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Cani sciolti

Dopo averlo visto in esclusiva italiana, abbiamo nuovamente avuto modo di provare Sleeping Dogs a Milano

PROVATO di Andrea Porta   —   16/03/2012

Siamo volati in esclusiva fino a Hong Kong per vederlo in esclusiva italiana, provando una delle fasi iniziali del gioco. Grazie a un invito di Koch Media abbiamo tuttavia avuto modo di tornare a tu per tu con Sleeping Dogs a Milano, una breve prova ricca di contenuti. La presentazione, tenuta naturalmente dai ragazzi di United Front Games, ha sottolineato ancora una volta i capisaldi della produzione: combattimenti a mani nude e con armi da fuoco, inseguimenti in macchina e a piedi, ma soprattutto totale free roaming per le vie della coloratissima metropoli cinese, riprodotta con grande cura al dettaglio.

Nella tana del lupo

La vicenda di Sleeping Dogs pesca a piene mani dai clichè del cinema di Hong Kong, mettendo il giocatore nei panni di Wei Shen, poliziotto infiltrato in un'organizzazione della Triade nota come Sun On Yee. Questa fragile e rischiosa condizione è stata naturalmente sfruttata dagli sceneggiatori per creare alcuni momenti di grande tensione. Proprio durante uno di questi comincia la nostra demo, con il protagonista catturato da uno dei boss dell'organizzazione, ben conscio della sua vera identità.

Cani sciolti

Legato, interrogato e torturato (la violenza esplicita non manca certo nel gioco), Wei tiene duro, la bocca cucita e pronto a scattare alla prima occasione di fuga. Questa non tarda molto a presentarsi: stanco di fare pressioni senza ottenere risposte, il boss si assenta, lasciando solo un uomo a guardia. Un attimo di distrazione di quest'ultimo è sufficiente per entrare in azione. La visuale appannata, atta a simulare le pessime condizioni fisiche di Wei, ci accompagna mentre strisciamo lentamente in cerca di un oggetto tagliente per liberarci del nastro adesivo che ci avvolge i polsi. Finalmente la troviamo, una sega circolare destinata probabilmente a scioglierci la lingua nelle successive fasi dell'interrogatorio. Entrano quindi in gioco i Quick Time Event, non frequenti nel gameplay, ma dosati e volti sempre a enfatizzare la tensione di alcuni momenti importanti della trama.

Cani sciolti

Mentre alle nostre spalle la guardia sta per tornare dalla sua breve passeggiata, ci troviamo a scuotere energicamente l'analogico del pad nel tentativo di segare i legacci ai polsi di Wei. Ce la facciamo naturalmente giusto un secondo prima che il carceriere ci veda, e lo mettiamo a tacere senza troppi complimenti. Ci aggiriamo quindi barcollando per quello che si rivela essere un cantiere di un attico di lusso in costruzione, incontrando ben presto altra resistenza: le restanti guardie si sono infatti posizionate nella sala, intente a guardare la TV. L'occasione è ottima per vedere ancora una volta all'opera il combattimento corpo a corpo tipico di Sleeping Dogs, che mescola una derivazione del Freeflow di Batmam Arkham City alle spettacolari finishing move contestuali. Afferrando un nemico sarà così possibile eliminarlo brutalmente sfruttando alcuni "hot spot" ben in vista nello scenario, come ventole, lame esposte, paletti, saracinesche, fornelli accesi e molto altro. Di questo sistema e della sua bontà abbiamo già diffusamente parlato nella precedente anteprima, mentre in questa sede abbiamo finalmente avuto modo di provare le armi da fuoco.

Chili di piombo e un quarto di miglio

Sconfitte le guardie nel salone, Wei riesce ad impossessarsi di un fucile d'assalto e prosegue nella sua fuga attraverso il cantiere. Prima di aprire il fuoco, prendiamo parte ad una rapida corsa sulle impalcature esterne battutte dalla pioggia, con lo skyline di Hong Kong a fare da sfondo e qualche breve QTE a ravvivare la bella sequenza. Poi, la sparatoria esplode al piano terra dell'enorme cantiere, richiedendo al giocatore di giostrarsi tra coperture, blind fire o fuoco mirato.

Cani sciolti

Non c'è tuttavia grandissima verve, testimoniando come il corpo a corpo rimanga la caratteristica più esplosiva e interessante di Sleeping Dogs: l'intelligenza artificiale nemica si muove su evidenti binari, conquistando una copertura e dimostrando scarsa attitudine a movimenti consapevoli sul campo. A questo va aggiunto lo scarsissimo rinculo delle armi da fuoco, che contribuisce ad una sensazione di generale piattezza dell'azione. Va detto che la data d'uscita ancora non annunciata può fornire al dev team il tempo necessario per raffinare questo importante aspetto, qualcosa che potremo verificare solo nelle future prove dirette. Un salto temporale ci ha poi concesso di provare alcune delle fasi più avanzate del gioco: interessante notare come l'appartamento di Wei Shen, inizialmente umile e posto in periferia, si sia trasformato in uno spazioso appartamento in centro città, molto in stile GTA.

Cani sciolti

In chiusura ci siamo trovati ad affrontare una classica gara a base di macchine da tuning alla Fast and Furious, come parte di una missione che vedeva Wei incaricato di stringere i contatti con un nuovo membro della Triade: il modello di guida è naturalmente semplicistico, ma la buona contestualizzazione e il frame rate stabile hanno reso l'esperienza divertente, un buon diversivo rispetto all'azione frenetica che caratterizza la media delle missioni. Il nostro secondo incontro con Sleeping Dogs ha sostanzialmente confermato le impressioni iniziali: i ragazzi di United Front: con l'eccezione delle sparatorie, ancora bisognose di sistemazioni, gli elementi per un prodotto sfaccettato e divertente ci sono tutti. Starà agli sviluppatori coronare il loro lavoro con un polishing degno degli altri comparti produttivi, nel qual caso il titolo potrà fare la felicità di tutti gli appassionati del genere.

CERTEZZE

  • Trama interessante e buone cut scene interattive
  • Varietà delle missioni

DUBBI

  • Shooting da sistemare