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Incubo in prima persona

Indossato PlayStation VR, siamo morti di paura con Resident Evil 7!

PROVATO di Matteo Santicchia   —   20/06/2016
Resident Evil 7 biohazard
Resident Evil 7 biohazard
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Quanti di voi sono rimasti sorpresi dall'annuncio di un nuovo capitolo di Resident Evil durante la conferenza Sony? Non molti probabilmente. Era sicuramente nell'aria, i rumor degli ultimi mesi lanciavano segnali forte e chiari, ma senza dubbio quello che più ha scosso i fan della serie made in Capcom è la nuova direzione artistica. Quella sì che ha lasciato tutti a bocca aperta, anche chi come noi in teoria non dovrebbe sorprendersi di nulla. Un horror psicologico in prima persona; niente zombi, corpi speciali e lanciagranate - almeno per ora, ovviamente - ma una casa diroccata, sporca e fatiscente, che nasconde chissà quali misteri. Un'esperienza di gioco che per certi versi ricorda la scuola occidentale degli horror alla Outlast o Amnesia, tanto per citarne un paio, lontana anni luce dal gameplay classico del franchise. La demo subito rilasciata sul PlayStation Network non ci ha lasciato particolarmente soddisfatti: sembra che gli sviluppatori abbiano voluto mettere in scena una sorta di Bignami del videogioco horror moderno, non troppo ispirato ma perfetto per i visori di realtà virtuale.

Resident Evil 7 e PlayStation VR: accoppiata perfetta? Ecco il nostro provato!

Morire di paura

Non ci siamo lasciati scappare l'occasione di provare Resident Evil 7 con PlayStation VR all'E3 2016 e, dopo aver giocato la demo, possiamo dire che questo settimo capitolo fa decisamente paura. Varcata la soglia dello stand Capcom costruito proprio come la casa iconica del gioco, siamo entrati in una stanzetta buia, ci siamo seduti e abbiamo indossato il visore. La prima cosa che notiamo è una qualità visiva decisamente mediocre, frutto ovviamente dei limiti tecnologici del visore Sony. L'immagine è impastata, il dettaglio non è altissimo, complice anche un vistoso aliasing che flagella gli oggetti più lontani. Non è proprio un bel biglietto da visita per il visore insomma.

Incubo in prima persona
Incubo in prima persona

L'immersione è però totale: si muove il protagonista con lo stick sinistro, lo sguardo è regolato sia dal movimento della nostra testa che dallo stick destro. Non ci sono sembrati esser presenti problemi di latenza, tutto è molto fluido e reattivo, anche la navigazione dei menù funziona alla grande, ma come abbiamo provato a nostre spese, il senso quasi di vertigine, il motion sickness insomma, ci ha dato decisamente fastidio. Ovviamente non tutti soffrono queste problematiche, ma è un problema che gli sviluppatori devono assolutamente tenere presente e tentare di risolvere, altrimenti il successo dei visori VR è davvero in discussione. Finita la demo abbiamo dovuto fermarci qualche istante, e attendere che la sensazione di malessere (non forte come nella prova di giochi come Adr1ft e Project Cars con Oculus, per fortuna) cessasse prima di correre verso il prossimo appuntamento. Le meccaniche della demo sono state sviscerate a dovere, dobbiamo esplorare la casa palmo a palmo, trovando oggetti e combinandoli per risolvere dei basilari puzzle. Nulla di particolarmente complicato, ma anche nulla di particolarmente entusiasmante. Per il resto si prova una genuina sensazione di terrore, l'audio posizionale e gli ovvi salti sulla sedia fanno il loro mestiere per metterci paura. Più in generale la tensione è palpabile; c'è tutto quello che ci deve essere, insomma, e la casa restituisce una sensazione di marcio e agonizzante, dato che non mancano scricchiolii, voci lontane, figure che appaiono e che ci inseguono. In definitiva, questa demo ci ha detto che il passaggio in prima persona è perfetto per esaltare un'esperienza di gioco tramite VR, ma nello stesso i contenuti offerti non ci sono sembrati né particolarmente originali né entusiasmanti. Resident Evil 7 fa paura, questo è indubbio, ma ci saremmo aspettati qualcosa di più, anche in una demo confezionata apposta per questo E3 2016. Non siamo totalmente contrari a questa nuova direzione artistica, ma quanto giocato ci è sembrato davvero poca cosa, anche se funzionale per una fruizione attraverso un visore da realtà virtuale.

CERTEZZE

  • Grande tensione
  • Immersività totale tramite VR

DUBBI

  • Qualità grafica mediocre