Nella scena dei picchiaduro competitivi, una delle qualità che distingue un buon giocatore da uno eccezionale è la capacità di studiare l'avversario, analizzarne le mosse e adattarsi di conseguenza. "Download complete", si dice in gergo. Il tiepido debutto di Street Fighter V è stato un campanello d'allarme anche per Katsuhiro Harada e il team dietro Tekken 7, che dopo un paio d'anni dal debutto in sala giochi arriverà su PC e console il prossimo 2 giugno. Occhiali da sole e giacca verde d'ordinanza, il project director del gioco ci ha accolto negli uffici di Bandai Namco a Tokyo per raccontarci di come procede lo sviluppo e per spiegarci perché il publisher giapponese non riuscirà a rispettare la data d'uscita promessa originariamente per l'inizio dell'anno.
Tekken 7 arriverà il 2 giugno: qualche altro mese d'attesa per lo scontro finale tra Heihachi e Kazuya
Storia di mazzate
Nel nostro ultimo incontro con la versione console di Tekken 7, uno dei problemi che ci aveva lasciato più perplessi riguardava i tempi di caricamento immensamente lunghi, con attese di oltre un minuto prima dell'inizio di ogni partita. Ebbene, nell'ultima versione provata a Tokyo la situazione ci è parsa nettamente migliorata, mentre gli sviluppatori ci hanno assicurato che, prendendosi qualche mese in più per ottimizzare il gioco, dovrebbero riuscire a scendere abbondantemente sotto al mezzo minuto.
Per evitare di ripetere la debacle di Street Fighter V, Bandai Namco ha deciso di concedere al team di sviluppo il tempo necessario a inserire nel nuovo Tekken tutti i contenuti e le opzioni previste fin dall'arrivo nei negozi. A partire ovviamente dall'ambiziosa modalità Storia. "Tekken ha sempre avuto elementi legati alla trama, dai primissimi filmati in computer grafica alla modalità Scenario di Tekken 6", ci dice Harada, spiegando come l'aggiunta di elementi narrativi abbia contribuito a espandere l'utenza anche al di fuori di chi bazzicava le sale giochi. "Ai tempi di Tekken 3 molti utenti non appassionati di picchiaduro si avvicinarono alla serie anche solo per ammirare quelli che erano tra i migliori filmati in computer grafica mai visti in un videogioco", continua Harada. Come mai vengano investite così tante risorse e tempo in contenuti "accessori" è evidente. In fin dei conti non tutti mirano a diventare dei top player nelle classifiche online o a vincere ambite competizioni come l'Evo, e una fetta non trascurabile dei fan di Tekken vuole soltanto godersi personaggi e ambientazioni mentre fanno qualche partita col fratello, la sorella o un amico. "Inoltre", spiega Harada, "apprendere le basi di un picchiaduro può essere noioso, e la modalità Storia può motivare ad andare avanti, permettendo di imparare man mano che la trama si dipana". Stando alle informazioni dateci dal team di sviluppo, e da quel poco che abbiamo potuto vedere, la sensazione è quella di trovarsi davanti a una modalità single player estremamente coerente e curata, che si avvicina più a quanto fatto negli ultimi anni da NetherRealm che non al goffo tentativo di Street Fighter o agli interminabili filmati animati di Guilty Gear.
La trama, che finalmente andrà ad approfondire, spiegare e concludere lo storico scontro tra Heihachi e suo figlio Kazuya, viene narrata da una prospettiva esterna e farà enorme uso di flashback, così da poter essere facilmente comprensibile e apprezzabile anche da quegli utenti PC che si avvicinano per la prima volta alla serie. A differenza di altri picchiaduro che separano in maniera netta i combattimenti dalle scene d'intermezzo, gli sviluppatori di Tekken 7 si stanno sforzando di rendere l'esperienza completamente fluida e senza interruzioni. La demo che abbiamo provato si apriva con una sequenza realizzata col motore del gioco in cui Akuma attaccava Heihachi con un Hadoken; dopo averlo schivato con un semplice QTE, il match comincia istantaneamente (se il QTE dovesse fallire, il match avrà ugualmente inizio, ma il giocatore partirà in svantaggio). In un altro esempio, Kazuya viene colpito con un calcio e scaraventato via, con lo scontro vero e proprio che comincia mentre ancora tenta di rialzarsi. Inserire piccole cinematiche prima, durante e dopo i match rende ogni scontro memorabile e imprevedibile, mentre non mancheranno più corpose e spettacolari sequenze in computer grafica. Anche nel bel mezzo di un match si attiveranno dei piccoli "eventi" scriptati, rendendo i momenti di gameplay e quelli legati alla trama ancora più integrati e coesi.
Tornei fai-da-te
Per quanto le opzioni single player siano da sempre parte integrante della serie, tuttavia, Tekken 7 resta anzitutto un picchiaduro competitivo che affonda le sue radici negli assordanti arcade giapponesi. È per questo che una delle modalità più interessanti per chi ama confrontarsi con altri giocatori è l'Online Tournament, un'opzione che permette di organizzare dei tornei fino a un massimo di otto sfidanti.
L'aspetto più interessante sono le numerose opzioni messe a disposizione di chi organizza il torneo: è possibile infatti seguire la formula double elimination tipica dei tornei occidentali, con un loser bracket per permettere ai perdenti del primo turno di continuare a giocare e avere una seconda chance per arrivare in finale. L'Online Tournament può quindi essere utilizzato come strumento per i promotori di tornei locali, e il senior game designer Michael Murray ci ha anticipato come servirà a solidificare i piani che Namco ha in serbo per la scena eSport. Tuttavia a giovarne maggiormente saranno gruppi di amici e piccole community, che potranno sfidarsi in un vero torneo senza dover necessariamente partecipare a eventi ufficiali. Sarà possibile infatti impostare una password per competizioni private, e ovviamente non mancherà un'opzione Spettatore per consentire a chi viene sconfitto (o semplicemente a chi aspetta il proprio turno) di continuare a seguire il torneo. Infine, vincendo la competizione si potranno guadagnare Fight Money da spendere nelle altre modalità, magari per sbloccare piccoli extra nella Galleria o personalizzazioni estetiche per gli oltre trenta personaggi che faranno parte del roster. A proposito del roster, sfortunatamente nella versione da noi provata mancavano gli ultimi combattenti annunciati, e dovremo quindi attendere la prossima occasione per provare Kuma, Panda o Eliza (che ritorna direttamente da Tekken Revolution). Quel che è certo è che, negli ultimi due anni in cui Tekken 7 è arrivato in sala giochi, il team di sviluppo ha avuto abbastanza tempo per bilanciare il roster man mano che si arricchiva di nuovi combattenti, mentre l'introduzione di un Season Pass e di DLC a pagamento fa presupporre che vedremo costanti aggiunte al cast dopo l'uscita del gioco. E per chi si stesse chiedendo dove sono Julia e Jun Kazama, Harada è stato sintetico e diretto: "Abbiate pazienza. Prima o poi torneranno anche loro".
CERTEZZE
- Roster di combattenti ricco e ormai bilanciato
- Modalità storia perfettamente integrata e coerente
- L'Online Tournament è un'ottima aggiunta
DUBBI
- Quanto durerà la modalità Storia è ancora poco chiaro
- Personaggi molto richiesti potrebbero essere relegati a DLC a pagamento