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The Collage Atlas, la recensione: un viaggio speciale su Apple Arcade

Più un racconto illustrato che un gioco, The Collage Atlas è un'esperienza davvero particolare su Apple Arcade, scopriamolo nella recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   02/11/2020

Se siete pronti per un viaggio malinconico e affascinante attraverso una sorta di libro illustrato esplorabile, allora seguiteci in questa recensione di The Collage Atlas, perché si tratta di un'esperienza davvero particolare. La ricerca di un'espressione artistica attraverso il videogioco è parte integrante del manifesto di Apple Arcade e i progetti che tendono a questo fine, o almeno ci provano, sono ormai svariati, ma pochi sembrano genuini come questo titolo, costruito praticamente in solitaria da John William Evelyn. Risulta difficile anche valutarlo, perché è un'opera quasi intimista e un lavoro ammirevole in ogni caso, considerando la maestria con cui è stato composto e il fatto che sia sviluppato interamente da una sola persona. Insomma, per farla breve, The Collage Atlas è uno di quei giochi a cui è facile voler bene e che ti spinge a passare sopra anche ad evidenti lacune, che pure sono ben presenti, perché è in grado di colpire certe corde e far scaturire emozioni generalmente positive, a prescindere dai suoi difetti.

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La caratteristica principale del gioco risulta chiara già ad una veloce occhiata tra immagini e video, ed è il suo particolare stile grafico: interamente composta di linee scure, che tratteggiano scenari disegnati a china su carta, questa rappresentazione sembra uscire direttamente da un libro illustrato dallo stile surreale, scatenando la concreta sensazione di muoversi all'interno di un racconto o di un sogno. Il semplice spostarsi in questa ambientazione e voltare lo sguardo, con il paesaggio in torno che cambia anche in base alla prospettiva, si anima e si compone in varie maniere, è un vero spettacolo per gli occhi, a cui si aggiunge un accompagnamento musicale praticamente perfetto per rafforzare la sensazione onirica che domina tutta l'esperienza. Dal punto di vista estetico, in termini di grafica, sonoro e coerenza tra un aspetto e l'altro, The Collage Atlas è praticamente perfetto e riesce a suscitare facilmente sensazioni piacevoli e malinconiche. Il problema è semmai il fatto di non avere una struttura ludica, o di averla appena abbozzata e ben poco interessante, oltre ad essere supportato da una narrazione un po' troppo spezzettata e pretenziosa.

Esplorare un sogno

Se siete tipi che indugiano facilmente in contemplazioni malinconiche, The Collage Atlas può trascinarvi subito nel suo mondo e farvi sognare con il semplice potere del disegno surreale e della sua musica rarefatta. C'è una corrispondenza perfetta tra l'esplorazione e il sound design, con piacevoli arpeggi a sottolineare la strana composizione degli scenari intorno a noi e suoni ambientali che rafforzano la sensazione di trovarsi in mezzo a un meraviglioso viaggio onirico. Il mondo circostante è una strana dimensione formata da prati, boschi e oggetti ricorrenti che si incastrano fra loro a formare bizzarre architetture: girandole mosse dal vento che suonano quando ci camminiamo vicino, orologi a pendolo addossati uno sull'altro, farfalle e lanterne svolazzanti, lampioni, strutture piccole e grandi costruite con inferriate liberty o legni intrecciati e ovunque ancore e barche spiaggiate, in un continuo rimando a temi marinari, bucolici e domestici insieme. È un'ambientazione apparentemente decadente ma anche vivace, derivante da ricordi e pensieri intersecati.

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L'altra faccia della medaglia, in un mondo così ben costruito dal punto di vista estetico, è il fatto che manca sostanzialmente la struttura di gioco. In The Collage Atlas dobbiamo essenzialmente spostarci all'interno di questa ambientazione disegnata alla ricerca delle pagine di un libro, per riuscire a ricomporre i pensieri e i ricordi in esso contenuti. C'è qualche semplice enigma da risolvere e qualche fase di attraversamento a piattaforme che richiede un minimo di abilità, ma in linea di massima si tratta solo di trovare la strada verso alcuni punti della mappa, alla ricerca di oggetti come ricordi chiusi dentro barattoli, chiavi per aprire porte verso nuove zone e infine le suddette pagine del misterioso atlante, che possono essere anche nascoste in luoghi più remoti delle ambientazioni. C'è ben poco da pensare e molto da esplorare e ammirare, cosa che rende questa un'esperienza contemplativa, più che un gioco vero e proprio, tanto più che l'interazione con il suo mondo è estremamente limitata ad alcune situazioni specifiche, mentre per il resto è possibile anche passare attraverso gli elementi dello scenario.

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C'è un vago messaggio di speranza e un invito a seguire i propri sogni sparso tra le pagine dell'atlante, peraltro completamente tradotte in italiano. Rispetto alla qualità del disegno e della musica messi in scena, bisogna dire che la scrittura risulta un po' semplice, impostata su una poetica non proprio elaborata. Non è un gran problema e in ogni caso è sempre apprezzabile il messaggio positivo che deriva dal viaggio, ma questo aspetto sembra un po' stonare rispetto al livello artistico raggiunto dal linguaggio figurativo. A questo proposito, c'è da dire che un gioco come questo rappresenta davvero un'efficace forma di narrazione scritta e illustrata esplorabile in prima persona, che potrebbe essere applicata anche a testi più sviluppati.

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Conclusioni

Versione testata iPad 1.0.2
Digital Delivery App Store
Multiplayer.it
7.8
Lettori
ND
Il tuo voto

Valutare quello che sembra essere uno dei più genuini tentativi di associare l'espressione artistica al videogioco, un'opera intimistica che proviene in buona parte da un singolo autore, mette un po' a disagio. Se dobbiamo prendere in considerazione il "gioco", The Collage Atlas appare molto limitato, con solo degli abbozzi di struttura ludica ben poco coinvolgenti, ma non è questo il punto su cui dibattere. Si tratta piuttosto di una sorta di grande disegno esplorabile, in grado di scaturire sensazioni ed emozioni piacevoli per tutta la sua durata, un'esperienza malinconica e affascinante che andrebbe comunque sperimentata come rilassante fuga in un mondo onirico, vista anche la distribuzione su Apple Arcade. Potrebbe anche essere un'efficace forma di narrazione "esplorabile" più che interattiva, vista la limitatezza dell'azione richiesta, sebbene in questo caso il testo non sia probabilmente all'altezza della qualità di disegno e musica.

PRO

  • Bello da vedere e da ascoltare, fa scaturire sensazioni piacevoli
  • C'è un buon messaggio positivo dietro alla "storia"
  • Alcuni piccoli enigmi incuriosiscono

CONTRO

  • Elementi di gioco ridotti ai minimi termini
  • Interazione estremamente limitata
  • La ripetizione degli elementi grafici può disorientare