreeSync Premium Pro. Si parla inoltre di passi in avanti netti per la tecnologia anti-lag, capaci di ridurre le latenze di sistema fino al 30%, e per il Radeon Boost. Non mancano inoltre tutte le tecnologie introdotte e migliorate in questi anni tra cui Enhanced Sync, il Radeon Boost che usa la risoluzione dinamica in modo intelligente per aumentare le prestazioni, Integer Scaling e via dicendo.

Radeon Rx 6800 9

Nel frattempo la suite FidelityFX, composta da tecnologie che migliorano l'immagine, è arrivata in 35 titoli incluso Godfall che sfrutta nativamente il Contrast Adaptive Sharpening che, combinato con il Denoiser, garantisce un upscaling di buona qualità, seppur non paragonabile al DLSS per efficacia. Ma qui dobbiamo fare una specifica, riprendendo anche il discorso della Smart Access Cache. AMD è infatti al lavoro sulla sua tecnologia di upscaling basato sull'intelligenza artificiale, seppur senza hardware dedicato, e NVIDIA sta lavorando alla sua versione della Smart Access Cache, essendo la tecnologia tutt'altro che proprietaria.

Inoltre NVIDIA ha dichiarato, giocando d'anticipo per puntare i riflettori sull'efficacia delle proprie schede con il ray tracing, che i titoli RTX non usano tecnologia proprietaria ma sfruttano comunque le librerie Microsoft DXR, rivelando al contempo la possibilità di far girare ogni gioco anche sulle Radeon. A fare eccezione in quanto a librerie sono Quake II RTX, Wolfenstein: Youngblood e JX3, ma utilizzano un'estensione creata da NVIDIA per Vulkan, in attesa che arrivi il supporto ray tracing per le librerie a basso livello create dal Khronos Group. Nessuna ricetta segreta quindi, ma un panorama in evoluzione che grazie alla maggiore spinta competitiva ha già visto un abbassamento netto dei prezzi per giocare alle alte risoluzioni. Inoltre sarà guerra anche nel campo dei caricamenti, con lo scontro futuro tra RTX IO e DirectStorage che, già sfruttata dalle console di nuova generazione, consente di trasformare una SSD ad alta velocità in una sorta di VRAM aggiuntiva.

Benchmark sintetici

Passando ai test abbiamo per prima cosa dato un'occhiata alla nuova versione del software Adrenalin 2020 Edition, già arricchita da impostazioni che permettono di attivare o disattivare rapidamente le varie tecnologie invidia consentendoci anche di tarare al dettaglio tecnologie come l'Image Sharpening. Manca però il Rage Mode, supportato solo dalle Radeon RX 6000 XT. Non mancano invece overclock manuale e impostazioni per spingere singolarmente la memoria o la scheda video. Inoltre c'è anche un tasto per il downvolt automatico di quest'ultima. Inoltre è bene ricordare che qualche tempo fa AMD ha introdotto una novità fondamentale. Ora è infatti possibile inviare rapidamente feedback in seguito a eventuali problemi riscontrati, cosa che dovrebbe limitare eventuali problemi legati ai driver.

Radeon Rx 6800 Fire Strike Ultra

Per la configurazione di prova abbiamo usato una GIGABYTE X570 AORUS Master, un Ryzen 5800X e 16 GB di memoria a 3600MHz con CL16 rilevando, in quanto a temperature, 29 gradi con la GPU completamente inutilizzata, 40 gradi sul desktop in modalità zero decibel, 60 gradi nei benchmark sintetici, 61 gradi in titoli come The Witcher 3 e 67 gradi nei giochi che spremono la scheda a fondo sfruttando anche l'hardware dedicato al ray tracing. Non male considerando una ventilazione che si fa sentire quando la GPU è sotto sforzo, ma che risulta piuttosto silenziosa considerando che conta tre ventole impegnate a raffreddare una scheda decisamente potente. Questa tra l'altro viaggia spesso tra i 2200 e i 2220MHz, evidenziando come in un ambiente ottimale sia in grado di superare abbondantemente il boost in clock e lasci ampi margini per abbassare la curva delle ventole nel caso in cui si preferisca una configurazione silenziosa.

Verificato il pieno funzionamento della scheda siamo passati ai benchmark sintetici ottenendo 15184 punti alla voce grafica del test Time Spy e 10698 punti, sempre in relazione alla sola GPU, nel test Fire Strike Ultra. Abbastanza da superare nettamente la RTX 3070 FE, lasciando indietro anche le versioni custom della scheda NVIDIA. Diversa invece la questione in Port Royal dove mescolando rendering tradizionale e ray tracing la RX 6800 risulta di un 4% inferiore alla diretta concorrente che prende il largo nel test dedicato DirecX RayTracing dove la RTX 3070 FE arriva a 33fps, mentre la RX 6800 si ferma a 21,70fps, con un 33% di svantaggio che lascia presumere qualche problema con l'avanzata illuminazione basata sulla fisica. Prima di verificare, però, diamo un'occhiata alle prestazioni con il rendering standard, dove ci aspettiamo grandi cose vista l'elevata potenza bruta della scheda.

Benchmark in gioco

Radeon Rx 6800 Benchmark Rendering Standard

Nel rendering standard la Radeon RX 6800 mostra i muscoli, complice anche un processore che la lascia libera di esprimersi in 1080p dove, con le impostazioni grafiche al massimo, macina framerate decisamente elevati, con 198fps in The Witcher 3, 133fps in Shadow of the Tomb Raider, 331fps in Wolfenstein: Youngblood, 145fps in Metro Exodus, 192fps in RAGE 2 e 118fps in Control. In questo caso gran parte del vantaggio sulla RTX 3070 è dovuto al passaggio da un Ryzen 7 3700X a un Ryzen 5800X, ma il divario resta in 1440p, a riprova della potenza della scheda, e in alcuni casi è netto con 147fps in The Witcher 3, 108fps in Shadow of the Tomb Raider, 208fps in Wolfenstein: Youngblood, 109fps in Metro Exodus, 135fps in RAGE 2 e 77fps in Control.

Se in molti casi il vantaggio della RX 6800 nel rendering standard e senza dubbio tangibile, soprattutto con le DirectX 11, lo è meno nel caso di Control e di Shadow of the Tomb Raider, con un paio di frame per secondo di differenza. Inoltre la situazione si ribalta in 4K dove la scheda NVIDIA risulta in vantaggio di un frame per secondo nel titolo Remedy e di due immagini per secondo in quello Eidos. Ma la potenza nuda e cruda si fa sentire negli altri test 4K, con punteggi che premiano il chip Big Navi della Radeon RX 680 facendone la vincintrice della prima mandata di test.

Le cose, però, cambiano quando entrano in campo ray tracing e upscaling. Con la nuova illuminazione la scheda AMD tiene il passo della concorrente con titoli come Battlefield e DIRT 5, ottenendo parallelamente ottime prestazioni in Godfall, dove gode del supporto ray tracing in anticipo sulla concorrenza, grazie anche al lavoro di upscaling del Contrast Adaptive Sharpening. Ma tornando al confronto con la RTX 3070 deve chinare il capo con Control che in 4K scivola addirittura al di sotto dei 20fps. Non che la GPU NVIDIA li superi di molto, ma quando entra in campo il DLSS in modalità performance si spinge fino a 57fps e con una qualità visiva eccellente nonostante l'upscaling.

Radeon Rx 6800 Benchmark Ray Tracing

In alcuni casi attivare la Smart Access Memory incrementi sensibili, spesso anche del 5-10%, e tocca picchi del 18% garantendo salti prestazionali netti in combinazione con tecnologie come FidelityFX CAS. Ma in molti casi i miglioramenti sono modesti e si assottigliano ulteriormente quando entra in campo il ray tracing. Basti pensare a Watch Dogs: Legion che sulla RTX 3070 grazie al DLSS vola da 21 a oltre 40fps in 4K, finendo invece spesso al di sotto dei 20fps con la RX 6800 che non mostra benefici attivando la Smart Access Memory. Risulta quindi necessario scendere in 1440p per arrivare a un framerate giocabile che comunque si aggira intorno ai 40fps. Tutt'altro che esaltante, quindi, anche se parliamo di un titolo estremamente pesante, poco ottimizzato e provato nel bel mezzo del traffico di una Londra gremita. Diversa la questione con Metro Exodus in 1440p, e senza bisogno di Smart Access Memory, la RX 6800 riesce centrare i 60fps in Metro Exodus e si spinge oltre con Crysis Remastered che sfiora gli 80fps, Battlefield V che viaggia a 70fps e Shadow of the Tomb Raider che con le ombre di ultima generazione gira a 74fps.

Come abbiamo detto, comunque, NVIDIA avrà la sua versione della Smart Access Cache e AMD sta lavorando al suo upscaling basato sull'intelligenza artificiale, mettendoci di fronte a prestazioni probabilmente destinate a cambiare durante il 2021. E lo stesso vale per l'overclock con il software Adrenalin che ci ha permesso di spingere la scheda a 2315MHz con un solo click, deludendoci però con un paio di frame in più in 1080p. Ma ci ha anche permesso di apprezzare una ventilazione che pur non particolarmente silenziosa, ma nemmeno particolarmente rumorosa, è in grado di tenere la scheda tra i 60 e i 70 gradi anche con la frequenza del core al di sopra dei 2300MHz. Detto questo, visti software e BIOS ancora acerbi, preferiamo aspettare l'evoluzione dell'ecosistema per dare un giudizio definitivo in merito all'overclock. Tra l'altro ci aspettiamo anche ottimizzazioni per il ray tracing dai titoli in arrivo nel prossimo futuro, con l'adozioni di soluzioni ibride pensate per sfruttare a tutto tondo le nuove Radeon, e questo grazie anche al lavoro degli sviluppatori sulle console di nuova generazione che sfruttano la medesima tecnologia RDNA 2.

Radeon Rx 6800 Benchmark Wolfenstein Youngblood

Nel frattempo ci godiamo l'innegabile potenza bruta della Radeon RX 6800 che nel rendering standard ci mette di fronte prestazioni eccellenti. Tra l'altro i 16 GB di memoria GDDR6 della scheda, più lenti delle GGDR6X delle GeForce di fascia estrema ma più veloci di quelle della RTX 3070, promettono senza dubbio longevità, ed è un fattore da tenere in conto con le Radeon che solitamente migliorano notevolmente nel tempo. Ma il quantitativo di memoria è anche uno dei motivi di un prezzo meno aggressivo che ci mette di fronte all'unica RX 6000 più costosa della diretta concorrente nonostante l'evidente vantaggio di quest'ultima quando entrano in campo ray tracing e DLSS.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.9

La Radeon RX 6800 è una scheda dalla potenza bruta elevata, dotata di un sacco di memoria e capace di svettare sulla concorrenza diretta nel rendering standard con framerate estremi in 1080p, framerate molto elevati in 1440p e buone prestazioni in 4K. Inoltre non manca di hardware dedicato al ray tracing, con prestazioni spesso sufficienti a giocare in 1440p con un framerate elevato. Ma in questo campo deve fare i conti con una concorrente che in genere se la cava meglio con l'illuminazione basata sulla fisica e ha una marcia in più grazie al DLSS, in alcuni casi contrastato efficacemente con il Contrast Adaptive Sharpening ma senza dubbio più efficace delle tecnologie attualmente impiegate da AMD per upscaling e miglioramento dell'immagine. Inoltre la RX 6800 ha un prezzo di soli 70 euro inferiore a quello della Radeon RX 6800 XT che risulta più appetibile tra Rage Mode, potenza ancora maggiore, maggior numero di ray accelerator e prezzo più aggressivo. Ma si tratta comunque di una scheda che segna il gran ritorno di AMD nella fascia alta con un ottimo rapporto tra potenza bruta e prezzo.

PRO

  • Potenza bruta in quantità per un gran bel salto sulla RX 5700
  • In rendering standard offre prestazioni ottime per chi cerca framerate elevati senza fronzoli
  • Robusta, fresca ed equipaggiata con tanta memoria
  • Un ecosistema completo di CPU e GPU

CONTRO

  • Il ray tracing senza la spinta di qualcosa di paragonabile al DLSS si fa sentire anche in 1440p
  • Niente Rage Mode nonostante sia comunque una soluzione di fascia alta
  • Meno conveniente della sorella maggiore