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The Walking Dead: Saints & Sinners, la recensione

I morti tornano a camminare sulla terra in un gioco che sfrutta la VR al 90%. Ecco la recensione di The Walking Dead: Saint's & Sinners

RECENSIONE di Francesco Serino   —   05/02/2020

Forse questo gioco nemmeno dovrebbe esistere visto che nasce e cresce in un contesto assolutamente atipico. Il team di sviluppo è stato infatti allestito da due aziende crossmediali, Skydance Media e Skybound Entertaiment che si occupano prevalentemente di cinema (Star Trek In To Darkness. World War Z, il prossimo Top Gun: Maverick), Serie Tv (Altered Carbon, Jack Ryan), film d'animazione, fumetti e videogiochi. Queste due entità sono le tipiche case di produzione che provano a far tutto riuscendo in poco, figuriamo tirar fuori dal cilindro un videogioco di qualità. Ne abbiamo viste un bel po' in passato, la Dreamworks per esempio, ma forse mai come queste due: Skydance infatti si sta muovendo molto bene e Skybound, azienda fondata dai creatori dell'universo di The Walking Dead di cui naturalmente detiene i preziosissimi diritti, con altrettanta scaltrezza e passione. È Skybound che resuscita Telltale per finire l'ultima stagione del gioco di The Walking Dead, che aiuta Beamdog a distribuire su console le versioni remastered di Baldur's Gate e compagnia ruolante. Qualche anno fa la compagnia si buttò anche nella VR, gettando così le basi per questo titolo sorprendente e quindi per la recensione di The Walking Dead Saints & Sinners.

Dimensione parallela

Dite che l'abbiamo sparata grossa? Niente affatto perché malgrado qualche sbavatura mai ci eravamo imbattuti in un gioco pensato specificatamente per la realtà virtuale così maturo, così denso, così intenso. Prendete per esempio Resident Evil 7 e la sua versione VR (inspiegabilmente mai arrivata su Pc): quello Capcom è chiaramente un grande gioco, uno di quelli con il budget più alto da provare con un visore in testa, ma è anche costretto a funzionare su un normale televisore e altrettanto normali sistemi di controllo, e questo ne limita terribilmente le potenzialità scenografiche e di gameplay. The Walking Dead Saints & Sinners al contrario è stato concepito fin dal primo momento come un'avventura virtuale, permettendogli di sfruttare tutte o quasi le possibilità concesse da questa tecnologia. Per prima cosa, potremo manipolare con realismo ogni oggetto e arma, vale a dire che per aprire l'inventario sarà necessario prendere uno zaino virtuale dalle nostre spalle, per usare la torcia dovremo sfilarla dalla nostra giacca e lo stesso vale per il taccuino con le missioni, quest'ultimo posizionato nel taschino destro della camicia. Anche per ricaricare le armi è necessario interagire direttamente su di loro, non basta un tasto come avviene negli altri giochi e sotto pressione questo cambiamento ha delle ripercussioni piuttosto importanti, e che fanno impennare immedesimazione, terrore e di conseguenza il divertimento. Nei normali giochi, i protagonisti sono spesso super eroi capaci di un multitasking estremo, esattamente come nella realtà qui invece abbiamo soltanto le nostre due braccia a disposizione e dovremo farcele bastare: immaginate di avanzare lentamente in una stanza buia con una torcia nella mano sinistra e la pistola nella destra, improvvisamente dovete dare un'occhiata al taccuino accorgendovi però che se riporrete la torcia vi ritroverete quasi al buio, al contrario rinfoderando l'arma sarete inevitabilmente disarmati, cosa fare a questo punto? Ci si guarda in giro, si tendono le orecchie alla ricerca di qualche rumore sospetto, e poi si agisce di conseguenza.

Black Toy Train1 Risultato

Peso specifico

Gli sviluppatori di The Walking Dead Saints & Sinners hanno fatto un passo in più cercando di trasmettere all'utente il peso degli oggetti che verranno impugnati, riuscendoci oltretutto brillantemente: muovendo un oggetto pesante lo spostamento del braccio e della mano sarà più lento, meno responsivo e quando ci si fermerà, l'oggetto tenderà ad ondeggiare, muovendo anche il polso. Per ovvi motivi, questo non avviene fisicamente nella realtà, eppure sono espedienti che funzionano terribilmente bene, soprattutto quando avremo a che fare con armi bianche piuttosto pesanti. Un'ascia per esempio potrà essere utilizzata anche con una sola mano, in alcuni casi può potremo persino essere costretti dagli eventi a farlo, ma così facendo difficilmente riusciremo ad imprimere abbastanza forza per spaccare il cranio di uno zombie, che risponderà ai colpi semplicemente indietreggiando; inoltre ad ogni swing dell'arma la sua pesantezza costringerà il polso del nostro braccio virtuale a proseguire la sua corsa, rendendoci lenti ed impacciati. Appena però metteremo entrambi le mani sul manico l'inerzia dei colpi verrà ridotta quasi a zero e, con un bel movimento netto, sarà finalmente possibile spalancare calotte craniche e mozzare di netto la testa dei cari estinti, a patto di beccare il collo all'altezza giusta. Le armi da fuoco sono realizzate piuttosto bene, ma non riescono a trasmettere lo stesso galvanizzante feeling. E se uno zombie vi afferra? Dovrete scrollarvelo fisicamente di dosso altrimenti il suo morso toglierà parte della vostra energia, almeno fino a quando non avrete utilizzato il giusto medikit.

Sarah Bennets Radio Risultato

New Orleans sprofonda

The Walking Dead Saints & Sinners è un'avventura dalla struttura piuttosto elastica: la New Orleans così com'è riprodotta nel gioco è una città oramai quasi totalmente allagata, eccetto le dieci aree che potremo esplorare più o meno liberamente svolgendo missioni principali e secondarie, oltre che ad esplorare alla ricerca di oggetti che ci permettano di sfruttare l'interessante sistema di crafting. Le armi che potremo crearci da noi sono infatti molto più efficaci e durevoli di quelle che si troveranno in giro, ma non sono poi così facili da assemblare. Inoltre, in questo gioco lo zaino non ha spazio sufficiente per tutto e non potremo girovagare all'infinito: correndo, combattendo, arrampicandoci consumeremo stamina e nel tempo sarà sempre più difficile ripristinarla senza mangiare prima qualcosa; di notte poi le cose diventano ingestibili e saremo quindi costretti a tornare alla base prima che sia troppo tardi. Si tratta quindi di un vero e proprio gioco di ruolo di stampo action in primissima persona, dotato oltretutto di un'ottima grafica: esattamente come il fumetto e i giochi precedenti, gli scenari puntano al realismo mentre i personaggi e gli zombie ricordano più da vicino le suo origini da comics. L'effetto finale è ottimo, come lo sono i comandi ma con una grande, enorme, gigantesca eccezione: abbassarsi per non fare rumore richiede un pulsante, ogni tentativo di farlo fisicamente non solo non ci farà entrare in modalità stealth, ma con il nostro accovacciamento l'intero mondo di gioco ci seguirà verso terra, un effetto che chi conosce la VR sa bene che può dar vita a terribili sensazioni di disorientamento. Gli sviluppatori sono fortunatamente già a lavoro per mettere una pezza su questo grossolano errore: mentre scriviamo è già presente una patch in versione beta da scaricare tramite Steam, e che rappresenta soltanto un primo passo per abilitare lo stealth fisico e nel risolvere i problemi associati alla sua mancanza. Per il momento, basta saperlo evitando di provarci.

Jeffrey Grimes Panda Bag1 Risultato

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.5
Lettori (8)
8.9
Il tuo voto

The Walkind Dead Saints & Sinners è uno dei migliori titoli disponibili in esclusiva per la realtà virtuale usciti fino ad oggi: è profondo, sorprendente, spaventoso, fisico e longevo, possono volerci anche venti ore per vedere tutto ciò che questo gioco ha da offrire. Il gioco è attualmente compatibile con Valve Index, HTC Vive, Oculus Rift e Windows Mixed Reality, mentre la versione PlayStation VR arriverà invece in primavera. Al momento è soltanto in lingue inglese, ma è possibile aiutarsi con i sottotitoli.

PRO

  • Feedback delle armi
  • Lungo e complesso
  • Ottima grafica

CONTRO

  • Non provate ad abbassarvi!
  • Scenari limitati