Uno dei segreti del successo di League of Legends, notissimo e fortunato Multiplayer Online Battle Arena (MOBA) free to play di Riot Games, è indubbiamente il continuo supporto da parte degli sviluppatori. Qualunque software house scelga per il proprio prodotto formule legate alle microtransazioni sa bene che per continuare ad espandere il pubblico ed evitare pericolose contrazioni l'unico modo è aggiungere novità e aggiustamenti a flusso costante. L'ultimo grosso update di League of Legends, Abisso Ululante (Howling Abyss), ha visto l'aggiunta di una nuova modalità e di un'apposita, omonima, mappa, solo per il gioco non classificato. L'ambientazione ospita una speciale modalità ereditata dal primo DOTA, nota oltreoceano come ARAM, oltre ad un nuovo personaggio, il tutto caratterizzato da una storia destinata ad espandere ulteriormente il background narrativo, ambientata questa volta nella gelida regione del Freljord. Abbiamo provato l'aggiornamento gratuito per qualche ora, ecco le nostre impressioni.
Ammucchiata
ARAM sta per All Random, All Middle (letteralmente tutti casuale, tutti in mezzo), ed è il nomignolo dato dalle community di appassionati a una modalità molto popolare già nell'originale mod Defense of the Ancients (DOTA) di Warcraft III, progenitrice degli odierni MOBA. Come è facile intuire dal nome, in modalità ARAM ad ogni giocatore viene assegnato casualmente un eroe, e le due squadre combattono su una speciale mappa che presenta una sola linea, al posto delle tre solitamente disponibili.
In altre parole, la vittoria è strettamente legata alla capacità del gruppo di coordinarsi velocemente e alla forza bruta che gli eroi sono in grado di sviluppare, dato che per tattiche anche semplici come il ganking tra le linee non vi è, letteralmente, alcuno spazio. La mappa Abisso Ululante si presenta dunque come un esile ponte di pietra sospeso sopra a un abisso, con i due Nexus alle estremità, due torri a difesa e un Inibitore per parte, oltre ovviamente alle rispettive zone di rigenerazione e alla striscia centrale, occupata da altre due torri per parte. All'inizio del conto alla rovescia si ha, come di consueto, qualche secondo per spendere i primi punti abilità (tre invece di quello singolo concesso in modalità normale, dato che i personaggi partono già dal terzo livello) e i soldi, con una somma iniziale maggiore rispetto al solito. Allo scadere del conto alla rovescia, i minion vengono generati come da copione, e le due squadre convergono immediatamente al centro del ponte, dandosi piena battaglia da subito. Le prime partite potrebbero risultare quasi eccessivamente caotiche e, in generale, l'esperienza è molto più frenetica e meno ragionata rispetto a una partita tradizionale, ma gli spunti tattici non mancano. Innanzitutto, combattere in cinque sulla stessa linea dovrebbe portare i giocatori a disporsi in maniera intelligente, mettendo di fronte gli eroi più dotati di salute e armatura e lasciando le retrovie ai DPS e alle classi di supporto, e cercando di mantenere questa configurazione il più a lungo possibile. É vero che l'assegnazione casuale degli eroi potrebbe generare squadre molto sbilanciate dal punto di vista della distribuzione delle classi, ma va considerato che ogni giocatore ha la possibilità di godere di una seconda selezione casuale durante la fase di pre-partita, oppure di scambiare il proprio eroe con quello di un compagno di squadra.
Se queste chance vengono sfruttate in maniera intelligente, ci sono un buon numero di probabilità di uscirsene con squadre piuttosto bilanciate. Un buon giocatore di ARAM, così come un buon giocatore di MOBA in generale, non regala uccisioni agli avversari, e in Abisso Ululante questo richiede particolare attenzione. Dato che le zone di rinascita in ARAM non rigenerano la salute e il mana, gli unici modi per recuperare energia vitale sono le pozioni e degli specifici power up rintracciabili direttamente sulla mappa, dotati di tempi di respawn piuttosto lunghi. In altre parole, la salute andrà gestita con estrema attenzione, cercando di rientrare nelle retrovie appena questa scenda sotto il livello di guardia. Evidentemente, a fare davvero la differenza nei match ARAM possono essere in particolare le classi di supporto, che fornendo cure e bonus temporanei alla squadra sono in grado di affiancare adeguatamente le fasi di attacco e difesa. Uno degli aspetti più interessanti della modalità sono senza dubbio i continui capovolgimenti che si verificano sul campo, dato che un attacco può trasformarsi in una precipitosa ritirata già alla morte di due eroi dello stesso team. L'inferiorità numerica, anche solo per qualche secondo, può significare la perdita di una torre, o del prezioso Inibitore, mettendo così in seria difficoltà la squadra.
Lissandra
Aggiunta con Abisso Ululante e strettamente legata al background della regione del Freljord, Lissandra può essere utilizzata in tutte le modalità, al costo inziale di 975 Punti Riot o 6300 Punti Influenza. Le abilità della strega dei ghiacci la rendono ottima per il crowd control e il DPS, sebbene la carenza di abilità difensive ne faccia in generale una combattente piuttosto fragile. Anche sfruttando gli oggetti per aumentare salute e difesa i risultati in termini di resistenza non saranno eccezionali, configurandola come un personaggio adatto più al gioco di squadra che al solo play, soprattutto contro avversari esperti, in grado di contrastare le sue abilità di controllo. La skill passiva, Figlia del Gelo, le conferisce ogni 18 secondi un incantesimo gratuito, equivalente in un certo senso a una quantità di mana maggiore rispetto a quella di altri caster. Inoltre, se verrà usata con successo un'abilità di blocco degli avversari, il tempo si ridurrà di un secondo.
Quanto alle abilità attive, Scheggia Glaciale e Sentiero Glaciale richiedono entrambe la mira diretta e sono le due principali fonti di danno base, la prima più generica, la seconda dotata dell'interessante teletrasporto verso l'icona piazzata a terra quando la si attiva una seconda volta. Entrambe passano attraverso i nemici senza riduzione del danno, rimanendo dunque efficaci anche senza una mira infallibile. Circolo Polare è invece espressamente dedita al crowd control, e blocca istantaneamente i nemici in un'area d'effetto, infliggendo inoltre danni magici. L'utilizzo possibile anche in corsa la rende una skill ottima per le fughe e gli inseguimenti, sebbene il blocco possa essere cancellato dagli avversari in carne ed ossa dotati delle giuste abilità. La skill finale, Tomba di Ghiaccio, ha invece doppia valenza, laddove, se castata su un nemico, fornisce uno stordimento con effetto aggiuntivo ad area, mentre lanciata sulla stessa Lissandra le garantisce invulnerabilità per qualche istante, danneggiando i nemici circostanti alla fine dell'effetto. L'utilizzo in attacco è abbastanza scontato, mentre, se lanciata con tempismo in una concitata fase difensiva, l'abilità può davvero fare la differenza. Nel complesso, Lissandra è un caster interessante se giocato bene in squadra, soprattutto nella modalità tradizionale e in ARAM. Né eccessivamente forte né debole, tutto sommato non troppo difficile da usare rispetto ad altri eroi dediti alla magia e efficacissima nel pulire le linee dai minion, può essere considerata per l'acquisto da parte di tutti coloro interessati al gioco di squadra e al crowd control.
Questione di tempo
Un gran numero di giocatori non riescono a dedicare molto tempo a League of Legends, data la durata piuttosto elevata dei match, e le penalizzazioni in caso di uscita durante una sessione. Per una partita standard si va dai tre quarti d'ora all'ora abbondante, e questo, soprattutto considerato il progressivo innalzamento dell'età media dei gamer, può rappresentare un problema. Non solo la modalità ARAM garantisce match generalmente più brevi (con una media di poco meno di mezz'ora), ma in generale il clima di partecipazione è molto più rilassato. Forse questo è dovuto alla selezione casuale, in grado di mettere in difficoltà anche giocatori navigati, o semplicemente alla natura più caotica degli scontri, in ogni caso il risultato è un'esperienza più leggera e meno esigente nei confronti del giocatore, ottima per distrarsi tra un match classico e l'altro.
Se già con Dominio Riot Games aveva sperimentato una formula simile, Abisso Ululante porta quella stessa filosofia alle massime conseguenze, offrendo una modalità di gioco frenetica, a suo modo rilassante, eppure da non sottovalutare quanto a complessità del gameplay. Da non trascurare è inoltre la contestualizzazione, come sempre oggetto di grande cura da parte dei ragazzi di Riot. Invece di limitarsi ad aggiungere una modalità utilizzando gli asset già disponibili, gli sviluppatori propongono un paesaggio inedito per le Lande degli Evocatori, un background accurato riguardo le fazioni che vi combattono e due item esclusivi per la modalità, uno dei quali molto vicino al concetto di easter egg, e legato ai Poro, ossia le piccole creature che abitano l'abisso. Un altro esempio della cura riposta in ogni dettaglio è il fatto che gli stessi animaletti bianchi rifuggono i giocatori (a meno che non portino con sè piccoli... snack), dunque vederne uno uscire in fretta da un cespuglio signfica probabilmente che nelle vicinanze c'è un avversario nascosto, o ancora i dialoghi personalizzati tra alcuni campioni e il mercante della starting area. Che siate fan di vecchia data o stiate ancora ponderando se installare il client o meno, Abisso Ululante rappresenta una mappa assolutamente da provare. Del tutto libera (o quasi) da insulti da parte dei giocatori più spocchiosi, molto più accessibile della modalità tradizionale a tre linee, eppure in grado di offrire la sua propria curva d'apprendimento, rappresenta un'aggiunta importante per l'offerta complessiva di League of Legends, destinata ad ampliare ulteriormente il già incredibile bacino d'utenza del free to play del momento.