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10 giochi cancellati che avremmo voluto giocare

Ecco 10 giochi cancellati che per un motivo o per l'altro avremmo voluto davvero tanto giocare almeno una volta.

10 giochi cancellati che avremmo voluto giocare
SPECIALE di Raffaele Staccini   —   16/03/2024

Eh sì, tra licenziamenti in tronco e studi di sviluppo chiusi senza appello ne abbiamo visti di giochi cancellati in questi ultimi anni. Per alcuni ci è dispiaciuto di più, per altri meno, ma che ci volete fare, la vita va così: un giorno ti presentano in pompa magna all'E3 e il giorno dopo ti ritrovi a casa dopo una bella foto ricordo con il tuo presidente che era venuto a vedere come procedevano i lavori.

Eppure ci sono alcuni casi in cui una cancellazione ci ha lasciato davvero l'amaro in bocca: ecco quindi una selezione dei 10 giochi cancellati che avremmo voluto assolutamente giocare e che, ahinoi, sono stati abbandonati prima del tempo.

LMNO

Il teaser di LMNO era molto affascinante
Il teaser di LMNO era molto affascinante

Di LMNO non sappiamo molto. Persino l'acronimo con cui viene indicato non è altro che un nome in codice. Però il gioco nasceva da un'idea di Steven Spieberg, che voleva creare un action in prima persona con movimenti parkour focalizzato sulla relazione tra il giocatore e un alieno di nome Eve. Purtroppo, però, i lavori iniziati nel 2005 insieme ad Electronic Arts si bloccarono dopo qualche tempo, senza spiegazioni né grandi annunci. Un vero peccato perché l'idea era affascinante, ma forse le ambizioni del regista erano eccessive per l'epoca.

Castlevania: Resurrection

Castlevania: Resurraction ci avrebbe messo nei panni di due protagonisti
Castlevania: Resurraction ci avrebbe messo nei panni di due protagonisti

Un altro progetto da sogno finito in incubo è stato il Castlevania per Sega Dreamcast. Ambientato giustamente nel 1666, Castlevania: Resurrection ci avrebbe messo nei panni di ben due Belmont: Victor Belmont, dal XIX secolo, e Sonia Belmont, dal 1450. Dopo tre anni di sviluppo il gioco fu però cancellato da Konami nel 2000 perché... beh, perché Dreamcast era stato un flop clamoroso. Ne esiste però una versione dell'E3 che permette di giocare nei panni di Sonia in una sezione forse un po' caotica ma ricca di potenzialità.

Mega Man Legends 3

Mega Man Legends 3 era molto vicino a uscire su 3DS
Mega Man Legends 3 era molto vicino a uscire su 3DS

Mega Man Legends 3 fa parte di quelle trilogie destinate a rimanere incomplete per sempre. Con il passaggio dal 2D al 3D e un set di nuove mosse per Mega Man, la serie Legends aveva portato una buona fama al personaggio di Keji Inafune. Tanto che, dopo un secondo episodio terminato con un cliffhanger, Capcom aveva annunciato effettivamente di aver iniziato i lavori per un terzo capitolo per 3DS. Non tutto però andò per il verso giusto: Inafune lasciò la compagnia e nel 2011 il gioco venne definitivamente cancellato, lasciando i fan appesi per sempre sul bordo della rupe.

Star Wars: Battlefront III

Ci siamo persi davvero qualcosa di eccezionale con Star Wars: Battlefront III?
Ci siamo persi davvero qualcosa di eccezionale con Star Wars: Battlefront III?

La serie Star Wars: Battlefront ha avuto sostanzialmente una doppia vita. Da una parte la serie DICE iniziata nel 2015, colata a picco nel buco nero delle microtransazioni del secondo capitolo nel 2017 e poi ripresa successivamente. Dall'altro i due capitoli di Pandemic Studios rispettivamente del 2004 e 2005, ricordati ancora oggi con affetto da critica e pubblico.

Nonostante l'apprezzamento universale per il lavoro della software house, però, il Battlefront 3 di questa prima trilogia non vide mai la luce per colpa di LucasArts che, a seguito del fallimento di un altro titolo di Pandemic, ovvero Haze, decise di cancellare non solo Battlefront 3, ma anche un quarto episodio già programmato. Un vero peccato, anche perché oggi sappiamo che il gioco sarebbe stato eccezionale. O almeno questo è il parere di uno degli sviluppatori dell'epoca, Michael Barclay, che attualmente è lead level designer in Naughty Dog. Barclay è arrivato persino ad affermare che il fatto che Battlefront 3 sia stato cancellato a due passi dalla meta sia un vero e proprio crimine. E purtroppo per noi non sapremo mai di cosa siamo stati privati.

Star Wars 1313

Quello che abbiamo di Star Wars 1313 ci fa pensare che potesse essere davvero molto fico
Quello che abbiamo di Star Wars 1313 ci fa pensare che potesse essere davvero molto fico

Rimaniamo in tema Star Wars, perché c'è un altro titolo cancellato che sarebbe potuto essere un grande gioco. Parliamo di Star Wars 1313, caduto vittima dell'acquisizione della licenza della saga da parte di Disney dopo un E3 2012 che lo aveva incoronato come uno dei tie-in potenzialmente migliori di sempre. Qui infatti avremmo avuto un giovane Boba Fett protagonista di un'avventura in stile Uncharted, dove il futuro leggendario cacciatore di taglie sarebbe stato impegnato a combattere nemici e scalare i piani del pianeta Coruscant.

Tra l'altro Boba Fett non sembra proprio avere fortuna nei videogiochi, visto che secondo alcune voci anche il gioco di Respawn recentemente cancellato da EA era in qualche modo legato a Mandalorian e quindi, almeno indirettamente, al nostro cacciatore di taglie.

Immortals Fenyx Rising 2

Immortals: Fenyx Rising avrebbe senza dubbio meritato un sequel
Immortals: Fenyx Rising avrebbe senza dubbio meritato un sequel

Immortals Fenyx Rising non era forse un capolavoro, ma non esageriamo a descriverlo come una delle nuove serie più fresche e divertenti della Ubisoft degli ultimi anni. Il lavoro di Ubisoft Quabec si era distinto infatti per una campagna colma di ironia ma anche di sottotesti interessanti, e un livello di sfida sempre ben bilanciato. Tra personaggi ben caratterizzati e un ottimo comparto tecnico avrebbe quindi meritato un seguito capace di portare a maturazione tutte le sue potenzialità, magari in un setting diverso dalla solita mitologia greca.

Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, Immortals Fenyx Rising 2 sarebbe stato ambientato in una versione fantastica delle isole polinesiane e lo sviluppo era già in una fase piuttosto avanzata. Ubisoft ha però deciso di cancellare il progetto in seguito a una riallocazione delle risorse causata dai pessimi risultati finanziari degli ultimi anni fiscali. Il team di sviluppo è stato quindi messo a lavorare su Assassin's Creed Codename Red, con la serie dedicata alla confraternita che ha finito per assorbire la maggior parte dei team della casa francese.

Jurassic Park: Survival

Jurassic Park: Survival rischiava di essere un tie-in troppo bello per lo standard dei tie-in di Jurassic Park
Jurassic Park: Survival rischiava di essere un tie-in troppo bello per lo standard dei tie-in di Jurassic Park

La cosa più furba fatta da Savage Entertainment è stata creare una storia non collegata a quella di Jurassic Park 3. Così parlava Douglass Perry di IGN dopo aver visto una versione preliminare di Jurassic Park: Survival, un action in terza persona che sarebbe dovuto approdare su PS2 e Xbox nel novembre 2001. E considerata la qualità del film è difficile dargli torto. Purtroppo però non furono dello stesso avviso i produttori di Vivendi Universal, che dopo alcuni rinvii, tagliarono i fondi agli sviluppatori a una manciata di mesi dal lancio e decisero di affidare il gioco a un'altra software house. Che non venne mai trovata. Un vero peccato, perché a detta di tutti quelli che l'hanno provato Survival sarebbe potuto diventare il miglior videogioco su licenza di Jurassic Park mai realizzato.

Crash: Landed/Team Racing 2010

Crash Landed è emerso dal dimenticatoio con una demo per Nintendo DS
Crash Landed è emerso dal dimenticatoio con una demo per Nintendo DS

Dopo Crash: Il dominio sui mutanti, Radical Entertainment fu incaricata da Activision di lavorare a un nuovo capitolo della serie, che sarebbe dovuto essere anche un reboot per la serie dedicata al peramele. Nel frattempo uno studio composto da ex membri di Naughty Dog e Insomniac Games doveva lavorare a un nuovo Crash Team Racing.

Entrambi i giochi, previsti per PS3, Xbox 360 e Wii, e anche per DS nel caso di Landed vennero però cancellati nel 2010, con le conseguenze sul brand che tutti conosciamo. Dopo Il dominio sui mutanti, infatti, il caro Crash Bandicoot è sparito dai radar fino al 2017, quando i remake dei primi tre capitoli sono stati raccolti nella N. Sane Trilogy da Vicarious Visions, lo studio diventato Blizzard Albany nel 2021.

Non sappiamo esattamente cosa sia successo, visto che le vendite di Crash: Il dominio sui mutanti avevano garantito un futuro alla serie, ma in rete circolano una manciata di ipotesi. Quello che dice essere un ex sviluppatore di Radical, per esempio, qualche anno fa ha affermato che ci fossero problemi nella direzione del progetto dopo l'abbandono dei primi lead designer; non hanno trovato invece conferma i rumor che parlavano di una cancellazione voluta da Activision in seguito a un presunto e mai confermato interessamento di Sony a riacquistare l'IP.

Quale che sia la verità, comunque, ciò che è certo è che Crash avrebbe avuto un futuro diverso se fossimo riusciti a giocare Landed e il CTR del 2010.

Scalebound

Draghi giganti. Draghi giganti realizzati da Hideki Kamiya. Già solo questo era stato sufficiente a far entrare di prepotenza Scalebound nella nostra lista delle esclusive Xbox One più attese di sempre. La presentazione del'E3 2014 ci aveva poi conquistato con questo concept stupendamente ambizioso di PlatinumGames, che voleva metterci nei panni di un personaggio capace di controllare il suo compagno drago in quello che doveva essere il primo action RPG della compagnia.

Purtroppo però il progetto finì per rivelarsi anche troppo ambizioso e Microsoft decise di cancellarlo dopo una serie infinita di rinvii. Così noi siamo rimasti senza il nostro drago promesso, ma almeno possiamo ritrovare molte delle idee del gioco riutilizzate magnificamente in Bayonetta 3. Quindi forse alla fine non ci è andata troppo male.

Silent Hills

Una delle scene più disturbanti e famose del P.T. di Silent HIlls
Una delle scene più disturbanti e famose del P.T. di Silent HIlls

Ci è andata invece malissimo con Silent Hills, l'horror sviluppato da Konami sotto la direzione di Hideo Kojima e del regista Guillermo Del Toro. Questo dream team, di cui faceva parte anche l'attore Norman Reedus, ci aveva dato un assaggio della propria visione dell'horror con un trailer interattivo chiamato "P.T." e pubblicato senza annunci su Playstation Store nel 2014. Inutile dire che questa malata demo fu un successo e che i fan non vedevamo l'ora di mettere le mani sul gioco definitivo. Che non arrivò mai. Konami e Kojima infatti si separarono per degli attriti che vi abbiamo già raccontato più volte e Silent Hills venne condannato all'oblio insieme a PT. Con buona pace di noi giocatori, che non sapremo mai cosa significavano davvero tutte le immagini folli che abbiamo visto in quel breve teaser.