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Warhammer 40.000: Darktide, la recensione del nuovo action cooperativo di Fatshark

La nostra recensione di Warhammer 40.000: Darktide: vinceremo per la gloria dell'Imperium o soccomberemo sotto i colpi della marea oscura?

Warhammer 40.000: Darktide, la recensione del nuovo action cooperativo di Fatshark
RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   06/12/2022

Aspettavamo con trepidazione l'uscita di Warhammer 40.000: Darktide fin dall'annuncio, e il perché è presto detto: avendo apprezzato molto il lavoro che Fatshark ha fatto con Vermintide nell'ambientazione classica di Warhammer, eravamo davvero curiosi di scoprire come gli sviluppatori avrebbero declinato la medesima formula action cooperativa sull'inquietante sfondo del Tetro Millennio.

C'erano infatti tutti i presupposti per un'evoluzione del sistema di combattimento solido, ma generalmente caotico dei primi due giochi, vista l'introduzione di armi da fuoco sofisticate e al contempo di nemici che attaccano dalla distanza, obbligandoci a usare i fucili per contrastarli. E poi ovviamente gli scenari, che segnano un cambio netto di atmosfere catapultandoci in un'oscurità perpetua, fredda come il metallo che riveste i corridoi e le pareti che ci troveremo a percorrere nelle tredici missioni disponibili al lancio del gioco, scaricabile senza costi aggiuntivi dagli abbonati a Xbox Game Pass.

Dunque com'è stato vestire i panni di un criminale determinato a espiare le proprie colpe mettendo la sua vita al servizio dell'Imperium? Ve lo raccontiamo nella recensione di Warhammer 40.000: Darktide.

Storia: tutte le anime implorano salvezza

Warhammer 40.000: Darktide, i quattro protagonisti
Warhammer 40.000: Darktide, i quattro protagonisti

In maniera simile a quanto fatto con Vermintide, la storia di Darktide viene raccontata nell'ambito di sequenze collocate generalmente in concomitanza con l'aumento di livello del nostro personaggio, dopo un prologo che rivela come questo criminale sia riuscito a liberarsi dalla cella in cui era rinchiuso durante un attacco a sorpresa, utilizzando però la ritrovata libertà per unirsi alle truppe al servizio dell'Imperatore anziché passare dalla parte del nemico.

Quella che attende il guerriero che avremo modo di creare tramite un editor, selezionando non solo sesso, aspetto e classe di appartenenza, ma anche il suo background attraverso la scelta del mondo natio, il tipo di infanzia e adolescenza vissute e un momento cruciale, è dunque una vita di redenzione: la città alveare di Tertium è stata assediata da orde di reietti sotto la guida di una forza oscura, e il nostro compito sarà quello di contribuire in maniera determinante alla sua riconquista... oppure morire nel tentativo.

Classi: nessuna arma può sostituire lo zelo

Warhammer 40.000: Darktide, la scheda del Veterano nella schermata di selezione del personaggio
Warhammer 40.000: Darktide, la scheda del Veterano nella schermata di selezione del personaggio

Dicevamo delle classi disponibili in Warhammer 40.000: Darktide, che a differenza di Vermintide sono quattro, esattamente come i giocatori che possono partecipare in cooperativa alle varie missioni della campagna. La selezione delle origini e degli eventi che hanno segnato la loro vita si traduce in un atteggiamento differente in battaglia, sottolineato dagli abbondanti dialoghi con i compagni di squadra, ma poco altro: peccato.

Il Veterano è un ex militare con grande esperienza nell'uso delle armi da fuoco, non a caso la sua abilità speciale è una sorta di modalità focus in cui i suoi proiettili infliggono danni moltiplicati per alcuni secondi. Abbiamo poi lo Zelota, un fanatico devoto all'Imperatore che utilizza armi prevalentemente leggere e veloci, ad esempio un'accetta e una mitragliatrice compatta, e che può effettuare uno scatto in avanti recuperando tutta la resistenza e infliggendo colpi melee mortali.

Lo Psyker è un mutante psionico che attinge al potere dell'Immaterium: una sorta di stregone che non solo combatte come un dannato, ma possiede la capacità di controllare le menti dei nemici fino addirittura a farle esplodere, mentre il suo equipaggiamento può includere armi da taglio e da botta capaci di emettere onde di energia per colpire dalla distanza. Infine abbiamo l'Ogryn, un bestione alto tre metri che si pone come il classico tank, può sbaragliare i nemici con la sua carica e utilizzare strumenti lenti ma pesanti.

Il gioco consente di portare avanti la progressione di tutti e quattro i personaggi, sebbene in maniera separata: viene da sé che dopo aver provato ogni combattente e capito quale ci piace di più adoperare andremo a focalizzarci su uno solo di loro per salire di livello e sbloccare così non solo armi più potenti, ma anche una serie di perk specifici che potranno definire al meglio la build che desideriamo creare.

Struttura: accetta il tuo destino

Warhammer 40.000: Darktide, un gruppo di nemici affrontato ad armi spianate
Warhammer 40.000: Darktide, un gruppo di nemici affrontato ad armi spianate

Completato il prologo, in Warhammer 40.000: Darktide ci troveremo a esplorare il ponte della nave spaziale Mourningstar, che funge da hub e presenta attività che diventano accessibili man mano che saliamo di livello, incluso ovviamente il terminale tramite cui potremo selezionare una delle missioni disponibili a rotazione fra le tredici presenti al lancio del gioco, caratterizzate da cinque differenti livelli di difficoltà che si traducono in ricompense sempre più alte.

Non è possibile selezionare liberamente la singola spedizione se non facendo riferimento a quelle che compaiono sullo schermo, con l'indicazione del grado di sfida: un intoppo che ci è sembrato abbastanza fastidioso. Dopodiché è possibile optare per una partita veloce, specificando il livello di difficoltà desiderato e ritrovandosi nella maggior parte dei casi all'interno di un match già bello che avviato. Non abbiamo riscontrato problemi relativi a un'eccessiva latenza, ma i caricamenti per entrare in partita possono diventare abbastanza lunghi.

Warhammer 40.000: Darktide, uno dei mini boss del gioco
Warhammer 40.000: Darktide, uno dei mini boss del gioco

L'impianto si presenta come un'evoluzione di quello che abbiamo raccontato nella recensione di Warhammer: Vermintide 2, più raccolto e coerente rispetto a Fort Brachsenbruke, pur mostrando il fianco a qualche perplessità sul fronte delle dotazioni che è possibile acquistare con i crediti ottenuti in battaglia: le armi in vendita di volta in volta compaiono in maniera casuale e spesso non sono migliori di quelle che già possediamo, mentre gli eventuali potenziamenti richiedono risorse extra e non risultano dunque immediati, il che rallenterà un po' i nostri eventuali progressi.

Spiace constatare che il negozio degli oggetti cosmetici è invece già discretamente fornito e non deve sottostare a questi vincoli, puntando peraltro a farci spendere denaro reale per la personalizzazione completa del nostro guerriero, visto che il gruzzolo che ci verrà consegnato inizialmente basterà solo per un singolo pacchetto. Si tratta di elementi del tutto opzionali, è vero, ma considerando che parte dell'esperienza è ancora "in lavorazione" e diverse feature non sono accessibili, Fatshark non ci fa una splendida figura.

Gameplay: purificare con la fede e con il fuoco

Warhammer 40.000: Darktide, il nostro martello da guerra si prepara a essere sferrato
Warhammer 40.000: Darktide, il nostro martello da guerra si prepara a essere sferrato

Dal gameplay di Warhammer 40.000: Darktide ci aspettavamo un'evoluzione delle meccaniche viste in Vermintide, e così è stato, sebbene chiaramente la formula sia rimasta quella di sempre. L'ambientazione futuristica implica l'impiego di armi da fuoco sofisticate oltre a quella da taglio e da botta che caratterizzavano l'impianto del precedente action cooperativo di Fatshark, sebbene ciò non trasformi in alcun modo il gioco in un vero e proprio sparatutto.

Gli scontri corpo a corpo sono infatti ancora centrali, visto che fucili e mitragliatrici hanno inevitabilmente un caricatore corto e lunghi tempi di ricarica che li rendono perfetti per eliminare fastidiosi cecchini o piccoli gruppi di nemici distanti, ma relativamente inutili quando arrivano le terrificanti ondate che rappresentano ormai un marchio di fabbrica del franchise, gestite anche qui tramite un sistema procedurale che rende ogni partita diversa dall'altra.

Warhammer 40.000: Darktide, uno Psyker usa i suoi poteri contro un avversario corazzato
Warhammer 40.000: Darktide, uno Psyker usa i suoi poteri contro un avversario corazzato

I comandi sono in pratica identici a quelli di Vermintide 2 e includono dunque colpi leggeri e caricati, la possibilità di passare istantaneamente dall'arma bianca a quella da fuoco, le schivate laterali o all'indietro, nonché la parata che si trasforma in una spinta per gestire gli affollamenti e creare lo spazio necessario a un contrattacco. Stesso discorso per la formula cooperativa, che riprende il classico Left 4 Dead fra miniboss che possono immobilizzarci e che richiedono la collaborazione fra i giocatori.

A proposito di collaborazione, è inevitabile che da questo punto di vista il gioco ponga dei paletti ben precisi. E così, seppure sia possibile completare senza troppi problemi le missioni fino al terzo livello di difficoltà anche all'interno di un gruppo non particolarmente affiatato, diventa impossibile fare lo stesso con quelle di quarto o quinto livello se non in presenza di una squadra molto ben coordinata, che comunichi e che presti attenzione anche al bilanciamento fra i personaggi.

Warhammer 40.000: Darktide include sequenze altamente spettacolari in cui il fuoco la fa da padrone
Warhammer 40.000: Darktide include sequenze altamente spettacolari in cui il fuoco la fa da padrone

La varietà dei nemici è ottima, con diverse tipologie di avversari che ci troveremo ad affrontare e che si lanciano a testa bassa verso di noi oppure restano distanti a bersagliarci, sono dotati di corazzature o meno. Il button mashing si pone come un'opzione piuttosto immediata per sbarazzarcene, ma in alcuni casi bisogna ragionare e sfruttare tutto il repertorio a propria disposizione per evitare di perdere troppa salute e compromettere così il resto del tragitto.

È stato fatto un ottimo lavoro sui boss, che vantano pattern ben differenziati e caratteristiche peculiari, sebbene sul fronte del design le creature di Vermintide 2 possiedano una marcia in più: un aspetto che anche in termini di ambientazione diventa chiaro fin dalle prime battute, visto che i paesaggi di Tertium, per quanto talvolta suggestivi, tendono ad assomigliarsi per colori e atmosfere.

Realizzazione tecnica: la fede è inutile senza le opere

Warhammer 40.000: Darktide, un grosso nemico sta per calare la sua mazza su di noi
Warhammer 40.000: Darktide, un grosso nemico sta per calare la sua mazza su di noi

Sul piano puramente tecnico Darktide lascia un po' interdetti. Abbiamo avuto accesso alla beta riservata ai preorder, disponibile prima del lancio ufficiale, ma non c'è stato verso di farla girare a 60 fps stabili sulla nostra RTX 3070, men che meno attivando il ray tracing, e così abbiamo desistito in attesa di una patch del day one che fortunatamente è arrivata e ha sistemato il grosso delle magagne.

Il gioco rimane tuttavia molto pesante: il già citato ray tracing, applicabile a riflessi e illuminazione globale, appare inavvicinabile se non utilizzando una GPU di fascia altissima e scendendo comunque a compromessi sul fronte della risoluzione effettiva, visto che DLSS e FSR diventano strumenti essenziali al fine di ottenere un frame rate consistente, fondamentale per un'esperienza action cooperativa di questo tipo, che porta sullo schermo centinaia di nemici tutti insieme.

Warhammer 40.000: Darktide, le opzioni grafiche
Warhammer 40.000: Darktide, le opzioni grafiche

Nel nostro caso siamo riusciti a trovare un compromesso utilizzando i 1440p con tutti i preset al massimo e il DLSS su qualità, ma tenendo il ray tracing rigorosamente spento. In tal modo è stato possibile ottenere un avanzo prestazionale (circa 80 fps nelle situazioni tranquille) sufficiente a garantire un frame rate quasi incrollabile anche nelle situazioni più caotiche e spettacolari, che come potrete immaginare in un prodotto del genere sono all'ordine del giorno.

Qualsiasi altra soluzione per il momento implica grossi sacrifici sul fronte della fluidità, e in effetti l'idea di giocare a Darktide a 30 fps non sappiamo quanto possa essere attraente. Speriamo dunque che Fatshark lavori rapidamente a una serie di ottimizzazioni che rendano l'intero impianto più leggero: va benissimo perseguire un'evoluzione tecnologica rispetto ai precedenti progetti, ma in un'esperienza online bisogna anche pensare al grosso dell'utenza, che possiede in media configurazioni tutt'altro che stellari.

Warhammer 40.000: Darktide, uno sguardo agli scenari
Warhammer 40.000: Darktide, uno sguardo agli scenari

Tutto questo peso è giustificato dalla grafica del gioco? Sì, in effetti sì. Pur al netto di una serie di glitch di poco conto, il comparto tecnico di Darktide fa sfoggio di asset di grande qualità sia per quanto concerne gli scenari che i personaggi, con una particolare enfasi sul sistema di illuminazione e l'effettistica, cercando in tal modo di aggiungere valore e spessore a una direzione artistica che spesso si ritrova un po' con le mani legate in termini di pura e semplice varietà visiva.

Ci ha inoltre sorpreso in positivo il sonoro, che oltre agli immancabili dialoghi fra i personaggi e ai suoni della battaglia include una selezione di brani molto coinvolgenti firmati da Jesper Kyd, che entrano in campo nei momenti più critici a sottolineare la tensione di quelle specifiche sequenze, e che completano il quadro di un audio design molto ben confezionato.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 10400
  • Scheda video: NVIDIA RTX 3070
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: Intel i5 6600 o AMD Ryzen 2400G
  • Scheda video: NVIDIA GTX 970, AMD RX 570
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Storage: 50 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7 9700K, AMD Ryzen 5 3600
  • Scheda video: NVIDIA RTX 3060, AMD RX 5700 XT
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Storage: 50 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (24)
8.4
Il tuo voto

Warhammer 40.000: Darktide è esattamente come ce lo aspettavamo: un action cooperativo di razza, solido e molto divertente insieme agli amici, dotato di un gameplay arricchito da alcune novità rispetto a Vermintide, di una struttura non priva di mancanze ma ben focalizzata sulla progressione e di un comparto tecnico indubbiamente pesante, che necessita di un po' di ottimizzazione ma in presenza della configurazione giusta riesce davvero a portarvi nell'inquietante scenario futuristico creato da Games Workshop.

PRO

  • Gameplay solido e divertente
  • Quattro classi, tredici missioni e cinque livelli di sfida
  • Graficamente sa essere evocativo e spettacolare

CONTRO

  • Molto pesante, necessita di ottimizzazioni
  • La formula fondamentalmente è sempre la stessa
  • Acquisto e potenziamento delle armi un po' limitato