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Star Wars: Ahsoka, analizziamo l'episodio 1x06 su Disney+

Star Wars: Ahsoka ci porta nell'episodio 1x06 in una nuova galassia con un'avventura che espande ulteriormente la mitologia di Star Wars.

Star Wars: Ahsoka, analizziamo l'episodio 1x06 su Disney+
RECENSIONE di Christian Colli   —   20/09/2023

Immaginate di essere un bambino col portafoglio gonfio nel più grande negozio di giocattoli di Star Wars. Dev'essere così che si sente Dave Filoni mentre scrive, letteralmente, la storia di Star Wars: dopo il meraviglioso fanservice del precedente episodio, il nuovo capitolo di Ahsoka è un tuffo nell'ignoto. Filoni - che questa volta scrive soltanto, poiché alla macchina da presa troviamo una non proprio ispiratissima Jennifer Getzinger - si prende il suo tempo per preparare la serie TV allo scatto conclusivo delle prossime due settimane. E lo fa portandoci far, far away: il nuovo episodio si intitola proprio "Lontano, lontano", quarantanove minuti di puro space fantasy, avventura, misteri, bizzarrie e sentimenti. Insomma, Star Wars.

La nostra recensione di Star Wars: Ahsoka 1x06 indulgerà meno del solito sui riferimenti alla saga di George Lucas, perché del resto siamo in un territorio inesplorato, ma vi consigliamo di stare comunque attenti agli spoiler.

Benvenuti a Peridea

Le Streghe di Dathomir a Peridea
Le Streghe di Dathomir a Peridea

C'è poca Ahsoka in questo appuntamento con Ahsoka - eh eh eh - dato che ritroviamo la nostra protagonista solo all'inizio dell'episodio, nella pancia di un purgil insieme a Huyang. L'insolito effetto del viaggio iperspaziale tutt'intorno ci ricorda che si stanno spostando da una galassia all'altra, mentre il droide dei Jedi canonicizza la mitica introduzione "Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana...." con quattro puntini di sospensione invece di tre. E mentre Ahsoka si perde nei suoi pensieri, l'Occhio di Sion arriva a Peridea, il pianeta in cui si scopre che vanno a morire i purgil: l'anello che lo circonda, infatti, è formato dalle loro carcasse.

Peridea è un pianeta desolato che onestamente sembra un po' Mordor. La fortezza delle Streghe di Dathomir ha un ché di Minas Tirith, si viaggia in groppa agli Ululanti che sembrano i Mannari nei film di Peter Jackson, c'è Gandalf il Bianco in arrivo... Insomma, possiamo dire che Filoni si è leggermente ispirato a Il Signore degli Anelli, via.

Apprendiamo da Morgan Elsbeth che le Dathomiri cui appartiene provengono proprio da Peridea - questo spiegherebbe i loro peculiari poteri della Forza, che attingono a un'altra galassia - e che sono state le prime a viaggiare nell'iperspazio con i purgil. Poi è successo qualcosa, i purgil tornano solo per morire e le Streghe sono rimaste intrappolate: la rinascita dell'Impero rappresenta una via di fuga tanto per Thrawn quanto per loro. Non sappiamo quante Dathomiri siano rimaste in vita; è già sorprendente che ci fossero ancora tre Grandi Madri, considerando che Morgan Elsbeth e Merrin sono le uniche rimaste nella galassia d'origine. Per quanto ne sappiamo, certo.

Peridea, però, sembrerebbe nascondere un altro segreto che è anche il vero obiettivo di Baylan Skoll. È curioso che Shin Hathi sappia così poco del suo Maestro: il personaggio interpretato da Ivanna Sakhno continua a essere un po' insipido, ma le conversazioni col compianto Ray Stevenson aprono qualche spiraglio sul loro rapporto.

Una scena del Capitolo 6 di Ahsoka, 'Lontano, lontano'
Una scena del Capitolo 6 di Ahsoka, "Lontano, lontano"

Nella fattispecie, è abbastanza chiaro che Baylan sia più equilibrato di lei. Non ha ceduto completamente al Lato Oscuro, e anzi prova nostalgia per gli ideali che rappresentava l'Ordine dei Jedi. Thrawn si riferisce a lui come a un famoso generale, e in questo stesso episodio Baylan racconta di essere stato poco più grande di Shin quando Anakin ha messo il Grande Tempio di Coruscant a ferro e fuoco, quindi possiamo supporre che Baylan avesse più o meno l'età che aveva Ahsoka a quel tempo, e forse qualche anno in più, mentre infuriavano le Guerre dei Cloni.

Ora l'ex Jedi cerca a Peridea il potere di interrompere il ciclo eterno in cui è intrappolata la galassia da ventimila anni: un saliscendi continuo di forze opposte che risale a prima ancora dei Sith. Difficile capire a cosa si riferisca, ma è possibile che Filoni stia attingendo a una sottotrama accennata nei romanzi Aftermath di Chuck Wendig, in cui si sosteneva che l'Imperatore Palpatine avesse percepito un potere sconosciuto nelle Regioni Ignote al di là dei confini della galassia.

Il Grand'ammiraglio Thrawn

L'attore Lars Mikkelsen interpreta il Grand'ammiraglio Thrawn
L'attore Lars Mikkelsen interpreta il Grand'ammiraglio Thrawn

Vi abbiamo già parlato del Grand'ammiraglio Thrawn in un approfondimento precedente, ma vale la pena spiegare brevemente questo personaggio di fondamentale importanza per l'immaginario di Star Wars. Nato sul pianeta Rentor delle Regioni Ignote come Mitth'raw'nuruodo, Thrawn appartiene alla specie dei Chiss; prima di entrare in scena nella serie animata Star Wars Rebels, Thrawn ha vissuto varie avventure canoniche, raccontate nei romanzi che Timothy Zahn ha scritto tra il 2017 e il 2021: una prima trilogia composta da Thrawn, Alleanze e Tradimento e poi la trilogia dell'Ascendenza, composta da Insorge il caos, Il bene superiore e Il male minore.

In sostanza, in questi romanzi Zahn racconta le origini del Chiss, la sua scalata al potere nei ranghi dell'Ascendenza, il suo primo incontro con Anakin Skywalker, la guerra contro i Grisk e la sua annessione all'Impero: Thrawn cerca un'alleanza con Palpatine, insinuandosi nella cerchia militare, e finisce per diventare Grand'ammiraglio quando il Signore dei Sith gli riconosce un talento strategico fuori dal comune. Sarà lui a inseguire i protagonisti di Star Wars Rebels nella seconda parte della serie animata, diventandone il principale antagonista.

Baylan Skoll e Shin Hati a Peridea, che sembra Mordor
Baylan Skoll e Shin Hati a Peridea, che sembra Mordor

Il personaggio di Thrawn ha origini ancora più antiche del 2017. Fu proprio lo stesso Timothy Zahn a inventarlo nei romanzi Legends che risalgono ai primi anni '90 e che facevano da sequel ideale alla trilogia cinematografica classica. Chi volesse approfondire questo pilastro nell'immaginario di Star Wars, dovrebbe recuperare i seguenti volumi e in quest'ordine: L'erede dell'Impero, Sfida alla Nuova Repubblica, L'ultima missione, Spettro del passato, Visione del futuro. Sono usciti anche altri tre romanzi (Outbound Flight, Survivor's Quest e Choices of One) incentrati su Thrawn che non sono stati tradotti in italiano, ma quelli che vi abbiamo suggerito sono essenziali per comprendere l'evoluzione del personaggio oltre lo schermo. Le trilogie Legends di Zahn, oltretutto, sono una fucina di idee cui Filoni e gli altri scrittori odierni di Star Wars attingono regolarmente, sia nella letteratura che in televisione o al cinema.

Nella serie TV il personaggio di Thrawn è interpretato da Lars Mikkelsen, che gli aveva già prestato la voce in Star Wars Rebels; questo garantisce già una continuità artistica, ma l'attore danese - fratello del più famoso Mads Mikkelsen, che ha già interpretato Galen Erso nell'universo cinematografico di Star Wars in Rogue One - si impone subito sulla scena con un carisma e una flemma impareggiabili, scegliendo con cura le pause in ogni battuta.

Thrawn comanda un esercito di Night Trooper
Thrawn comanda un esercito di Night Trooper

Agli occhi dei nuovi spettatori Thrawn potrà apparire come un nemico ancora da inquadrare, del resto finora se n'è parlato indirettamente come fosse una pericolosissima minaccia, senza che però lui stesso abbia fatto alcunché a confermare le preoccupazioni di Ahsoka Tano. Thrawn è un antagonista che lavora sul lungo periodo. Per intenderci, è un appassionato di storia dell'arte poiché, a suo dire, è solo conoscendo la cultura di un nemico che lo si può davvero comprendere, fino a elaborare la tattica migliore per sconfiggerlo. Si tratta di uno stratega sopraffino, come si intuisce dal suo piano per sbarazzarsi di Sabine, Ezra e, possibilmente, pure Baylan e la sua apprendista, ma ora starà a Filoni e a Mikkelsen consolidarlo anche agli occhi degli spettatori a digiuno di serie animate o romanzi dell'Universo Espanso.

Un appunto sulle forze di Thrawn: i sottotitoli dell'episodio chiamano i suoi assaltatori Night Trooper. L'assaltatore imperiale comune in inglese si chiama Stormtrooper, ragion per cui esistono diverse varianti come i Dark Trooper di Moff Gideon in The Mandalorian. Il punto è quel Night che senza dubbio rimanda alle Sorelle della Notte, ma soprattutto ai Fratelli della Notte. Insomma, le uniformi consumate e la presenza di un capitano mascherato, Enoch, che parla con la voce rimodulata come quella di Marrok fanno pensare solo a una cosa: un esercito di non morti rianimato con la magia.

E alla fine arriva Ezra

Ezra Bridger entra finalmente in scena
Ezra Bridger entra finalmente in scena

Sicuramente avremo modo di approfondire il personaggio di Ezra Bridger nelle prossime settimane: bisogna ammettere che la sceneggiatura gli riserva un piccolo spazio a fine episodio, riducendo di tantissimo l'impatto della sua entrata in scena, che ci aspettavamo essere molto più trionfale, ma il momento in cui riabbraccia Sabine non può non aver commosso i fan di Star Wars Rebels. Anche perché Natasha Liu Bordizzo se la sta cavando decisamente meglio rispetto ai primi due episodi della serie: la sua Sabine Wren diventa più accattivante ogni scena che passa, e sembra che lei ed Eman Esfandi, che interpreta un Ezra più adulto e barbuto, abbiano una buona chimica.

L'episodio accenna soltanto alle capacità di Ezra, che non saranno passate inosservate a chi lo conosceva da Star Wars Rebels, in cui era assoluto protagonista: Ezra ha il potere di entrare in sintonia con le altre specie, perciò non stupisce che si sia ambientato in una carovana di alieni tartarugosi vestiti da Hobbit. Ora bisogna capire come la permanenza su Peridea lo abbia cambiato, e come sia riuscito a scappare dallo Star Destroyer Chimaera di Thrawn. Lo scopriremo la prossima settimana?

Conclusioni

Multiplayer.it

PRO

  • Ezra e Thrawn!
  • Espande l'immaginario di Star Wars verso nuove direzioni

CONTRO

  • A chi non ha mai visto Star Wars Rebels sembrerà di aver sbagliato festa
  • Regia meno ispirata del solito