Concettualmente i giochi di carte collezionabili sono semplici da trasporre in videogioco: prendi le stesse carte e meccaniche di gioco presenti nella versione fisica e le riproduci in digitale, aggiungi qualche animazione per rendere più scenico il tavolo e spettacolari le interazioni tra le carte, e il gioco è fatto. Inoltre, grazie all'infrastruttura online si riesce ad arginare uno dei più grandi problemi dei pomeriggi del doposcuola, ovvero trovare un avversario contro cui mettersi alla prova. Ora è possibile connettersi con giocatori sparsi in tutto il mondo da sfidare ad ogni ora del giorno e della notte, c'è il matchmaking per competere con giocatori di pari livello e nel migliore dei casi si può giocare ovunque utilizzando i dispositivi portatili. Eppure la transizione non è stata affatto così immediata, molto probabilmente per colpa di coloro che dopo essersi guadagnati il pressoché totale controllo del mercato delle carte fisiche hanno visto nella conversione al digitale più rischi che opportunità. Tuttavia si può solo rimandare l'inevitabile, ed ecco che dopo anni di goffi tentativi e sonori fallimenti, Hex: Shards of Fate si è affacciato sul mercato spinto per di più da una riuscitissima campagna su Kickstarter. Dopo un lungo periodo di beta, il titolo sviluppato da Cryptozoic Entertainment con GameForge è arrivato all'introduzione del terzo set di carte, forte di una community in costante crescita e di una scena eSport che sta facendo capolino con tornei dai montepremi sempre più ricchi. In questa occasione però, abbiamo lasciato da parte l'aspetto competitivo e siamo volati a Parigi per provare la nuova campagna di Hex, un'esperienza PvE che si preannuncia ricca e complessa, pronta a mettere al centro dell'attenzione la componente ruolistica del titolo insieme a un mucchio di nuove carte e tante ore di gioco disponibili gratuitamente.
200 nuove carte, tanti dungeon e campi di battaglia inediti per la campagna PvE di Hex: Shards of Fate
Ci sono un Chierico, un Guerriero e un Mago
La decisione di mantenere totalmente gratuita la componente PvE è di per sé parecchio coraggiosa per il team di sviluppo, che avrebbe potuto monetizzare aggiungendo un'altra sostanziosa fonte di guadagno alle buste vendute nel negozio. Invece GameForge ha visto nella campagna il mezzo perfetto per attrarre nuovi giocatori, implementando un nuovo tutorial e proponendo una serie di sfide a difficoltà crescente che permettessero di prendere dimestichezza con le meccaniche di gioco prima di lanciarsi nel competitivo.
Hex, infatti, a differenza di alcuni competitor non punta sulla semplificazione e sulla facilità di fruizione, quanto piuttosto a insidiare senza timor referenziale alcuno il trono di Magic The Gathering riproponendone la formula nella quasi totalità dei tratti distintivi. Innanzitutto ci sono cinque tipi di risorse da utilizzare per costruire mazzi, anche misti, con un minimo di 60 carte tra creature e magie. Ovviamente ognuna di queste richiede la spesa di risorse per poter essere giocata, che però a differenza di Magic non necessitano di dover essere "tappate" ad ogni turno ma semplicemente si accumulano al fluire della partita ritornando disponibili al turno successivo. Inoltre si può intervenire nel turno dell'avversario con determinate magie o evocazioni di creature per bloccarne gli attacchi. Infine c'è il potere eroe che si attiva dopo un certo numero di turni e cambia drasticamente in base al tipo di personaggio scelto per guidare quel mazzo, aprendo a interessanti derive da gioco di ruolo. C'è quindi tanta carne al fuoco e per un neofita non sarà cosa facile trovarsi nel mezzo di uno scontro contro un altro giocatore più esperto, concretizzando il rischio di trasformare la sua presenza sui server in una fugace toccata e fuga piuttosto che in una permanenza duratura. La Campagna crea quindi i giusti presupposti per permettere ai giocatori di metabolizzare le meccaniche con una serie di sfide di difficoltà crescente andando ad accentuare la componente da gioco di ruolo con una corposa progressione del personaggio e l'introduzione dell'albero dei talenti. In tal senso, una volta avviata la partita veniamo subito accolti dal menu di creazione del campione, con la possibilità di scegliere tra le sei razze disponibili, divise nelle due fazioni contrapposte di Ardent e Underworld. Il passo successivo è decidere il sesso del nostro personaggio e, in ultimo, la sua classe che combinandosi con le caratteristiche della razza dona ad ogni accoppiamento peculiarità e bonus unici. C'è il Chierico, particolarmente indicato per i nuovi giocatori per le sue capacità difensive che gli permettono di curarsi durante la partita per far fronte ai danni inflittigli dall'avversario; il Guerriero, maggiormente incline all'utilizzo dell'equipaggiamento sia offensivo che difensivo; e in ultimo il Mago, specialista in attacchi diretti grazie a potenti incantesimi da modificare progressivamente sbloccando nuove abilità fino a farlo specializzare in Destruction Magic o Life Magic. Ogni razza ha una location di partenza diversa che permette di prendere parte a una manciata di missioni iniziali di tutorial per familiarizzare con il mazzo e le varie fasi di gioco, che rimangono tutt'ora un po' macchinose. Sul fronte delle carte, per ogni razza è stato creato un deck ad hoc per la campagna, da arricchire con le 200 carte sbloccabili durante le missioni e completamente modificabile per contrastare al meglio le strategie degli avversari.
Tanto da giocare
Una volta superato il breve prologo, abbiamo finalmente calcato i primi passi nel mondo di gioco inizialmente avvolto da una fitta nebbia che viene diradata al nostro passaggio, scoprendo dungeon e nuove location. Non si tratta di un'ambientazione tridimensionale da esplorare liberamente ma di una mappa che presenta dei percorsi predefiniti disseminati di punti di interazione dai quali avere accesso a nuove quest o semplici dialoghi con personaggi incontrati lungo la strada.
In quest'ultimo caso si hanno a disposizione delle scelte multiple specifiche per ogni contesto, utili per scoprire maggiori dettagli sugli avvenimenti della storia o sul passato della nostra razza. Se ci giochiamo le giuste carte possiamo perfino evitare di scontrarci con alcuni personaggi non giocanti, mentre in altri casi questi ci riveleranno delle vere e proprie zone nascoste dalle quali accedere a dungeon bonus molto difficili da portare a termine. Uno dei maggiori pregi della campagna infatti sembra proprio essere la sua varietà unita al livello di sfida, che si preannuncia parecchio impegnativo anche per i giocatori più smaliziati favorendo la rigiocabilità. I dungeon sono tutti strutturati nella stessa maniera e mettono il giocatore di fronte a più incontri da affrontare in successione che culminano nello scontro con un boss, facendo affidamento su un massimo di tre vite. Una volta che queste si esauriscono si viene riportati all'entrata e costretti a ricominciare tutto daccapo. La progressione stessa della campagna e i nemici da affrontare saranno poi anch'essi determinati dalla fazione del personaggio che stiamo utilizzando, il tutto per massimizzare la componente da gioco di ruolo alla base di questa nuova modalità. Scoprendo nuove città e ambientazioni, verranno utilizzate anche inedite arene di gioco - Forest, Coast, Canyon e Castle Battle - caratterizzate da effetti che vanno ad influenzare il corso della partita. Ad esempio in Canyon ogni volta che si gioca una risorsa, l'avversario subisce un danno. Alla fine di ogni incontro si guadagnano oro e punti esperienza necessari per far salire di livello il nostro alter ego virtuale, mentre in casi meno frequenti dopo aver completato un dungeon otteniamo come premio una delle carte più potenti attorno al quale ruotava l'intera strategia del boss finale. Questa diventerà immediatamente parte integrante della nostra collezione e poterà essere utilizzata sia all'interno del nostro mazzo per il PvE, sia in quelli destinati al PvP. Avanzando di livello si ottengono Status Point da spendere per potenziare il personaggio e sviluppare l'albero delle abilità sbloccando i talenti in progressione. Si parte dai più semplici come Hale che dà un bonus di tre punti vita, fino ad arrivare ai più complessi che hanno effetti sulle carte che abbiamo in mano e vanno a incedere in modo più netto sullo svolgimento delle partite. Una volta fatta la scelta, alcuni talenti diverranno indisponibili e pertanto se si desidera riassegnare i punti già spesi in precedenza è necessario utilizzare un apposito bonus fornito gratuitamente con ogni nuovo mazzo. Per utilizzarlo la seconda volta invece, andrà pagato con soldi veri. In tal senso, questo è l'unico oggetto acquistabile con moneta reale nel PvE, in quanto tutte le 200 nuove carte e i dungeon dalla campagna Hex: Shards of Fate saranno completamente gratuiti e in arrivo entro la fine del mese.
CERTEZZE
- Tanti contenuti, tutti gratuiti
- 200 carte inedite
- Completamente in italiano
DUBBI
- Il bilanciamento delle nuove carte rimane da verificare