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The legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV, la recensione per Nintendo Switch

L'ultimo capitolo conclude la serie in maniera intelligente, sontuosa e divertentissima, come da tradizione. Vediamo com'è stato il viaggio di Altina, Kurt, Juna e tutti i loro amici giocato sulla console ibrida Nintendo

RECENSIONE di Gianluca Scattarella   —   08/04/2021
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV
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Il mondo è sull'orlo della distruzione. Il "Great Twilight" allunga la sua ombra minacciosa, mettendo a repentaglio tutte le vite degli abitanti del mondo. La famigerata Classe VII, o meglio, entrambe le classi VII, quella vecchia e quella più recente, composte da tutti i propri studenti, dovranno riuscire a ritrovare l'elemento più importante del gruppo, il fantastico Rean, catturato da Giliath Osborn, venuto allo scoperto come suo padre alla fine dell'epico scontro del capitolo precedente.

Il viaggio dei nostri protagonisti nel vastissimo e pieno mondo di Trails of Cold Steel IV comincia proprio qui, dove era terminata la storia della terza parte. Una piaga sta corrompendo la popolazione, una sorta di maleficio psichico che costringe le persone a fare determinate cose. Juna, Altina e Kurt si risvegliano da un incubo di gruppo, già di per sé strano, capendo che c'è qualcosa che non va, e che il loro mentore è vivo e bisognoso di aiuto. Da qui si gioca un primo capitolo, decisamente lungo, che funge un po' da tutorial e da ambientamento verso la miriade di meccaniche di gioco, dopo il quale si apre un mondo enorme, pieno di cose da fare e di persone con le quali parlare. Certo, se non masticate molto l'inglese l'avventura perderà un po' della sua bellezza, ma fidatevi se vi diciamo di fare un piccolo sforzo e provare ad andare oltre la localizzazione. La quantità e la qualità di attività, minigiochi e subquest, nonché la varietà delle ambientazioni e la profondità del gameplay e del sistema di potenziamento, vi daranno delle grandissime soddisfazioni. Tutto come già descritto nella nostra analisi originale, insomma. La recensione di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV per Switch vuole quindi capire quanto la console riesca a stare al passo degli altri sistemi e offrire un'esperienza di livello.

Gameplay e combattimento

La nostra buona e cara Juna durante il lancio di un'abilità
La nostra buona e cara Juna durante il lancio di un'abilità

Una delle frecce migliori nella faretra di The Legend of heroes: Trails of Cold Steel IV è senza ombra di dubbio il sistema di combattimento e progressione dei personaggi. Le battaglie non sono in tempo reale, bensì una volta che si incontra un nemico compare l'arena di combattimento nella quale impartire i comandi ai nostri protagonisti, uno alla volta. Abbiamo a disposizione otto diverse azioni: muoversi, utilizzare oggetti, Art, Craft, Ordini, fuga, cambio personaggio e l'attacco base. A parte le azioni ovvie, abbiamo quindi dei comandi particolari da poter analizzare. L'Art e il Craft sono le due meccaniche caratteristiche della serie oramai presenti dal primo episodio; sono rispettivamente delle abilità che vanno ad utilizzare dei punti che ogni personaggio ha a disposizione per effettuare, la prima, azioni offensive e difensive, mentre la seconda delle abilità caratteristiche di ogni personaggio, nonché la sua personale mossa speciale, la S-Craft. Gli Ordini invece sono delle azioni personali di ogni componente della squadra, passive o attive, che vanno ad influenzare attacco e difesa dell'intero team. Queste ultime sfruttano un altro sistema di punti, i battle point, che si accumulano durante le battaglie e precisamente durante i break, una sorta di minigioco attivabile una volta mandato il nemico in stordimento.

Il nostro iniziale gruppo
Il nostro iniziale gruppo

Ogni azione di attacco e di difesa ha un range, una zona di effetto, nella quale il nemico o l'alleato deve trovarsi per riceverne l'effetto. I Punti utilizzati per le i Craft possono anche essere spesi per evocare i caratteristici Divine Knight o i Panzer Soldats, dei grossi robottoni che ci aiuteranno nelle nostre scorribande, con i loro personali moveset ed abilità.
Detta così sembra un po' ingarbugliata la situazione, ed in effetti lo è. Ci sono anche altre meccaniche avanzate come il potenziamento delle singole abilità e l'avanzamento nel grado avventura che a loro volta sbloccano altre cose, ma comunque, una volta preso confidenza con la ripidissima curva di apprendimento, troverete solo gioia e gaudio nel sistema di progressione del gioco.

Tecnica

Dal punto di vista tecnico, in modalità portatile il titolo purtroppo perde un pochino, soprattutto per il refresh rate. Le immagini a volte soffrono di una sorta di blur dovuto al frame rate ridotto e sinceramente questo rende il tutto parecchio meno godibile. Ovviamente il discorso cambia completamente con la modalità docked che restituisce al gioco la sua forma completa e più bella. Certo, non stiamo parlando di fotorealismo o grafica spaccamascella, ma comunque il titolo ha uno stile caratteristico che porta avanti ormai da anni, in questa ultima versione tirato a lucido e con effetti migliorati, decisamente piacevole. Unica nota negativa generale forse possiamo notarla nelle mappe di gioco, non sempre di qualità e con poca profondità. Il doppiaggio in inglese, così come quello in giapponese, sono di buonissima fattura e le musiche raggiungono anche picchi altissimi di fomento.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Multiplayer.it
8.7
Lettori (7)
7.2
Il tuo voto

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV per Nintendo Switch ricalca le orme del titolo sulle altre console, restituendoci un gioco pregno di attività, longevo, bello e divertente da giocare. Da non lasciarselo sfuggire per tutti gli amanti dei JRPG e sicuramente da provare per la restante scarsa percentuale di giocatori che hanno letto la recensione.

PRO

  • Una miriade di cose da fare
  • Sistema di progressione fantastico
  • Storia da blockbuster hollywoodiano
  • Audio ad altissimi livelli

CONTRO

  • Comparto grafico non proprio all'avanguardia
  • In modalità mobile non godibile quanto in quella tv
  • Mappe non sempre all'altezza