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The Boys 3, la recensione del finale di stagione

La nuova stagione di The Boys si conclude con un episodio che chiude alcune sottotrame e spalanca le porte alla sempre più probabile annata finale.

RECENSIONE di Christian Colli   —   08/07/2022

Premessa: se non avete ancora guardato il finale di stagione, salvate questa pagina e tornate a leggere questa recensione di The Boys 3 solo in seguito. Ci saranno inevitabili spoiler nelle prossime righe perché sarebbe difficile analizzare un season finale come questo senza soffermarsi su alcuni dettagli. E dopo Eroegasmo, l'episodio che avrebbe dovuto sconvolgere tutti, stando alla campagna pubblicitaria di Prime Video, ma che si è rivelato più "ottimo" che "scabroso", le aspettative per il finale erano altissime.

Finale che non ci ha deluso, ma che non ci ha fatto neppure strappare i capelli, pur avendo momenti altissimi: l'impressione generale è che The Boys 3 sia stata una stagione di transizione, forse fiaccata dalla difficoltà di lavorarla in pandemia, ma che comunque serviva a fare più che altro da ponte per l'annata conclusiva.

Che fine farà Butcher?

The Boys, può esistere questa serie senza Karl Urban?
The Boys, può esistere questa serie senza Karl Urban?

Patriota ruberà ogni scena, ma The Boys è Butcher, è Karl Urban, e molto semplicemente la serie TV ispirata al fumetto di Garth Ennis non potrebbe proseguire senza di lui. Ecco perché siamo abbastanza convinti che Eric Kripke stia preparando la scacchiera per un'ultima tranche di episodi. La scorsa settimana, Starlight aveva scoperto che il composto V temporaneo causava il cancro e, se inizialmente ci era sembrato che Butcher volesse tenerlo nascosto a Hughie per usarlo contro Patriota, questo episodio svela il lato più morbido ("molto, molto... molto in fondo") del capo dei Boys.

Ciò non cambia il fatto che Butcher abbia continuato ad assumere il V fino a farsi venire un male in stadio terminale. Gli restano pochi mesi, giusto il tempo di sistemare le cose a modo suo in chiusura di serie, oppure Kripke sta meditando di rimpiazzarlo con un nuovo leader, prendendo così sempre più distanze dal fumetto di Ennis?

C'è da dire che quest'anno Butcher non è che abbia fatto moltissimo, ma gli sceneggiatori hanno imbastito una sottotrama che sembrava essere finita qualche settimana fa, ma che negli ultimi minuti di questo finale è tornata prepotentemente alla ribalta: il rapporto tra Butcher e il piccolo Ryan, ora completamente assoggettato a Patriota. Tutto suggerirebbe uno sviluppo da cliché, con Ryan che a un certo punto dovrà scegliere tra i due padri e con ogni probabilità sarà quello che metterà fine alla tragica storia di Patriota, ma sarebbe un esito talmente prevedibile e stucchevole che non ci stupirebbe se The Boys riuscisse a rovesciare le nostre aspettative. In ogni caso, se ne parlerà l'anno prossimo, come minimo, perciò concentriamoci sul presente.

Dicevamo, Patriota. Il personaggio interpretato magistralmente da Anthony Starr sembrerebbe aver perso ogni freno. Patriota stringe in pugno la Vought e quel che resta dei Sette, ora decurtati di altri due membri in un episodio solo: Black Noir e Queen Maeve. Sul primo, abbiamo ancora qualche riserva, ma considerando le importanti divergenze col fumetto, è assai probabile che Kripke e soci se lo siano tolto davvero di mezzo. Sarebbe un peccato, visto che non gli abbiamo mai visto fare nulla di concreto ed è stato sempre una specie di gag ambulante, soprattutto dopo che ha cominciato ad avere le allucinazioni sotto forma di cartoni animati.

The Boys, Queen Maeve e il suo lieto fine
The Boys, Queen Maeve e il suo lieto fine

Su Queen Maeve il discorso è un pelo diverso. Dominique McElligott ha avuto uno screen time estremamente ridotto in questa stagione, pur essendosi mossa in modo significativo dietro le quinte, ma fin dall'inizio la nostra impressione è stata che gli sceneggiatori si stessero preparando a farla uscire di scena. Sotto questo punto di vista, abbiamo apprezzato il suo lieto fine, anche se un po' in contrasto con la filosofia alla base della serie: la scena insieme alla Starlight di Erin Moriarty è stata toccante e ci ha ricordato che The Boys, sotto sotto, parla pur sempre di supereroi, e quindi di speranza, anche se la sporca di realismo e cultura popolare.

Così, mentre Maeve si libera, finalmente, dal giogo di Patriota, i suoi ex compagni di squadra, Abisso e A-Train, sono ancora in trappola. Abisso sembra destinato a un declino inesorabile, mentre c'è qualche spiraglio di luce in fondo al tunnel di A-Train. La terza stagione ha lavorato meno su questi personaggi, ma le loro sottotrame sono state portate avanti con cura, suscitando nello spettatore quel minimo di empatia che potrebbe salvarli dall'autodistruzione.

Ragazzi e soldatini

The Boys, avremmo voluto vedere Soldatino un po' di più
The Boys, avremmo voluto vedere Soldatino un po' di più

La guerra tra i Boys e la Vought, insomma, continua, soprattutto ora che la Neuman ha cominciato a configurarsi in un ruolo sempre più da manipolatrice/antagonista finale. I nostri hanno ora però un nuovo membro fisso, a quanto pare: Annie. Abbandonato il costume e il posto nei Sette, la ex Starlight è stata accolta nella squadra e nel "quartier generale" dei Boys, e noi speriamo che questo rappresenti un punto fermo nella sua relazione con Hughie, un will they won't they che dopo tre anni ha anche un po' stancato. The Boys, diciamolo, fatica a gestire la parte sentimentale del drama, e anche la coppietta Frenchie/Kimiko deve necessariamente trovare una sua dimensione, senza ricorrere alle scenette in stile musical o alle continue indecisioni che caratterizzano il loro rapporto.

L'episodio, come abbiamo detto, lavora su varie sottotrame, e una che ci ha intrigato, e che sembrerebbe promettere faville, riguarda un personaggio abbastanza sacrificato: Marvin. Laz Alonso ha sostanzialmente fatto la macchietta per tutta la stagione, ma il finale ha ripreso quel filo della figlia invaghita di Patriota, e incoraggiata dal padre adottivo, che sembrava chiudersi in sé stesso e che invece potrebbe avere ripercussioni cruciali sul futuro della storia: Todd, infatti, è proprio il primo fan di Patriota a esultare davanti al suo primo omicidio in pubblico.

The Boys, Victoria Neuman sta diventando il Big Bad della serie
The Boys, Victoria Neuman sta diventando il Big Bad della serie

E mentre sembra che per i Boys le cose si siano complicate, l'arco narrativo di Soldatino sembrerebbe essere giunto al termine proprio in questo finale con uno scontro un po' più asciutto, rispetto a quello sul finire di Eroegasmo, ma avvincente, che regala alcuni momenti di puro spettacolo come Kimiko che fa a pezzi i soldati della Vought sulle note di Maniac, o Starlight che si scatena alla massima potenza. Soldatino ne esce relativamente con le ossa rotte: abbiamo avuto poco tempo per conoscere il personaggio interpretato da Jensen Ackles, che anche in questo episodio dispensa qualche pillola d'interessante backstory, ma resta fondamentalmente un antagonista monocorde e inconcludente. La sua esistenza ha aperto diverse sottotrame che potrebbero o non potrebbero proseguire: Soldatino ha riscosso un successo enorme nel fandom, anche e soprattutto perché è completamente diverso dal fumetto.

The Boys, il finale dà inizio alla nuova politica di Patriota
The Boys, il finale dà inizio alla nuova politica di Patriota

La sorte di Soldatino ci è sembrata un riassunto perfetto per questa stagione, che ha avuto alti e bassi, e non pochi momenti morti, ma che ha portato a casa alcuni episodi davvero notevoli come Eroegasmo e questo season finale. L'impressione, però, è che si sia entrati in una fase di stanca. The Boys aveva colpito come un tir il panorama televisivo perché era una serie supereroistica diversa da tutte le altre, e ora che quel senso di originalità si è annacquato col passare degli anni, si ha la sensazione che cominci a essere tirata un po' troppo per le lunghe, e che abbia bisogno di una conclusione che resti memorabile come il suo esordio. L'episodio finale di The Boys 3 sembrerebbe promettere proprio questo, un'ultima corsa contro il tempo per annodare tutti i fili sciolti e consegnare la serie creata da Eric Kripke all'Olimpo televisivo.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.0

The Boys 3 si chiude col botto e neanche troppo metaforicamente: l'ultimo episodio della terza stagione bilancia bene azione e introspezione, e sembrerebbe mettere un punto fermo a varie sottotrame in previsione di una nuova tranche di episodi che potrebbe - e dovrebbe - essere l'ultima. La serie TV ispirata al fumetto di Garth Ennis è entrata in una fase più complicata, dove ogni eccesso rischia di appesantirla e sembrare stucchevole, ma le premesse per incollarci ancora alla TV anche il prossimo anno ci sono tutte.

PRO

  • La risoluzione di tante sottotrame
  • Lo scontro finale su più fronti

CONTRO

  • La conclusione della stagione appare un po' affrettata
  • Comincia a sentirci un certo grado di stanchezza