Una stazione spaziale abbandonata da diciassette anni, un'intelligenza artificiale cinica e dalla battuta sempre pronta e il fatto di essere le uniche creature a base di carbonio a disposizione in questa parte di universo, sono i presupposti che danno vita a Spacebase Startopia, un gestionale fantascientifico alla Theme Park dai toni vivaci che, come vedremo nel corso della recensione gode di una realizzazione davvero solida. Del resto è stato sviluppato dal team dei Dungeons, quindi da gente che ha già dimostrato di sapere il fatto suo in ambito gestionale / strategico.
Costruire
Spacebase Startopia offre varie modalità di gioco, che non si discostano dai canoni del genere. Dopo aver affrontato il tutorial, che spiega alcuni concetti base indispensabili per giocare, ci si può dedicare alla campagna single player, composta da una serie di missioni collegate tra loro, si può scegliere la modalità sandbox e costruire liberamente partendo da una base vuota o si può giocare online. Qualsiasi scelta si faccia, all'inizio della partita ci troveremo sempre di fronte a tre ponti principali completamente sguarniti, che vanno naturalmente riempiti di strutture per attirare i visitatori alieni.
L'obiettivo generale è quello di raccogliere più energia possibile dalle varie attrazioni e dai diversi centri di produzione, così da contribuire a uno sgangherato progetto di miglioramento globale. Detto questo, ogni missione della campagna offre diversi obiettivi minori da raggiungere, siano essi la produzione di una certa quantità di energia, o la neutralizzazione di un nemico alieno in visita alla base. All'inizio di ogni missione avremo a disposizione una certa quantità di energia da spendere per costruire le prime strutture disponibili. Altre andranno sbloccate investendo risorse nella sezione di ricerca. L'importante è mantenere il giusto equilibrio tra spese ed entrate, cercando di non creare dei tappi di bottiglia, ossia di non rallentare la produzione.
Gestionale vero
Le risorse da accumulare sono sostanzialmente due: l'energia, che si può ottenere dal riciclo della sporcizia che viene prodotta dai visitatori, oppure dalle loro attività quotidiane come andare in discoteca e giocare in sala giochi; e la fama, che si guadagna dal consenso dei visitatori e richiede quindi di migliorare costantemente la base e di tenerla sempre pulita ed efficiente, facendo manutenzione alle strutture costruire e assumendo personale specializzato per farla funzionare, una delle voci di spesa più consistenti della nostra impresa. I lavori di costruzione e pulizia spettano a dei robot, ma altre attività, come quelle mediche o quelle agricole, richiedono l'assunzione di personale specializzato alieno, di cui andranno ascoltati i bisogni e pagati gli stipendi.
Come accennato, le basi di Spacebase Startopia sono divise in tre ponti: il primo, quello inferiore, è il ponte produttivo, dove si costruiscono centri di riciclo, fabbriche, strutture ricettive, ma anche prigioni, centri medici e tante altre strutture dedicate a quella che potremmo definire la vita quotidiana dei nostri alieni. Il secondo ponte è invece quello dei divertimenti, dove possono essere costruite tutte le attività di svago, come discoteche, bar, sale giochi e quant'altro.
Infine c'è una specie di ponte serra, in cui vengono coltivate piante che, a seconda del loro bioma, danno accesso a risorse spendibili nelle strutture produttive o utilizzabili direttamente nella base per migliorare l'umore e i giudizi dei visitatori. All'inizio di ogni missione il giocatore dispone di uno spazio molto limitato per costruire le diverse strutture, ma accumulando energia è possibile aprire le paratie della stazione su ogni piano, per allargare l'area edificabile. La strutture circolare della base crea comunque un limite naturale all'espansione: le paratie apribili sono un massimo di nove per ogni ponte, dieci considerando quella di partenza. Vi garantiamo che forniscono abbastanza spazio per costruire basi da sogno. Del resto allargare troppo il nostro dominio crea non poche complicazioni.
Gameplay solido
Non tutti vedono di buon occhio il lavoro che stiamo facendo e tra gli alieni di Spacebase Startopia non mancano dei sabotatori, da quelli che vogliono semplicemente sporcare l'ambiente per far scendere il giudizio sul nostro lavoro, ad altri che manomettono le strutture per non farle funzionare, così da ridurre il nostro accumulo di fama ed energia. I problemi da affrontare sono in realtà diversificati: parassiti che sporcano l'ambiente, alieni che vogliono causare sommosse, bombe che risucchiano l'energia delle strutture, criminali in giro per la base e chi più ne ha più ne metta. Con l'allargamento della base, poi, emergono anche problemi di gestione che tengono impegnatissimi, come quelli legati alla produzione di oggetti specifici, o alla manutenzione delle strutture, o alla gestione della crescita delle stesse (gestibile dalla schermata di ricerca, ma anche affidata all'indirizzo che scegliamo di dare alla singola attività). La sostanza è che le cose da fare non mancano mai, perché i fattori da valutare sono tantissimi.
Il tutto si riflette in un gameplay insolitamente frenetico per uno strategico, in cui risolto un guaio se ne presenta subito un altro, spesso costringendo a elaborare strategie d'azione precise, dando priorità a una situazione piuttosto che a un'altra. Ad aggiungere complessità ci pensano anche i tre diversi livelli di difficoltà selezionabili, che modulano i vari fattori da cui è composto il gioco (velocità di accumulo dell'energia, umore degli alieni, presenza dei nemici e così via). Complessivamente il gameplay è solidissimo e si può affermare che ci troviamo di fronte a uno dei migliori esponenti del genere degli ultimi anni. Chi temeva per una deriva casual di Realmforge, lo studio di sviluppo, non abbia timore, perché Spacebase Startopia è un gestionale vero, non uno di quelli per scimmie creati per spingere a spendere soldi veri in moneta virtuale.
Qualche problema
Uno dei problemi che abbiamo incontrato giocando a Spacebase Startopia è l'impazzimento dell'intelligenza artificiale nei momenti di maggiore confusione, ossia quando si posseggono molti edifici e i tre piani della base sono pieni di visitatori. Spesso è capitato che accadessero stranezze come robot da lavoro completamente bloccati, o personaggi coinvolti in strani assembramenti dovuti non si sa bene a cosa. In un paio di casi i problemi si sono rivelati così gravi da costringerci a ricaricare un salvataggio precedente. Altro bug abbastanza fastidioso che ci è capitato con una certa frequenza coinvolge la selezione degli oggetti: a volte diventa semplicemente impossibile raccoglierli. Ci è successo soprattutto quando l'oggetto si è sovrapposto a qualche struttura. In linea di massima si può rinunciare ai singoli oggetti, ma quando a non essere selezionabili sono delle bombe di spazzatura, dei parassiti o altre minacce alla stabilità della base, la cosa diventa annoiante. Va detto che nel periodo di tempo che abbiamo avuto per giocarlo per la recensione, gli sviluppatori hanno aggiornato più volte Spacebase Startopia e dopo ogni patch i problemi si sono ridotti per frequenza e gravità. Quindi riteniamo che presto potrebbero essere completamente eliminati.
Stile grafico
Dal punto di vista tecnico Spacebase Startopia è il classico lavoro senza infamia e senza lode di Realmforge: è realizzato con grande competenza, pieno di dettagli simpatici e ricco di animazioni, ma mancante di uno stile riconoscibile che vada oltre a un generico aspetto da cartoon seriale in odor di Blizzard, pur rimanendo lontanissimo per qualità dai design dalla casa di Diablo. Non è né bello, né brutto. Lo definiremmo più come complessivamente insignificante. Per uno strategico non è un dramma, ma una art direction un po' più convinta non gli avrebbe fatto sicuramente male, quantomeno per valorizzare alcuni momenti di gioco.
Bisogna però convenire che molte delle scelte visibili dal lato tecnico si riflettono in una fluidità ottima anche nei momenti di grande affollamento e in requisiti di sistema abbordabilissimi. Questa specie di ieraticità tecnica sembra essere una vera e propria filosofia di sviluppo per Realmforge, che ha fatto qualcosa di simile anche con i suoi giochi precedenti, in particolare con i Dungeons. Stesso identico discorso è fattibile per la colonna sonora, fatta di musiche molto allegre, spesso fin troppo, che aiutano a calarsi nel gameplay, ma senza mai stupire o coinvolgere davvero. Sembrano essere pensate come un accessorio quasi inutile, un riempitivo per non lasciare momenti di silenzio.
Conclusioni
Spacebase Startopia è un ottimo strategico gestionale, ma con qualche problema che gli impedisce di raggiungere l'eccellenza. Non è per niente brutto ed è realizzato con grande competenza, ma manca di una sua identità forte, tale da fargli spiccare il volo. Ha il vantaggio di non avere molti concorrenti sul mercato, almeno tra le uscite più recenti, ma paga lo scotto di una visione troppo circoscritta e caratterizzata da un continuo oscillare tra la voglia di stupire e quella di non uscire dal seminato, così da non addentrarsi in territori troppo rischiosi. Chi ama il genere sicuramente lo apprezzerà, così come lo apprezzeranno i neofiti in cerca di qualcosa di più profondo dei gestionali mobile.
PRO
- Meccaniche di costruzione della base
- Campagna ben costruita
- Le basi diventano un caos gioioso
CONTRO
- Privo di una sua identità
- Qualche bug di troppo