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The Mandalorian 2x04, recensione

Il Mandaloriano torna a Nevarro per chiedere aiuto ai suoi vecchi amici e si ritrova invischiato nell'assedio a una base imperiale.

RECENSIONE di Christian Colli   —   21/11/2020

L'epopea del Mandaloriano continua: siamo al quarto episodio di The Mandalorian 2, e quindi a metà stagione, al giro di boa, e finalmente la serie TV di Jon Favreau e Dave Filoni trasmessa su Disney+ comincia a prendere di petto la storyline cominciata lo scorso anno e incentrata sul misterioso Bambino. Ricapitolando per chi si fosse perso qualche passaggio: il Bambino appartiene alla stessa specie di Yoda, una specie aliena antica e rarissima che George Lucas non ha mai battezzato ufficialmente. Mando ha salvato il Bambino dalle grinfie dell'Impero - o di quel che ne resta dopo la distruzione della seconda Morte Nera - e adesso sta cercando i Jedi per consegnarglielo. Il motivo per cui l'Impero avesse tanto a cuore questo piccolo alieno non è mai stato rivelato, ma il nuovo episodio torna sulla questione con prepotenza.

L'assedio

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Il nuovo episodio comincia subito dopo la fine del precedente. La Razor Crest è in panne, di raggiungere Ahsoka Tano su Corvus proprio non se ne parla e a Mando non resta che un'opzione: passare da Nevarro a chiedere aiuto ai suoi vecchi amici, Cara Dune e Greef Karga. Come ogni settimana, anche questa volta Mando deve completare una quest secondaria: aiutarli a liberare il pianeta dall'ultima base dell'Impero rimasta. In un susseguirsi di sparatorie e inseguimenti, Mando e gli altri scoprono qualcosa di più sugli esperimenti che l'Impero stava conducendo per conto di Moff Gideon e che quest'ultimo è ancora vivo e sta cercando il Bambino. E con questa rivelazione, e un inquietante colpo di scena finale, The Mandalorian 2 sembrerebbe finalmente entrare nel vivo della storia.

Il valore M e altri guai

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Non ci sono molti appunti da fare a questo episodio, che scorre liscio senza particolari easter egg da sottolineare, anche se a una visione più attenta ci sono vari particolari che saltano all'occhio. Favreau e Filoni hanno riempito la puntata di dettagli, come gli Aqualish sgominati da Cara Dune nel prologo o il droide protocollare che fa una noiosa lezione nella scuola di Nevarro, passando poi per i veicoli, le uniformi e i nomi menzionati con nonchalance: Coruscant è abbastanza famoso, ma solo gli appassionati di Star Wars sanno cosa sono i cosiddetti Mondi del Nucleo, mentre un po' tutti continuiamo a chiederci cosa diamine significhi "dank farrik"... anche se qualche idea ce la siamo fatta e non è il caso di trascriverla.

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L'episodio, diretto con dimestichezza da Carl Weathers, che poi interpreta lo stesso Greef Karga, è davvero ricco d'azione, specialmente nella parte finale quando nella base imperiale scoppia il finimondo, ma dobbiamo ammettere che tutti questi inseguimenti e sparatorie stanno cominciando a spingere l'ago della bilancia dal lato opposto a quello dell'introspezione. I personaggi di The Mandalorian continuano a mancare di approfondimento e siamo stati contenti di vedere un timido passo avanti almeno per quanto riguarda Cara Dune: il nuovo sceriffo di Nevarro, interpretato da Gina Carano, prenderà in considerazione l'offerta del capitano Carson Teva e rientrerà nella Nuova Repubblica, ora che sul pianeta di Karga non è rimasto altro da fare? È chiaro che The Mandalorian 2 sta preparando una specie di rotta di collisione tra il nostro protagonista e le forze della Nuova Repubblica, che ormai gli stanno alle calcagna, ma se questo giocherà a suo favore oppure no nel conflitto con l'Impero è tutto da vedere.

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L'episodio, comunque, si concentra tutto su un'altra questione: gli esperimenti dell'Impero. Abbiamo rivisto il dottor Pershing per via olografica: questo personaggio, incontrato brevemente nella prima stagione, ha condotto alcuni studi sul Bambino, ma l'anno scorso abbiamo scoperto che le sue intenzioni non erano del tutto malevole, e che anzi intendeva proteggerlo. Ora abbiamo scoperto da cosa. Sembra che Moff Gideon avesse bisogno del sangue del Bambino per alcune trasfusioni dagli effetti collaterali orripilanti. Il sangue del Bambino avrebbe un valore M importante... e su questo dettaglio possiamo fare solo congetture, ma la più ovvia è che quella M stia per midi-chlorian. Questi organismi sono stati introdotti per la prima volta in Star Wars - Episodio I: La Minaccia Fantasma e hanno rappresentato un feroce contenzioso per il fandom di Guerre Stellari. Nell'immaginazione di George Lucas, i midi-chlorian veicolerebbero il potere della Forza negli esseri viventi, dunque i potenziali Jedi o Sith ne possiederebbero più del normale.

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La questione midi-chlorian non fu ben accolta all'epoca di Episodio I e i film fecero un discreto dietrofront, non menzionandoli più. Tuttavia, alcuni romanzi o fumetti canonici e non hanno ripreso la faccenda e l'hanno ulteriormente approfondita; se volete farlo anche voi, vi consigliamo di leggere Star Wars: Darth Plagueis, un romanzo scritto da James Luceno che racconta la scalata al potere del misterioso Sith e del suo più noto apprendista, Sheev "Darth Sidious" Palpatine. In ogni caso, i risultati degli esperimenti di Pershing che abbiamo visto galleggiare nelle nicchie del laboratorio imperiale, ci hanno fatto pensare subito a un certo clone deforme che abbiamo conosciuto in Star Wars - Episodio VII: Il risveglio della Forza, e cioè Snoke. Avrebbe perfettamente senso che The Mandalorian esplori questa sottotrama della nuova trilogia, specialmente se consideriamo come Dave Filoni sia abituato a intrecciare le sue storie attraverso i media.

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La nostra impressione, in effetti, è che la serie ideata da Jon Favreau faccia proprio da ponte tra le diverse produzioni cinematografiche e televisive che si sono riversate e che continueranno a riversarsi sulla piattaforma Disney+. The Mandalorian starebbe diventando un crocevia, insomma, di personaggi e situazioni che sfoceranno magari nelle loro serie autonome, per esempio la tanta vociferata serie incentrata su Boba Fett. Per adesso, però, la serie ha bisogno di concentrarsi su una storyline per volta e di seguirla senza più sviare lo spettatore per almeno un paio di episodi, onde evitare che perda significato. Se tutto va bene, nella prossima metà della stagione ne vedremo delle belle, anche perché il finale di questo episodio ha rispolverato un'altra chicca: i Dark Trooper comparsi per la prima volta nel videogioco Star Wars: Dark Forces del 1995. Insomma, Jon Favreau è proprio un nerd.

Conclusioni

Multiplayer.it

7.5

The Mandalorian 2x04 è un episodio carico di azione e roboanti effetti speciali che riesce a proseguire diverse storyline, seppur in modo abbastanza sconnesso. Visivamente tra i minuti più impressionanti di entrambe le stagioni, L'assedio rimarca purtroppo uno dei più grossi difetti della serie Disney+ e cioè la caratterizzazione limitata dei comprimari ricorrenti che continuano a essere delle macchiette. Lo spiraglio aperto sul futuro di Cara Dune fa ben sperare per il futuro e tutto quello che abbiamo scoperto sul Bambino e sui piani dell'Impero promette una seconda metà di stagione ancora più esplosiva.

PRO

  • Il Bambino ha poche scene, ma sono assolutamente esilaranti
  • Ottime le scene d'azione e i frenetici inseguimenti

CONTRO

  • I comprimari continuano a essere poco approfonditi
  • Non tutti gli spettatori capiranno le implicazioni del valore M