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Warhammer 40.000: Space Marine 2, la recensione del seguito che aspettavamo da tredici anni

Demetrian Titus ha scontato la sua lunga pena ed è pronto a servire l'Imperatore in una nuova, difficile missione: ve la raccontiamo nella recensione di Warhammer 40.000: Space Marine 2.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   04/09/2024
Demetrian Titus nell'artwork principale di Warhammer 40.00: Space Marine 2
Warhammer 40.000: Space Marine 2
Warhammer 40.000: Space Marine 2
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Tredici anni or sono, l'originale Space Marine ha consegnato ai numerosi fan dell'universo di Warhammer 40.000 un'esperienza votata all'azione, frenetica e spettacolare, che da un lato traeva profonda ispirazione dalla straordinaria saga di Gears of War, dall'altro introduceva furiosi combattimenti corpo a corpo e sanguinolente esecuzioni, il tutto supportato da una trama coinvolgente.

C'è voluto parecchio tempo, la giusta tecnologia, una passione viscerale e la supervisione di un veterano come Tim Willits, ma oggi quegli stessi fan potranno indossare nuovamente la pesante armatura di Demetrian Titus e servire l'Imperium in una nuova, difficile missione nel seguito che nessuno pensava potesse essere realizzato, Warhammer 40.000: Space Marine 2.

La trama di Warhammer 40.000: Space Marine 2

Un secolo non è poi così lungo, se sei virtualmente immortale. Tuttavia, passarlo nelle mani di uno spietato inquisitore e poi tra le fila della Deathwatch si pone come una prospettiva tutt'altro che invitante anche per un guerriero devoto e impavido come Demetrian Titus. Accusato di eresia al termine del primo Space Marine, l'ormai ex capitano viene inviato in una sorta di missione suicida contro orde di Tiranidi e sembra avere la peggio, ma l'Imperium ha altri piani.

Titus viene infatti sottoposto a una dolorosa procedura che lo trasforma in un Primaris e mandato a servire presso il capitano Acheran, impegnato con le sue truppe nella difesa di alcuni pianeti invasi dalle feroci creature aliene: un'ulteriore prova per il leggendario combattente, che si ritrova degradato a luogotenente e accompagnato da due Space Marine veterani, Chairon e Gadriel, che avranno il compito di supportarlo nelle sue spedizioni ma anche di tenerlo d'occhio.

Gli assolutismi di Warhammer 40.000 lasciano ben poco spazio a sentimenti diversi dall'onore, dal rispetto, dal senso del dovere ed eventualmente dal cameratismo che inevitabilmente si instaura fra i soldati che hanno accettato di combattere fino alla morte per difendere l'umanità da qualsiasi insidia, e il comparto narrativo di Space Marine 2 resta assolutamente fedele a tali presupposti, raccontandoci una storia di rivalsa nell'ambito di un conflitto che appare fin da subito tanto spettacolare quanto disperato.

Gadriel, Titus e Chairon in Warhammer 40.000: Space Marine 2
Gadriel, Titus e Chairon in Warhammer 40.000: Space Marine 2

I Tiranidi sono infatti una moltitudine, uno sciame che non conosce limiti né paure, ma dietro quest'orda interminabile potrebbe celarsi un'ulteriore, terribile minaccia: quella rappresentata dalle potenti creature che servono il Caos e che Titus conosce bene, pronte ad approfittare delle difficoltà dell'Imperium per varcare nuovamente i confini del Warp al fine di annichilire e corrompere tutto ciò che trovano.

Gameplay e campagna: l'evoluzione della specie

In termini di gameplay e connotazione della campagna, Warhammer 40.000: Space Marine 2 si pone come una chiara ed evidente evoluzione del capitolo originale. Muovere i primi passi nell'armatura di Titus ci ha fatto realizzare che sono trascorsi ben quattro anni dall'ultimo episodio di Gears of War e Saber Interactive ha voluto ribadire i riferimenti allo sparatutto creato da Epic Games, anche se poi l'azione racconta qualcosa di diverso.

Titus spara a un covo di Tiranidi in Warhammer 40.000: Space Marine 2
Titus spara a un covo di Tiranidi in Warhammer 40.000: Space Marine 2

Sebbene infatti le due proprietà intellettuali abbiano attinto a vicenda dalle rispettive lore (che i Gears siano ispirati agli Space Marine è sempre stato abbastanza palese), qui ci troviamo di fronte a un gioco di azione con meccaniche sparatutto e non dunque a uno sparatutto puro, come dimostrano anche la mancanza di un sistema di appostamento e una gestione del munizionamento volutamente restrittiva, che spinge quasi sempre a optare per il corpo a corpo.

Titus e i suoi compagni colpiscono i nemici (Tiranidi di vario genere, ma anche tipologie completamente diverse ed enormi boss) dalla distanza utilizzando fucili Requiem e pistole Bolt, con la possibilità di accedere ad alcune varianti per attacchi di precisione, a corto raggio, con proiettili al plasma o lanciafiamme. Tuttavia, quando le ondate di avversari si fanno intense e i caricatori si svuotano, sfoderano l'iconica Spada a Catena, il pugnale, la Spada Potenziata o il devastante Martello Tuono per dar vita a intensi scontri ravvicinati.

Non è un caso che gli sciami di Tiranidi in Warhammer 40.000: Space Marine 2 somiglino alle orde di zombie di World War Z
Non è un caso che gli sciami di Tiranidi in Warhammer 40.000: Space Marine 2 somiglino alle orde di zombie di World War Z

Gli sviluppatori hanno donato corpo e spessore ai combattimenti, che ora includono una meccanica per le parate: eseguite con il giusto tempismo rispetto a un apposito indicatore, consentono di portare un violento contrattacco o di aprire la difesa degli avversari più coriacei per piazzare un colpo di pistola mirato. In presenza di manovre imparabili bisogna invece ricorrere a un rapido scarto laterale, mentre infliggere una certa quantità di danni permette di effettuare sanguinose esecuzioni che ripristinano i nostri scudi.

Non l'energia vitale, attenzione: quella potremo recuperarla solo utilizzando appositi stimolanti da raccogliere in giro, insieme a eventuali munizioni, granate (ce ne sono quattro tipi diversi) e armi differenti. Queste mettono in evidenza la ricchezza dell'arsenale, ma al livello di difficoltà intermedio non risultano sufficientemente valorizzate: visto che i proiettili sono gli stessi per tutte le bocche da fuoco o quasi e raramente si rimane a corto, passare da un fucile all'altro diventa una questione di mera curiosità ed è un peccato.

Titus impegnato in un combattimento viscerale in Warhammer 40.000: Space Marine 2
Titus impegnato in un combattimento viscerale in Warhammer 40.000: Space Marine 2

La varietà delle situazioni portate sullo schermo non è certamente uno dei punti di forza di Space Marine 2, ma era difficile aspettarsi qualcosa di diverso da un prodotto di questo tipo, che non punta in alcun modo a rivoluzionare il genere di appartenenza e proprio per questo rimane saldamente ancorato all'alternanza di combattimenti e corridoi per tutta la durata della campagna, che vanta una parte finale davvero clamorosa per i fan di Warhammer 40K.

Una struttura sorprendentemente ricca

Giocabile da soli o in cooperativa online per tre partecipanti, con il supporto per la funzionalità crossplay fra PC, PS5 e Xbox Series X|S, la campagna di Warhammer 40.000: Space Marine 2 è ambientata su tre diversi pianeti (Kadaku, Avarax e Demerium), è composta da sei lunghe missioni che abbiamo completato nel giro di circa nove ore e con i suoi quattro livelli di difficoltà offre senza dubbio un ampio grado rigiocabilità, specie laddove sia possibile affrontarla insieme agli amici.

Gli strepitosi colori delle fasi finali della campagna di Warhammer 40.000: Space Marine 2
Gli strepitosi colori delle fasi finali della campagna di Warhammer 40.000: Space Marine 2

Non si tratta tuttavia dell'unico contenuto di spessore presente nel pacchetto, che include anche l'interessante modalità Operazioni: si tratta di sei missioni man mano più complesse, collocate narrativamente in maniera parallela agli eventi della storia (è Titus che richiede l'invio di una squadra di Space Marine per portare a termine obiettivi propedeutici alla riuscita della sua missione) e anche queste affrontabili da soli o in cooperativa crossplay.

Durante le Operazioni avremo modo di scegliere il nostro personaggio fra sei classi (Tattico, Assalto, Avanguardia, Baluardo, Cecchino e Pesante) dotate di un equipaggiamento differente, volutamente specializzato e ridotto al fine di stimolare logiche di equilibrio sul piano della composizione della squadra ma soprattutto per offrirci una sfida sostanzialmente superiore.

Scontri frenetici e sanguinolenti nella modalità Operazioni di Warhammer 40.000: Space Marine 2
Scontri frenetici e sanguinolenti nella modalità Operazioni di Warhammer 40.000: Space Marine 2

Il risultato è quasi un'esperienza roguelike, caratterizzata da missioni relativamente lunghe che reinterpretano i livelli della campagna e presentano un mix di nemici più feroci e armi meno efficaci, con anche munizioni spesso insufficienti, per spronarci a valutare con attenzione ogni sortita, collaborare attivamente con i nostri compagni e sudarci davvero le ricompense legate a un eventuale successo.

Queste ultime vanno ad alimentare un sistema di progressione interessante e sfaccettato, che consente di potenziare le singole classi e le armi che caratterizzano il relativo equipaggiamento, nonché a sbloccare elementi estetici che possano donare al nostro Space Marine un aspetto davvero peculiare. Tuttavia, l'approccio scelto dagli sviluppatori ci ha lasciato un po' perplessi.

La personalizzazione delle classi in Warhammer 40.000: Space Marine 2
La personalizzazione delle classi in Warhammer 40.000: Space Marine 2

La progressione è infatti molto lenta ed è legata all'impiego di una specifica classe, il che significa che dovremo utilizzare sempre lo stesso personaggio se desideriamo farlo crescere e non potremo dunque distribuire i punti ottenuti come meglio crediamo. Una cosa che però troviamo davvero assurda, e che speriamo venga ripensata in fretta, è il fatto che questi progressi non valgano anche per le modalità competitive, che presentano un percorso a parte.

Il multiplayer competitivo

Warhammer 40.000: Space Marine 2 include anche una modalità multiplayer competitiva per un massimo di dodici partecipanti intitolata, non a caso, Guerra Eterna. Tre le stipulazioni disponibili: Conquista la Zona, Conquista e Controlla e Annientamento, in cui ci troveremo a controllare zone della mappa per ottenere i punti necessari alla vittoria oppure dovremo semplicemente annientare gli avversari in un deathmatch a squadre.

Accessibile a partire dal lancio ufficiale, il PvP sarà il principale protagonista dei contenuti gratuiti post-lancio del gioco, con le quattro stagioni dell'Anno 1 che vedranno l'arrivo di stanze private, nuove modalità (anche cooperative, fra cui l'immancabile Orda), nuove mappe, nuove armi e naturalmente nuovi oggetti cosmetici, in particolare per i possessori del pass stagionale.

Parliamo della realizzazione tecnica

Warhammer 40.000: Space Marine 2 è mosso dal motore grafico Swarm, una tecnologia proprietaria di Saber Interactive che consente di gestire una quantità davvero enorme di elementi sullo schermo, e che la campagna mette subito alla prova con una rappresentazione degli sciami di Tiranidi e, in generale, delle zone di guerra francamente impressionante.

Warhammer 40.000: Space Marine 2 porta sullo schermo una quantità di elementi impressionante
Warhammer 40.000: Space Marine 2 porta sullo schermo una quantità di elementi impressionante

In termini di direzione artistica è davvero notevole la capacità del gioco di proporre ambientazioni e architetture sempre convincenti, fedeli ai mondi e alle atmosfere di Warhammer 40K, capaci di nascondere in maniera furba gli eventuali limiti di un design sempre estremamente ampio e arioso, che ci porta a percorrere enormi spazi mentre affrontiamo ondate interminabili di nemici, accompagnati da una colonna sonora epica e coinvolgente al punto giusto: peccato per la mancanza di un doppiaggio in italiano, presente nel primo Space Marine.

È vero, visivamente lo spettacolo che ci viene proposto non appartiene alla nuova generazione delle produzioni in Unreal Engine 5, ci si batte sui numeri e sui poligoni piuttosto che sull'effettistica e sulle animazioni facciali, l'immagine appare un po' slavata in alcune occasioni ma il risultato finale riesce a offrire sequenze davvero evocative (specie nella fase finale della campagna) ed è bello che gli Space Marine portino sull'armatura i segni della battaglia.

I magnifici colori di uno degli ultimi scenari della campagna di Warhammer 40.000: Space Marine 2
I magnifici colori di uno degli ultimi scenari della campagna di Warhammer 40.000: Space Marine 2

Giocato su PC, Warhammer 40.000: Space Marine 2 non è agile e scattante come speravamo ma la mancanza di stuttering mantiene l'azione fluida anche in caso di cali prestazionali. Con una RTX 4070, alla risoluzione di 1440p e con tutte le impostazioni su Ultra, il gioco richiede l'attivazione del DLSS o della FSR con preset qualità per puntare ai 60 fotogrammi al secondo, ma viaggia spesso sui 40: speriamo che già i primi aggiornamenti migliorino l'ottimizzazione.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 13500
  • Scheda video: NVIDIA RTX 4070
  • Memoria: 32 GB di RAM
  • Storage: SSD Sata 3
  • Sistema operativo: Windows 11

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 8600K, AMD Ryzen 5 2600X
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1060, AMD RX 580
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Storage: 75 GB di spazio richiesto su SSD
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7 12700K, AMD Ryzen 7 5800X
  • Scheda video: NVIDIA RTX 3070, AMD RX 6800 XT
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Storage: 75 GB di spazio richiesto su SSD
  • Sistema operativo: Windows 10, Windows 11

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 69,99 € / 59,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (74)
7.8
Il tuo voto

Warhammer 40.000: Space Marine 2 è il seguito che abbiamo atteso per così tanto tempo, niente di più e niente di meno. Un'evoluzione del primo capitolo sotto ogni aspetto, capace di coinvolgerci in furiose battaglie contro orde interminabili di nemici, abbracciando le meccaniche di un sistema di combattimento migliorato e spettacolare, sebbene a tratti confusionario. Visivamente di grande impatto, fedele all'universo targato Games Workshop e davvero fantastico in cooperativa, il gioco non si esaurisce con la campagna e mette in campo un contorno di contenuti di spessore: peccato per un sistema di progressione troppo lento e inutilmente spezzettato, che speriamo venga ripensato in fretta.

PRO

  • Un seguito appassionante, che non delude le aspettative
  • Gameplay solido, e in cooperativa guadagna parecchio
  • Visivamente è uno spettacolo

CONTRO

  • Inevitabilmente lineare, le armi andavano valorizzate di più
  • Sistema di progressione lento e spezzettato fra Operazioni e PvP
  • Su PC fa un po' fatica