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Sega Heroes, la recensione

Licenze Sega per un gacha in stile puzzle RPG? Vediamo cosa è emerso nella recensione di Sega Heroes

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   21/11/2018

Lo diciamo con la tristezza nel cuore ma Sega Heroes, come vedremo in questa recensione, non è che un altro esempio di come Sega abbia a volte delle difficoltà nello sfruttare in maniera proficua quel vero e proprio tesoro di cui è in possesso, con gli storici brand videoludici di cui può disporre. Per aggiungere ulteriore scorno, rende ancora più evidente quella differenza sempre più sostanziale con le capacità organizzative e strategiche di Nintendo, che invece è stata capace di lanciarsi nel mercato mobile e per giunta in settori altamente competitivi e rischiosi (in termini di immagine della compagnia) come i gacha e i free-to-play. Mentre da una parte ci troviamo con titoli macina-milioni come Fire Emblem Heroes e Dragalia Lost, Sega si presenta con questo Sega Heroes che si piazza nella mediocrità più assoluta a causa di una struttura di gioco abusata (sebbene sempre valida per catturare l'attenzione lungo un po' di sessioni), una caratterizzazione grafica alquanto anonima e una meccanica ripetitiva e tendente quasi subito al grinding.

Sega Heroes Mix 2


Abbiamo ribadito anche in occasione della recente recensione di Epic Seven come alcuni degli elementi fondamentali dei gacha e simili siano la costruzione di un mondo interessante e un'art direction che dia un certo senso alla ricerca continua di nuovi personaggi, due elementi che in Sega Heroes sono praticamente non pervenuti. È vero che questo titolo si basa su principi diversi, puntando tutto sulle licenze storiche di Sega e sul collezionismo legato all'enorme pantheon di eroi videoludici nella storia della compagnia, ma se il tutto si deve limitare a un pretesto per raccattare figurine si dovrebbe cercare quantomeno di creare intorno una cornice piacevole a vedersi e magari evitare di rendere frustrante la progressione verso l'infinità di personaggi che compongono l'universo di gioco.

Giochiamo a figu

Un problema non indifferente nella costruzione di un gioco del genere è cercare di dare una certa coerenza stilistica a un universo di personaggi tratti da titoli profondamente diversi, in termini di generi, atmosfere e tratti grafici. La stessa sfida è stata affrontare in maniera piuttosto convincente da Disney Heroes: Battle Mode, gioco con cui Sega Heroes ha diversi punti di contatto, ma che in questo frangente ha ottenuto risultati decisamente migliori rispetto al titolo Sega, che risolve il tutto con uno stile fin troppo lineare e anonimo, non aiutato nemmeno da una ripetizione estenuante dei pochi scenari che fanno da sfondo agli scontri. Dove invece riesce meglio, anche rispetto al precedente citato, è nella meccanica degli scontri: Sega Heroes punta sul sicuro affidandosi al buon vecchio puzzle game basato sull'associazione di colori in pieno stile Candy Crush, con combinazioni che si riflettono in attacchi speciali del party di combattenti illustrato nella parte superiore dello schermo contro la squadra di nemici.

Non c'è nulla di particolarmente innovativo nella meccanica di gioco, al di là di caratteristiche legate ai blocchi speciali e il modo in cui queste si riflettono con effetti peculiari nel combattimento in stile RPG, ma è un meccanismo solido e sempre efficace per immergersi per qualche partita. Il problema affiora nel ritmo un po' troppo lento della progressione, che unito all'enorme quantità di personaggi da scoprire si traduce in un grinding abbastanza immediato alla ricerca di gemme e frammenti necessari a far progredire i personaggi e sbloccarne di nuovi al di là del semplice avanzamento regolare da un livello all'altro. Questo ovviamente può facilmente innescare le solite trappole del free-to-play, anche perché il loot di base non è mai particolarmente generoso. Non è un problema di barra di energia, perché questa si presenta piuttosto ampia da consentire un buon numero di partite anche in sessioni ravvicinate, ma la ripetizione continua dei livelli può spingere anche il più tenace a scegliere di spendere qualcosa per ottenere qualche premio più sostanzioso e non è una pratica propriamente simpatica per l'utente.

Conclusioni

Versione testata Android 1.0.1
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.2
Lettori (1)
10
Il tuo voto

Non bastano le licenze storiche di Sega a sollevare Sega Heroes da una risicata sufficienza, anzi forse sono proprio quelle a trascinarlo verso il basso. La necessità di mettere insieme un pot-pourri di personaggi diversi toglie qualsiasi velleità di coerenza al gioco, sia come contesto che come direzione artistica, appiattendo un po' tutto in una continua raccolta di figurine stilizzate. Si salva la meccanica degli scontri perché il puzzle con associazione di colori non può fallire e alcune idee su blocchi speciali ed effetti in stile RPG sono anche interessanti, motivo per cui un po' di partite si fanno volentieri a Sega Heroes, almeno prima di finire impigliati nel grinding.

PRO

  • Una marea di personaggi dalle serie Sega
  • La meccanica puzzle è una sicurezza
  • Qualche buon spunto nell'integrazione puzzle-RPG

CONTRO

  • Stilisticamente anonimo e poco interessante come contesto
  • Il grinding emerge presto
  • Tutto abbastanza già visto